Opinione mostro tarlo?naushika ha scritto:i termini "ohmu","mostritarlo","verme-re" sono denominazioni che vengono utilizzate a seconda del traduttore e dell'opinione del traduttore e quindi pretendere la traduzione indiscussa di Nausicaa ( così come deve essere) è impossibile perchè una lingua è sempre un modo di fare ed intendere diverso e irrimedialmente straniero e il traduttore al massmo deve ADATTARE l'espressione cercando di trovare sia un significato sia l'impressione che voleva dare l'autore...
Ma sai la differenza che passa tra TRADUZIONE e INVENZIONE?
Ti do una dritta: il primo termine non può essere alibi del secondo.
Ou *vuol dire* RE.
Non lo scegli tu, ne io, ne nessun traduttore
Mu [mushi] vuol dire *insetto/verme*
Non lo scegli tu, ne io, ne nessun traduttore
Puoi adattare deformando i confini della traduzione. VermeRe, InsettoSovrano, qui si discute.
MostroTarlo è un invenzione.
Potrai dire quello che vuoi, fare prosopopea, ma non cambierai mai questa semplice, lucida realtà...
Si deve interpretare la lingua, non la mente dell'autore. Quella è presunzione.naushika ha scritto:altrimenti si ricade nell'arroganza di imporre una determinata traduzione senza ascoltare le opinioni e i punti di vista altrui...
Personalmente trovo che tutte le religioni moderne nascano proprio dall'assurdo, patetico tentavo di interpretare quella che erano e restano tutte sciocche superstizioni, e credenze ad uso demagogico. Per questo sono grottesche, e la gente ci si uccide pure.naushika ha scritto: Il cristianesimo è suddivisa in ortodossi e cattolici anche sul dilemma della traduzione dei vangeli...gli ortodossi pretendono che il vangelo scritto in greco è quello che deve essere e letto e non interpretato ulteriormente....l'ortodossia sicuramente è quello che più teme di ogni altra cosa Miyazaki.... :roll
Se tutti accettassero pacificamente che Mosé incise delle tavole con regole di buon vivere e disse che le aveva impresse un dio per impressionere il suo popolo di incolti schiavi in fuga nel deserto, che stava degenerando, forse ci saremmo rispariati qualche milione di vittime.
Che la predicazione del Cristo era una dottrina filosoficofarmacologica per una popolazione di provinciali Romani, che sovvertiva i valori per gente che non aveva altra speranza.
E si rifaceva, per darsi una verdicità trascendente, a una religione tutta diversa, nata da altri fini, come quelli di dare unità a un popolo che non l'aveva né per nascita né per territorio, e esaltarlo alla ribellione da una condizione impervia come quella di schiavitù.
Chissòà perché storicamente tutti i popoli dominanti arrivano a religioni pagane, e tutti i popoli sottomessi a religioni rivelate.
Io non capisco, perché queste cose le pensavo da me ai tempi delle scuole medie, e pensavo fossero riflessioni semplici, di fatti sotto gli occhi di tutti.
Poi si legge Voltarie, e si scopre che lui l'aveva spiegato proprio per bene, in tempi moderni ma più anitchi dei nostri.
Poi ti rendi conto che nessuno sembra capire anche le cose semplici.
Ma Voltaire, poverino, cosa scrisse a fare...?