Osamu Tezuka: il topic

Nuvole parlanti da tutto il mondo

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Debris
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Messaggio da Debris »

...a proposito di biografie...

http://animeclick.nipogames.com/counter ... hp?id=5363

qualcuno ha idea di come sia questa opera di Takao Yaguchi ...Tetzuka secondo me??

L'opera esce nei primi mesi del 2007...
La lettera uccide,lo spirito salva.
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spaced jazz
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Messaggio da spaced jazz »

Sinceramente di biografie Tezukiane val la pena di prendere quella "ufficiale" descritta da Markl, Tezuka Osamu Monogatari... è un'opera che ha grandi meriti, prima di tutto è davvero completa e attendibile, ricca di citazioni di commenti dello stesso Tezuka, è piacevolissima da leggere e dulcis in fundo ti dà una panoramica di mezzo secolo di fumetto in Giappone, assai istruttiva anche per capire lo sviluppo dei manga per come li conosciamo oggi...
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spaced jazz
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Messaggio da spaced jazz »

La Fenice, volume 4.
Nelle 330 pagine di questo numero trovano posto due saghe, Il libro di Yamato e Il libro dell'universo...

il libro di Yamato ci porta nel Giappone del V secolo d.c., partendo anche qui da leggende e riferimenti storici. Nel nostro caso le guerre di predominio fra Yamato e i Kumaso (i secondi, scopriremo che sono discendenti dei personaggi protagonisti dei primi due volumi dell'opera).

Scritto nel 1968, il libro di Yamato salta subito all'occhio per la iniziale quantità sopra la media di citazioni (da Kawabata al baseball, da personaggi del mondo tezukiano a canzoni popolari fino alla bonaria presa in giro degli shojo) e siparietti non-sense di cui Tezuka faceva uso per diluire la narrazione, anche in lavori dal tono decisamente drammatico come in questo caso... questo potrebbe lasciar freddo qualche lettore, ma dopo una manciata di pagine si entra nel succo del discorso.
Il giovane principe Yamato, dalle idee progressiste (è contrario alla progettata tumulazione di servitori vivi nella futura tomba del padre, usanza dei tempi poi sostituita dagli Haniwa) viene inviato in una spedizione (?!) per uccidere il sovrano rivale, ma troverà ostacoli imprevisti.
Tezuka come suo solito è narratore attento (per capire la storia bisogna osservare i fatti da tutti i punti di vista) e il monito che lancia al giovane Yamato attraverso la Fenice
Spoiler:
(la felicità non è non morire, ma avere una ragione per vivere)
è anche il tema del racconto.

Storia intensa, bei disegni rapportati alla loro classicità (vedi pag.92) e talvolta ricercati nella costruzione delle tavole, buona edizione anche se di prezzo elevatissimo: La Fenice si conferma una serie notevole.

E parliamo ora del libro dell'Universo...

E' un episodio molto particolare... da un lato infarcito di sperimentalismo (soprattutto grafico) e dall'altro fondato sui più classici canoni della Sci-Fi.
Anno 2577, una nave spaziale di collegamento fra le colonie nel sistema di Zarutsu e la Terra. I 4 membri ibernati vengono svegliati dal sistema di emergenza solo per scoprire che il quinto di loro, Makimura, è morto durante il suo turno di "veglia" al controllo della nave, e che la stessa è stata dannegiata irreparabilmente da meteoriti.
I quattro sono costretti ad abbandonarla su navette monoposto di salvataggio sparate nel vuoto del cosmo... seguiti da una misteriosa quinta navetta. E' l'occasione per loro di ripercorrere il passato, allevati sin da piccoli per affrontare il lunghissimo viaggio, e il loro rapporto ambiguo con Makimura (specie da parte di Nana, l'unica ragazza del gruppo della quale tutti loro erano innamorati).

Altra storia psicologica e drammatica, anche se più personale rispetto alle epopee di altri capitoli, una specie di "giallo cosmico" in cui Tezuka si sbizzarrisce in sperimentalismi grafici continui, fra i quali il principale è la "narrazione multipla" su vignette contemporanee a scorrimento orizzontale per ogni personaggio nella stessa pagina, o le "spirali" a fumetto in cui sono ripercorsi i ricordi. Tezuka era avanti, altrochè.
Di contro, qui sono del tutto assenti le scenette comiche...

Unica critica all'edizione... in questo episodio, vista anche l'abbondanza di retini, si nota molto l'effetto moirée sugli stessi... non so se per difetto dei materiali originali o scansioni fatte approssimativamente... forse la prima perchè talvolta è assente o più sfumato...
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ghila
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Messaggio da ghila »

All'ultima fumettopoli Ivano mi ha fatto acquistare tutto d'un fiato i 3 adolf. :shock:
Ma con lo sconto! :wink:

Sono lì, in attesa che io trovi tempo e ispirazione per leggerli.
Nel frattempo, mentre io mi decidevo nell'acquisto dei cinque volumi, heimdall discorreva con linguaggio aulico con il proprietario della hazzard edizioni su Kirihito. Secondo l'editore è addirittura superiore agli adolf in questione!
Capisco che deve vendere, ma sembrava ci credesse davvero.

E io gli credo, quindi mi sa che comprerò anche questa serie.

Ma jazz non ha più detto nulla dopo la bella recensione iniziale. L'hai letto? Come ti sembra? Sia chiaro che la comprerò, ma magari...
E tu Heim? L'hai cominciato? Come è?

Grazieeee :)
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Heimdall
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Messaggio da Heimdall »

ghila ha scritto:E tu Heim? L'hai cominciato? Come è?
Non l'ho solo cominciato. L'ho finito (almeno i tre volumi usciti sinora: ne manca uno solo all'appello). Mi sarebbe piaciuto trovare il tempo per postare un giudizio adeguato ed articolato su Kirihito. E anche sulle altre opere di Tezuka, per essere sincero, visto che ho letto parecchio di lui e lo adoro.

Comunque, pur essendo una storia di segno abissalmente diverso dai 'Tre Adolf', Kirihito è un gioiello. C'è tutto Tezuka che, anzi, essendo laureato in medicina, profonde in quest'opera anche la sua competenza tecnica (e un'accusa profonda al mondo della ricerca medica, fatto di invidie, di gelosie, di baronati e di risultati falsificati a bella posta). Il talento narrativo, i personaggi sempre mirabilmente sviscerati a tutto tondo, l'abilità indiscussa di storyteller, le trame che si intrecciano senza mai perdersi o essere perse. Tezuka è un genio e Kirihito, per gli amanti di Manga no Kamisama, è un'opera imperdibile.
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ghila
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Messaggio da ghila »

QUESTO è quello che volevo sentire! :D
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Hols
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Messaggio da Hols »

Mmmmm, tra le opere "mature" di Tezuka, Kirihito è quella che per ora mi sta convincendo meno.

Sarà per la morbosa insistenza con cui tratta i temi della malattia, della devianza, della mostruosità o sarà per l'interminabile serie di sfighe, incidenti, maledizioni, sventure di ogni sorta che colpisce il protagonista e chiunque gli stia accanto, ma io l'ho trovato molto forzato, rispetto ad esempio ad una Ayako o ad un MW.

Beninteso, si parla di Tezuka, mica piza e fichi, uno a cui bastano dieci pagine per sotterrare metà della produzione manga odierna.
Eppure l'impressione che ne ho ricavato è che il racconto, per i toni e le situazioni, sia sfuggito di mano all'autore, estremizzandosi in particolari raccapriccianti che poco aggiungono alla storia, ma che fanno molto pulp.
Opinioni personalissime, ovviamente.

Comunque se oggi la vicenda è un pugno nello stomaco, non riesco ad immaginare come possa essere stata accolta negli anni '70.
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spaced jazz
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Messaggio da spaced jazz »

ghila ha scritto: Ma jazz non ha più detto nulla dopo la bella recensione iniziale. L'hai letto? Come ti sembra?
Io sono fermo al primo, vista l'aleatoria frequenza di pubblicazione hazardiana preferisco aspettare il 4 e leggere tutto insieme (la Fenice è diverso, vista la struttura fondamentalmente autoconclusiva), quindi le mie valutazioni sono ferme a quello che già hai letto... mi sembra doveroso inserirlo fra le serie brevi importanti degli anni '70 in avanti, le più mature, assieme ai 3 Adolf, Ayako, MW, L'albero al sole... per inciso ripeto che per me l'olimpo tezukiano è Black jack, con la Fenice a ruota.
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Messaggio da ghila »

Grazie jazz e grazie hols per le riflessioni.
Vorrei chiedervi a questo punto informazioni circa Black-Jack.
E' molto probabile che acquisti anche la fenice, soprattutto perchè la consigliate tutti.
Kirihito non mi spaventa se tratta quasi esclusivamente di mostruosità e deformazione in campo scientifico.
Adoro il Lynch prima maniera e soprattutto il Cronenberg degli anni d'oro: quei quattro volumetti saranno la mia manna! :)
Black-jack invece, nonostante ne abbia sentito parlare spessissimo, non so proprio chi sia, cosa faccia, cosa voglia e perchè lo faccia (disperato ragazzo mio).

Avete per caso degli articoli da consigliarmi rintracciabili via web o delle recensioni? Oppure ne avete già parlato? In tal caso, naturalmente, scusatemi; indicatemi il link e io lo leggerò nel tugurio dove andrò a nascondermi!

Yours

MAURO :wink:
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Messaggio da Heimdall »

Qui trovi tutte le informazioni sulle opere di Tezuka uscite finora in Italia presso la Hazard Edizioni. Black Jack, come vedi, è abbastanza corposo, coi suoi venticinque volumi. ;)
Se desideri acquistare qualcosa, la casa editrice prevede la possibilità di farlo on line, ma se aspetti la prossima Fumettopoli puoi prenderli con lo sconto del 20%. :)
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Messaggio da yutasuta »

Heimdall ha scritto: Se desideri acquistare qualcosa, la casa editrice prevede la possibilità di farlo on line, ma se aspetti la prossima Fumettopoli puoi prenderli con lo sconto del 20%. :)
Per Natale, lo stesso sconto vale anche per i pigri che non vogliono uscire di casa :wink:

Budda mi tenta parecchio ma non mi pare sia stato ancora citato: merita? Ed il bianco leone re della foresta? :roll:
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Messaggio da ghila »

Grazie heim! :)
Di Buddha s'è parlato di sfuggita nel topic. E anche del leone. Prova a dare un'occhiata! Ciao
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Messaggio da Heimdall »

yutasuta ha scritto:Budda mi tenta parecchio ma non mi pare sia stato ancora citato: merita? Ed il bianco leone re della foresta? :roll:
Kimba è un buon prodotto, ma il target d'età è abbastanza basso. Di Budda ho letto per il momento i primi sette numeri: la storia è abbastanza didascalica. Intendo dire che, dovendo affastellare personaggi ed eventi più o meno noti (noti soprattutto al pubblico originale di destinazione), c'è del talento inventivo, che si limita però a romanzare un soggetto già scritto. E' comunque Tezuka: quindi i personaggi, pure quelli accennati anche solo per poche pagine, prendono magicamente vita e li puoi sempre apprezzare a tutto tondo. Così come la sapiente alternanza tra le varie linee narrative, il dispensare al lettori indizi ed espedienti narrativi è sempre un'arte condotta con maestria.
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Messaggio da yutasuta »

Heimdall ha scritto:
yutasuta ha scritto:Budda mi tenta parecchio ma non mi pare sia stato ancora citato: merita? Ed il bianco leone re della foresta? :roll:
Kimba è un buon prodotto, ma il target d'età è abbastanza basso.
A parte il pizzico di nostalgia del cartone animato, sono curioso di vedere come viene affrontato il tema uomo-natura, specie dopo la presentazione della Hazard:
Kimba è forse l’opera di Tezuka più nota e più imitata, ma rimane inimitabile per la sensibilità ecologista con cui condanna la pretesa di dominio dell’uomo sulla natura.
Heimdall ha scritto:Di Budda ho letto per il momento i primi sette numeri: la storia è abbastanza didascalica. Intendo dire che, dovendo affastellare personaggi ed eventi più o meno noti (noti soprattutto al pubblico originale di destinazione), c'è del talento inventivo, che si limita però a romanzare un soggetto già scritto.
E' come per un tema di italiano: il titolo e' lo stesso per tutta la classe ma ognuno tratta l'argomento secondo la propria sensibilita'. Ho visto come l'ha affrontato Bertolucci Bernardo nel 1993 ed ora sono curioso di vedere il componimento del 1972 di Tezuka Osamu.

P.S.: La sezione Fumetti del forum e' un continuo attentato alla sicurezza dei miei risparmi :lol:
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spaced jazz
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Messaggio da spaced jazz »

ghila ha scritto: Vorrei chiedervi a questo punto informazioni circa Black-Jack.
Imho Black Jack è insostituibile come punto fondamentale nell'opera tezukiana... perchè parla di tutto... quanti sono, 230 capitoli?
Beh, sono 230 storie di Tezuka, spesso diverse nei temi e nei contenuti, ma generalmente molto potenti nel trasmettere la sua filosofia e la sua arte... puoi immaginare quanta carne al fuoco ci sia, soprattutto considerando che siamo nel suo periodo più maturo, dal 1973 in poi.

E' strutturato ad episodi, dei quali una parte indipendenti e una parte legati alla trama di fondo (flashback sul passato di Kuroo Hazama e Jotaro Honma, presenza di personaggi di ritorno -- dottor/essa Kusanagi, la "nemesi" Kiriko, le vicissitudini comicosentimentali della "mollie" Pinoko, ecc ecc...).
Se cercate un volume molto bello di Black Jack con cui potervi fare un'idea della serie, con episodi poco legati alla storia di fondo (ciò che occorre di sapere è ben poco: Black Jack è un geniale e oscuro medico chirurgo senza licenza che opera per denaro) e validissimo anche come lettura autoconclusiva, prendete il volume 18... dieci strorie di cui nove del tutto indipendenti dalla trama generale, e una - la prima (Pinoko Mistery) - che contiene una specie di storia alternativa della ragazza...
Nei capitoli compaiono anche personaggi universal-tezukiani come Rock e l'investigatore capelluto... ma soprattutto sono storie bellissime... son 10 euro che non rimpiangerete.
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