Pirateria
Inviato: ven lug 16, 2004 11:08 am
Inauguro questo topic perché mi piacerebbe aprire una discussione organica sulla pirateria nei suoi vari aspetti. Nelle pagine del forum si è ampiamente discusso di questo problema, e si sono fatti riferimenti più o meno corredati da osservazioni e informazioni. Sarebbe interessante mettere in comune ciò che ciascuno di noi conosce o pensa, in modo da contenere il diffondersi sotterraneo di questa piaga.
Mi ha molto colpito quanto ha detto Mario a proposito dei dvd pirata, che sono tutti region free. Be’, a me sembra una scelta razionale: io non pensavo che fosse tecnicamente possibile, credevo che i vari standard regionali non si "parlassero" tra di loro, e che fosse necessario un ulteriore passo nell’evoluzione tecnologica per poter avere uno standard unico.
Se fare un'edizione senza regione di appartenenza è tecnicamente possibile, evidentemente manca la volontà di chi le produce. Son queste considerazioni che mi lasciano perplesso di fronte alla pirateria: i pirati, tutto sommato, si dimostrano più intelligenti dei produttori ufficiali. Chiaramente hanno un vantaggio competitivo rispetto ai produttori ufficiali: possono permettersi prezzi migliori perché non assolvono i diritti d'autore, inoltre sfornano prodotti spesso inguardabili. A questo possiamo porre rimedio diffondendo la sensibilità nei confronti del prodotto originale, poiché è giusto che chi ha compiuto uno sforzo creativo ne sia ricompensato. Il riconoscimento del diritto d’autore mette il creatore nelle condizioni di poter proseguire il proprio lavoro. I prodotti originali, in più, garantiscono sempre una maggiore soddisfazione estetica rispetto ai prodotti piratati.
Però c’è un fatto oggettivo: i pirati occupano moltissimi settori del mercato che le produzioni originali trascurano per negligenza. La storia recente dei prodotti Ghibli o – per parlare di un autore a me caro – di Go Nagai, lo dimostra ampiamente. Gli appassionati per molti anni si sono trovati nelle condizioni di non potere avere accesso ai loro manga ed anime preferiti per una politica di colpevole assenza dal mercato dei distributori giapponesi. Abbiamo avuto per tanti anni la Dynamic Italia che ha strombazzato le uscite prossime venture per lasciarci sistematicamente a bocca asciutta, mentre il suo corrispettivo giapponese rimaneva arroccato in un’aristocratica impenetrabilità.
I prodotti usciti negli altri paesi sono spesso inutilizzabili perché i dvd hanno un codice di zona differente. E spesso, per chi vuole possederli a dispetto di tutto, non sono comunque raggiungibili: in questo caso secondo me il decidere di assegnare il codice di una zona particolare quando è possibile crearne dei dvd region free è un’aggravante che non fa che incoraggiare la pirateria, attiva (di chi produce) e passiva (di chi compra). C’è qualcosa che trascuro in questo ragionamento?
Voglio segnalare un’ultima beffa: la Emi (e credo altre case) sta applicando ai suoi cd in uscita un sofisticato sistema antipirateria, che impedisce la duplicazione dei cd o la loro trasformazione in mp3. Ebbene, questo sistema rende impossibile o difficoltosa la lettura del cd su molti dei lettori più vecchi. Puniti gli onesti: anche in questo caso c’è qualcosa che non va… Non sarebbe il caso di cambiare politica?
Mi ha molto colpito quanto ha detto Mario a proposito dei dvd pirata, che sono tutti region free. Be’, a me sembra una scelta razionale: io non pensavo che fosse tecnicamente possibile, credevo che i vari standard regionali non si "parlassero" tra di loro, e che fosse necessario un ulteriore passo nell’evoluzione tecnologica per poter avere uno standard unico.
Se fare un'edizione senza regione di appartenenza è tecnicamente possibile, evidentemente manca la volontà di chi le produce. Son queste considerazioni che mi lasciano perplesso di fronte alla pirateria: i pirati, tutto sommato, si dimostrano più intelligenti dei produttori ufficiali. Chiaramente hanno un vantaggio competitivo rispetto ai produttori ufficiali: possono permettersi prezzi migliori perché non assolvono i diritti d'autore, inoltre sfornano prodotti spesso inguardabili. A questo possiamo porre rimedio diffondendo la sensibilità nei confronti del prodotto originale, poiché è giusto che chi ha compiuto uno sforzo creativo ne sia ricompensato. Il riconoscimento del diritto d’autore mette il creatore nelle condizioni di poter proseguire il proprio lavoro. I prodotti originali, in più, garantiscono sempre una maggiore soddisfazione estetica rispetto ai prodotti piratati.
Però c’è un fatto oggettivo: i pirati occupano moltissimi settori del mercato che le produzioni originali trascurano per negligenza. La storia recente dei prodotti Ghibli o – per parlare di un autore a me caro – di Go Nagai, lo dimostra ampiamente. Gli appassionati per molti anni si sono trovati nelle condizioni di non potere avere accesso ai loro manga ed anime preferiti per una politica di colpevole assenza dal mercato dei distributori giapponesi. Abbiamo avuto per tanti anni la Dynamic Italia che ha strombazzato le uscite prossime venture per lasciarci sistematicamente a bocca asciutta, mentre il suo corrispettivo giapponese rimaneva arroccato in un’aristocratica impenetrabilità.
I prodotti usciti negli altri paesi sono spesso inutilizzabili perché i dvd hanno un codice di zona differente. E spesso, per chi vuole possederli a dispetto di tutto, non sono comunque raggiungibili: in questo caso secondo me il decidere di assegnare il codice di una zona particolare quando è possibile crearne dei dvd region free è un’aggravante che non fa che incoraggiare la pirateria, attiva (di chi produce) e passiva (di chi compra). C’è qualcosa che trascuro in questo ragionamento?
Voglio segnalare un’ultima beffa: la Emi (e credo altre case) sta applicando ai suoi cd in uscita un sofisticato sistema antipirateria, che impedisce la duplicazione dei cd o la loro trasformazione in mp3. Ebbene, questo sistema rende impossibile o difficoltosa la lettura del cd su molti dei lettori più vecchi. Puniti gli onesti: anche in questo caso c’è qualcosa che non va… Non sarebbe il caso di cambiare politica?