2001 Odissea nello spazio

Film, al cinema o a casa

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Willow
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Messaggio da Willow »

emh-emh, donk donk...
l'altra sera, seguendo il consiglio di Andy, ho costretto una mia amica a noleggiare ben DUE film di David Lynch, e lasciando perdere le reazioni della mia amica (che mi voleva uccidere, perchè detesta quel genere di film tutto intrecciato), vi racconto le mie Immagine

I due film in questione sono: "Mulholland Drive" ed "Una Storia vera"

Abbiamo deciso di vedere prima Mulholland Drive!
La mia espressione, alla fine del film, è stata questa:
Immagine

Siamo rimaste tutte e due a bocca aperta un quarto d'ora a quardare lo schermo!!!
Le storie intrecciate di Magnolia, Vanilla Sky, Fight Club... sono "TOPOLINO" in confronto!!! :sorriso2:
Sono rimasta sconcertata, perchè mi aspettavo un risvolto finale, una delucidazione definitiva che facesse comprendere il tutto, ripetendomi "prima o poi arriverà, prima o poi arriverà..." ... Maddeche?!?! ^__^'''

Wow, sono rimasta estasiata, dopo due orette eravamo riuscite a trarre delle conclusioni, aiutandoci, devo ammettere, con recensioni e cose varie, altrimenti sarei rimasta ancora all'espressione iniziale!! Bellissimo...

E insomma, per il secondo film, "Una Storia Vera" mi sono preparata psicologicamente!!! "Mi raccomando Wil, non ti perdere un fotogramma, un immagine, una parola!!! Stavolta lo devi capire senza nessun aiuto!!"...

...Beh chi ha visto il film, capirà che la mia preparazione psicologica è andata un attimo delusa per via della trama del film (io ne nell'uno ne nell'altro caso sapevo assolutamente di cosa parlassero) !!! Immagine

In questo caso la reazione per tutta la durata è stata quella di un sorriso ebete stampato in faccia!!! Immagine
Le immagini unite a musica più evocative che abbia mai visto!
Mi sono detta "se un vecchietto fa centinaia e centinaia di miglia armato di Tosaerba, allora posso partire in bicicletta e arrivare a Milano"...beh aspettatemi che arrivooooo :sorriso2: :wink:
Davvero splendido!

...Non ho parole per questo film, e nemmeno per la totale differenza fra i due film che ho scelto, e nemmeno per la mia capacità di scegliere ad intuito i due film che probabilmente rappresentano l'opposto nella carriera da regista di Lynch! Immagine

Grazie ragassi non ho parole nemmeno per ringraziare voi e i vostri consigli :prostrare:
:wink:
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Soulchild
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Messaggio da Soulchild »

Giusto ieri andy mi diceva che tra una visione e l'altra di Mulholland Drive ci deve essere "uno che te lo spiega". Io, di tutto punto, ho risposto di essermi fermato alla prima fase: diciamo un misto tra Immagine e Immagine ...

Intanto adesso so cosa fare: "trovare uno che me lo spiega" Immagine !
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Willow
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Messaggio da Willow »

Quando ho due annetti di tempo te lo spiego io!!!! :sorriso2:

..scherzavo...però non lo spiego io, se no mi rintreccio il cervello, e dopo 3 giorni in cui sono riuscita a sbrogliarmelo almeno un poco, non mi voglio ritrovare nella stessa situazione di prima! Posto qualche recensione di quelle che avevo letto...che faccio apro un nuovo topic?... ma si apro un nuovo topic...altrimenti potremmo chiamare questo "film che sono un'Odissea" Immagine
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Giggione
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Messaggio da Giggione »

Non ho ben capito da dove spunta questo topic :? ma ne sono felice. :gresorr:

Vorrei dire la mia su 2001. Bellissimo!
Ho visto il film non più di 2 volte e mezza. Una quando ero bambino e non ci ho capito un acca (e mi sono pure annoiato), una al cinema ultimamente quando lo hanno rifatto in edizione restaurata e integrale, su uno schermo gigante da paura. Tutte le mie impressioni scaturiscono in qualche modo da questa visione e da qualche lettura di articoli fatta qua e là successivamente.
(la mezza volta in più è quella che ho visto col megacofanettone DVD dove ho scelto i pezzi migliori da rivedere)

Del libro ho letto buona parte ma poi mi ha stufato e non sono riuscito a finirlo.
Parto citando un'articolo che ho preso da ihhc di un certo Marco Badioli:
Il film trae spunto da una storia piuttosto semplice, scritta da Clarke nel 1948 ed intitolata "La sentinella"...
Nonostante la massiccia collaborazione dell'esimio Clarke, "accorso" al capezzale del regista con 2 ulteriori racconti da integrare nella storia, "2001 odissea nello spazio" è divenuto a tutti gli effetti IL film DI Stanley Kubrick, autore che, nell'ultimare e portare sullo schermo la propria sofferta creazione, ha come di consueto "fagocitato" e rielaborato il lavoro dello scrittore di cui si è servito, arrivando a trascenderne l'opera per dar vita ad un prodotto completamente personale, e nemmeno a dirlo, superiore sotto tutti i punti di vista. Non a caso, l'assolutezza e la "diversità" del lungometraggio (tali da provocare disappunto alla dirigenza dello studio che lo produsse), verranno ben presto "rinnegate" dallo scrittore del racconto originario, che non solo concepirà un primo libro "violentatore" delle domande necessariamente senza risposta del film, ma addirittura pubblicherà due seguiti (uno finito persino in pellicola) in cui il delirio si sostituirà alle intuizioni geniali e alle basi del percorso tracciato nell'opera originale.
Parole sacrosante, oltre che splendidamente scritte.
Il libro di Clarke può essere interessante quanto si vuole ma è la razionalizzazione di un'opera che non può essere trattata come un semplice racconto di fantascienza.

Le mie considerazioni, che cercherò di dare in modo sintetico (è una parola :? ), sono queste:

Il cammino dell'uomo da animale a supercoscienza. Si parte dalle scimmie e ci si sposta verso le prime consapevolezze (l'osso che è un'arma). E da lì si arriva al progresso teconologico. Il monolito a mio parere può rappresentare tutto ciò che è misterioso, l'inconscio, la parte oscura che si cela in ognuno di noi e nell'umanità stessa (e se fosse l'occhio vigile di Dio ? :shock: ).
L'indagine di questa oscurità porterà l'uomo a scoprire tante cose, anche molto spiacevoli, e il rischio di autodistruggersi o di impazzire sarà la minaccia da affrontare più volte.
Quando si arriva alla parte di Hal9000 siamo ad un punto cruciale.
Da un'altro articolo di Vittorio Zucconi:
Spoiler:
La dipendenza da macchine e da robot porta il seme della rovina della scimmia, in quel computer onnipotente e impazzito, Hal 9000, che all'origine Kubrick voleva chiamare Athena e far parlare con voce di donna. Il destino dell'homo sapiens è, lo vediamo tutti i giorni, quello di diventare il servo dei propri servi, come gli astronauti di Hal. Ma nel momento della verità finale, basta un umile cacciavite che disattivi il cervellone, e il coraggio di condannare sé stessi per sconfiggere il mostro, perché l'umanità torni daccapo.
...
C'è sempre uno Hal 9000, un grande fratello che controlla la nostra vita e che inevitabilmente impazzisce nel suo trip di onnipotenza, dietro quella sua voce suadente e la sua apparente dolcezza. Ma, finora, l'umanità ha sempre avuto il coraggio di impugnare il cacciavite, farlo tacere e ricominciare.
Spoiler:
In questo bivio l'uomo riesce a mettere a tacere la parte di se che lo rendeva succube delle macchine. Simbolicamente, con quel cacciavite, rende libera la sua coscienza.
In questo cammino finalmente entra in contatto con qualcosa di grandioso.
Tutta la sequenza finale è un viaggio dentro se stessi, forse addirittura dentro Dio, e il bambino è una rinascita, un'essere superiore. Una supercoscienza.
Il film, pur nelle sue angosciose sequenze, è un film ottimista. Lascia addosso un'ansia che è la normale paura di affrontare i propri mostri interiori.
Spero di non essermi allargato troppo :lol:
(raga' mi piacerebbe mettere in chiaro gli spoiler, ditemi se lo posso fare...)
Come sono geniali gli Americani, te la mettono lì, la libertà è alla portata di tutti come la chitarra: ognuno suona come vuole e tutti suonano come vuole la libertà -
da L'America di Giorgio Gaber & Sandro Luporini