Pirateria

[Muska]

Cari Raghnar ed Heimdall, non so, forse in buona parte avrete anche ragione, mi avete fornito eccellenti spunti di riflessione, e vi ringrazio, anche della bellissima disponibilità di dialogo, e per la generosità di impegno intellettuale profuso.

Il fatto è che a differenza di voi non ho punto fiducia nei comportamenti di questa nostra mostruosa razza: questa è la semplice e onesta mia verità.
Ecco perchè comunque sono sempre disgustato dalla superficialità e dalla disinvoltura con cui in particoare in Italia (ma non solo, certo) si decide arbitrariamente su quando seguire e quando no le leggi in vigore.
E dovendo subire pure certe odiose giustificazioni demagogiche su questo.

PS: ohi, niente fraintesi, non mi riferisco certo a questo nostro ottimo consesso, eh !

[Giggione]

Ho notato questo articolo di un blog di un giornalista di "Repubblica" che discute l'evento citato...cut...

Molto bello questo articolo linkato da Ani-sama. Qualche giornalista che ragiona ogni tanto si trova a quanto pare. Anche se l'articolo più completo e prestigioso resta comunque quello di Paulo Coehlo che, essendo anche uno del mestiere, avvalora ancora di più l'onestà di ciò che dice.

[Cobra70]

Inferta una stoccata incredibile alla pirateria... ma chi paga in realtà non fa pirateria, ma viene accusato di "complicità nella violazione di diritti d'autore".
Riporto un articolo direttamente dalla fonte Hardware Upgrade che ne riporta la notizia:

The Pirate Bay, un anno di prigione e multa ai quattro fondatori (17.04.2009)
Frederik Neij, Gottfrid Svartholm Warg, Carl Lundstrom e Peter Sunde, fondatori e gestori del sito Pirate Bay, sono stati condannati questa mattina ad un anno di reclusione e al pagamento di una multa/risarcimento di 30 milioni di corone svedesi, pari a circa 2,7 milioni di Euro. Il reato riconosciuto è quello di complicità nella violazione dei diritti d'autore. Il tribunale ha così accolto la richiesta dell'accusa, pur ridimensionando il risarcimento richiesto inizialmente di 117 milioni di corone svedesi, qualcosa come circa 11 milioni di Euro.

Ricordiamo che The Pirate Bay non ospita fisicamente il materiale protetto da copyright, ma costituisce di fatto un motore di ricerca per link "torrent". Mr Sunde, uno dei quattro fondatori, ha in ogni caso affermato che The Pirate Bay rimarrà quello che è ora, e che il processo non è altro che un palcoscenico per i media. Sunde ha inoltre affermato di aver avuto la notizia di aver perso la causa già nella notte.

Visitando The Pirate Bay si scopre che per per ore 13 è stata indetta una conferenza stampa, motivo per il quale ci riserviamo di pubblicare una seconda news sull'argomento prima di sera. In più occasioni, in ogni caso, i fondatori avevano affermato di voler presentare ricorso in caso di condanna. Il processo è ovviamente sotto tutti i riflettori poiché di tratta di una delle più importanti battaglie della guerra fra la pirateria e l'industria musicale, cinematografica e videoludica. Aggiornamenti nel pomeriggio.

Oppsss... scusate, vedo solo che, tramite altra fonte, è stata riportata la medesima notizia...

[Muska]

Oppsss... scusate, vedo solo che, tramite altra fonte, è stata riportata la medesima notizia...

Ophiophagus hannah tardivus...

Non preoccuparti, càpita.

[Rosario]

fonte adnkronos
La FAPAV sulla sentenza svedese contro Pirate Bay

"Ci sembra significativo che un paese di indiscussa tradizione democratica e libertaria come la Svezia abbia finalmente intrapreso e portato a termine un'azione di contrasto contro il dilagare della pirateria ai danni della produzione cinematografica internazionale. Preoccupa che alcuni settori del nostro paese si siano affrettati ad indicare questa sentenza come una minaccia alla liberta' della rete". Lo afferma in una nota la Fapav, Federazione Antipirateria Audiovisiva, commentando la sentenza emessa oggi in Svezia contro quattro persone ritenute responsabili del sito di file-sharing Pirate Bay. "Se un cittadino qualunque - sottolinea la Fapav - entra in una libreria e ruba un libro, questo si chiama furto. In uno stato di diritto la tutela dei prodotti dell'industria culturale, dovrebbe rappresentare un principio basilare. Senza la propria cultura un paese non ha più identità. Non e' possibile che esistano ambiti in cui il furto di opere protette da diritti sia tollerato. Per realizzare un'opera cinematografica e' necessario il lavoro di centinaia di persone, un lavoro che esige rispetto e tutela. La sentenza emessa in Svezia rappresenta l'inizio di un percorso di legalità che, auspichiamo, anche l'Italia possa decidere di intraprendere", conclude la Fapav.

[pippov]

"Se un cittadino qualunque - sottolinea la Fapav - entra in una libreria e ruba un libro, questo si chiama furto.

Se un cittadino entra in libreria o biblioteca e copia un libro con carta e penna si chiama furto?
Oppure se la gente alla Coop sfoglia i giornali mentre la moglie fa la spesa si chiama furto?
Forse si, ma forse in Svezia non si sfogliano nemmeno libri e giornali a sbafo...

[Raghnar]

"Se un cittadino qualunque - sottolinea la Fapav - entra in una libreria e ruba un libro, questo si chiama furto.

Se un cittadino entra in libreria o biblioteca e copia un libro con carta e penna si chiama furto?

Che io sappia la cosa e` singolare: se copi con carta e penna no, se fotocopi si`. Il mio maestro di teoria e solfeggio quando ha fatto la tesi e` andato in Germania dove si e` dovuto ricopiare a mano un vecchio codice perche` la fotocopia, la fotografia (anche senza flash etc...) e qualsiasi sistema automatico di riproduzione non era giuridicamente permessa, ma nessuno poteva vietarti di leggerlo e utilizzarci carta e penna di fianco.

L'automatizzazione definisce il reato, il che mi pare giuridicamente bislacco... O_o

[pippov]

...ma nessuno poteva vietarti di leggerlo e utilizzarci carta e penna di fianco.

O_O
E io che pensavo di fare un esempio fuori dal mondo... non si finisce mai di imparare!

[Cobra70]

Ma vi faccio una semplice domanda.
Io sono un collezionista... e spesso mi capita di acquistare dvd che per mia passione dell'originale immacolato... non apro nemmeno.
... e senza aprirli non li posso nemmeno vedere.
A questo punto mi chiedo... se io dovessi decidere di scaricare dalla rete il medesimo film (che ho già regolarmente acquistato senza aprirlo)...
sto comunque facendo un furto?
E' chiaro che loro non possono sapere se possiedo o meno l'originale (tranne nei casi in cui il dvd non risulta nemmeno in vendita... che a questo punto è più che ovvio)... ma il mio diritto alla copia di sicurezza diventerebbe esercitabile tramite il download?
Cosa ne pensate? (io sinceramente non ho intenzione di acquistare duplice copia per poter visionare il film)
Cobra70

[Giggione]

L'automatizzazione definisce il reato, il che mi pare giuridicamente bislacco... O_o

Quoto

Il che ci riporta al discorso sugli amanuensi e l'invenzione della stampa...e a quanto pare tutto torna. Evidentemente l'automatizzazione è solo un pretesto per giustificare una presa di posizione...

[ghila]

In questi giorni è in corso su un forum che seguo una discussione sul progetto Choruss, attraverso il quale le major cercano di porre rimedio alla pirateria dilagante.
Discorso immane, soprattutto quando entra nel discorso questa nuova prospettiva creata dal progetto: tutto gratis per tutti, pagando tutti un'inezia.
Una considerazione fulminea, che mi è balenata nella mente in un nanosecondo dopo aver letto i dettagli di Choruss: è davvero libertà avere tutto disponibile per tutti? E' la gratuità la qualità che fornisce libertà vera all'utenza web?!
Mi pare una "discesa" bella e buona.
E come tale me ne sto bellamente alla larga, per ora...

[atchoo]

Ma vi faccio una semplice domanda.
...
Cosa ne pensate? (io sinceramente non ho intenzione di acquistare duplice copia per poter visionare il film)

Facile.
Se lo scarichi tramite P2P tu, automaticamente, lo condividi. E la condivisione non è certo prevista tra i tuoi diritti di acquirente.

[Ani-sama]

Facile.
Se lo scarichi tramite P2P tu, automaticamente, lo condividi. E la condivisione non è certo prevista tra i tuoi diritti di acquirente.

Ma sempre sempre lo condivido? Io nei rari momenti in cui usavo Peer to Peer, mi guardavo bene dal condividere materiale in qualche modo protetto da Copyright!

In ogni caso, non so se sia *lecito*, poniamo, scaricarsi un film (per uso esclusivamente personale!) possedendo l'originale. Comunque a me sembra un comportamento moralmente accettabile. Io stesso mi sono comportato così in più di un'occasione.

[Muska]

L'automatizzazione definisce il reato, il che mi pare giuridicamente bislacco... O_o

Raghnar, questo non rende onore alla tua capacità speculativa.
L'automatizzazione, come la chiami tu, cioè la capacità di ottenere in grande quantità e con bassi costi copie dei manufatti, è essa stessa il vero corpo del reato: che danni vuoi che faccia uno che ti ricanta una canzone dal vivo, o ti riscrive a mano un libro ?
Non a caso anche in Italia è vietato da tempo fare fotocopie di libri in copisteria.
E' quell' "automazione" che rende tanto, ad esempio, alle associazioni criminali che stampano clandestinamente i DVD e li distribuiscono ai venditori clandestini extracomunitari, che tanti incauti acquirenti attirano ogni giorno sotto gli occhi di tutti.
Parimenti nocive alla nostra industria sono le pelletterie clandestine cinesi che copiano in quantità gli accessori italiani di marca, ecc. ecc.

Come puoi essere sorpreso di questo, che costituisce l'essenza del problema ?

[pippov]

Come puoi essere sorpreso di questo, che costituisce l'essenza del problema ?

Beh, quindi non è il "principio" il problema, quanto la "commercialità" della cosa, giusto?
Il dvd copiato è commercio. La borsa copiata è commercio. PirateBay è commercio.
L'mp3 o il divx scaricato NON è commercio.
Giusto?