Pirateria

Non sapete dove postare? fatelo qui!

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pippov
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Re: Pirateria

Messaggio da pippov »

Non capisco...
La major non è "naturalmente" proprietaria dell'opera. L'opera è dell'artista, ed entra nelle disponibilità della major nel momento in cui viene firmato un contratto...
Ma il contratto è un accordo tra 2 parti. L'artista ha i soldi, la major i diritti di sfruttamento dell'opera.
Ma l'artista può fare un po' come gli pare: può firmare e prendere i soldi, può autoprodurre e distribuire in proprio l'opera, può andare a suonarla al parco, può distribuirla gratuitamente in rete... Solo, nel momento in cui firma, si impegna a rispettare l'accordo!
Tu vorresti che l'artista avesse i soldi dalla major e che mantenesse la piena disponibilità della propria opera? Capisco bene? E cosa pagherebbe la major nel caso? Il diritto a che?
Un po' come se io mi facessi assumere per avere lo stipendio fisso e poi stessi a casa a fare il commercialista per conto mio... certo sarebbe comodo...
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho
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Cobra70
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Re: Pirateria

Messaggio da Cobra70 »

pippov ha scritto:Non capisco...
La major non è "naturalmente" proprietaria dell'opera. L'opera è dell'artista, ed entra nelle disponibilità della major nel momento in cui viene firmato un contratto...
Ma il contratto è un accordo tra 2 parti. L'artista ha i soldi, la major i diritti di sfruttamento dell'opera.
No... la major tramite il contratto acquisiscce il diritto NON ESCLUSIVO a vendere l'opera dell'artista.
L'artista incassa dei soldi per il contratto e una quota sulla vendita dei dischi, che -personalmente- ritengo congrua intorno al 60-70% degli utili.
Ma questo NON PUO' e NON DEVE IMPEDIRE all'artista di poter stipulare contratti con altre major o etichette indipendenti o altre forme di distribuzione e vendita.
In sostanza, secondo me, non deve esistere una "proprietà dell'opera" che passa di mano con un contratto... ma semplicemente un diritto temporaneo della major a vendere in maniera non esclusiva il prodotto che è e rimane perennemente nelle mani dell'artista.

Io mi chiedo sempre quale sia il motivo per cui certe case discografiche riescano a vendere e distribuire dischi che non rientrano nella discografia ufficiale di un cantante.
Ad esempio come abbiano fatto ad uscire continuamente raccolte di Renato Zero, con sempre le stesse canzoni scritte da Renato quando era sotto contratto con la RCA.
Eppure non erano da lui autorizzate... lui era stato messo poi sotto contratto con la SONY.
Ciò mi fa pensare che i diritti sulle canzoni sono finiti in mano a RCA che ne poteva fare sostanzialmente ciò che voleva.
Ma Zero è solo uno dei tanti esempi.
Per me questo è inconcepibile! Secondo me RCA non avrebbe mai potuto permettersi di fare una cosa del genere... invece l'ha fatta abbondantemente!
pippov ha scritto:Ma l'artista può fare un po' come gli pare: può firmare e prendere i soldi, può autoprodurre e distribuire in proprio l'opera, può andare a suonarla al parco, può distribuirla gratuitamente in rete... Solo, nel momento in cui firma, si impegna a rispettare l'accordo!
Come vanno le cose oggi... purtroppo sì... ma è assolutamente sbagliato dal mio punto di vista.
L'accordo non deve privare l'autore di ogni tipo di diritto sulla sua opera. Semmai ne cede l'utilizzo per un periodo temporalmente limitato ad uso non esclusivo, a titolo oneroso.
pippov ha scritto:Tu vorresti che l'artista avesse i soldi dalla major e che mantenesse la piena disponibilità della propria opera? Capisco bene? E cosa pagherebbe la major nel caso? Il diritto a che?
Un po' come se io mi facessi assumere per avere lo stipendio fisso e poi stessi a casa a fare il commercialista per conto mio... certo sarebbe comodo...
E come se tu prestassi la tua competenza intellettuale a Tizio e anche a Caio e pure a Sempronio.
Un avvocato, ad esempio, se conosce le leggi in materia di diritto civile e penale... non le mette a disposizione di un solo cliente... ma usa le sue conoscenze per TUTTI i casi dei clienti che assiste.
Un architetto che fa un progetto per una impresa edile... permette a questa di costruire e si fa pagare per questo.... ma lo stesso identico progetto può rivenderlo anche ad una seconda e ad una terza impresa edile... mantenendo sempre la titolarità del suo progetto e i diritti reali sullo stesso.

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Muska
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Re: Pirateria

Messaggio da Muska »

Cobra70 ha scritto:
pippov ha scritto:Non capisco...
La major non è "naturalmente" proprietaria dell'opera. L'opera è dell'artista, ed entra nelle disponibilità della major nel momento in cui viene firmato un contratto...
Ma il contratto è un accordo tra 2 parti. L'artista ha i soldi, la major i diritti di sfruttamento dell'opera.
No... la major tramite il contratto acquisiscce il diritto NON ESCLUSIVO a vendere l'opera dell'artista.
L'artista incassa dei soldi per il contratto e una quota sulla vendita dei dischi, che -personalmente- ritengo congrua intorno al 60-70% degli utili.
Ma questo NON PUO' e NON DEVE IMPEDIRE all'artista di poter stipulare contratti con altre major o etichette indipendenti o altre forme di distribuzione e vendita.
In sostanza, secondo me, non deve esistere una "proprietà dell'opera" che passa di mano con un contratto... ma semplicemente un diritto temporaneo della major a vendere in maniera non esclusiva il prodotto che è e rimane perennemente nelle mani dell'artista.

Io mi chiedo sempre quale sia il motivo per cui certe case discografiche riescano a vendere e distribuire dischi che non rientrano nella discografia ufficiale di un cantante.
Ad esempio come abbiano fatto ad uscire continuamente raccolte di Renato Zero, con sempre le stesse canzoni scritte da Renato quando era sotto contratto con la RCA.
Eppure non erano da lui autorizzate... lui era stato messo poi sotto contratto con la SONY.
Ciò mi fa pensare che i diritti sulle canzoni sono finiti in mano a RCA che ne poteva fare sostanzialmente ciò che voleva.
Ma Zero è solo uno dei tanti esempi.
Per me questo è inconcepibile! Secondo me RCA non avrebbe mai potuto permettersi di fare una cosa del genere... invece l'ha fatta abbondantemente!
Mi guardo bene dall'intervenire globalmente in questo incredibile zibaldone, ma almeno su questo punto vorrei far notare che lo stoico, financo eroico pippov ha ragione da vendere: inoltre come si può pensare che un colosso mondiale come era la Bertelmann (BMG Ariola) faccia allegramente e impunemente cose non consentite dai contratti ? :lol:
Leggo confusioni gigantesche: è evidente infatti che la RCA (nome dell'azienda dell'epoca di cui si parla, poi diventata BMG) può pubblicare il materiale di cui si diceva perché il cantante in questione le ha ceduto la proprietà di QUELLE registrazioni ("esclusive"), NON delle "canzoni" sensu strictu !
La RCA evidentemente era proprietaria dei "master" di QUELLE registrazioni che aveva prodotto, pagando di sua tasca produzione, studi di registrazione, tecnici di registrazione, arrangiatori, musicisti, stampa, supporti grafici, promozione, distribuzione, ecc. ecc. ecc. che per inciso nel caso hanno consentito al cantante in questione di diventare quello che è diventato (absit iniuria verbis).
Può ripubblicarle quando vuole, quando ritenga che il mercato sia propizio.
Un po' di giustizia e precisione non fa mai male in un mondo pervaso di demagogia.

Il cantante in questione rimane poi sempre l'autore proprietario di testi e/o musica di quelle canzoni (quando ne è l'autore ovviamente, come nel caso citato) e può se vuole spendere i suoi soldini e registrarle di nuovo (ecc. ecc.) e farle riuscire come e quando vuole, ma utilizzando la sua NUOVA produzione, utilizzando i "master" che ne derivano.
"Pur sprovvisto di soldati, e solo, combatteva il mondo e i suoi vizi in questo luogo". (Yasushi Inoue).
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Re: Pirateria

Messaggio da Cobra70 »

Muska ha scritto:[...]
Edit by Heimdall: per la leggibilità della pagina, se ci si riferisce esclusivamente al post precedente, è bene evitarne la citazione integrale. ;)

Un momento... credo che stiamo facendo un po' di confusione.
Ciò che io ho scritto... non corrisponde a come stanno attualmente le cose... MA A COME CREDO SIA GIUSTO DEBBANO DIVENTARE IN FUTURO!

L'intervento legislativo deve tutelare la parte debole del contratto (artista)... impedendo alla parte forte (major) di stipulare un contratto palesemente a proprio favore e estremamente vessativo nei confronti dell'artista che nel caso del cantautore è certamente colui che ha creato l'arte... e senza la quale arte, la casa discografica non potrebbe nemmeno produrre e vendere nulla.

Renato Zero, con la sua ultima produzione, non è più sotto contratto con la Sony... ma la domanda é: "quanti sono quelli che si possono permettere di non utilizzare un sistema come la major per farsi conoscere, produrre e distribuire la propria musica"?
A mio parere... molto pochi... perché tutto il processo è estremamente oneroso.
Ne consegue che il passaggio diventa praticamente obbligato... e questo pone la casa discografica su un piano di superiorità nei confronti dell'artista.
Ecco perché è necessario l'intervento legislativo che si deve porre l'obiettivo di rimettere in equilibrio la situazione.... e a mio giudizio lo può fare elimininando le posizioni dominanti dei monopoli e consentendo quel principio di concorrenza che oggi non esiste.

E' il mio punto di vista - che può essere condiviso o meno (ci mancherebbe altro)... ma sto cercando di sostenerlo, spiegando quelle che per me sono le motivazioni che valorizzano tale concetto di mercato.
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*Kiki*
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Re: Pirateria

Messaggio da *Kiki* »

Che dire... :? Rubare non è affatto bello, è vero, ma sinceramente io considero molto più ladri coloro che mettono i DVD originali a prezzi pazzeschi!!! :x Questa "piaga" si potrebbe combattere semplicemente ridimensionando i prezzi degli originali, ed allora i DVD piratati non li comprerebbe più nessuno! 8) Nel 1999 un simpatico cantante che conosceranno soltanto gli utenti provenienti dalla mia stessa regione, produsse un doppio CD a 19.900 lire (100 lire in meno dei falsi, teneva a dire lui): fu un successone, infatti chi sarebbe stato tanto stupido da preferire l'edizione piratata? :P
Comunque io compro gli originali, solo che non navigando nell'oro li compro soltanto se il film mi piace particolarmente e se il prezzo è abbastanza ragionevole... :| E soprattutto, invece di perseguitare solo quei poveracci che realizzano CD falsi, la legge dovrebbe riservare le proprie energie soprattutto per combattere assassini, stupratori, pedofili e gentaglia simile!
Una casa senza libreria è una casa senza dignità,
ha qualcosa della locanda,
è come una città senza librai,
un villaggio senza scuole,
una lettera senza ortografia.

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Re: Pirateria

Messaggio da Heimdall »

*Kiki* ha scritto:Nel 1999 un simpatico cantante che conosceranno soltanto gli utenti provenienti dalla mia stessa regione, produsse un doppio CD a 19.900 lire (100 lire in meno dei falsi, teneva a dire lui)
Tony Tammaro forever! :loool: Naturalmente sono fiero possessore della raccolta doppia (originale) contenente l'opera omnia del genio napoletano! :D
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pippov
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Re: Pirateria

Messaggio da pippov »

Cobra70 ha scritto:Ecco perché è necessario l'intervento legislativo che si deve porre l'obiettivo di rimettere in equilibrio la situazione.... e a mio giudizio lo può fare elimininando le posizioni dominanti dei monopoli e consentendo quel principio di concorrenza che oggi non esiste.
Cobra, una cosa del genere non ha senso. Non può essere che una parte, la casa discografica, sopporti tutti i costi e poi l'altra parte faccia quello che gli pare.
Per tornare alla metafora: il commercialista che lavora 24h per UN solo committente viene pagato 100, il commercialista che cura UNA pratica, viene pagato 5. Certo, poi posso trovare 20 clienti e guadagnare lo stesso 100, ma perdo tempo e energie. Se firmassi un'esclusiva con un grosso cliente, poi non potrei lamentarmi della ripetitività del lavoro, o del fatto che non ho tempo per gli altri clientucci... La scelta la faccio a monte, se capita l'occasione. Tutto il resto è una conseguenza diretta.
Non escludo che una band possa stipulare un contratto NON in esclusiva, ma percependo 5, non 100! Ripeto, essere pagato senza contropartita mi sembra un'ottima cosa, beato chi ci riesce...

Quello che potrebbe essere sensato chiedere è che alla scadenza del contratto tutto il materiale ritorni nelle mani dell'autore. Ma non sapendo esattamente come funzionano queste cose non riesco a esprimere un giudizio compiuto o una proposta decente...

@ Kiki, io affronterei un problema alla volta! :sorriso2:
Qui si parla di pirateria audio/video, e già non riusciamo a venirne a capo... Se ci allarghiamo alla delinquenza tutta, non ne usciamo più.
Entrando un po' nel merito, se hai la pazienza e la voglia di leggere dall'inizio, o di leggere altre discussioni su altri forum di appassionati, scoprirai che non esiste un prezzo "minimo" che possa spingere all'acquisto incondizionato.
19900 era 100 lire in meno del prezzo del tarocco. Oggi il tarocco è gratis, vuoi dirmi che Dynit dovrebbe darmi 10 centesimi per farmi prendere un suo dvd? :sorriso2:
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Re: Pirateria

Messaggio da Giggione »

Alla fine mi sembra che più o meno i discorsi siano sempre quelli. A mio avviso si gira in tondo e non ci si schioda dalla inappropriata definizione di "rubare".

Per me dopo tutto quello che abbiamo detto il discorso si riassume in un solo concetto (cito testualmente dall'articolo di Paulo Cohelo):
"Ma ciò di cui sono stato testimone in quanto scrittore è stata una sorpresa: ossia, l'incapacità da parte dell'industria del libro di capire il web. Invece di vedere in questo mezzo un'opportunità per inventare nuovi stili di promozione, gli editori si sono preoccupati di creare dei micrositi, che sono invece completamente datati, mentre alcuni di loro si sono lamentati delle "disgrazie" patite dall'industria culturale, percependo il web come un "nemico." Questo fu probabilmente lo stesso tipo di comportamento che ebbero i monaci amanuensi nei confronti dei libri stampati nel Sedicesimo secolo."

Gli amanuensi sono scomparsi, non esistono più. Avranno protestato all'epoca e si saranno chiusi, proprio come fanno oggi certi gruppi di persone. Ma tant'è che la storia li ha fatti scomparire.
Il mondo va così. Alcuni mestieri spariscono, altri restano, altri se ne creano. Si può essere nostalgici e conservarne il ricordo ma si deve andare avanti. Altrimenti saremmo ancora nelle caverne, vestiti con pelle d'orso e con la clava in mano a fare "GUH-GUH-GUH".

Per cui penso che tutto questo discutere ormai cominci ad assomigliare metaforicamente all'immagine di due amanuensi che discutono su quale inchiostro sarà meglio usare per modernizzarsi, mentre tutto il resto del mondo sta già cominciando ad usare la stampa. I due amanuensi sono liberi di discutere quanto vogliono, ma tant'è che il mondo ha già dato loro una risposta.

Mia modestissima opionione ovviamente.

Un saluto
Come sono geniali gli Americani, te la mettono lì, la libertà è alla portata di tutti come la chitarra: ognuno suona come vuole e tutti suonano come vuole la libertà -
da L'America di Giorgio Gaber & Sandro Luporini
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Re: Pirateria

Messaggio da Cobra70 »

Mi sembra di capire dal discorso di Pippov che lo stato delle cose è immutabile... e che la major, avendo uno strapotere economico nei confronti dell'artista, decide il bello e il cattivo tempo.
E lo Stato cosa ci stà a fare... se non si adopera per rompere le posizioni dominanti dei detentori dei capitali e quindi del potere?
Credo che non sia ben chiara la necessità di ribaltare nel sistema, quelle posizioni che di fatto inpediscono la libera concorrenza e che vanno a svantaggio dei consumatori!
L'artista da solo non ce la potrai mai fare... stiamo parlando di un moscerino sulla rete di tre ragni enormi che tessono una tela a cui è impossibile sfuggire.

Mi sembra ci sia un po' di arrendevolezza nel dire che il sistema è questo... e che tutto sommato, visto che le cose vanno così... allora diventa consuetidine che continuino ad andare così!
Mi piace sognare che il denaro e il potere non saranno per sempre gli unici elementi a decidere le sorti di miliardi di persone che invece non li hanno.... e forse bisogna crederci un po' di più...
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Re: Pirateria

Messaggio da pippov »

Beh, forse non riesco a farmi capire...
Internet offre oggi una grande possibilità a chi voglia essere indipendente. Che la sfrutti! Essere indipendente alle spese di altri non mi pare molto coerente!

Ad esempio, e entro in un campo che conosco pochissimo ma che sfrutto abbastanza, vedi cosa succede con i programmi free. Gruppi di volenterosi sviluppano software, senza chiedere niente a nessuno, e lentamente erodono il mercato dei monopolisti. Io utilizzo, se posso, solo OpenOffice ad esempio. E molti assemblatori di PC invece di caricarmi l'Office come una volta - e farmi pagare la licenza! - mi caricano l'OO! Non solo, il mio Eee ha il linux, che io non pago! Ah, e sul PC utilizzo Avast, che ha una licenza gratuita per l'utilizzo casalingo. Non so esattamente come funzioni quel discorso, non so se queste persone abbiano altre fonti di reddito, ma so che mi lasciano utilizzare il loro lavoro gratuitamente, alla faccia del monopolista.
Ovviamente se voglio Miscrosoft sul PC, pago!

Quindi, secondo me, scarica musica gratuita, esiste! Guarda i video di Youtube, esiste! Leggi le notizie on line, ci sono!
Ma se vuoi il cd degli U2, il dvd originale, la gazzetta dello sport cartacea, paga!

Continuo a non capire come si possa pretendere di fruire gratuitamente di un qualcosa senza il consenso di chi detenga i diritti su quel "prodotto". Attenzione, non è che è un discorso che non piace a me, è proprio che non ha senso! Quel sistema sta in piedi anche per "colpa" dei musicisti, che probabilmente vedono come una realizzazione la firma su quel contratto che tu vorresti distruggere! Finalmente prendono soldi per quello che fanno! Certo, la firma li vincola, ma vorrei ben vedere che non fosse così...

Giusto per capirci, sennò andiamo avanti all'infinito: ma esiste un mercato che funziona come dici tu? Vorrei veramente riuscire a capire il tuo ragionamento, ma non ci riesco...

Io non discuto di pirateria, perlomeno non in senso stretto. Discuto la proposta di Cobra70, che proprio non riesco a capire...
Come la penso su chi scarica è scritto nei mille interventi vecchi, e non mi va di riscriverlo... ^^
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Re: Pirateria

Messaggio da Cobra70 »

Il discorso dei programmi opensource è un po' particolare.
Internet ne permette la distribuzione a uso gratuito... ma occorrerebbe fare una piccola analisi su quale sia la reale portate dell'opensource e delle licenze freeware.
Stiamo parlando di nicchie di mercato che non impensieriscono i monopolisti del mercato.
Ci sono esempi che dimostrano che laddove il programma freeware è diventato una minaccia per i monopolisti... gli stessi monopolisti sono intervenuti a risolvere il problema a loro favore.
Solo due esempi, tanto per capirci:
- il programma DVDDecrypter... un vero must nel campo dei dvd... dava fastidio a macrovision, detentore dei brevetti sulle protezioni hardware e software dei dvd (per intenderci parlo di quei chip OBBLIGATORIAMENTE installati in tutti i lettori e registratori di dvd e VHS presenti sul mercato).

Il colosso multinazionale specializzato nelle protezioni digitali antipirateria, ha acquistato nel 2005, tutti i diritti esclusivi sulla distribuzione telematica di DVD Decrypter grazie ad una massiccia prova di forza giuridica, ordinandone il ritiro totale del software, intimando "ritorsioni legali" verso tutti i siti che ne offrivano il download.

- il programma DVDSHRINK, credo in assoluto uno dei migliori programmi per il trattamento dei dvd video... anch'esso freeware ha fatto una brutta fine.
Il programma non è stato più aggiornato... perché quei gegnacci dei programmatori sono stati messi sotto contratto dalla Ahead che ora li fa lavorare per loro, e di contro, non possono più sviluppare quello che era (e ancora oggi è) uno dei più semplici, intuitivi e potenti software del campo.

Ecco come funziona. Se non pesti i piedi a nessuno (nel senso che il tuo programma non impensierisci gli interessi economici dei grandi) riesci a sopravvivere con enormi sacrifici. Se invece il tuo software impensierisce qualcuno di importante... ti fanno azioni legali, ti portano via il tuo lavoro e ti impediscono di continuare a utilizzare il canale internet per diffondere la tua opera.

Se questo è il concetto di libera diffusione della propria opera... siamo ancora mooooltooooo lontani dal vero pluralismo.

Per quanto concerne il discorso Linux... per essendo una GNU, non si può certo dire che sia esente dalla presenza di grossi marchi internazionali che sfruttano lo sviluppo del software per trarne vantaggi anche di tipo economico.

Solo per far riflettere, IBM è stata accusata di monopolio nel mercato mainfraime.
Dall'altra parte della barricata ci sta SUN, una delle più grandi aziende che hanno attivamente sostenuto vari software gratuiti che sono largamente diffusi sia in ambito consumer che professionale, ma che per loro natura non portano ad un ritorno economico diretto (tra questi c'é proprio Open Office).
Che fine farà SUN ora che IBM è interessata ad eliminare la concorrenza, acquisendo SUN?
Se questo è il mercato che vogliamo... io rimango particolarmente dispiaciuto... e non so se, caro Pippov, avremo ancora modo di utilizzare Open Office al posto di Office di Microsoft... in maniera gratuita, oppure dovremo pagare... o peggio... scomparirà definitivamente.

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Re: Pirateria

Messaggio da Rosario »

fonte ANSA

Francia – Approvata la legge antipirateria

Sospensione da Internet fino a un anno per scarico illegale di film e musica: lo
prevede la legge antipirateria web, approvata in Francia. I recidivi verranno sanzionati
con l'interruzione, per una durata variabile, dell'accesso a internet. Di questo si occuperà
un nuovo ente, l'Autority per la diffusione delle opere e la protezione dei diritti su
internet (Hadopi), che finanzierà l'invio di 3.000 raccomandate e di 10.000 mail
ogni giorno.

“Il Parlamento italiano deve seguire le orme dell’Assemblea Nazionale francese e approvare nel più breve tempo possibile un provvedimento simile contro la pirateria audiovisiva.” Così il Presidente dell’ANICA Paolo Ferrari saluta con favore l’approvazione al Parlamento francese del provvedimento che sospende la connessione a Internet per chi, dopo due avvertimenti, continua a scaricare film e contenuti protetti dal diritto d’autore. “È un danno ingente per la cultura e non solo dal punto di vista economico – ha proseguito il presidente Ferrari. È da incivili pensare che un lavoro complesso e prezioso come la produzione culturale di un Paese debba essere calcolato con un valore pari allo zero. Impedire a chi scarica senza pagare il giusto di compiere un’azione criminale – ha concluso il presidente dell’ANICA – è un provvedimento efficace che l’industria del cinema auspica con forza venga adottato anche dal Governo Italiano.”
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Re: Pirateria

Messaggio da pippov »

C'era un articolo sul Sole sull'Hadopi, in cui si mettevano in evidenza i problemi quasi insormontabili cui va incontro questo sistema.
In sostanza, monitorano il traffico, se ti scoprono a scaricare ti arriva una mail la prima volta, una mail con raccomandata la seconda, e poi ti bloccano l'abbonamento.
Si mettono in evidenza le difficoltà tecniche (in Francia sono diffusi gli abbonamenti tutto compreso e sembra sia un bel problema bloccare solo il traffico dati e lasciare quello voce, ma ci sarebbero problemi anche a livello di fatturazione separata - ovviamente con l'ADSL bloccata quella parte del canone non va pagata).

La cosa buffa, a quanto leggo, è che la sanzione non scatterebbe se ti beccano a scaricare musica di cantanti che abitano in paradisi fiscali (pare che molti cantanti francesi abitino nel Principato di Monaco)... :loool:
Insomma, alla faccia dei principi... come al solito...
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Re: Pirateria

Messaggio da Cobra70 »

In Italia... la cosa la vedo un po' più complessa.
Partendo da l presupposto che NON SEI COLPEVOLE... dovrebbero monitorare tutti per sapere chi effettua download illegali.
Ma come fare, senza infrangere la legge sulla privacy?
Mettiamo TUTTI sotto controllo perché riteniamo che tutti quelli che hanno una ADSL si comportano illegalmente?
Non credo che tracciare il traffico dati di un indirizzo ip, sia poi così diverso da ascoltare una telefonata privata.
Quindi, a mio parere dovrebbe necessitare un mandato del giudice che, sulla base di prove concrete che dimostrino l'infrazione alle leggi, autorizzi il tracciamento dati per ogni singolo IP!
Staremo a vedere.
Credo che se riusciranno nel loro intento.... avremo presto enormi lamentele da parte delle compagnie telefoniche che si trovano una valanga di rescissioni di contratti per banda larga che non avrà precedenti... e che vedranno i loro utili crollare inesorabilmente.
A quel punto... cosa dovremo aspettarci?
Che faranno una legge che obbligherà la gente a pagare un congruo compenso alle compagnie telefoniche per salvaguardare i loro utili, sempre e comunque al di là dei servizi offerti e liberamenti richiesti dai clienti?

Credo che la legge francese (ma siete sicuri che sia passata? la votazione non doveva essere il 9 aprile?) sia un bel passo avanti.... ma sono curioso di conoscere quali sono i componenti che stanno alle spalle di HADOPI... come sono distribuiti i finanziamenti e se per caso, non ci troviamo di fronte ad un investimento pubblico per garantire un interesse privato.
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Re: Pirateria

Messaggio da Raghnar »

Secondo me hanno gia` dei sistemi (automatici) di controllo.
Su BitTorrent personalmente devo attivare la criptazione altrimenti il mio download (Telecom Alice) viene frenato a velocita` pessime con un andamento sinusoidale che poco aveva con un naturale flusso di dati (caso esemplare il download di Ubuntu: trasferimento non criptato media 40 kb/s, Criptato media 1Mb/s 0_0).

Quello che si rischia con questi sistemi automatici e` che, appunto, non discernano fra prodotto coperto da copyright e non, e alla fine facciano un pastone che renda inutilizzabile la rete e i programmi p2p anche per distribuirsi cose legalissime giusto perche` spinti da un uso improprio di tale arma. Mi rendo conto che di certo questo non e` il metodo piu` convenzionale di utilizzare i p2p (persino dal sottoscrito, lo ammetto), ma a volte davvero devo criptare dati in entrata e in uscita perche` se no non riesco a lavorare, dato che anche la connessione che mi collega da casa della mia ragazza in universita` e la rete calcolo me la tappa probabilmente vedendola "losca" (ssh? uhuhu deve essere il male!), in questo caso con ADSL Tele2. Fra poco mi arriveranno i servizi segreti e la finanza a casa... :loool:
Somewhere, along the edge of the bell curve.
Ph.Me