Pirateria
Moderatore: Coordinatori
Dopo aver detto quello che c’è da dire sulla pirateria, infatti la seconda parte del mio discorso consiste in una forte critica nei confronti delle case di produzione, che spesso hanno un ricarico indecente sui costi effettivi di produzione di un cd rom o di un album musicale. Se si comportassero diversamente, con una politica di prezzi più onesti, sicuramente la pirateria avrebbe minore gioco.
Tanto per fare un esempio: acquisto molti cd prodotti dal "Manifesto". Sono tutti prodotti originali, non sono ristampe o compilation, e sono di artisti di prim’ordine, non di giovani che hanno bisogno di farsi conoscere (per chi li conosce: Daniele Sepe, Aires Tango, Riccardo Tesi, Yo Yo Mundi…) e costano otto euro. Personalmente non credo che né la casa discografica, né gli artisti ci rimettano di tasca propria per fare un favore all’umanità. Questo dimostra che è una cosa fattibile: in più io, per principio li ho sempre acquistati originali, non me ne sono mai fatto copiare nessuno, né ne ho mai masterizzato alcuno per altri.
@Giggione: sono d'accordo col tuo discorso, ma con una distinzione. In questi casi, se i cd li duplico io per gli amici, senza lucrarci nulla, poco importa. Diverso è il discorso della pirateria su vasta scala, dove chi frega le case discografiche è qualcuno di ancora più lercio.
Tanto per fare un esempio: acquisto molti cd prodotti dal "Manifesto". Sono tutti prodotti originali, non sono ristampe o compilation, e sono di artisti di prim’ordine, non di giovani che hanno bisogno di farsi conoscere (per chi li conosce: Daniele Sepe, Aires Tango, Riccardo Tesi, Yo Yo Mundi…) e costano otto euro. Personalmente non credo che né la casa discografica, né gli artisti ci rimettano di tasca propria per fare un favore all’umanità. Questo dimostra che è una cosa fattibile: in più io, per principio li ho sempre acquistati originali, non me ne sono mai fatto copiare nessuno, né ne ho mai masterizzato alcuno per altri.
@Giggione: sono d'accordo col tuo discorso, ma con una distinzione. In questi casi, se i cd li duplico io per gli amici, senza lucrarci nulla, poco importa. Diverso è il discorso della pirateria su vasta scala, dove chi frega le case discografiche è qualcuno di ancora più lercio.
Scusate , piccolo OT: proprio in questi giorni sto ascoltando "Sciopero" degli Yo Yo Mundi; non ho visto il film muto russo di cui l'album è una sorta di sonorizzazione, ma devo dire che, oltre ad essere degli ottimi musicisti, gli YYM hanno saputo tirare fuori del cappello musiche veramente d'atmosfera . D'altronde, visto l'ambiente in cui gravitano (il Consorzio), non potevo che aspettarmi un buon lavoro, ideato e prodotto da un buon gruppo . Hey hdibi, tu almeno consci i CCCP-C.S.I.-PGR ? (fine OT)hdibifrost ha scritto: per chi li conosce: Daniele Sepe, Aires Tango, Riccardo Tesi, Yo Yo Mundi…
- andywarhol
- Ghibliano
- Messaggi: 607
- Iscritto il: mar lug 08, 2003 8:02 pm
- Località: Roma
Perfettamente d'accordo con te!!!hdibifrost ha scritto: @Giggione: sono d'accordo col tuo discorso, ma con una distinzione. In questi casi, se i cd li duplico io per gli amici, senza lucrarci nulla, poco importa. Diverso è il discorso della pirateria su vasta scala, dove chi frega le case discografiche è qualcuno di ancora più lercio.
Io infatti non ho mai acquistato un cd pirata (di quelli venduti per strada per intenderci).
Purtroppo però il nostro "caro" governo sembra pensarla diversamente. E preferisce trattare male gli utenti onesti, piuttosto che le organizzazioni pirata. Perchè parliamoci chiaro, questa nuova legge punisce chi non ci guadagna nulla, mentre in strada i cd pirata continueranno ad essere venduti come sempre. Sai che ci mettono a riorganizzarsi e a fare le copie dagli originali, anzichè scaricare.
Ecco, è questo che mi fa imbestialire. Oltre tutto, sti ministri, sono anche incompetenti in materia informatica. Mah!...lasciamo perdere...
Una domanda:
Secondo voi, se le case di produzione abbassassero i prezzi dei prodotti, CD musicali, DVD o videogiochi che siano, la pirateria diminuirebbe oppure no?
La questione sulla pirateria è complessa: il "pirata" può essere sia il ragazzotto che si scarica le canzoni dai Peer-to-peer sia chi, invece, prepara materiale pirata per venderlo e ricavarne profitto. Nella prospettiva di una casa di produzione, è più dannoso il primo pirata o il secondo? A mio avviso il secondo ha un torto in più, quello di lucrare sulla vendita di materiale pirata, ma forse, per una casa di produzione, è molto peggio il singolo utente - o meglio, l'insieme dei singoli utenti - che utilizzano il Peer-to-peer in cui tutti mettono in comune tutto. Ritengo che, ora come ora, la pirateria dei prodotti contraffatti di Hong Kong e paraggi incida sul mercato in maniera quasi insignificante, rispetto alla rete globale ed ai suddetti Peer-to-peer, soprattutto in questo periodo in cui è così veloce la diffusione di connessioni a banda larga.
"In fondo" - qualcuno potrebbe dire - "perché devo comprarmi il CD originale quando in una giornata me lo scarico interamente e me lo masterizzo?"
Per concludere, la mia personale posizione sulla pirateria è la seguente: secondo me, prima ancora di danneggiare le grosse case di produzione (cosa di per sè positiva ) essa danneggia gli artisti, quelli che hanno fatto ciò che sentiamo nei CD, vediamo nei DVD eccetera. Quando compro un DVD dello Studio Ghibli, non penso certo alla Buena Vista che me lo distribuisce, ma penso agli artisti dello Studio Ghibli che hanno personalmente fatto quel film.
Secondo voi, se le case di produzione abbassassero i prezzi dei prodotti, CD musicali, DVD o videogiochi che siano, la pirateria diminuirebbe oppure no?
La questione sulla pirateria è complessa: il "pirata" può essere sia il ragazzotto che si scarica le canzoni dai Peer-to-peer sia chi, invece, prepara materiale pirata per venderlo e ricavarne profitto. Nella prospettiva di una casa di produzione, è più dannoso il primo pirata o il secondo? A mio avviso il secondo ha un torto in più, quello di lucrare sulla vendita di materiale pirata, ma forse, per una casa di produzione, è molto peggio il singolo utente - o meglio, l'insieme dei singoli utenti - che utilizzano il Peer-to-peer in cui tutti mettono in comune tutto. Ritengo che, ora come ora, la pirateria dei prodotti contraffatti di Hong Kong e paraggi incida sul mercato in maniera quasi insignificante, rispetto alla rete globale ed ai suddetti Peer-to-peer, soprattutto in questo periodo in cui è così veloce la diffusione di connessioni a banda larga.
"In fondo" - qualcuno potrebbe dire - "perché devo comprarmi il CD originale quando in una giornata me lo scarico interamente e me lo masterizzo?"
Per concludere, la mia personale posizione sulla pirateria è la seguente: secondo me, prima ancora di danneggiare le grosse case di produzione (cosa di per sè positiva ) essa danneggia gli artisti, quelli che hanno fatto ciò che sentiamo nei CD, vediamo nei DVD eccetera. Quando compro un DVD dello Studio Ghibli, non penso certo alla Buena Vista che me lo distribuisce, ma penso agli artisti dello Studio Ghibli che hanno personalmente fatto quel film.
Haast en spoed is zelden goed.
Infatti si parlava di anime e non di dvd musicali che hanno un mercato diverso e ben controllato... come i cd musicali questi vengono semplicemente importati e non riprodotti (non hanno bisogno ne di doppiaggio ne di nuovo authoring)...Giggione ha scritto:Una cosa che non mi piace molto di questo discorso è che sembra che i DVD Region Free siano prerogativa dei pirati, quando invece non è così. Io ho a casa dei DVD musicali che sono "Region Free" appunto. I DVD musicali per la maggior parte dei casi sono Region Free, non avrebbe senso che fosse il contrario.
E ti pareva!!!
Stavo in pensiero...
Peccato che siamo nella sezione "Varie ed eventuali" e non in quella "Animazione".
Vabbe', non parlo più , tanto non se po' di 'gnente ?!?!?
(poi dice che non ragionate a camere stagne )
@Ani-sama: il discorso che fai sugli artisti è un discorso delicato. Va visto caso per caso. Nel caso dello Studio Ghibli vale quello che dici. E, anche se soffro , arrivo volentieri ad un compromesso pur di far arrivare i film "Ghibli" in Italia.
Ma (solo per fare un esempio) già nel caso della Disney per me non varrebbe più questo discorso, perchè non me ne frega una benemerita dei "cosiddetti" artisti "senza-nome" di un "colosso" che lucra e basta.
La diseny produce, vende e specula, e non viene minimamente intaccata da un discorso del genere, ad esempio. Basta, sennò il mio fegato scoppia...
Stavo in pensiero...
Peccato che siamo nella sezione "Varie ed eventuali" e non in quella "Animazione".
Vabbe', non parlo più , tanto non se po' di 'gnente ?!?!?
(poi dice che non ragionate a camere stagne )
@Ani-sama: il discorso che fai sugli artisti è un discorso delicato. Va visto caso per caso. Nel caso dello Studio Ghibli vale quello che dici. E, anche se soffro , arrivo volentieri ad un compromesso pur di far arrivare i film "Ghibli" in Italia.
Ma (solo per fare un esempio) già nel caso della Disney per me non varrebbe più questo discorso, perchè non me ne frega una benemerita dei "cosiddetti" artisti "senza-nome" di un "colosso" che lucra e basta.
La diseny produce, vende e specula, e non viene minimamente intaccata da un discorso del genere, ad esempio. Basta, sennò il mio fegato scoppia...
Beh, sappiamo bene che ciascuno di noi ha gusti personali (giustamente): qualche detrattore potrebbe benissimo considerare i film Ghibli una schifezza, e per codesto detrattore, probabilmente, gli artisti Ghibli dovrebbero cambiare mestiere.Giggione ha scritto: @Ani-sama: il discorso che fai sugli artisti è un discorso delicato. Va visto caso per caso. Nel caso dello Studio Ghibli vale quello che dici. E, anche se soffro , arrivo volentieri ad un compromesso pur di far arrivare i film "Ghibli" in Italia.
Ma (solo per fare un esempio) già nel caso della Disney per me non varrebbe più questo discorso, perchè non me ne frega una benemerita dei "cosiddetti" artisti "senza-nome" di un "colosso" che lucra e basta.
La diseny produce, vende e specula, e non viene minimamente intaccata da un discorso del genere, ad esempio. Basta, sennò il mio fegato scoppia...
Ricollegandomi al discorso sulla pirateria: se un prodotto non ci piace (nel tuo caso, i film della Disney) allora forse è meglio ignorarlo. Certo - potresti controbattere - ma come faccio a sapere a priori se qualcosa mi piace o meno? E io ti risponderei: leggendo cosa gli altri pensano del suddetto prodotto, informandoti in modo approfondito, facendoti consigliare, semmai provandolo tu stesso (i film si possono noleggiare, i CD in alcuni negozi è possibile ascoltarli prima di comprarli, credo). Comunque sia si può fare a meno della pirateria, e si può ottenere lo stesso effetto di "danneggiamento economico delle grandi multinazionali" attraverso il boicottaggio, ovvero senza comprare nulla (come dicevo poco sopra)
Haast en spoed is zelden goed.
Non saprei... Io ne sarei contento!Ani-sama ha scritto:Una domanda:
Secondo voi, se le case di produzione abbassassero i prezzi dei prodotti, CD musicali, DVD o videogiochi che siano, la pirateria diminuirebbe oppure no?
La mia posizione sulla pirateria è attualmente caratterizzata da una intransigenza assoluta: tutto e solo originale. Quello che non posso permettermi non me lo compro. In un recente passato avevo ceduto al "scarica, prova & cancella", ma non faccio più neanche quello (anche perchè un volta visto Tonari no Totoro, ma non certo per "provarlo" non ha più senso .
Le ultime cose pirata che ho acquistato risalgono a più di dieci anni fa quando acquistavo, copiati, i giochi dell'Amiga 500.
No, non mi sono spiegato bene. Io sono un ex-amante dei film disney e, anche se ora non mi interessano più, continuo a seguire sporadicamente ciò che esce. Ad esempio, ritengo che "Alla Ricerca di Nemo" sia un bellissimo film. Vorrei quasi comprarlo (me lo ha prestato originale mio zio per farmelo vedere) ma non l'ho fatto. Ora che la Pixar ha litigato con la Disney forse mi deciderò a comprarlo.Ani-sama ha scritto: Beh, sappiamo bene che ciascuno di noi ha gusti personali (giustamente): qualche detrattore potrebbe benissimo considerare i film Ghibli una schifezza, e per codesto detrattore, probabilmente, gli artisti Ghibli dovrebbero cambiare mestiere.
Ricollegandomi al discorso sulla pirateria: se un prodotto non ci piace (nel tuo caso, i film della Disney) allora forse è meglio ignorarlo. Certo - potresti controbattere - ma come faccio a sapere a priori se qualcosa mi piace o meno? E io ti risponderei: leggendo cosa gli altri pensano del suddetto prodotto, informandoti in modo approfondito, facendoti consigliare, semmai provandolo tu stesso (i film si possono noleggiare, i CD in alcuni negozi è possibile ascoltarli prima di comprarli, credo). Comunque sia si può fare a meno della pirateria, e si può ottenere lo stesso effetto di "danneggiamento economico delle grandi multinazionali" attraverso il boicottaggio, ovvero senza comprare nulla (come dicevo poco sopra)
Tieni conto che io ho una buona maggioranza dei film Disney in VHS (comprati almeno 10 anni fa) e che oggi posseggo in DVD soltanto "Biancaneve" e "Fantasia". Ci sarebbero alcuni classici, come "Aristogatti" e "Il Libro della Giungla" che li comprerei volentieri, ma non lo faccio. Faccio un sacrificio perchè odio a morte la politica della Disney e mi fanno incavolare come una bestia. Li Boicotto volontariamente. In questo caso però i film suddetti non li ho neanche copiati.
Chiarita questa parentesi Disney (doverosa per chiarire l'equivoco) vorrei tornare sul discorso "scarica e visiona". Non sono affatto d'accordo nel definire questo un dannegiamento. Io credo che questo sistema sia un dannegiamento soltanto per le case che vogliono detenerne il potere e non per gli artisti, che semmai avrebbero da guadagnarci.
Il discorso è che oggi la teconolgia si è evoluta e le leggi vanno adattate. Non si può mettere la testa sotto la sabbia e fare finta che il peer-to-peer non esista solo perchè da fastidio ai "colossi". Chissene frega dei colossi, gli artisti avrebbero solo da guadagnarci.
Oggi sembra che siano diventati tutti puritani.
Una volta esisteva l'amico che ti registrava in cassetta il vinile perchè tu non potevi materialmente comprare tutto. E' umano e naturale. Dovrebbe essere un diritto naturale. Magari tu compravi 10 vinili, l'amico ne comprava altri 10 diversi dai tuoi e te li scambiavi perchè nessuno dei due era ricco.
Oggi i mezzi sono cambiati. Bisogna adattarsi. Non può essere che ci rimettiamo noi consumatori e "con uno splendido anello al naso" ci facciamo abbindolare dal discorso "lo faccio per gli artisti".
E' una scusa, a mio parere.
Vorrei citare una fonte autorevole ma me la tengo per il prossimo post !
Forse ho inteso male, ma non capisco perché dici che gli "artisti" ci guadagnerebbero attraverso il p2p e quelli che "scaricano e visionano".
Una parte del ricavato delle vendite, mi risultava, va anche a quelli che materialmente fanno il prodotto, gli artisti insomma.
Una parte del ricavato delle vendite, mi risultava, va anche a quelli che materialmente fanno il prodotto, gli artisti insomma.
Haast en spoed is zelden goed.
E' un fatto di diffusione. Con un mezzo del genere molte cose vengono consciute più in fretta. Se si organizzassero addirittura potrebbero utilizzarlo a loro vantaggio.
Quanti vinili ti sei comprato originali perchè te li aveva registrati in cassetta l'amico e ti piacevano?
Io ho fatto altrettanto e faccio altrettanto ora quando una cosa scopro che mi piace veramente tanto da volerla "originale". Ma non comprerò mai un prodotto a scatola chiusa. Lo faccio solo quando ci sono costretto o quando so che mi posso fidare dell'autore.
E' ovvio che un mezzo del genere dovrebbe essere affiancato da prezzi molto più bassi di come sono ora. Una fetta di gente che "pirata" e ci vuole lucrare ci sarebbe lo stesso.
Ma non si può fare il progresso rimanendo sclerotizzati e attaccati alle vecchie posizioni.
Ricordati che la pirateria delle VHS è stata sconfitta solo con i prezzi bassi, non certo dal fantomatico "Macrovision". Puah!
La verità è che le case di produzione hanno paura di un mezzo di diffusione così potente perchè non "possono" controllarlo. Alle case piace solo ciò che possono controllare perchè solo così possono fare il bello e il cattivo tempo sui prezzi.
Il caso eclatante è l'estremo a cui è arrivata la musica.
Le case hanno paura di perdere potere.
Se guardi un po' nel futuro, fra qualche hanno uno studio di animazione potrebbe arrivare ad autoprodursi ed autodistribuirsi attraverso internet.
La stampa fisica del prodotto gli servierebbe soltanto come "pura" esecuzione "mondiale" per la diffusione di qualcosa che abbia valore aggiunto (come custodia, libretto eccetera). Questa sarebbe una grossa perdita di potere...agli artisti potrebbe andare molto più "ricavato" di ora e alle case, in proporzione, molto di meno.
Quanti vinili ti sei comprato originali perchè te li aveva registrati in cassetta l'amico e ti piacevano?
Io ho fatto altrettanto e faccio altrettanto ora quando una cosa scopro che mi piace veramente tanto da volerla "originale". Ma non comprerò mai un prodotto a scatola chiusa. Lo faccio solo quando ci sono costretto o quando so che mi posso fidare dell'autore.
E' ovvio che un mezzo del genere dovrebbe essere affiancato da prezzi molto più bassi di come sono ora. Una fetta di gente che "pirata" e ci vuole lucrare ci sarebbe lo stesso.
Ma non si può fare il progresso rimanendo sclerotizzati e attaccati alle vecchie posizioni.
Ricordati che la pirateria delle VHS è stata sconfitta solo con i prezzi bassi, non certo dal fantomatico "Macrovision". Puah!
La verità è che le case di produzione hanno paura di un mezzo di diffusione così potente perchè non "possono" controllarlo. Alle case piace solo ciò che possono controllare perchè solo così possono fare il bello e il cattivo tempo sui prezzi.
Il caso eclatante è l'estremo a cui è arrivata la musica.
Le case hanno paura di perdere potere.
Se guardi un po' nel futuro, fra qualche hanno uno studio di animazione potrebbe arrivare ad autoprodursi ed autodistribuirsi attraverso internet.
La stampa fisica del prodotto gli servierebbe soltanto come "pura" esecuzione "mondiale" per la diffusione di qualcosa che abbia valore aggiunto (come custodia, libretto eccetera). Questa sarebbe una grossa perdita di potere...agli artisti potrebbe andare molto più "ricavato" di ora e alle case, in proporzione, molto di meno.