Odette Toulemonde
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Odette Toulemonde
Difficilmente perdòno ad un libro o un film di avermi fatto commuovere: passato il momento del sussulto, cerco sempre di riprendere il mio contegno da intellettuale da strapazzo, bollando come sottocultura tutto ciò che ha smosso le mie corde emotive. Ma qui non ce la faccio, non posso, non sarebbe onesto. Questo film di una grazia lieve mi ha davvero coinvolto, ammaliato direi.
Secondo un meccanismo noto soprattutto a noi appassionati di animazione, la produzione italiana ha pensato di chiosare il titolo per l'italico spettatore che evidentemente si suppone stupido o sempliciotto, non in grado di capire da solo il contenuto di un film, e si è scelto di chiamare "Lezioni di felicità", come una muccinata qualsiasi, questo piccolo gioiello che in Francia portava semplicemente il nome della protagonista: "Odette Toulemonde".
Eric-Emmanuel Schmitt è uno scrittore e drammaturgo notissimo Oltralpe, dove le sue pièces occupano i principali palcoscenici da una quindicina d'anni. Da qualche anno si è dato anche al cinema: è alla sua terza prova importante come sceneggiatore dopo "Le libertin" (che non so neppure se da noi sia arrivato), e il riuscito "M. Ibrahim e i fiori del Corano", ma all'esordio come regista per la celluloide, pur avendo alle spalle diverse esperienze teatrali.
La vicenda narrata è quella di una commessa di grande magazzino il cui destino si incrocia in modo rocambolesco con quello di un grande scrittore che sta attraversando un periodo difficile. L'incontro tra i due mondi, si capisce, non potrebbe essere più stridente: da un lato abbiamo una situazione di quasi sottoproletariato urbano (pochi soldi, scarsa cultura), dall'altro un intellettuale colto e ricco. Ho svelato i primi dieci minuti della storia: di più non dico per non guastare la visione a chi si sentisse di scegliere questo film straordinario per passare una sera o un pomeriggio del week end pasquale.
Mi limito ad osservare come la situazione affrontata sia potenzialmente molto pericolosa, dal punto di vista narrativo, intendo, e come - probabilmente - un qualsiasi regista italiano dell'attuale generazione lo avrebbe affrontato con una buona dose di paternalismo, di "povero è bello", di dignità degli umili e altri simili luoghi comuni a buon mercato.
E poi mi si domanda perché preferisco il cinema francese... Perché è onesto e, soprattutto, ironico ed autoironico - e fatto con le idee. Questa pellicola è tutta giocata muovendosi in bilico tra il paternalistico e il kitsch, avendo da una parte il baratro della moralina facile e dall'altro i buoni sentimenti, ma senza mai, dico mai, cadere nello scontato o nel banale. L'ironia, il divertimento, l'inatteso la fanno da padroni.
Catherine Frot, l'Odette del titolo, poi, è bravissima: che tipo di lavoro abbia fatto sul personaggio e quanto lo abbia interiorizzato lo si capisce da come saltella nei primi minuti del film, da come si muove, da come per tutta la pellicola gestisce la sua fisicità in modo quasi teatrale e, anche in questo caso, senza strafare, ma sempre mantenendosi tra le righe, mai sopra. Aggiungeteci un efficace commento musicale di Nicola Piovani ed avrete davvero il quadro di un'operazione ben riuscita.
Se, come può essere, non avevate mai sentito parlare di questo film o, come posso anche immaginare, avevate scelto di non vedere una pellicola dal titolo (italiano) così idiota, mi permetto di suggerirvi di ripensarci...
Re: Odette Toulemonde
Infatti, mai sentito...
Per ora nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna e Rovigo non è in programmazione, se verrà proiettato anche da queste parti farò in modo di non perdermelo. Grazie per la segnalazione!
Per ora nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna e Rovigo non è in programmazione, se verrà proiettato anche da queste parti farò in modo di non perdermelo. Grazie per la segnalazione!
Re: Odette Toulemonde
Ale K ha scritto:Nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna e Rovigo non è in programmazione
Comunque anche da noi la situazione non è delle migliori. In provincia di Milano non ce n’è traccia e nel capoluogo lo dànno in un’unica sala: quella dove l'ho visto io la settimana scorsa. Eh, beh… In fondo la gente deve andare a vedere 10.000 a.C: mica vorremo disturbarla con qualcosa che fa muovere il cervello…Betty ha scritto:Neanche a Bassano-Vicenza c'è niente...
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Re: Odette Toulemonde
A Palermo lo fanno e data l'affinità di gusti che ormai ho constatato con Ivano, penso che lo andrò a vedere seppure ero titubante.
Re: Odette Toulemonde
Per chi se lo fosse perso al cinema, segnalo l'uscita del film in dvd. Si tratta di una semplice confezione da un disco con l'aggiunta del making of. Non mi addentro neppure in questioni di standard di compressione, stramegasurround o altre lepidezze varie in primo luogo perché non ne capisco nulla, in secondo perché la forza di questo film - come ho scritto sopra - sta altrove...
Re: Odette Toulemonde
mi ero perso il post.
Mi hai incuriosito...
Mi hai incuriosito...
Somewhere, along the edge of the bell curve.
Ph.Me
Ph.Me
Re: Odette Toulemonde
Dopo mezzora mi ero quasi addormentato.
Vediamo se prima o poi riesco a vederlo tutto, come impressione non mi ha entusiasmato.
Vediamo se prima o poi riesco a vederlo tutto, come impressione non mi ha entusiasmato.
Re: Odette Toulemonde
Visto ieri sera!Heimdall ha scritto: E poi mi si domanda perché preferisco il cinema francese... Perché è onesto e, soprattutto, ironico ed autoironico - e fatto con le idee. Questa pellicola è tutta giocata muovendosi in bilico tra il paternalistico e il kitsch, avendo da una parte il baratro della moralina facile e dall'altro i buoni sentimenti, ma senza mai, dico mai, cadere nello scontato o nel banale. L'ironia, il divertimento, l'inatteso la fanno da padroni.
Leggevo i titoli di coda sorridendo e pensando a quanto Odette possa - vagamente - rappresentare una Mary Poppins del XXI secolo.
Insomma, mi è piaciuto molto.
P.S
La figura di Gesù - e il suo significato all'interno del film - è favolosa!
"Ciò che ho realizzato è definita un'eresia da alcuni fan di Lupin, ma io penso che tutte le opere su Lupin, a parte quelle realizzate da noi, siano insignificanti!" H.M
Re: Odette Toulemonde
Non mancherò di prenderlo in DVD. Grazie Heim!
Raro concedit, numquam negat, semper distinguit