elfthryth ha scritto:Ieri finalmente sono andata al cinema a vedere Spiderman 2 e devo dire che mi è piaciuto più del primo (che comunque mi piace abbastanza), anche perchè ci sono tante scene esilaranti. Però io il fumetto non l'ho letto, per cui non posso fare confronti.
Ragazzi, Spiderman 2 l'ho visto anch'io... ma che bello non è!?
Trovo che Raimi abbia saputo utilizzare nel migliore dei modi tutte le frecce al suo arco per sfoderare un filmone: due ore di chiasso ben gestito, divertenti, spettacolari. Gli si possono perdonare anche quei cinque minuti di consueta retorica patria americana (siamo un grande paese, il senso del dovere, eccetera) che tutto sommato non sono troppo invadenti.
Filosofia, rapporti personali e battute spiritose ce n'è quanto basta: il resto sono mazzate. Gioiose, acrobatiche, spassosissime! Raimi non ha commesso l'errore di Ang Lee, che ha voluto fare del suo "Hulk" un film troppo pensoso, del quale poi risultava difficile seguire la trama, tirandola in lungo per oltre un'ora e un quarto prima di regalare al pubblico la prima apparizione dell'omone verde. L'Uomo Ragno, invece, è azione sin dal primo minuto
Spoiler: |
(con la gag, prevedibile, ma divertente, in cui Peter Parker si veste da Spiderman per consegnare in tempo delle pizze a domicilio). |
Quando sono andato al cinema io c'era gente che applaudiva in sala: le potenzialità del dottor Octopus, il
guest villain di turno sono state sfruttate in pieno, enfatizzando la dinamica dei suoi movimenti tentacolari ed esaltando i duelli con l'Uomo Ragno.
Alcuni dei fan storici dell' "arrampicamuri" hanno storto il naso di fronte alla resa cinematografica di Spiderman; io, pur non essendo un grande appassionato, qualcosa ho leggiucchiato, e secondo me i due film riprendono appieno l'atmosfera ironica del primo Uomo Ragno, quello di Stan Lee (che non a caso è produttore esecutivo di entrambe le pellicole).
Le trame ricalcano - in maniera a mio avviso molto fedele - moltissimi spunti dei fumetti orginali, attualizzandoli in modo da renderli gradevoli e da favorire l'identificazione anche con gli adolescenti di oggi, ma senza travisare lo spirito - lo ripeto - ironico e scanzonato della serie a fumetti.