Gea
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Gea
.....volevo conoscere l'opinione di altre persone che leggono, o che
hanno letto almeno un album di "Gea" della Bonelli.
......chi invece non lo avesse mai sfogliato.......è caldamente invitato a farlo....
Senza timore di smentite, io - vecchio lettore di fumetti Bonelli - la considero una delle serie migliori mai lette, sia come concept che come qualità dei disegni..........
Peccato solo che il bravo Luca Enoch faccia uscire un solo numero ogni sei mesi, anche se c'è da capirlo, visto che scrive,disegna,sceneggia e si illustra pure le copertine da solo.....
hanno letto almeno un album di "Gea" della Bonelli.
......chi invece non lo avesse mai sfogliato.......è caldamente invitato a farlo....
Senza timore di smentite, io - vecchio lettore di fumetti Bonelli - la considero una delle serie migliori mai lette, sia come concept che come qualità dei disegni..........
Peccato solo che il bravo Luca Enoch faccia uscire un solo numero ogni sei mesi, anche se c'è da capirlo, visto che scrive,disegna,sceneggia e si illustra pure le copertine da solo.....
La maggior parte della gente, fa le cose senza sapere ciò che stà facendo e continua a farle senza pensare a ciò che sta facendo. E fa ciò per tutta la vita senza mai capire il Tao ( la via ) Mencio
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....ho quello, <-----e anche questo....non sono niente.......diciamo che sono un segno distintivo dei miei topic, in tutti i forum dove partecipo....
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- El Master
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Scusa ma sembra più che sulla tua tastiera si sia incastrato il tasto
Evaso!
Vieni a trovarmi in fumetteria! Neko Fumetti via Roma,47 35013 Cittadella (PD)
... Dio è morto... (F.W. Nietzsche)
... per il momento è morto solo Nietzsche... (Dio)
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Strano, questo è il primo Forum al quale partecipo, dove si dà tutta questa importanza alla punteggiaturaMario ha scritto:sigmun, non ti offendere, fino ad ora non ho detto niente per i contenuti dei tuoi post, ma sarebbe bello se ci risparmiassi perlomeno i puntini nei titoli dei topic. Magari, se poi cominciassi ad evitarlo anche nei post sarebbe il massimo! Grazie!
Cmq, niente di male, basta adeguarsi
Però ragazzi, tre post e neanche uno pertinente all'oggetto...
La maggior parte della gente, fa le cose senza sapere ciò che stà facendo e continua a farle senza pensare a ciò che sta facendo. E fa ciò per tutta la vita senza mai capire il Tao ( la via ) Mencio
Giaggià.
Ti rispondo io, con il mio stile inconfondibile!
Una delle migliori serie Bonelli, in primo luogo per il coraggio dimostrato dall'editore e dall'autore nel cimentarsi in una serie a termine (la prima visto che Napoleone è poi evoluto in qualcos'altro), in totale autoproduzione, capace di scostarsi dal politically correct che da sempre è il marchio della casa (a cui forse era sfuggito solo il primo Dylan Dog), e dagli stereotipi delle serie più longeve.
In questo caso la protagonista è una DONNA, anzi una ragazzina, con tutte le paranoie, le manie, i desideri e i bollori di quell'età.
Vive ai margini di un'anonima città (in cui si respira un'italianità che non ha precedenti nelle altre opere bonelliane), affrontando in una duplice chiave (magica e di denuncia), episodi di razzismo, di povertà, di emarginazione, appunto.
I personaggi sono davvero ben caratterizzati, partendo proprio dalla protagonista che, in una continuity strettissima, cresce in tutti i numeri della serie.
Dopo un'avvio spumeggiante, Enoch si stava un po' perdendo nei numeri di denuncia, allontanandosi sempre di più dalla trama principale (cominciavo ad intravedere una novella Sprayliz). Riportato all'ordine dalla slte sfere (così si dice in internet) ha fatto dietrofront, precipitando gli eventi nell'apolittico scontro "finale".
A quanto si dice dovrebbero mancare non più di 3 numeri.
Vedremo come saprà dipanare le trame rimaste in sospeso.
I disegni? Beh, ineccepibili (o quasi) ma possono anche non piacere (e questo è quasi il mio aso - diciamo che mi lasciano indifferente).
Pur essendo calato nella quotidianità italica, il fumetto strizza l'occhio sia al genere fantascientifico americano (X-Files o MIB), ma anche e soprattutto al panorama manga, con tutte le sue storie di magia e superpoteri in ambiente scolastico.
Insomma, se questo non vi ha messo almeno un pizzico di curiosità siete le persone più tristi e amorfe del pianeta!
Ti rispondo io, con il mio stile inconfondibile!
Una delle migliori serie Bonelli, in primo luogo per il coraggio dimostrato dall'editore e dall'autore nel cimentarsi in una serie a termine (la prima visto che Napoleone è poi evoluto in qualcos'altro), in totale autoproduzione, capace di scostarsi dal politically correct che da sempre è il marchio della casa (a cui forse era sfuggito solo il primo Dylan Dog), e dagli stereotipi delle serie più longeve.
In questo caso la protagonista è una DONNA, anzi una ragazzina, con tutte le paranoie, le manie, i desideri e i bollori di quell'età.
Vive ai margini di un'anonima città (in cui si respira un'italianità che non ha precedenti nelle altre opere bonelliane), affrontando in una duplice chiave (magica e di denuncia), episodi di razzismo, di povertà, di emarginazione, appunto.
I personaggi sono davvero ben caratterizzati, partendo proprio dalla protagonista che, in una continuity strettissima, cresce in tutti i numeri della serie.
Dopo un'avvio spumeggiante, Enoch si stava un po' perdendo nei numeri di denuncia, allontanandosi sempre di più dalla trama principale (cominciavo ad intravedere una novella Sprayliz). Riportato all'ordine dalla slte sfere (così si dice in internet) ha fatto dietrofront, precipitando gli eventi nell'apolittico scontro "finale".
A quanto si dice dovrebbero mancare non più di 3 numeri.
Vedremo come saprà dipanare le trame rimaste in sospeso.
I disegni? Beh, ineccepibili (o quasi) ma possono anche non piacere (e questo è quasi il mio aso - diciamo che mi lasciano indifferente).
Pur essendo calato nella quotidianità italica, il fumetto strizza l'occhio sia al genere fantascientifico americano (X-Files o MIB), ma anche e soprattutto al panorama manga, con tutte le sue storie di magia e superpoteri in ambiente scolastico.
Insomma, se questo non vi ha messo almeno un pizzico di curiosità siete le persone più tristi e amorfe del pianeta!
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In quanto alle serie "a termine", c'è anche Brad Barron che non è niente male, ma è fantascienza "pura", Gea invece ha diversi spunti nuovi, ed evidentemente molto cari a Enoch come: l'omosessualità ( già vista in Sprayliz ma anche + sfumata su Nathan Never) o l'incomunicabilità tra due "razze" diverse, che tendono a annientarsi a vicenda.
Riciauz
Riciauz
La maggior parte della gente, fa le cose senza sapere ciò che stà facendo e continua a farle senza pensare a ciò che sta facendo. E fa ciò per tutta la vita senza mai capire il Tao ( la via ) Mencio
Sigmun, i termini servono per intendersi e vanno usati con cognizione di causa : quella cui Mario si riferisce non è punteggiatura.sigmun ha scritto: Strano, questo è il primo Forum al quale partecipo, dove si dà tutta questa importanza alla punteggiatura
E' folklore deteriore.
Inutile, e quindi dannoso per chi legge.
Non ti sarebbe stato fatto notare altrimenti.
Ghila, i richiami a chi cerca di imporsi silenzio nell'Ade sono pericolosi.
Ultima modifica di Muska il mar set 26, 2006 10:02 pm, modificato 1 volta in totale.
"Pur sprovvisto di soldati, e solo, combatteva il mondo e i suoi vizi in questo luogo". (Yasushi Inoue).
Difficile per me non condividere appieno le parole di Hols. Ho tutti i numeri di Gea sin dall'inizio e direi che le chances di una serie a termine non potevano essere sfruttate meglio. Diversamente che dalle altre serie Bonelli, che acquisiscono inevitabilmente la tendenza a diventare stantìe e ripetitive, con Gea Enoch ha avuto carta bianca: si sta divertendo e si vede.Hols ha scritto:Una delle migliori serie Bonelli [...]
In più a me lo stile così personale di disegno dell'autore piace davvero moltissimo.
Ma quanti numeri dovrebbe avere questa serie chiusa?!Hols ha scritto:Pur essendo calato nella quotidianità italica, il fumetto strizza l'occhio sia al genere fantascientifico americano (X-Files o MIB), ma anche e soprattutto al panorama manga, con tutte le sue storie di magia e superpoteri in ambiente scolastico.
Insomma, se questo non vi ha messo almeno un pizzico di curiosità...
Stavo pensando di aprire un topic su Brad Barron appena finisce (e oramai ci siamo), ma questa serie mi sembra molto più interessante, soprattutto per la libertà concessa dall'editore negli script.
I disegni poi saranno naturalmente troppo "ingabbiati" (come il caro Heimdall giustamente ripete spesso) per chi è abituato alle prodezze stilistiche dei mangaka.
Raro concedit, numquam negat, semper distinguit
Diversamente da altri casi simili, per quanto riguarda Gea, questo dato non è stato specificato, ma lo si intuiva dal fatto che, sin dai primi numeri, la serie si è mostrata in evoluzione.ghila ha scritto:Ma quanti numeri dovrebbe avere questa serie chiusa?!
Il fatto è che Bonelli, per una volta, ha dato veramente mano (quasi) del tutto libera ad un singolo, talentuoso, autore, che dimostra -come ha notato giustamente Hols - di aver fatto sua la lezione di molti manga d'ambientazione contemporanea; persino i disegni sono meno 'ingabbiati' dei soliti Bonelli. Senza strafare, ma la composizione della tavola è tutto sommato abbastanza libera.
Heimdall ha scritto:[...]persino i disegni sono meno 'ingabbiati' dei soliti Bonelli. Senza strafare, ma la composizione della tavola è tutto sommato abbastanza libera.
Incredibile davvero... ora faccio un giro sul sito della Bonelli e vedo un attimo il daffarsi . Ora a che numero sono arrivati?
Raro concedit, numquam negat, semper distinguit