Due chiacchere sul cinema

Film, al cinema o a casa

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Heimdall
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Messaggio da Heimdall »

Sul finale dei Pugnali svolazzanti ( :D ) pienamente d'accordo col tentacolone:
Spoiler:
anche la tipa che non muore più toglie decisamente pathos al finale. Ricordo che anche i più pazienti tra gli spettatori alla fine sghignazzavano tutte le volte che lei si rialzava! :)
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Messaggio da Heimdall »

pippov ha scritto:Ecco, mi è venuta in mente un'altra cosa:
ma la neve schiumosa non si poteva evitare?! Soprattutto con quei primi piani nel finale, si nota troppo! :roll:
Un paio di bloopers nei "pugnali volanti" ci sono: nella sequenza iniziale della "danza dell'eco", il capitano imperiale lancia qualche centinaio di fagioli (realizzati al computer :wink: ) contro i tamburi, ma il combattimento successivo si svolge - appunto - in una stanza dove di fagioli non se ne vede neppure l'ombra. :)
In secondo luogo (non è proprio un blooper) i costumi, pur splendidi, avevano un difetto: si vedevano chiaramente le cuciture fatte a macchina sulla schiena, con la loro bella piega ordinata. E' una cosa che non riesco a non notare: anche in "Alexander" le corazze macedoni, riprese da vicino, mostravano delle evidenti, regolarissime cuciture che chiaramente in quelle originali non potevano esistere.
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jobi1
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Messaggio da jobi1 »

... pinolo ... vogliam parlare dell'armatura dell'"Ultimo Cruis-samurai" tenuta insieme con il nylon ?? :roll:

non posso resistere alla domanda hdbi ti è piaciuto Alexander? A me si anche se un po palloso e non lo rivedrò a breve (prossimi 2-3 anni)
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Messaggio da Heimdall »

jobi1 ha scritto: [...]non posso resistere alla domanda hdbi ti è piaciuto Alexander? A me si anche se un po palloso e non lo rivedrò a breve (prossimi 2-3 anni)
Allora ti vuoi proprio male! Tie': bèccati la rispostona...
Parlando di Alexander va detto, in tutta onestà, che quando guardo un film storico, di solito parto già prevenuto. :)
Purtroppo, il problema dei film storici in generale, è che i loro registi e sceneggiatori tendono ad essere didascalici: cadono nella trappola di volere a tutti costi fare il Bignami del periodo in cui il film è ambientato. Purtroppo, anche il film di Oliver Stone patisce questa pecca.

Probabilmente è vero che è un progetto che il regista covava da trent’anni, perché ha finito per infarcirlo di troppi elementi col risultato, a mio modo di vedere, di disorientare lo spettatore.
E ci sono allora le cartine, onnipresenti in questo genere di film, abbastanza fedeli alla rappresentazione che i greci davano del mondo, ma con i nomi sulle mappe scritti in latino! Non solo coi caratteri latini anziché greci, o persiani, ma addirittura i nomi sono quelli latini: sui mosaici di Tolomeo troneggia fiera la scritta "Aegyptus", che fa tanto antico, ma è sbagliato. I greci infatti lo chimavano "Aigyptòs"!
Così come non mi è piaciuta (troppo improbabile, troppo "Bignami"), anche se suggestiva, la scena in cui Filippo il macedone, padre di Alessandro, lo conduce in una grotta affrescata con le immagini dei miti greci e glieli commenta.

Secondo me, il film avrebbe potuto limitarsi ad un breve flash sull’infanzia di Alessandro, concentrandosi poi sul cuore delle sue imprese: la battaglia di Gaugamela, preludio alla sconfitta di Dario e, di conseguenza, alla conquista dell’impero persiano. Tant’è vero che, in quella lunga sequenza, a mio avviso, il film di Stone dà il meglio di sé: una lunga attesa, Alessandro che girovaga tra le tende del suo accampamento a rincuorare i commilitoni. E poi la battaglia, superba per scenografia, accurata nella ricostruzione degli eventi (almeno mi è parso: la strategia non è mai stata il mio forte), drammatica al punto giusto. C’è tutto: amicizia, sangue, valore, la disperazione del re persiano, inevitabile contrappunto alla sua inappuntabile alterigia. Infine la carica di Alessandro, il timore di non farcela, e il trionfo finale.
Decisamente scenografica la scena dell’entrata a Babilonia (anche se storicamente inesatta: la capitale persiana era Susa :wink: ). Una bella ora e mezza di film.

Fin qui tutto bene. Poi, purtroppo la sceneggiatura sembra perdersi, e ci vengono forniti una serie di spot, slegati l’uno dall’altro, ambientati a vari mesi, o anni, di distanza, che ci mostrano Alessandro ora in una regione del suo vasto impero, ora nell’altra. La seconda parte del film mi è parsa di una noia mortale: fosse finito con tre quarti d’ora di anticipo non avrebbe detto niente nessuno.

Voto: sufficiente per l’impegno scenico, per Colin Farrel (davvero bravo), per la battaglia di Gaugamela e per la sequenza in cui Alessandro doma Bucefalo, che sarà in seguito la sua più fedele cavalcatura.
Una menzione a parte per Angelina Jolie, sempre bella, che però, interpretando la madre di Alessandro, è esattamente identica quando il figlio ha quattro anni e quando ne ha trentatré. E via: vi sarà anche costata uno sproposito di cachet, ma una ruga alla fine del film, gliela vogliamo mettere? :lol:
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Messaggio da atchoo »

E come se la cava il buon Raz Degan?
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Heimdall
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Messaggio da Heimdall »

atchoo ha scritto:E come se la cava il buon Raz Degan?
La battuta verrebbe fin troppo facile: come un Can De Raz, e infatti non la faccio (questa sera abbiamo trasmesso: "la preterizione" :lol: ).
Ti dirò: non mi ero neppure accorto che fosse lui: l'ho scoperto adesso facendo una capatina sul database di cinematografo.it: in realtà il suo ruolo è icastico. Nel senso che per la coreografia voluta da Oliver Stone, Degan (che interpreta Dario III, re dei Persiani), se ne sta per tutto il tempo della battaglia immobile e ieratico sul suo carro onorifico, agghindato come un bassorilievo. Tra l'altro è una delle trovate figurative e registiche che ho maggiormente apprezzato nel film, anche se di fatto costringe il povero Raz a non recitare... :)

P.S.: aggiungo un'altra nota di merito al film per le musiche di Vangelis. :)
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naushika
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Messaggio da naushika »

ho visto Natural City,film coreano di Amin Byung-cheon....che sia il nuovo Blade Runner trovo assolutamente esagerato....lento...personaggi legnosi e troppi ralenty e scene di combattimento girate maluccio e la sceneggiatura ha mescolato troppo i disparati elementi della fantascienza cyberpunk e postapocalittico....purtroppo è un peccato perchè le scenografie sono belle e anche le musiche non erano malaccio...la visione della Seoul distrutta ricorda un casino Akira come anche alcune inquadrature del palazzo della polizia...la cura dei costumi c'è anche se le facce degli attori sembrano tutti uguali...inspiegabile il personaggio straccioso e brutto...ha i geni delle 2 ragazze cyborg...mah ma i cyborg non hanno DNA a mio parere..MAH!...oh poi perchè quelle mani insaguinate? che schifo....

la scena dell'astronave non ha alcun ruolo nella trama ma appare in continuazione solo perchè " fà blade runner"....un mito non và scopiazzato per creare un nuovo mito e poi......non c'è harrison ford!!!
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Messaggio da jobi1 »

hhehe concordo appieno, anche se la parte sull'infanzia di Alessandro è molto meglio di lui perso nelle lande del suo impero :D . Mi è piaciuto (quindi suficienza anche per me) nulla di più. Meglio un noleggio in dvd spapparanzati sul divano con rutto libero e amici che in sala concentrati per 3 ore. Già dopo le 2 ore il film accusa di noia. (e sono un sostenitore dei film lunghi se tale lunghezza ne vale la pena)

Almeno non è stato come Troy. (anche se nettamente più divertente (e molto spesso suo malgrado))
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Messaggio da Heimdall »

jobi1 ha scritto:Almeno non è stato come Troy. (anche se nettamente più divertente (e molto spesso suo malgrado)
Beh, suvvia: è pur sempre Oliver Stone... E' pur vero che la Troy... ata :lol: era in agguato, ma la classe del regista non è acqua. E poi si tratta di due film realizzati con uno spirito profondamente diverso.
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Messaggio da D84 »

[quote="jobi1"]Almeno
Ultima modifica di D84 il mer apr 14, 2010 8:15 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da jobi1 »

no pure io conoscevo già la storia l'avevo letta sul giornale :roll:
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Messaggio da naushika »

nell'illiade vera SPOILER
Spoiler:
nell'oriinale Patroclo era l'amante di Achille e quando Patroclo viene ammazzato, Achille s scatena e dopo aver maciullato Ettore si accorse che egli portava l'armatura che Patroclo gli aveva sottratto e qui c'è il significato simbolico:

Achille vede se stesso morto perchè il fato vuole che gli eroi sono destinati a morire giovani e infatti Achille muore per la freccia di Paride PRIMA che Ulisse iniziasse a progettare qualcosa per prendere Troia...praticamente l'Iliade non conclude con la presa di Troia ma semplicemente con la fine di Achille ( praticamente era un poema che cantava appunto l"ira funesta del pelide Achille " )
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Messaggio da Heimdall »

Càspita, naushika, adesso che mi hai detto come va a finire l'Iliade non la leggo più! :lol:
Be', del resto il finale lo conscevo già: anch'io leggo lo stesso giornale di jobi... :mrgreen:
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Ale K
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Messaggio da Ale K »

:lol:

Quando lavoravo in libreria ne sentivo tantissime di "chicche" del genere... un esempio cinematografico: "Guarda!! hanno scritto pure i libri su Harry Potter" :D

Ho aspettato tutta l'estate che qualche buon'anima esordisse con "Ciiiiiiiiiò!!" tipica esclamazione della mia zona "Hanno scritto i libri su The Passion"... purtroppo nessuno mi ha tolto questa soddisfazione :D :D :D
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Messaggio da naushika »

un libro su the passion non sarebbe un idea malvagia visto che il film si basa marginalmente sui vangeli e molto è stato fatto liberamente e con un punto di vista originale...The passion non è un film sulla Passione di Cristo in sè ma un film ( a mio parere ) metaforico sulla dignità individuale e sulla crudeltà del Sistema sull'individuo ch sono invece le basi più sacre della filosofia americana. Mel Gibson ha fatto di Gesù la rappresentazione più bella dell'uomo che mantiene il proprio diritto di essere un uomo con le proprie idee ( anche sbagliate volendo...la democrazia è garantita se permetti a tutti d esprimere le proprie opinioni ) contro un sistema che preferisce evitare i confronti torturando e mettendo a morte. La storia della sofferenza di Gesù in molte scene è la storia sempre riptetuta fino ad oggi di tutti quelli che per ideologia o per religione hanno dovuto subire umiliazioni e oltraggi di ogni genere. Il finale pure è molto libero e molto personale e più che evidenziare l'aspetto divino di Gesù,il regista ha voluto descrivere il momento emotivo in cui l'uomo, nonostante la tortura e l'umiliazione, non è stato sconfitto e continua a soppravvivere e dunque un messaggio finale di speranza ( speranza non redenzione ).

quindi un romanzo di The passion si può fare visto che gli spunti ci sono e le possibilità di uno scrittore ad esprimere un proprio punto di vista ci sono...i Vangeli sono sì importanti ma anche testi laici sono interessanti ( Voltaire ne sarebbe stato fiero ).
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