Di Frank Miller apprezzo particolarmente la capacità che ha di afferrare canovacci ben noti, per non dire logori, e cavare dal cilindro un’interpretazione nuova ed avvincente. Autore completo e poliedrico, sa affrontare senza paura tematiche dall’intenso risvolto anche sociale e politico, argomentazioni da sempre abbastanza estranee ai
comics d’olteoceano.
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Il cavaliere oscuro” è sicuramente un’opera di grande impatto, dove Miller, senza timori reverenziali, rivolta come un calzino la stanca figura di Batman, che per molti era ormai solo il panciuto protagonista di un telefilm banalotto, e ne crea una possente figura di ribelle. Il suo complemento, il seguito del cavaliere oscuro, ne convengo, è opera di minore levatura rispetto alla precedente, tuttavia contribuisce a perfezionare la poetica lì espressa: Superman ne esce come un personaggio ottuso, impotente nella sua incapacità di prendere una posizione nei confronti del potere. Lui, uso ad essere il paladino dell’ordine costituito (aveva persino lottato contro i nazisti nella seconda Guerra mondiale), non riesce più a dare un senso al proprio agire, di fronte ad un potere palesemente ingiusto (almeno in questi casi uno come Tex Willer se ne esce con frasi: "Quando le leggi sono ingiuste, i giusti diventano fuorilegge"
).
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Elektra assassin" è un lavoro visionario, dalle soluzioni grafiche arditissime, e non può non affascinare, anche se alla prima lettura non ci ho capito praticamente nulla.
Strano a dirsi, però, del Miller sceneggiatore io, che non ho grande dimestichezza col fumetto americano, ho apprezzato le storie più calate nel contesto narrativo ordinario delle varie serie trattate, come "
Batman anno uno" o "
Devil – rinascita" (credo che naushika facesse riferimento a questo quando ha scritto “Devilman”
). Nel primo il capitano Gordon (all’epoca tenente), lungi dall’essere uno stanco ed incompetente funzionario della polizia americana che avrebbe già perso il diritto alla pensione per sé ed i propri eredi se non avesse avuto Batman a levargli sistematicamente le castagne dal fuoco, è un combattivo poliziotto di provincia, debole ed umano come pochi. Onesto in una polizia di corrotti è in bilico tra la propria coscienza e la necessità di garantire un futuro e la sicurezza alla moglie incinta.
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Trova in Batman, oscuro "vigilante" dai metodi dubbi un alleato solo occasionale, anche se la profonda umanità, e l’onestà di fondo dei due darà loro modo di trovare la via per parlarsi. |
"Devil – rinascita" è forse ancora più affascinante. Il presupposto è semplice:
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Kingpin, cui Devil ha rotto più di una volta le uova nel paniere, scopre l’identità segreta del supereroe cieco. Non pensa minimamente ad una vendetta immediata, e dà il via ad un raffinato accerchiamento dell’avvocato Matt Murdock (l’identità "civile" di Devil) che lo porta a perdere progressivamente il lavoro e gli amici. Devil affronterà una sfida inedta da cui potrà uscire vincitore solo dopo un intenso percorso personale e d un’altrettanto raffinata rivincita nei confronti del criminale. |