Hayao Miyazaki il dio dell'anime
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- Dottor Rao
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Bhe sicuramente
Comunque per Nausicaa una piccola precisazione.
La notizia di AnimeNewsNetwork è stata un pò intepretata male, non ha detto che l'unica traccia audio di Nausicaa sarà quella Mono, ma che la prevista traccia Stereo (messa insieme a quella 5.1) è stata rimessa in Mono originale perchè gli è superiore (la traccia Stereo è stata fatta rimscolando quella Mono).
Quindi posso dire che diro un notevole sospiro di sollievo
Comunque per Nausicaa una piccola precisazione.
La notizia di AnimeNewsNetwork è stata un pò intepretata male, non ha detto che l'unica traccia audio di Nausicaa sarà quella Mono, ma che la prevista traccia Stereo (messa insieme a quella 5.1) è stata rimessa in Mono originale perchè gli è superiore (la traccia Stereo è stata fatta rimscolando quella Mono).
Quindi posso dire che diro un notevole sospiro di sollievo
Riguardo la lettura del libro volevo evidenziare una divergenza che ho notato tra questo e il nostro forum (viewtopic.php?t=25 ) riguardo kiki.
(spoiler)
Secondo il libro Jiji alla fine miagola (e non parla piu) perche' e' diventato un gatto normale mettendo su famiglia mentre io sapevo che lo sentiamo miagolare perche' Kiki e' cresciuta, e' diventata una vera strega, e quindi non puo comprendere piu il suo linguaggio (come sua madre) dato che la comprensione del gatto appartiene solo alle streghe novizie.
(/spoiler)
A me piace piu la seconda versione. Volevo sapere perche' Andrea ha scritto la prima ipotesi.
P.S. Sarebbe carino che in una futura ristampa venisse aggiunto anche l'indirizzo internet del nostro sito
(spoiler)
Secondo il libro Jiji alla fine miagola (e non parla piu) perche' e' diventato un gatto normale mettendo su famiglia mentre io sapevo che lo sentiamo miagolare perche' Kiki e' cresciuta, e' diventata una vera strega, e quindi non puo comprendere piu il suo linguaggio (come sua madre) dato che la comprensione del gatto appartiene solo alle streghe novizie.
(/spoiler)
A me piace piu la seconda versione. Volevo sapere perche' Andrea ha scritto la prima ipotesi.
P.S. Sarebbe carino che in una futura ristampa venisse aggiunto anche l'indirizzo internet del nostro sito
Il mio vicino Totoro
suona un'ocarina nelle notti illuminate dalla luna
se mai dovessi incontrarlo
una meravigliosa fortuna porterà anche a te!
Effettivamente su questo punto ci sono rimasta sopra parecchio anch'io...
Secondo me di primo acchito ti viene da pensare che Jiji non parla più perchè è diventato normale, ma poi, se ci pensi bene, è perchè Kiki è cresciuta ed è diventata una vera streghetta!
Concordo nel dire che la seconda versione è più carina
Secondo me di primo acchito ti viene da pensare che Jiji non parla più perchè è diventato normale, ma poi, se ci pensi bene, è perchè Kiki è cresciuta ed è diventata una vera streghetta!
Concordo nel dire che la seconda versione è più carina
- Dottor Rao
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In effetti l'intenzione del libro non era di suggerire una ipotesi a discapito dell'altra ma di farle convivere entrambe. L'idea unificante è che sia Kiki che Jiji sono entrati a far parte del mondo adulto e questo modifica il loro codice di comunicazione e il loro sodalizio.
Quanto al link del sito, non mancherà di certo se ci sarà una ristampa
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SPOILER!
E alla fine si vede Jiji che con il suo figlioletto sta volando sulla scopa insieme a Kiki! Per me mostra che anche se sono cresciuti e non si capiscono più, sono rimasti amici e tanto uniti:) A volte le parole possono essere superflue quando bastano i sentimenti:) (che inguaribile romanticona sono!^^')
FINE SPOILER!
Del libro leggo solo ciò che riguarda film che ho già visto, per non rovinarmi la sorpresa. Mi piace molto, perché anche se mi faccio un'idea critica "mia", mi piace scoprire le idee critiche degli altri. E comunque sia le critiche del libro al film mi sono molto gradite perché sono semplici, non sono piene di tanti paroloni strani solo per voler stupire (non lo sopporto quando i critici rendono complicate cose che potrebbero essere semplicissime) e inoltre sono critiche molto oggettive, dei quadri d'insieme che non vanno a cercare il singolo dettaglio per analizzarlo, né costruiscono chissà quali congetture e teorie su cosa volesse significare questo e quello (oggi alcuni critici si divertono a SVISCERARE i film, a cercare in maniera maniacale ogni dettaglio che possa riportare una qualsiasi ipotesi di maschilismo, femminismo, negatività, violenza, pedofilia o altro, non so con che gusto e con quale scopo lo facciano).
Su eMotion c'era il rimprovero al libro per delle critiche piuttosto brevi, ma credo che queste siano giuste così, perché recensire un film non significa fargli la vivesezione! La vivisezione ci penserà ognuno di noi a farla, nel proprio piccolo, secondo le proprie riflessioni, ed è giusto che il libro stimoli appunto a riflettere presentando vari spunti, senza offrire una pappa precotta da sorbire passivamente.
Però ho un dubbio: come mai così tante pagine per descrivere la trama? Non è un dubbio che riguarda solo il libro, mi sono sempre chiesta a cosa servano, anche nei siti, dettagliatissime sinossi. Perché la trama non viene scritta più in generale? Chi deve ancora vedere il film così non perde nulla della sorpresa, e a chi ha già visto il film credo che tutta la trama per filo e per segno non interessi, perché già la conosce. Anche su nausicaa.net ci sono sinossi dettagliatissime.
Sareste così gentili da spiegarmene l'utilità?^^'' E' qualcosa che va oltre la mia comprensione e competenza in materia;)
E alla fine si vede Jiji che con il suo figlioletto sta volando sulla scopa insieme a Kiki! Per me mostra che anche se sono cresciuti e non si capiscono più, sono rimasti amici e tanto uniti:) A volte le parole possono essere superflue quando bastano i sentimenti:) (che inguaribile romanticona sono!^^')
FINE SPOILER!
Del libro leggo solo ciò che riguarda film che ho già visto, per non rovinarmi la sorpresa. Mi piace molto, perché anche se mi faccio un'idea critica "mia", mi piace scoprire le idee critiche degli altri. E comunque sia le critiche del libro al film mi sono molto gradite perché sono semplici, non sono piene di tanti paroloni strani solo per voler stupire (non lo sopporto quando i critici rendono complicate cose che potrebbero essere semplicissime) e inoltre sono critiche molto oggettive, dei quadri d'insieme che non vanno a cercare il singolo dettaglio per analizzarlo, né costruiscono chissà quali congetture e teorie su cosa volesse significare questo e quello (oggi alcuni critici si divertono a SVISCERARE i film, a cercare in maniera maniacale ogni dettaglio che possa riportare una qualsiasi ipotesi di maschilismo, femminismo, negatività, violenza, pedofilia o altro, non so con che gusto e con quale scopo lo facciano).
Su eMotion c'era il rimprovero al libro per delle critiche piuttosto brevi, ma credo che queste siano giuste così, perché recensire un film non significa fargli la vivesezione! La vivisezione ci penserà ognuno di noi a farla, nel proprio piccolo, secondo le proprie riflessioni, ed è giusto che il libro stimoli appunto a riflettere presentando vari spunti, senza offrire una pappa precotta da sorbire passivamente.
Però ho un dubbio: come mai così tante pagine per descrivere la trama? Non è un dubbio che riguarda solo il libro, mi sono sempre chiesta a cosa servano, anche nei siti, dettagliatissime sinossi. Perché la trama non viene scritta più in generale? Chi deve ancora vedere il film così non perde nulla della sorpresa, e a chi ha già visto il film credo che tutta la trama per filo e per segno non interessi, perché già la conosce. Anche su nausicaa.net ci sono sinossi dettagliatissime.
Sareste così gentili da spiegarmene l'utilità?^^'' E' qualcosa che va oltre la mia comprensione e competenza in materia;)
Dal Salento con furore... Dove nessun cinema trasmette film Ghibliani (almeno non quando escono nel resto d'Italia!)
Dottor Rao ha scritto:Nascevi un secolo addietro e non c'erano i film di Miyazaki, praticamente un'esistenza inutile
Sono concorde! Ad esempio il fatto della crescita di Jiji mi e' sempre svuggita ma, grazie al libro, ho potuto riflettere su questa cosa e apprezzare ancora di piu l'opera.im-edith ha scritto: ed è giusto che il libro stimoli appunto a riflettere presentando vari spunti, senza offrire una pappa precotta da sorbire passivamente.
Il mio vicino Totoro
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se mai dovessi incontrarlo
una meravigliosa fortuna porterà anche a te!
Beh, per quanto mi riguarda ho creduto che un resoconto dettagliato delle trame potesse costituire un utile supporto dal momento che molti film di Miazaki sono ancora irreperibili per lo spettatore italiano o disponibili solo in versione oiginale.Però ho un dubbio: come mai così tante pagine per descrivere la trama? Non è un dubbio che riguarda solo il libro, mi sono sempre chiesta a cosa servano, anche nei siti, dettagliatissime sinossi. Perché la trama non viene scritta più in generale?
Le ragioni delle sinossi (che fra poco saranno presenti su questo sito), almeno a mio modo di vedere, sono per una ragione consultiva, per quelli che il film l'hanno già visto e non per quelli che si avvicinano per la prima volta al film, che sempre a mio modo di vedere, anche leggendo la scheda rischiano spoiler (anche se di piccola entità). Personalmente, prima di vedere qualsiasi film cerco di evitare di leggere qualsiasi commento o appunto, ma ovviamente, ognuno ha le proprie fisimeim-edith ha scritto:Però ho un dubbio: come mai così tante pagine per descrivere la trama? Non è un dubbio che riguarda solo il libro, mi sono sempre chiesta a cosa servano, anche nei siti, dettagliatissime sinossi. Perché la trama non viene scritta più in generale?
Ho letto con molto piacere, ormai più di un mese fa, il libro di Alessandro.
Mi sento un po' in colpa verso chi è ammattito per trovarlo: io ci ho sbattuto contro alla Feltrinelli di Milano, e mi sono detto: "To': un libro su Miyazaki"... E mi sono chiesto: "Sarà la classica cosuccia raffazzonata che dice -magari in maniera imprecisa - cose che tutti già sanno?" Confesso che mi sono deciso a comprarlo solo perché conoscevo già l'editore Le Mani, che ho arricchito a furia di comperare fumetti di Giancarlo Berardi! ("Julia" e "Ken Parker", conoscete?).
Invece il libro è tutt'altro che scontato: una serie di informazioni non solo pertinenti e preziose, ma anche incastrate in una costruzione che le valorizza e ne fa un discorso scorrevole e coerente sulla vita e sul percorso umano, ancora prima che artistico, di Miyazaki. Il valore aggiunto della prova è proprio nella sensibilità culturale di Alessandro, che non ha mancato mai di contestualizzare con proprietà di argomenti ogni passaggio della poetica di Miyazaki da lui commentato.
A mio avviso è un'opera di cui si sentiva la mancanza: ora abbiamo una base cartacea su cui misurare la nostra conoscenza dell'opera del Maestro che, con questo prezioso saggio, è uscita dalla clandestinità delle community di internet per approdare alla carta stampata e restare - si spera - nelle biblioteche e nelle bibliografie.
Grazie Alessandro, anche per avere avuto la voglia e l'onestà intellettuale di rispondere di tutto ciò che ha scritto nel libro.
Mi sento un po' in colpa verso chi è ammattito per trovarlo: io ci ho sbattuto contro alla Feltrinelli di Milano, e mi sono detto: "To': un libro su Miyazaki"... E mi sono chiesto: "Sarà la classica cosuccia raffazzonata che dice -magari in maniera imprecisa - cose che tutti già sanno?" Confesso che mi sono deciso a comprarlo solo perché conoscevo già l'editore Le Mani, che ho arricchito a furia di comperare fumetti di Giancarlo Berardi! ("Julia" e "Ken Parker", conoscete?).
Invece il libro è tutt'altro che scontato: una serie di informazioni non solo pertinenti e preziose, ma anche incastrate in una costruzione che le valorizza e ne fa un discorso scorrevole e coerente sulla vita e sul percorso umano, ancora prima che artistico, di Miyazaki. Il valore aggiunto della prova è proprio nella sensibilità culturale di Alessandro, che non ha mancato mai di contestualizzare con proprietà di argomenti ogni passaggio della poetica di Miyazaki da lui commentato.
A mio avviso è un'opera di cui si sentiva la mancanza: ora abbiamo una base cartacea su cui misurare la nostra conoscenza dell'opera del Maestro che, con questo prezioso saggio, è uscita dalla clandestinità delle community di internet per approdare alla carta stampata e restare - si spera - nelle biblioteche e nelle bibliografie.
Grazie Alessandro, anche per avere avuto la voglia e l'onestà intellettuale di rispondere di tutto ciò che ha scritto nel libro.