pippov, fai lo spiritoso ?pippov ha scritto: L'mp3 o il divx scaricato NON è commercio.
Giusto?
Quello era riferito all' "automazione" raghnariana, il resto lo sappiamo bene...
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pippov, fai lo spiritoso ?pippov ha scritto: L'mp3 o il divx scaricato NON è commercio.
Giusto?
Sì, Francesco. Per quel poco che ne so io del funzionamento di queste cose, nel momento stesso in cui selezioni un file da scaricare attraverso Emule, e quel file è presente nella tua lista, quello stesso file entra in condivisione a beneficio di tutta la comunità anche attraverso il tuo canale di scaricamento. Quindi, per fare il caso proposto da Cobra70, anche se tu stai scaricando un file per il cui possesso personale detieni i diritti possedendo anche l'originale, lo stesso atto del tuo scaricare mette a disposizione di chi lo fa senza averne titolo una fonte in più da cui attingere, istantaneamente.Ani-sama ha scritto:Ma sempre sempre lo condivido? Io nei rari momenti in cui usavo Peer to Peer, mi guardavo bene dal condividere materiale in qualche modo protetto da Copyright!
Un po' si, però...Muska ha scritto:pippov, fai lo spiritoso ?
Come il guadagno " non c'è" ?pippov ha scritto: Ma se guadagno non c'è, e il danno è del tutto ipotetico (vedi dibattito "mercato si allarga-mercato si restringe" - e se c'è dibattito penso si possa legittimamente dire che si parla di ipotesi, e non certezze), è giusto lo stesso colpirli?
Se la canti tu con gli amici al parco per diletto e senza fini di lucro, e dunque nessuno ti paga per questo, non stai sottraendo mancati guadagni ai legittimi aventi diritto.pippov ha scritto:Tu dici "uno che ti ricanta una canzone dal vivo", e io ti chiedo: se la canzone di Vasco la canto io dal vivo con gli amici nel parco con la chitarra o se la canta Ligabue in concerto e la inserisce magari nel cd-live, è la stessa cosa? Non credo. E perchè no?
Il punto è questo, non l'automazione, secondo me.
Intanto chi ricanta le canzoni dal vivo i diritti li paga (o almeno li dovrebbe)... O_oMuska ha scritto: che danni vuoi che faccia uno che ti ricanta una canzone dal vivo
Per il fatto che ci si conduce a braccetto verso un terreno piuttosto ispido che è fatto di considerazioni soggettive e processi alle intenzioni, come, di fatto, è il diritto d'autore cosa che è giuridicamente, credo, piuttosto originale e crea assurdità generalizzata:Muska ha scritto: E' quell' "automazione" che rende tanto, ad esempio, alle associazioni criminali che stampano clandestinamente i DVD e li distribuiscono ai venditori clandestini extracomunitari, che tanti incauti acquirenti attirano ogni giorno sotto gli occhi di tutti.
Parimenti nocive alla nostra industria sono le pelletterie clandestine cinesi che copiano in quantità gli accessori italiani di marca, ecc. ecc.
Come puoi essere sorpreso di questo, che costituisce l'essenza del problema ?
Raghnar, non sono i musicisti ad aver inventato i brevetti, su cui si fonda parte non irrilevante del sistema economico e della ricerca.Raghnar ha scritto: Per il fatto che ci si conduce a braccetto verso un terreno piuttosto ispido che è fatto di considerazioni soggettive e processi alle intenzioni, come, di fatto, è il diritto d'autore cosa che è giuridicamente, credo, piuttosto originale...
Se non condividi che Peer to Peer è?Ani-sama ha scritto:Ma sempre sempre lo condivido? Io nei rari momenti in cui usavo Peer to Peer, mi guardavo bene dal condividere materiale in qualche modo protetto da Copyright!
Moralmente accettabile nei confronti di chi? Non certo della filosofia P2P, visto che agisci da leecher...Ani-sama ha scritto:In ogni caso, non so se sia *lecito*, poniamo, scaricarsi un film (per uso esclusivamente personale!) possedendo l'originale. Comunque a me sembra un comportamento moralmente accettabile. Io stesso mi sono comportato così in più di un'occasione.
pippov, ma ci mancherebbe, nessuna ingiustizia, è sempre un vero piacere dell'anima parlare con una persona come te, davvero interessato al confronto e non solo alla difesa della propria opinione pregressa.pippov ha scritto:EDIT (solo aggiunto):
So che impostare il problema in maniera così cavillosa può sembrare banale e ingiusto verso un interlocutore tanto preparato e appassionato.
Cioè, è giusto che paghi il destinatario finale dell'opera o è più corretto che paghi l'intermediario? Per la mia limitata esperienza, nessuno va in discoteca, a un concerto, in una Feltrinelli, con una ricevuta SIAE in mano. La SIAE la paga l'esercente, l'impresario, l'editore. O sbaglio?
E chi sarebbe l'editore nel P2P? Chi guadagna dalla diffusione di quei files? Chi sfrutta economicamente quelle opere? Punto di domanda...
Coi brevetti la situazione è semplice: se ne possono solo fare cover riedizioni applicate a un campo specifico, quindi ti spetta una percentuale dei guadagni in maniera molto banale. Nessuno guadagno, nessun pegno da pagare (escluso un forfait per la gestione delle banche dati), uno non paga per visionare, non paga per conoscere, non paga per condividere.Muska ha scritto:Raghnar, non sono i musicisti ad aver inventato i brevetti, su cui si fonda parte non irrilevante del sistema economico e della ricerca.Raghnar ha scritto: Per il fatto che ci si conduce a braccetto verso un terreno piuttosto ispido che è fatto di considerazioni soggettive e processi alle intenzioni, come, di fatto, è il diritto d'autore cosa che è giuridicamente, credo, piuttosto originale...
Ogni opera dell'ingegno è come un piccolissimo brevetto: ti pare tanto strano ?
Non è così. Puoi anche bloccare la banda in uscita con i Torrent e decidere di condividere qualcosa di non protetto da copyright su eMule (non so con quale successo, però).Heimdall ha scritto:Per quel poco che ne so io del funzionamento di queste cose, nel momento stesso in cui selezioni un file da scaricare attraverso Emule, e quel file è presente nella tua lista, quello stesso file entra in condivisione a beneficio di tutta la comunità anche attraverso il tuo canale di scaricamento.
Per me definire "possesso personale" la "possibilità di fruizione" è improprio. Ma immagino che ti riferissi a questo, giusto?Heimdall ha scritto:Quindi, per fare il caso proposto da Cobra70, anche se tu stai scaricando un file per il cui possesso personale detieni i diritti possedendo anche l'originale, lo stesso atto del tuo scaricare mette a disposizione di chi lo fa senza averne titolo una fonte in più da cui attingere, istantaneamente.
L'idea è semplicemente procurarmi *una* copia da tenere salvata per mio uso personale, un backup diciamo. Scaricata una volta, poi basta, ovviamente levata da qualsiasi sorta di condivisione.atchoo ha scritto:Moralmente accettabile nei confronti di chi? Non certo della filosofia P2P, visto che agisci da leecher...
Tu possiedi la possibilità di fruirne (del dvd) il contenuto tramite quel supporto (al limite tramite una sua copia di backup), non di farne (del contenuto) quel che vuoi (e scaricarselo da chi, magari, sta violando la protezione di cui parli sopra rientra in questo caso). Voglio dire, il dvd ce l'hai: apri e gusta!
Ma... nel mio modo di vedere non è un atto di "scaricamento responsabilità". Voglio dire, la responsabilità di chi condivide è propria, personale, giusto? Io ragiono nel modo che ho detto sopra: siccome ho comprato i diritti di quell'opera audiovisiva, non mi sento in colpa se la scarico da qualcuno, anche se quel qualcuno l'ha condivisa irregolarmente. Questo perché quell'opera l'ho pagata, e mi sento in diritto almeno morale di averne una copia sul computer.atchoo ha scritto:Altrimenti mi sembra una scelta di comodo scaricare le responsabilità solo sul seed "malandrino" e non sul leecher che lo sfrutta.
Anche questo mi sembra abbastanza idiosincratico:atchoo ha scritto:Piccola precisazione: una transcodifica (dvd > divx o cd > mp3/aac) non è una copia di backup.
Poi continui ad avanzare "diritti per quell'opera". Non è così, l'ho scritto più volte. Tu hai il solo diritto di fruizione dell'opera nel modo indicato: lettura del dvd. Tutto il resto è oltre. Attenzione, non sto giudicando nessuno... Non ritengo "sporco" il tuo modo di agire. Solo non è "pulito", secondo più punti di vista, come ti può sembrare.