Nel ringraziare Shito per la piacevole compagnia dell'altra sera (in quel di Santa Marta), colgo l'occasione per trascrivere il brano che mi venne in mente discorrendo con lui su mononoke, shishigami e kami assortiti:
Il cervo celeste
Ignoriamo del tutto la struttura del cervo celeste (forse perché nessuno ha potuto vederlo chiaramente); ma sappiamo che questi animali camminano sotto terra e non hanno altra brama che uscire alla luce del giorno. Sanno parlare, e pregano i minatori che li aiutino a uscire. Dapprima cercano di subornarli con la promessa di metalli preziosi; ma fallendo quest'astuzia, li molestano. Gli uomini allora li murano solidamente nelle gallerie della miniera. Si parla anche di uomini torturati...
La tradizione aggiunge che se questi cervi emergono alla luce, si convertono in un liquido pestifero che può disseccare il paese.
Questa fantasia è cinese, la registra il libro Chinese ghouls and goblins (Londra 1928) di G. Willoughby-Meade.
Dal Manuale di zoologia fantastica di Jorge Luis Borges e Margarita Guerrero, Einaudi 1962
(lo stesso testo è presente anche in Jorge Luis Borges/Silvina Ocampo/Adolfo Bioy Casares, Antologia della letteratura fantastica, Einaudi 2007)
Jorge Luis Borges e il cervo celeste
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Re: Jorge Luis Borges e il cervo celeste
Interessante.
E' il caso che io approfondisca alcune letture.
E' il caso che io approfondisca alcune letture.