La biblioteca Ghibliana...
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- sauron1317
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Esaggggerati!!
Certo che il Codice da Vinci non è un libro che consiglierei né che mi sarei mai sognata di comprare (me l'hanno prestato) ma non mi vergogno mica a dire che l'ho letto... anzi l'ho trovato pure divertente....
Consiglio invece, restando più o meno nel "genere" ma con ben altro spessore, Il Pendolo di Foucault
Certo che il Codice da Vinci non è un libro che consiglierei né che mi sarei mai sognata di comprare (me l'hanno prestato) ma non mi vergogno mica a dire che l'ho letto... anzi l'ho trovato pure divertente....
Consiglio invece, restando più o meno nel "genere" ma con ben altro spessore, Il Pendolo di Foucault
Life is what happens to you while you're busy making other plans
Mi rendo conto di dire sicuramente un' ovvietà, ma se non l' hai già letto procurati il "Neuromante" di William Gibson, vero capostipite del cyberpunk, e in genere tutti i romanzi del suddetto autore usciti fino a oggi.sauron1317 ha scritto:Qualcuno che invece mi consiglia qualche lettura cult e affermatissima del cyberpunk?
- sauron1317
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Ho appena letteralmente cestinato un libro!
Si tratta di "Tokyo Blues" di Haruki Murakami.
La mia pazienza è arrivata fino a pagina 167/350. Poi sono un essere umano annch'io e credo di meritarmi di meglio.
Allora. O quell'uomo non sa scrivere o c'è da mettere al rogo il traduttore bislacco. Il suo periodare è sì scorrevole, ma oltremodo paratattico. Inoltre con totale assenza di phatos, sembra di leggere un articolo di cronaca.
Anche quando racconta gli episodi sessuali, che squallore: "Il mio membro vigoroso cercava la sua vagina bagnata." e robe simili.
Passiamo agli argomenti.
Poi mi sono fermato.
L'idea non è male, anzi è parecchio valida.
Sarebbe l'idea del ricordo della giovinezza che sfuma in mito (come trovo sul retro del libro). Sarebbe il raccontare la ricerca dell'identità dell'adolescenza. Raccontare la ricerca di sè ricordando. Tema tanto complesso, quanto dignitoso, quanto profondo.
Peccato che il libro intero si rifiuta costantementa di far trasparire ogni cenno vero e genuino di emotività dei personaggi. Sembra quasi una fiction pornografica, negli intrighi di lussuria. Davvero il libro conferisce superficialità al tema che si propone di affrontare, fallendo oltremodo nella propria missione.
Poi lasciamo perdere la penosa tecnica narrativa.
Avenimento. Ripresa. Dialogo.
I primi due punti descriti a modi cronata. Il terzo, quando i personaggi cercano di sondare loro stessi riportano solo i fatti del passato, facendo cadere inevitabilmente il lettore nella noia.
Ora io mi chiedo. Come cavolo ha fatto una porcata immonda del genere a vendere "nel giro di un anno un milione di copie" ?
E vi chiedo.
Questo scrittore, che è il signor Haruki Murakami, si rivoluziona degli altri libri oppure anche quelli sono delle complete follie editoriali?
Rivoluziona almeno tutti i punti che ho elencato o anche tutte le altre pubblicazioni sono dei fallimenti?
@Flegias: grazie del consiglio.
Si tratta di "Tokyo Blues" di Haruki Murakami.
La mia pazienza è arrivata fino a pagina 167/350. Poi sono un essere umano annch'io e credo di meritarmi di meglio.
Allora. O quell'uomo non sa scrivere o c'è da mettere al rogo il traduttore bislacco. Il suo periodare è sì scorrevole, ma oltremodo paratattico. Inoltre con totale assenza di phatos, sembra di leggere un articolo di cronaca.
Anche quando racconta gli episodi sessuali, che squallore: "Il mio membro vigoroso cercava la sua vagina bagnata." e robe simili.
Passiamo agli argomenti.
Spoiler: |
Kizuki è amico di Watanabe, la ragazza di Kizuki è Naoko. Si frequentano e fanno amicizia. Kizuki si suicida, per alcuni anni Naoko e Watanabe non si frequentano più. Viene il tempo dell'università, e entrambi la frequentano a Tokyo. Si incontrano casualmente in metropolitana. E qui, nel descrivere le loro passeggiate si trovano pagine leggibili. Poi trombano, diavolo, e la narrazione cade all'impicchiata, immediatamente dopo. (Potevate aspettare la fine del libro?) Insomma, lei ha problemi psicologici e si ritira in una casa di cura sui monti. Lui frequenta l'università e vive varie avventure. Un giorno, dopo mesi, lui riceve una lettera da Naoko che lo invita a venirla a trovare a quell'eremo. Lì lui conosce una donna matura, Reiko, che gli racconta tutta la sua storia. I due poco alla volta sembrano riacquistare confidenza. |
L'idea non è male, anzi è parecchio valida.
Sarebbe l'idea del ricordo della giovinezza che sfuma in mito (come trovo sul retro del libro). Sarebbe il raccontare la ricerca dell'identità dell'adolescenza. Raccontare la ricerca di sè ricordando. Tema tanto complesso, quanto dignitoso, quanto profondo.
Peccato che il libro intero si rifiuta costantementa di far trasparire ogni cenno vero e genuino di emotività dei personaggi. Sembra quasi una fiction pornografica, negli intrighi di lussuria. Davvero il libro conferisce superficialità al tema che si propone di affrontare, fallendo oltremodo nella propria missione.
Poi lasciamo perdere la penosa tecnica narrativa.
Avenimento. Ripresa. Dialogo.
I primi due punti descriti a modi cronata. Il terzo, quando i personaggi cercano di sondare loro stessi riportano solo i fatti del passato, facendo cadere inevitabilmente il lettore nella noia.
Ora io mi chiedo. Come cavolo ha fatto una porcata immonda del genere a vendere "nel giro di un anno un milione di copie" ?
E vi chiedo.
Questo scrittore, che è il signor Haruki Murakami, si rivoluziona degli altri libri oppure anche quelli sono delle complete follie editoriali?
Rivoluziona almeno tutti i punti che ho elencato o anche tutte le altre pubblicazioni sono dei fallimenti?
@Flegias: grazie del consiglio.
Sauron, l'autore era stato segnalato proprio qui come molto sopravvalutato.sauron1317 ha scritto:Ho appena letteralmente cestinato un libro!
Si tratta di "Tokyo Blues" di Haruki Murakami.
Dunque se hai voluto tentare l'hai fatto a tuo rischio e pericolo, non puoi lamentartene troppo in questa sede...
Prova, se vuoi, a leggere un'opera di Murakami Ryu, piuttosto.
"Pur sprovvisto di soldati, e solo, combatteva il mondo e i suoi vizi in questo luogo". (Yasushi Inoue).
- spaced jazz
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Ma, tanto per la cronaca, anche segnalato dal sottoscritto come eccellente scrittore, anzi sicuramente fra i miei preferitiMuska ha scritto:Sauron, l'autore era stato segnalato proprio qui come molto sopravvalutato.sauron1317 ha scritto:Ho appena letteralmente cestinato un libro!
Si tratta di "Tokyo Blues" di Haruki Murakami.
idem con patate...spaced jazz ha scritto:Ma, tanto per la cronaca, anche segnalato dal sottoscritto come eccellente scrittore, anzi sicuramente fra i miei preferitiMuska ha scritto:Sauron, l'autore era stato segnalato proprio qui come molto sopravvalutato.sauron1317 ha scritto:Ho appena letteralmente cestinato un libro!
Si tratta di "Tokyo Blues" di Haruki Murakami.
"Il falso e il meraviglioso sono più umani dell'uomo reale" (Paul Valery)
- sauron1317
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In questo periodo ho cominciato invece "Gomorra" di Roberto Saviano.
Spinto da una splendida intervista in quel di Radio3 di Marino Sinibaldi al giovane autore (anno di leva 1979!), da due ottimi articoli apparsi nel blog di Loredana Lipperini, e conoscendo Roberto come uno degli autori sul blog di "nazione indiana", ho subito acquistato il libro e ora lo sto divorando.
Il libro ha una scrittura fresca, una struttura solida ma inusuale; non è giornalismo nonostante sia un'inchiesta sulla Camorra; non è romanzo nonstante sia scritto da un Io narrante in puro stile narrativo; non è un saggio anche se riporta sentenze e intercettazioni; non è un poliziesco nonostante l'impianto dell'intreccio sia molto simile al genere...
Insomma, io mi sento assolutamente di consigliarlo!
Spinto da una splendida intervista in quel di Radio3 di Marino Sinibaldi al giovane autore (anno di leva 1979!), da due ottimi articoli apparsi nel blog di Loredana Lipperini, e conoscendo Roberto come uno degli autori sul blog di "nazione indiana", ho subito acquistato il libro e ora lo sto divorando.
Il libro ha una scrittura fresca, una struttura solida ma inusuale; non è giornalismo nonostante sia un'inchiesta sulla Camorra; non è romanzo nonstante sia scritto da un Io narrante in puro stile narrativo; non è un saggio anche se riporta sentenze e intercettazioni; non è un poliziesco nonostante l'impianto dell'intreccio sia molto simile al genere...
Insomma, io mi sento assolutamente di consigliarlo!
Raro concedit, numquam negat, semper distinguit
se non ti è piaciuto Tokyo blues addirittura da doverne interrompere la lettura non mi sento di consigliarti altri suoi libri. Essendo una delle sue opere più rappresentative potresti trovarti davanti l'ennesima fiction pornografica condita da una penosa tecnica narrativa...sauron1317 ha scritto:Supponiamo che volessi dare un'altra possibilità ad Haruky Murakami, prima di impalarlo definitivamente su roghi di sterco.
Quale altro libro suo mi consigliereste (motivando la scelta)?
"Il falso e il meraviglioso sono più umani dell'uomo reale" (Paul Valery)
Già, vero...spaced jazz ha scritto: Ma, tanto per la cronaca, anche segnalato dal sottoscritto come eccellente scrittore, anzi sicuramente fra i miei preferiti
Infatti, Spaced, amiamo le tue recensioni musicali, ma neanche tu sei perfetto.
"Pur sprovvisto di soldati, e solo, combatteva il mondo e i suoi vizi in questo luogo". (Yasushi Inoue).