Premetto una cosa: secondo me Miyazaki non vincerà l'oscar. Felicissimo di avere torto e di festeggiare con voi tra un mese.ismael ha scritto: [...] In quel caso potrebbe essere carino poter inserire tra gli extra altro materiale interessante su miyazaki e magari anche il filmato della premiazione...
Non vincendo l'oscar, non dovrebbe esserci nessun filmato della premiazione. E poi, se ricordate bene, neppure l'altra volta il sensei si è recato a ritirare di persona la statuetta, dando così il senso del peso che lui attribuisce a questo riconoscimento. Per il resto, mi permetto di riproporti alcune piccole osservazioni che ho scritto qualche settimana fa.
Heimdall ha scritto: [...] Viene davvero da pensare ad un'occasione sprecata: il film in questione è stato presentato in anteprima mondiale in Italia, a Venezia. Sempre qui, nel corso dell'anno passato, e con Howl in uscita nelle sale, è stato assegnato un leone d'oro alla carriera a Miyazaki.
La Lucky Red si è mostrata anni luce avanti alle major cinematografiche, per buona volontà, coraggio, onestà ed intuizione artistica. Quindi, lungi da me l'idea di voler crocifiggere alcuno. Mi permetto però questa piccola critica, che è più che altro un invito a far meglio in futuro e, in fondo, la constatazione di quanto noi italiani finiamo spesso per essere provincialotti dentro.
Avevamo tutte le carte in regola per fare un'edizione speciale coi fiocchi, e finiamo per appiattirci su quella americana. Dico io: va anche bene la visita di Miyazaki alla Pixar che, insomma, alla fine, chisenefrega?
A questo punto perché non metterci un semplicissimo filmato di un quarto d'ora con la premiazione di Miyazaki o con Muller che introduce la prima mondiale? Perché non infilarci il sia pur banale filmato di presentazione proiettato a Venezia? Perché non includere la conferenza stampa italiana del Maestro? Insomma: non potevamo per una volta essere noi a fare scuola? Non poteva essere la nostra l'edizione da acquistare anche in paesi stranieri per i suoi contenuti eccezionali, come noi facciamo con quelle giapponesi, coreane, francesi?
Questa enfasi sulla tappa americana di Miya, alla fine mi ricorda l'abitudine degli statunitensi di appendere i cartelli alle più disparate catapecchie, con la scritta: "Qui ha dormito Lincoln", ché non hanno altre reliquie storiche da mostrare. E noi, col naso all'insù a guardare l'Empire State Building, ci scordiamo il campanile di San Marco.