Shojo

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spaced jazz
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Messaggio da spaced jazz »

Ecco un altro shojo recente molto bello, X-Day di Setona Mizushiro.
E' un manga in 2 volumi della Flashbook su temi delicati (come già il bel Cuori Colpiti), stavolta di un'autrice davvero interessante che parla di disagio giovanile.
La storia narra di quattro ragazzi, tre studenti e un professore, che arrivano all'idea di far saltare la propria scuola per ribellarsi alla frustrazione di una vita che impone falsità e ipocrisie. Naturalmente non si arriverà a tanto, ma ad un finale molto riuscito di speranza nei sentimenti, dopo prese di coscienza e dolorose esperienze.
In conclusione del secondo volume, c'è anche una storia breve indipendente surreale e simbolica.
Un manga davvero bello, serio ed emozionante.
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Messaggio da spaced jazz »

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Letto il 14° e ultimo volume di Orpheus.

"A volte mi viene da pensare che l'anima umana sia fatta apposta per essere ferita..."

Si conclude con uno struggente finale la storia dei protagonisti di Orpheus (che può essere ricordata come una delle più tragiche e melodrammatiche mai viste), a distanza di oltre quindici anni dalle vicende narrate nel primo volume. Dopo la rivoluzione russa, la parte finale di questo fumetto ritorna in Germania e riannoda i fili del passato, dal massacro dei Von Beringer da cui tutto è iniziato alla rievocazione di personaggi da tempo scomparsi. Il finale imho è molto riuscito.

Il mio giudizio globale sul capolavoro di Riyoko Ikeda è dunque estremamente positivo: uno dei manga più belli ed emozionanti che ho letto in tutti questi anni, sicuramente fra i migliori shojo giunti in Italia.
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Messaggio da spaced jazz »

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VITAMIN

Uno shojo in volume autoconclusivo di Keiko Suenobu, autrice "specializzata" nell'affrontare storie di depressioni, come in questo volume, e che vedremo dal mese prossimo in "Life", manga sull'autodistruzione che mi dicono fin troppo ossessivo.
Sawako è una studentessa all'ultimo anno delle medie. Nell’istituto dove studia gli insegnanti sono severissimi e gli studenti infidi come serpi. Il suo ragazzo che la sfrutta come oggetto sessuale è meglio perderlo che trovarlo. Ma la nostra protagonista non sembra rendersene conto, per lo meno finché non diventa il bersaglio preferito degli umilianti soprusi perpetrati dai compagni di classe.
Una storia di disagio giovanile, di caduta e riscatto, assai cruda e che forse molti troveranno eccessiva (ma i suicidi di studenti che si sono sentiti in questi giorni qui da noi dimostrano che certe cose accadono), di sicuro al di fuori di una certa tipologia di shojo, ad esempio non ci sono "salvataggi" dal figo di turno o colpi di spugna finali all'insegna del "volemose bene".
Bel manga, anche piacevomente disegnato (forse il tratto è la cosa più classic-shojosa di quest'autrice), poi scegliete voi se è più un'esaltazione della sofferenza un po' autocompiacente o un incitamento a trovare se stessi e la propria strada.
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D84
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Messaggio da D84 »

Succedono
Ultima modifica di D84 il lun mar 15, 2010 10:41 pm, modificato 1 volta in totale.
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Heimdall
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Versailles no bara

Messaggio da Heimdall »

Mi picerebbe porre una questione ai nostri amici shojisti :).
Grazie ad un'offerta conveniente mi sono acquistato in blocco la serie televisiva di Versailles no bara, meglio nota al grande pubblico come "Lady Oscar". L'impatto è stato davvero notevole: la serie mi ha completamente catturato (mi riservo di pubblicare un commento più esteso a visione terminata :) )
Mi sono interessato allora al manga della Ikeda e, girovagando per il web alla ricerca di informazioni, ho visto che le sorti di quest'opera sono state abbastanza tragiche: riduzioni, scempi, tagli e rimontaggi, persino la ricolorazione! Ora, mi chiedevo: esiste allo stadio attuale una versione del manga ben fatta e agilmente recuperabile, oppure si tratta di spendere uno sproposito [e non è mia intenzione] o di attendere una ristampa [e, in questo caso, ne è prevista una? Quando verrà?]?
Grazie in anticipo. :D
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atchoo
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Messaggio da atchoo »

Lady Oscar fu riproposto da Planet Manga. Sul loro sito trovi tutti i volumetti. Sono in tutto 24: costano 2 euro l'uno (1.8 sul sito). E non sono ristampe! ;)
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RøM
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Re: Versailles no bara

Messaggio da RøM »

Per l'esattezza esistono:
- almeno due versioni incomplete (e, a quanto ne so, parecchio rimaneggiate) pubblicate dalla Fabbri negli anni '80
- l'edizione dei primi anni '90 della Granata Press (quella che ho io), che contiene il Versailles no Bara "canonico" più una storia aggiuntiva. La qualità di questa pubblicazione è decisamente mediocre.
- l'edizione più recente (e facilmente reperibile) in formato tascabile della Planet Manga, che pubblica comprende anche tutte le storie aggiuntive realizzate dalla Ikeda nel corso degli anni. Non so dire nulla di preciso su questa edizione (anche se prima o poi dovrò recuperarla anch'io, non foss'altro per le storie aggiuntive che mancano in quella della Granata), ma, conoscendo la "serietà" dell'editore in questione, non mi stupirei se ci fossero delle magagnette...

Heimdall ha scritto: (mi riservo di pubblicare un commento più esteso a visione terminata :) )
Per curiorità: a che punto della serie sei arrivato (perché il meglio arriva nella seconda metà :wink: )?
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spaced jazz
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Messaggio da spaced jazz »

atchoo ha scritto:Lady Oscar fu riproposto da Planet Manga. Sul loro sito trovi tutti i volumetti. Sono in tutto 24: costano 2 euro l'uno (1.8 sul sito). E non sono ristampe! ;)
E io aggiungo che a livello di manga della Ikeda Orpheus è anche migliore di Lady Oscar 8)
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Heimdall
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Re: Versailles no bara

Messaggio da Heimdall »

Innanzitutto grazie a tutti per le puntuali ed esaurienti risposte!
RøM ha scritto:Per curiorità: a che punto della serie sei arrivato (perché il meglio arriva nella seconda metà :wink: )?
Ah, sì: ne sono convinto! La serie l'avevo vista interamente al tempo della sua prima messa in onda (anche se ero abbastanza giovine :) ), e poi a spizzichi e bocconi nei passaggi successivi e serbavo il ricordo della seconda parte come decisamente più coinvolgente. Inoltre le note - a mio avviso ben fatte - che corredano i dvd della Yamato non mancano di sottolineare come intorno alla metà della serie vi sia un duplice punto di svolta. Dal punto di vista artistico, perché arriva un grande come Dezaki Osamu alla regia che, tra le varie cose, lascia mano libera al talento di chara design di Araki; dal punto di vista narrativo perché dalla narrazione di piccoli e grandi intrighi di corte, più o meno dilatati nel tempo, si passa all'incalzare grandioso della Storia (con la "S" maiuscola), con i protagonisti risucchiati nel vortice degli eventi rivoluzionari.
Ieri sera comunque ho visto la puntata - credo - n. 26: "Il cavaliere nero" :)
spaced jazz ha scritto:E io aggiungo che a livello di manga della Ikeda Orpheus è anche migliore di Lady Oscar
Alla luce di questa mia visione "adulta" di Versailles no bara, ho riletto ieri i post di questo topic, e la puntuale recensione di Orpheus mi era già balzata all'occhio. Conoscendo la competenza e la sobrietà del dispensatore del consiglio, caro Spaced, credo che tu abbia fatto un adepto. :D

A questo punto, già che ci siamo: sapete dirmi qualcosa della colonna sonora dell'anime? Ho visto su "Cd Japan" un po' di titoli, ma non sono stato in grado di capire se fossero effettivamente la soundtrack della serie tv oppure delle reinterpretazioni, oppure altro ancora "ispirato a"...
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atchoo
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Re: Versailles no bara

Messaggio da atchoo »

RøM ha scritto:- l'edizione più recente (e facilmente reperibile) in formato tascabile della Planet Manga, che pubblica comprende anche tutte le storie aggiuntive realizzate dalla Ikeda nel corso degli anni. Non so dire nulla di preciso su questa edizione (anche se prima o poi dovrò recuperarla anch'io, non foss'altro per le storie aggiuntive che mancano in quella della Granata), ma, conoscendo la "serietà" dell'editore in questione, non mi stupirei se ci fossero delle magagnette...
Non potendo comunque giudicare l'adattamento sappi, Ivano, che l'edizione è davvero economica. Di quelle su "carta velina" per intenderci.
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Re: Versailles no bara

Messaggio da Heimdall »

atchoo ha scritto:Non potendo comunque giudicare l'adattamento sappi, Ivano, che l'edizione è davvero economica. Di quelle su "carta velina" per intenderci.
Ci sono comunque alcune considerazioni che mi spingono all'acquisto: alla fine la serie Planet Manga è l'unica presente sul mercato e di facile reperibilità. L'adattamento - anche a sentire i giudizi sbocconcellati qui e là per le rete - non è dei peggiori. Infine questa ristampa comprende in coda alcune storie "fuori serie" create dall'autrice anni dopo e incastrate nella continuità narrativa originale.
Quanto alla carta velina: pazienza, purché la qualità della stampa ricada entro limiti accettabili. Inoltre, come mi avete detto di persona tu e la Betty [OT: Ehssì!, noi, zoccolo duro di MI-PC talora ci raduniamo! :P ], Ikeda è una shojsta un po' sui generis, e quindi potrebbe essere una buona occasione per esplorare un genere a me quasi del tutto sconosciuto senza incappare in prodotti eccessivamente connotati. E poi, se Versailles no bara mi convince, ci accodiamo la lettura di Orpheus... :)
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Messaggio da RøM »

Accodagli anche Oniisama e... (Caro fratello), pubblicato in Italia dalla Star Comics in quattro albi :wink: . Io lo trovo geniale (anche se, ti avverto, è per certi versi un po' "estremo")
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Messaggio da Buta »

ho letto molti shojo in passato.....adesso non riesco neanche a guardarli....che mi viene la nauseaa...e' un genere che ormai proprio non digerisco piu'...madamoiselle anne e caro fratello..sicuramente tra i migliori del passato---
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Versailles no bara

Messaggio da Heimdall »

Alla fine, mercé una favolosa giornata di freddo e pioggia nel mio eremo montano, mi sono sparato in serrata successione le ultime dodici puntate dell’anime di Lady Oscar. Che dire? Sono rimasto travolto, commosso, affascinato da una storia che ricordavo nelle sue linee essenziali, ma che non avevo forse avuto modo di apprezzare nel crescendo di un finale davvero coinvolgente realizzato con superba vena artistica.
C’è forse poco da aggiungere a quello che si è già detto in precedenza: la seconda parte della serie è di gran lunga superiore a quella iniziale, peraltro già di elevato livello. L’arrivo di Dezaki Osamu alla regia e la narrazione che si avvia, sempre più incalzante, verso gli eccessi, le speranze e le tragedie della Rivoluzione del 1789 avvolgono lo spettatore in un turbinio di emozioni che raramente ho riscontrato in altre serie animate.
Probabilmente Versailles no bara avrebbe meritato all’epoca della sua realizzazione un budget più alto, mentre – a quello che leggo nelle note di copertina dei dvd – il primo passaggio televisivo non la gratificò di alti ascolti, e spinse la Tokyo Movie Shinsha ad affrettarne la chiusa. Infatti – ora sto leggendo il manga di Ikeda – è subito percepibile che non c’è proporzione tra lo spazio riservato alla trasposizione animata delle vicende iniziali del manga (gli intrighi della Du Barry, la relazione adulterina tra Antonietta e Fersen) e le puntate dedicate alle vicende della rivoluzione, a partire dagli episodi del Cavaliere Nero. Infatti nel manga sono questi ultimi ad avere (giustamente) maggior risalto.
Due parole anche sull’edizione in dvd: secondo me la Yamato video ha fatto un ottimo lavoro. I menu sono statici, ma va considerato che i dvd risalgono a più di tre anni fa (e poi, sinceramente, io li preferisco così!). L’audio è stato ricostruito in 5.1 da originale mono; gli episodi sono presentati in versione integrale, senza le (a volte incomprensibili) censure dell’epoca. Inoltre, la traccia di sottotitoli in italiano presenta una traduzione verosimilmente più rispettosa dell’originale: anche senza sapere una parola di giapponese questo si percepisce immediatamente sia dal confronto coi dialoghi del manga, sia dal fatto che l’adattamento originale italiano è palesemente "edulcorato" rispetto ai testi giapponesi. In questi ultimi i riferimenti all’androginia di Oscar sono molto più evidenti; oppure, ad esempio, non ci si fa scrupolo di affermare che il cardinale di Rohan, pur essendo un porporato, non disdegna le frequentazioni femminili: è questo il motivo per cui era stato allontanato dall’Austria della bigotta Maria Teresa ed era inviso alla di lei figlia Maria Antonietta. Nel doppiaggio italiano di tutto questo non c’è traccia. Si continua a menare il can per l’aia, affermando che il cardinale "non si comportava bene".
Gli inserti pur non essendo abbondanti sono ben fatti ed interessanti: sono presenti gli schizzi preparatori di Araki Shingo, chara designer della serie, evidenziando il cambiamento intervenuto tra il periodo in cui la regia è stata di Nagahama e quello di Dezaki. Poi, per gli aficionados, sono state inserite anche alcune canzoni interpretate all’epoca dai Cavalieri del re. :)
Infine, un plauso per i testi inseriti all’interno delle copertine, che ho trovato densi di spiegazioni preziose e ben organizzate.
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Versailles no bara: il manga

Messaggio da Heimdall »

Ancora su Lady Oscar. Ho terminato la lettura del manga (che ho letteralmente divorato, anche facendo le ore piccole!). La maestria grafica di Ikeda è un fatto conclamato: l'eleganza del tratto, la superba composizione delle tavole (ognuna è un'opera d'arte a sé) sono una vera gioia per gli occhi. Il confronto, inevitabile, con l'anime però per una volta non toglie nulla a nessuno dei due, giacché entrambe le narrazioni hanno le loro peculiarità e la loro dignità.
Il manga privilegia l'aspetto corale della vicenda: Maria Antonietta/Fersen e Oscar/André si spartiscono la scenza in maniera abbastanza equilibrata; inoltre la vicenda dei protagonisti corre parallela al succedersi dei fatti storici reali, gratificati anch'essi da un buon risalto.
Nell'anime, la prima parte, con la regia di Nagahama è forse la meno riuscita di tutte, incentrata come è sui continui colpi di scena da feuilleton ottocentesco e sugli intrighi di corte. Nel periodo diretto da Dezaki invece, la figura di Oscar e quella di André emergono con prepotenza, e la loro vicenda si impone sia su quella della regina di Francia, sia sulle vicende storiche, che restano comunque a colorare intensamente lo sfondo.
I personaggi, sia nell'anime, sia nel manga, hanno un livello di approfondimento psicologico davvero inusitato, e appaiono quanto mai veri e problematici.
Se devo muovere una critica all'anime, si può dire che talora pare "dimenticarsi" dell'esistenza di alcuni personaggi e portare avanti la vicenda come se non esistessero. Ad esempio, da un certo punto in poi la madre di Oscar, che tanta parte aveva avuto all'inizio come dama di compagnia della regina, di fatto scompare dalla narrazione (mentre nel manga è sempre presente, anche se nella seconda parte con minore frequenza).

Qualche nota sull'edizione Planet Manga: mi è parso buono l'adattamento (anche se le mie cognizioni non sono sufficienti ad esprimere un giudizio compiuto); così pure di buon livello è l'apparato critico: note, trivia, articoli corredano puntualmente la narrazione, soddisfacendo anche i lettori più curiosi (o quelli storicamente meno preparati ;) ).
La stampa, come si è detto, non è proprio delle migliori, anzi. Le tavole che in originale sono a colori, diventano sbiadite ai limiti dell'incomprensibilità, le scritte in corsivo sono quasi illeggibili.
Non condivido la scelta di pubblicare la storia in libricini di poche pagine. I redattori - cosa quasi incredibile - nelle note di copertina o nella rubrica della posta si affannavano a scrivere frasi del tipo: "Ma sì, cosa vi importa? Così ve lo centellinate un po' per volta!". Tipico, ma a mio avviso abbastanza grave: se l'autrice a monte ha scelto una determinata scansione narrativa, ritengo giusto che sia rispettata quella.
Infine, ritengo ormai intollerabile che un manga sia pubblicato all'occidentale, cioè in versione ribaltata rispetto al disegno originale. Questo fatto porta ad effetti involontariamente comici: i personaggi scrivono o brandiscono spade e fucili con la mano sinistra; gli adattatori sono costretti a capriole lessicali per invertire sinistra e destra e, come se non bastasse, il tutto fa a pugni col ricordo di molte scene dell'anime viste in TV in maniera speculare.
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