Or dunque: ieri sono andata a vedere il secondo episodio cinematografico della saga e sono rimasta alquanto annoiata in primis e delusa poi.
Non ho buona memoria e praticamente non ricordavo quasi nessuna scena del film precedente (così come avviene per tutti i film che vedo e persino per i libri che leggo), ma ricordo sempre le impressioni ultime che tali opere mi lasciano. Onde ricordo che il primo episodio mi aveva lasciato alquanto entusiasta, eccetto il finale.
"Le cose non possono mai avvenire nello stosse modo due volte". Mai detto fu più vero.
Ho trovato il film lungo e noioso, eccetto per alcune scene dove la mia attenzione, più che dalla storia, è stata catturata dalla fotografia, dai paesaggi, dalle gole in cui si muovevano i protagonisti.
Non penso che sia tutto da buttare: qui e la, tra le innumerevoli lungaggini delle battaglie, il tema della speranza, del vedo/non vedo-credo/non credo, è stata una delle poche cose che ho apprezzato; ma credo che questo sia dovuto più al libro da cui il film è tratto (? durante la visione mi è venuto qualche dubbio... anche se non l'ho letto...) che agli sceneggiatori... anzi mi è sembrato che vi fossero buchi... Per cui mi sono risolta che devo assolutamente leggere i libri
Tra gli attori, su tutti, Sergio Castellitto è quello che mi ha convinto di più.
A sorpresa, hanno cambiato il doppiatore di Aslan La cosa, se da un lato mi è piaciuta (la voce precedente era assolutamente assurda - con tutto il rispetto per il doppiatore), dall'altro mi ha un pò stonato perchè mi seccano sempre molto i cambi e, per quanto strana fosse, la voce precedente dava un non so che di particolare al personaggio di Aslan che, stavolta rientra un pò più nell'ordinario... Credo che se fosse stato scelto direttamente il secondo doppiatore sin dal primo film, non ci avrei trovato niente di strano...
Eh, l'animo umano è mutevole...
Qualcun altro l'ha visto?
Le cronache di Narnia - Il Principe Caspian
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Le cronache di Narnia - Il Principe Caspian
"Kimi wa hikari, boku wa kage"
(Ai no hikari to kage)
"Che pensavi?
Ch’io forse non pigliaria da te anche tutto questo dolore?
Dammelo! Lo esigo!
Sarà per me delizia e diletto, poichè t’amo!"
disse l’Amore.
(Ratio Amoris)
(Ai no hikari to kage)
"Che pensavi?
Ch’io forse non pigliaria da te anche tutto questo dolore?
Dammelo! Lo esigo!
Sarà per me delizia e diletto, poichè t’amo!"
disse l’Amore.
(Ratio Amoris)
Re: Le cronache di Narnia - Il Principe Caspian
Sfortunatamente non ho visto neanche il primo.... anche perchè non me ne avevano parlato bene...
Però nella mia curiosità mi sa che prossimamente lo vado a noleggiare e me lo guardo... poi successivamente mi guarderò anche il secondo....
Però nella mia curiosità mi sa che prossimamente lo vado a noleggiare e me lo guardo... poi successivamente mi guarderò anche il secondo....
Re: Le cronache di Narnia - Il Principe Caspian
Perdona Mirara la mia vena polemica, ma se davvero è stato cambiato il doppiatore di Aslan forse è l'unica cosa positiva di un film di questo genere, o meglio di un film avente prerogative uguali al precedente capitolo.Mirara ha scritto:A sorpresa, hanno cambiato il doppiatore di Aslan
Ma ti parlo in primis da sprovveduto (non ho visto questo film e mai lo vedrò) e da PREvenuto (ho visto il primo capitolo, trovandolo assolutamente insufficente).
Comunque per capire quel che a me non è andato giù del primo capitolo (e quindi perchè non vedrò mai un seguito costruito su queste premesse, anzi peggiori....) puoi fare riferimento a questo topic, ricco per altro di ottimi dibattiti.
Raro concedit, numquam negat, semper distinguit
Re: Le cronache di Narnia - Il Principe Caspian
Grazie, ho letto qualcosa nel topic che hai linkato e sono sempre più convinta che devo andare a leggere i libri
e che, forse, dovrei riguardarmi il primo film perchè evidentemente non mi ricordo nulla!
e che, forse, dovrei riguardarmi il primo film perchè evidentemente non mi ricordo nulla!
"Kimi wa hikari, boku wa kage"
(Ai no hikari to kage)
"Che pensavi?
Ch’io forse non pigliaria da te anche tutto questo dolore?
Dammelo! Lo esigo!
Sarà per me delizia e diletto, poichè t’amo!"
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(Ratio Amoris)
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Ch’io forse non pigliaria da te anche tutto questo dolore?
Dammelo! Lo esigo!
Sarà per me delizia e diletto, poichè t’amo!"
disse l’Amore.
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Re: Le cronache di Narnia - Il Principe Caspian
Imbucandomi sapientemente in un'anteprima ad uso della stampa sono riuscito a scroccarmi Narnia 2 gratis, altrimenti - viste le premesse del precedente film - forse avrei investito diversamente i miei otto euro. Per tutti i commenti a proposito della pellicola, della saga, dei libri di C.S.Lewis, della possibilità di un proficuo dialogo tra letteratura scritta e grande schermo, rimando al topic saggiamente linkato da Ghila e, soprattutto, alle opportune riflessioni di Ghila medesimo e di Flegias ospitate a pagina due, tre e quattro del thread stesso.
Di questo "Principe Caspian", si può dire che la trama, che comunque è ripresa abbastanza fedelmente dal libro, appare un po' scombinata e le motivazioni dei personaggi quasi sempre deboli. Invece colpisce - positivamente - l'aspetto visivo: certo, le battaglie fanno un po' troppo Signore degli Anelli (tanto per cambiare), però l'aspetto scenico è notevole e, a mio modesto avviso, anche ben curato in alcuni particolari tutto sommato inusuali per un mainstream hollywoodiano.
Non vi rivelo niente se dico che Re Miraz, il cattivo di turno, usurpa il trono all'erede legittimo - il Caspian del titolo. Eppure, nonostante il plot scontato e ripetuto in mille fiabe sentite da bambini, la scelta degli autori del film è quella di mostrare nei dettagli la progressione attraverso cui Miraz passa dall'essere un semplice feudatario "primus inter pares" a tutore, principe e, successivamente, re. Mutatis mutandis pare l'Ottaviano Augusto descritto da Tito Livio, oppure Riccardo III di Shakespeare, e dirò che l'insieme non è affatto male. La scena dell'incoronazione a monarca del regno è un florilegio di citazioni dagli arazzi, dalle vetrate delle cattedrali e dai codici miniati medievali. Insomma, non è il solito re disneyano, del tutto stereotipato, completamente privo di tratti identificativi: pare proprio l'incoronazione di uno degli imperatori di Sassonia del X secolo. Vedere per credere. Bravi!
L'altro lato decisamente positivo del film è l'interpretazione del cattivo medesimo, magistralmente impersonato da un Sergio Castellitto che non solo ha l'aria di essersi divertito come non mai, ma che soprattutto sa rendere con potenza il personaggio, dando vita finalmente ad un villain che appare lontano anni luce dagli stereotipi del malvagio che l'America ci ha inflitto per decenni. Tant'è che alla fine si preferirebbe quasi che vincesse lui al posto di quei damerini dalla faccia costantemente impagliata che interpretano dei "buoni" senza nessun'anima.
Va infine specificato che ho accolto con sollievo la scelta di non ripetere l'esperienza di Omar Sharif come doppiatore italiano del leone Aslan. Con tutta la mia stima per l'attore che fu il Dottor Živago e Monsieur Ibrahim, nel primo film non lo si poteva proprio stare a sentire e la sua parlata buffa (volevano farla apparire esotica?) provocava un profluvio di risate nella sala ogni volta che apriva bocca.
Di questo "Principe Caspian", si può dire che la trama, che comunque è ripresa abbastanza fedelmente dal libro, appare un po' scombinata e le motivazioni dei personaggi quasi sempre deboli. Invece colpisce - positivamente - l'aspetto visivo: certo, le battaglie fanno un po' troppo Signore degli Anelli (tanto per cambiare), però l'aspetto scenico è notevole e, a mio modesto avviso, anche ben curato in alcuni particolari tutto sommato inusuali per un mainstream hollywoodiano.
Non vi rivelo niente se dico che Re Miraz, il cattivo di turno, usurpa il trono all'erede legittimo - il Caspian del titolo. Eppure, nonostante il plot scontato e ripetuto in mille fiabe sentite da bambini, la scelta degli autori del film è quella di mostrare nei dettagli la progressione attraverso cui Miraz passa dall'essere un semplice feudatario "primus inter pares" a tutore, principe e, successivamente, re. Mutatis mutandis pare l'Ottaviano Augusto descritto da Tito Livio, oppure Riccardo III di Shakespeare, e dirò che l'insieme non è affatto male. La scena dell'incoronazione a monarca del regno è un florilegio di citazioni dagli arazzi, dalle vetrate delle cattedrali e dai codici miniati medievali. Insomma, non è il solito re disneyano, del tutto stereotipato, completamente privo di tratti identificativi: pare proprio l'incoronazione di uno degli imperatori di Sassonia del X secolo. Vedere per credere. Bravi!
L'altro lato decisamente positivo del film è l'interpretazione del cattivo medesimo, magistralmente impersonato da un Sergio Castellitto che non solo ha l'aria di essersi divertito come non mai, ma che soprattutto sa rendere con potenza il personaggio, dando vita finalmente ad un villain che appare lontano anni luce dagli stereotipi del malvagio che l'America ci ha inflitto per decenni. Tant'è che alla fine si preferirebbe quasi che vincesse lui al posto di quei damerini dalla faccia costantemente impagliata che interpretano dei "buoni" senza nessun'anima.
Va infine specificato che ho accolto con sollievo la scelta di non ripetere l'esperienza di Omar Sharif come doppiatore italiano del leone Aslan. Con tutta la mia stima per l'attore che fu il Dottor Živago e Monsieur Ibrahim, nel primo film non lo si poteva proprio stare a sentire e la sua parlata buffa (volevano farla apparire esotica?) provocava un profluvio di risate nella sala ogni volta che apriva bocca.