"The General": Buster Keaton e Joe Hisaishi

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Howl
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"The General": Buster Keaton e Joe Hisaishi

Messaggio da Howl »

Negli scorsi mesi, per motivi di studio, ho avuto la fortuna di scoprire una magnifica versione in DVD di un importante film del passato: "The General", interpretato da Buster Keaton e diretto dallo stesso Keaton e Clyde Bruckman nel 1926.

Il DVD è per ora distribuito solo in Francia, dove il film è uscito nelle sale lo scorso settembre. Si tratta di un'edizione in 2 dischi, pubblicata dalla "MK2 éditions". Le cose che più mi hanno colpito, oltre al film in sé, sono state il perfetto restauro della pellicola e, soprattutto, la colonna sonora sinfonica composta nel 2004 da Joe Hisaishi, per la prima volta impegnato a creare della musica per un film muto.

"The General" è una commedia avventurosa ambientata durante la Guerra di Secessione americana, tratta da una storia vera. Johnnie Gray (Buster Keaton) è un macchinista ferroviario del Sud, impiegato presso la "Western and Atlantic Railroad". Come recita uno dei "cartelli" che appaiono tra una scena e l'altra del film, "vi erano due amori nella sua vita: la sua locomotiva (chiamata General) e..." Annabelle, una ragazza del suo paese. Ben presto, la Guerra scoppia ed Annabelle spinge Johnnie ad arruolarsi. Ma all'ufficio di reclutamento egli viene respinto senza che gli venga fornita alcuna spiegazione; in realtà Johnnie era stato ritenuto più utile al Sud come macchinista che come soldato. Il padre ed il fratello di Annabelle, giunti all'ufficio di reclutamento solo in un secondo momento, credono che Johnnie per codardia non si sia nemmeno presentato; per via di questo equivoco, la ragazza impone a Johnnie di non rivolgerle la parola finché non sarà stato in grado di indossare un'uniforme da soldato. Un anno dopo, durante un viaggio verso un accampamento sudista, "The General" viene rubata dai nordisti. In uno dei vagoni si trovava accidentalmente Annabelle...

Inizia così una serie di suggestivi inseguimenti tra locomotive d'epoca, che costituiscono il corpo principale del film e che consentono a Keaton di dare sfoggio della sua abilità di creatore di "gag meccaniche", ossia di situazioni paradossali che prevedono il movimento sincronizzato di meccanismi o veicoli. Oltre a provocare comicità, questi espedienti forniscono al film un'aria epica, visto che coinvolgono impressionanti macchine a vapore nel contesto di splendidi paesaggi naturali, la cui bellezza è stata perfettamente restituita dal restauro della pellicola. Il restauro permette inoltre di apprezzare pienamente la profondità spaziale che i registi hanno voluto conferire a certe sequenze, che veramente non hanno niente da invidiare a pellicole più recenti... Mi viene per esempio in mente una scena in cui si vede un'ampia pianura invasa dall'esercito sudista in ritirata. L'inquadratura è in campo lungo: improvvisamente, in primo piano, entra dalla destra la locomotiva di Johnnie. La presenza della locomotiva permette di farsi una precisa idea della distanza che intercorre tra l'"occhio" della cinepresa e i cavalli in lontananza, creando un punto di riferimento spaziale... Si crea insomma un'improvvisa consapevolezza di profondità dell'immagine. Ma la cosa bella è che poi il piano identificato dalla locomotiva rimane evidenziato anche dopo il suo transito... grazie alla scia di fumo che persiste a mezz'aria e vela parzialmente le figure in lontananza.

Immagine Immagine Immagine

La storia ha un ritmo coinvolgente scandito dalla garbata comicità di Keaton... Garbata, s'intende, nello spirito, visto che l'attore in realtà non esita a rischiare l'osso del collo in certe performances funamboliche e di grande impatto. Una caratteristica di questo film è infatti la quasi totale assenza di trucchi scenici: Keaton non ha controfigure, e le locomotive sono tutte reali... compresa quella che, al culmine del film, precipita in un fiume facendo crollare un ponte in fiamme. Una delle scene più costose della storia del cinema, si dice.

Fa uno strano effetto guardare questo film accompagnato dalla musica di Joe Hisaishi. Sia per via dell'audio pulitissimo e in 5.1, che non ci si aspetterebbe comunemente per un film muto, sia per via del fatto che il compositore giapponese ha qui uno stile estremamente simile a quello che di solito usa per i film di Miyazaki. A mio parere, la colonna sonora di "The General", se ascoltata da sola, potrebbe benissimo venire scambiata per quella di un ipotetico nuovo film Ghibli.

Ritornano, dunque, le tipiche influenze "tchaikowskiane" e "stravinskiane", ritorna il gusto per l'esecuzione al pianoforte solo e per riferimenti sparsi alla cultura musicale giapponese. Quelli che sorprendono veramente, tuttavia, sono gli "autoriferimenti" che il compositore fa nei confronti di se stesso, e in particolare di un suo lavoro molto recente "Il castello errante di Howl".

In proposito non ho dati certi, ma credo sia possibile che Hisaishi possa aver lavorato a "The General" e a "Howl" in contemporanea, visto che entrambi i film hanno avuto la loro "prima" nel settembre 2004. Si spiegherebbe così il considerevole numero di "riferimenti incrociati" musicali.

In primo luogo, il tema principale di "The General" è un valzer. Hisaishi sembra essersi particolarmente affezionato a questa danza in tempi recenti: ne ritroviamo uno in "Chihiro", ad esempio, ed uno in "Howl", naturalmente: "Il girotondo della vita". La somiglianza tra il valzer di "The general" e quello di "Howl" è impressionante, sia dal punto di vista della melodia, che da quello della loro strutturazione in episodi, che -addirittura- della tonalità: sono entrambi in sol minore. Del resto esiste un collegamento tematico tra "Howl" e "The General": in entrambi i casi si narra di storie sentimentali, di guerra e di grandi macchine a vapore...

Evitando pentagrammi e colorazioni varie, stavolta vorrei proporvi direttamente degli esempi sonori... si tratta di brevi brani, ciascuno della durata inferiore a 40 secondi e di bassa qualità: nel caso ci fossero problemi, naturalmente, eliminerò rapidamente tutti i link. ATTENZIONE: poiché non sono molto abile con internet, ehm, per ascoltare i brani è necessario copiare l'indirizzo desiderato nella barra di Firefox o di explorer e poi premere "invio"... Il download dovrebbe partire senza problemi.

Provate a confrontare ad esempio questi frammenti:
Il valzer di "Howl" (episodio A)
http://utenti.lycos.it/hauru/howl_waltz.mp3
Il valzer di "The General" (episodio A)
http://utenti.lycos.it/hauru/general_waltz.mp3

Ancora i due valzer, in versione per solo pianoforte:
"Howl"
http://utenti.lycos.it/hauru/howl_piano.mp3
"The General"
http://utenti.lycos.it/hauru/chgeneralii.mp3

Un episodio di un valzer ed uno dell'altro:
"Howl"
http://utenti.lycos.it/hauru/howl_waltz_e1.mp3
"The General"
http://utenti.lycos.it/hauru/general_waltz_e1.mp3

Qui il valzer di "Howl" è in una delle sue tante metamorfosi, il brano da "The General" viene invece da una sequenza d'inseguimento. Fate attenzione soprattutto alla parte del primo brano che inizia a [00:16], e quella del secondo brano che inizia a [00:09]
"Howl"
http://utenti.lycos.it/hauru/howl_han_e.mp3
"The General"
http://utenti.lycos.it/hauru/general_ch_e.mp3

Questi sono due brani svincolati dai valzer... la somiglianza reciproca è forse meno evidente, ma c'è:
"Howl"
http://utenti.lycos.it/hauru/howl_at.mp3
"The General"
http://utenti.lycos.it/hauru/general_at.mp3

Infine, un brano da "The General" non confrontabile direttamente con niente: cita contemporaneamente lo stile di "Chihiro" e la melodia principale di "Laputa"!
"The General"
http://utenti.lycos.it/hauru/general_laputa_chihiro.mp3

Ma vi è un grande numero di altre citazioni "minori", che rendono all'ascolto questa colonna sonora molto "familiare". Del resto, le somiglianze con "Howl" si estendono anche allo stile di orchestrazione (anche se il tipo di dialogo che si instaura a volte tra pianoforte ed orchestra ricorda più "Porco Rosso") e ad un trattamento dei temi che si avvicina a quello più classicamente "hollywoodiano" (di matrice wagneriana). In "Howl" si trattava solo di una tendenza di fondo, qui la cosa è più evidente: si possono individuare delle melodie che appaiono sempre e solo quando sullo schermo è mostrata una determinata situazione o personaggio. Io ho individuato una "melodia di Johnnie" (il valzer di cui dicevo prima), una "melodia di Annabelle", tipicamente tardoromantica e violinistica, una "melodia dei nordisti", spezzata e tendente al politonale, due "melodie dell'inseguimento", una "melodia dell'arrivo del treno in città" ed una "melodia dei sudisti", che però è anche "melodia della locomotiva" quando è eseguita con un particolare arrangiamento che imita il rumore degli stantuffi a vapore. Anche questa è una caratteristica particolare di questa colonna sonora: la fortissima onomatopeicità. Talvolta Hisaishi sembra ossessionato dal dover rendere "sonori" tutti gli eventi più interessanti di una scena, al punto che talvolta ci si dimentica di stare guardando un film muto. In sé il fatto non è negativo, solo che Hisaishi ha spinto a tal punto il suo "perfezionismo" da questo punto di vista... da farsi guidare costantemente dal battito del metronomo, che nella registrazione è purtroppo udibilissimo. Questa è l'unica osservazione negativa che mi sento di fare ad una colonna sonora altrimenti di grande efficacia e ricca di melodie memorabili. Non al livello di quella di "Howl", ma comunque degna di essere ascoltata con attenzione, nonstante ad un primo impatto possa forse sembrare un po' priva di sostanza per via di certe sonorità "bandistiche" ed una sezione percussioni in costante fibrillazione.

I contenuti speciali del DVD (in 2 dischi) sono in inglese, con sottotitoli in inglese, francese o spagnolo (il film invece ha anche i sottotitoli in italiano) e comprendono:

- Prefazione di David Robinson
- Il restauro del film
- Il film dotato di un'altra colonna sonora, composta da Robert Israel
- Registrazione della musica 2004: un cortometraggio in cui si mostra Hisaishi al lavoro con la sua orchestra in uno studio di registrazione giapponese, in parallelo con le immagini del film a cui i brani eseguiti si riferiscono. Vi è anche qualche minuto dedicato alla registrazione della canzone dei titoli di coda (che non è altro che il "valzer" del film), con la cantante e attrice Anna Mouglais e Georges Moustaki, che ha scritto le parole del brano.
- The Railrodder, cortometraggio con Buster Keaton del 1965. Un piccolo capolavoro surreale: un uomo attraversa tutto il Canada senza mai scendere da un piccolo veicolo di servizio su rotaie...
- Buster Keaton rides again, documentario su "The Railrodder".
- Filming "The General"
- Frammenti dalla versione colorata di "The General"
- Orson Welles presenta "The General"
- Filmografia di Buster Keaton
- The return of "The General", documentario sulla vera locomotiva utilizzata durante la guerra di secessione
- The great locomotive chase, il trailer di un film della Disney del 1956 ispirato alla stessa storia su cui si basa "The General"
- The Iron Mule, un cortometraggio comico del 1925 sulle disavventure a cui andavano incontro i passeggeri dei treni del 1830.
- Alice's Tin Pony, una delle "Alice's comedies" di Walt Disney, realizzata nel 1925.

E' inoltre incluso un booklet dedicato soprattutto alla vita e all'opera di Keaton.

Vi segnalo infine il sito francese del film: http://www.mk2.com/keaton/site.html

La prima musica che si ascolta è il tema "della locomotiva" o "dei sudisti", il secondo è un frammento del valzer. Troverete anche due trailer: il primo è commentato dalla canzone dei titoli di coda, il secondo ancora dalla melodia della "locomotiva".

Scusate la lunghezza spropositata del messaggio! :shock: ... Le vacanze mi fanno perdere il senso della misura...
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ghila
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Messaggio da ghila »

Straordinario! Bravissimo. Ho avuto pochissimo tempo per approfondire, ma effettivamente i brani postati sono somiglianti anche nell'orchestrazione straussiana del walzer e per l'esecuzione in allegretto. Strabiliante le tonalità d'impianto pressochè similari... unendole in un unico file pare quasi l'una il continuato dell'altra.
Questo non significa certo che Hisaishi abbia esaurito le idee melodiche. La musica di Howl resta sua! Nella leggerezza dei fiati, nel brillante accompagnamento degli archi che aprono la timbrica orchestrale, nella sensazione di mmmh... musica aerea trattenuta a stento! :? mmmh se mi passate la licenza :wink:

Se rubi a un autore è plagio, se rubi a molti è ricerca.
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Aggiungo che se poi aggiungi te stesso... beh, la TUA arte è fatta

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Ani-sama
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Messaggio da Ani-sama »

Complimenti, complimenti davvero a Howl per un'altra delle sue "analisi incrociate".

Nei due brani "howl_han_e" e "general_ch_e" le somiglianze sono assolutamente palesi, si sentono proprio "ad orecchio".

Complimenti, ancora.

P.S
Una sola curiosità: dov'è un valzer in "Sen"? Non mi sembra di averne mai notato uno...
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Messaggio da D84 »

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Ultima modifica di D84 il lun mar 15, 2010 11:03 pm, modificato 1 volta in totale.
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Howl
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Messaggio da Howl »

:)
D84 ha scritto:Parliamo piuttosto di cose serie: il DVD dove lo hai trovato?...
Lo ho trovato sul sito in cui la "MK2" vende i suoi titoli, ecco il link diretto ----> QUI
E' stata l'offerta migliore che sono riuscito a trovare, anche se effettivamente non ho cercato tantissimo perché dovevo avere il dvd al più presto possibile.
Inoltre credo che non sia improbabile un'eventuale edizione italiana, visto che MK2 qui da noi pubblica molte cose, tra cui i film di Chaplin. Però è solo un'ipotesi, non ho certezze.
Ani-sama ha scritto: Una sola curiosità: dov'è un valzer in "Sen"? Non mi sembra di averne mai notato uno...
E' quella melodia che si ascolta mentre Chihiro e Haku sono in volo, oltre che durante la conversazione nella casa di Zeniba. In effetti è più difficile riconoscerlo come valzer, perché la pulsazione "un-due-tre un-due tre" è lenta e poco accentuata dagli strumenti musicali. Nell'Image Album di "Sen" quella melodia viene proprio chiamata "Chihiro no Warutsu", il valzer di Chihiro.

Mi è poi venuto in mente che la produzione recente di valzer di Hisaishi comprende anche un altro brano, il "Mahoutsukai no Waltz" (Valzer del mago) che compare nell'Image Album di "Howl's Moving Castle" (ma non nel film). E, fatto interessante, anche questo è in sol minore come i valzer di "Howl" e di "The General". Pare proprio che grazie alle musiche di "Howl" e di "The General" Hisaishi abbia avuto la possibilità di dare due soluzioni alternative ad un medesimo tipo di pensiero creativo, che evidentemente non era riuscito ad esaurirsi nell'ambito di un solo film.
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ghila
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Messaggio da ghila »

[quote]E, fatto interessante, anche questo è in sol minore come i valzer di "Howl" e di "The General".quote]

Riguardo alle tonalità di impianto di una composizione vorrei richiamare l'attenzione sulla tradizione classica a cui spesso i compositori fanno riferimento. Non è una tradizione scritta, ma spesso si può evincere da scelte compositive univoce fatte da compositori opposti, musicalmente parlando .
Ad esempio il Mib maggiore, usato spesso per le tonalità sacrali grazie ai 3 bemolli in chiave (simbolo di trinità) e la possibilità di usare molti fiati in una tonalità comoda e molto sonora per tali strumenti.
Il La maggiore come tonalità solare e di canzone ("com'è gentil" dal don pasquale ad esempio è scritta in questa tonalità proprio per dare agio al tenore di sfoggiare squillo e stile brillante con l'acuto massimo in tonica; il LA infatti è solitamente una nota non estrema e quindi sicura per i tenori)
Il Re minore per la tonalità della morte
ecc ecc
A tale riguardo il sol minore è da sempre considerata la tonalità della malinconia e della tristezza. Famosa ad esempio la splendida e celeberrima aria "Ach, ich fühl's" di Pamina dal flauto magico di Mozart, totalmente immersa nel clima di tale tonalità. Questo non significa che ogni composizione in sol minore abbia tali caratteristiche, ma di solito un compositore di stampo classico (e Hisaishi è uno di quelli) tende a tenere presente questa classificazione non scritta. Naturalmente ora vi chiederete come è possibile che si siano codificate tali "leggi" non scritte. Beh, soprattutto in base alla timbrica degli strumenti che si vogliono sfruttare di più. Ogni strumento ha la sua tonalità di comodità, anche le varie voci umane, e in base a queste caratteristiche il compositore accorto deve prendere le decisioni iniziali.

Il mondo delle tonalità è affascinante, spero di essere stato abbastanza chiaro in questa brevissima (e alquanto confusionaria) spiegazione. Ancora complimenti a Howl!
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Messaggio da Ani-sama »

Howl ha scritto:E' quella melodia che si ascolta mentre Chihiro e Haku sono in volo, oltre che durante la conversazione nella casa di Zeniba. In effetti è più difficile riconoscerlo come valzer, perché la pulsazione "un-due-tre un-due tre" è lenta e poco accentuata dagli strumenti musicali.
E' vero! Non me ne ero mai accorto prima di saperlo! :)
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Messaggio da Howl »

ghila ha scritto: Il mondo delle tonalità è affascinante, spero di essere stato abbastanza chiaro in questa brevissima (e alquanto confusionaria) spiegazione. Ancora complimenti a Howl!
Complimenti a te per il tuo messaggio, tutt'altro che confusionario...

Il bello del sol minore di Hisaishi in questi valzer è che poi tutti e tre i brani terminano in maggiore! Non è certo un espediente inconsueto per la tradizione musicale occidentale, ma nonostante tutto, specialmente nel caso di "Howl", questa scelta contribuisce veramente a creare l'impressione di una musica che spicchi il volo, "aerea", come diceva ghila nel messaggio precedente. Anche perchè "Howl" finisce in re maggiore, che ha la funzione di dominante di sol minore, e dunque dà all'orecchio l'impressione di qualcosa che si sia "innalzato", che "domini", sovrasti quanto è stato enunciato sino a quel momento. Il "Valzer del mago" e quello di "The general" invece terminano in sol maggiore (o meglio usano un sol minore con terza piccarda, che all'orecchio fa lo stesso effetto)

Ritornando a "The General" dal punto di vista cinematografico, vi riporto un commento dello stesso Keaton che mi è sembrato interessante. La comicità di questo film riesce ad essere al tempo stesso spericolata e delicata; qui Keaton dà qualche indizio sul tipo di pensiero che gli ha permesso di arrivare a questo risultato (con riferimenti non casuali a quella "meccanicità" che è uno dei motori primi del suo spirito comico):

Buster Keaton ha scritto:Annabelle Lee mi ha appena detto: "Non mi rivolga più la parola sino a quando non sarà in uniforme". Sono disperato e me ne sto pensoso, seduto sulla mia locomotiva. Non so perché l'esercito non mi abbia voluto: non mi è stato detto che non si poteva privare le ferrovie di un macchinista. Il mio aiutante vuol mettere la locomotiva in deposito e non sa che sono seduto sulla biella e inizia la manovra. Sono stato io stesso a guidare la locomotiva per tutto il film. Ne avevo una padronanza tale che avrei potuto fermarla su una moneta. Ma prima di questa scena ho chiesto al macchinista se era possibile. Mi ha risposto: "Non c'e che un pericolo. Con queste vecchie locomotive basta un tantino di vapore in più e la biella comincia a girare. Se gira può anche ucciderla". Abbiamo provato tre o quattro volte, poi il macchinista ha dato il beneplacito e abbiamo girato la scena.

Volevo un gag a chiusura di questa sequenza. Non è un gran gag, ma è delicato e abbastanza fuori del comune da far ridere la gente.

L'interpretazione non è l'unico problema della comicità, c'è anche quello della creazione e della messa in scena.

Un comico va di corsa: occorre raggiungere l'effetto al momento dovuto, lasciare poi al pubblico il tempo di riprendersi, poi spingere a fondo o continuare in progressione a seconda dei casi. Nel seguire questo ritmo ci vuole una precisione matematica, perché è fondamentale che il pubblico percepisca l'intero impatto del gag, attenda la prossima risata senza il minimo senso di stanchezza Questo ritmo è una scienza la cui importanza deve essere presente nella sua intera portata al regista.

Un film comico si mette insieme, per così dire, con la stessa precisione degli ingranaggi di un orologio. Persino il minimo particolare, se eseguito troppo adagio o troppo velocemente, può avere effetti disastrosi.

Eravamo in tre a fare film del genere a quell'epoca: Chaplin, Harold Lloyd e io. Charlot è sempre stato un vagabondo. Harold Lloyd era il tipo di giovane di collegio, persuaso di essere un buono a nulla. Io non ero né un barbone né un disadattato: quando trovavo lavoro, la mia regola di condotta era di far del mio meglio per soddisfare, come se avessi avuto l'intenzione di fare quel lavoro per tutto il resto della vita. Se mi capitava di guidare una locomotiva, cercavo di farlo bene: Charlot, invece, l'avrebbe condotta verso il deposito più vicino e avrebbe lasciato perdere tutto.

Tra i miei lungometraggi preferisco "The Navigator" e "The General".
(da "Buster Keaton" di Giorgio Cremonini, edizioni "Il Castoro")
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Messaggio da ghila »

Complimenti a te per il tuo messaggio, tutt'altro che confusionario...
:) Sei gentilissimo (oltre che molto preparato! Bravo!)
Il bello del sol minore di Hisaishi in questi valzer è che poi tutti e tre i brani terminano in maggiore! Non è certo un espediente inconsueto per la tradizione musicale occidentale, ma nonostante tutto, specialmente nel caso di "Howl", questa scelta contribuisce veramente a creare l'impressione di una musica che spicchi il volo, "aerea", come diceva ghila nel messaggio precedente.
Hai ragione. E' un'espediente antico come il temperamento equabile. Fin dalle armonie straordinarie di Monteverdi del quinto libro di madrigali. Ha pure un nome questo tipo di finale ad effetto, ma sono secoli che non riprendo in mano la teoria musicale e ora mi sfugge... :oops: .
Esempio fulgido di quello che sto dicendo è il finale del gioiello "Cruda Amarilli, che col nome ancora" dove le pene d'amore vengono innalzate a pene universali proprio grazie all'accordo maggiore finale sulle parole "i’ mi morrò tacendo". Davvero straordinario.
Il "Valzer del mago" e quello di "The general" invece terminano in sol maggiore (o meglio usano un sol minore con terza piccarda, che all'orecchio fa lo stesso effetto).
Cacchio! Bravissimo, ecco come si chiama! Riporto per comodità una definizione di Terza di piccarda: "L'uso, nel modo minore, di concludere un brano con l'accordo maggiore è definito terza di piccarda ed anche cadenza di piccarda. Entrata nell'uso nel 600 trovò un largo uso nel periodo barocco. Il suo nome dovrebbe derivare da Piccardia regione della Francia nord orientale." Per avere l'effetto sperato infatti non deve esserci preparazione armonica di sorta. Questo perchè attraverso una preparazione l'orecchio giunge all'attesa dell'accordo finale in maggiore. L'uso in questo caso del RE maggiore (dominante di sol come già scritto dal grande maghetto) permette di creare la tensione adatta forzando sulla sensibile (fa#) la cui risoluzione in maggiore porta alla famosa sensazione di apertura orchestrale. Capisco che ridurre le emozioni musicali in fredda analisi musicale è una tristezza, ma trovo che abbia un fascino straordinario cercare di comprendere le motivazioni per le quali un compositore oepra delle scelte stilistiche e compositive.

Ho scritto troppo in OT ora però. Chiedo venia a tutti. A presto!
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