Maus e Blankets e altre storie...
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Maus e Blankets e altre storie...
Salve... volevo segnalarvi questa interessante iniziativa: dal 4 novembre assieme a La Repubblica saranno disponibili in allegato -- a 9,90 in più -- dei volumi di fumetti d'autore... questa è la lista:
1. MAUS di Art Spiegelman (04/11/06)
2. BLANKETS di Craig Thompson (11/11/06)
3. CITTA' DI VETRO di Auster/Mazzucchelli/Karasik (18/11/06)
4. 5 E' IL NUMERO PERFETTO di Igort (25/11/06)
5. PALESTINA di Joe Sacco (02/12/06)
6. BACI DALLA PROVINCIA di Gipi (09/12/06)
7. FUOCHI E ALTRE STORIE di Lorenzo Mattotti (16/12/06)
8. L'AUTOROUTE DU SOLEIL di Baru (23/12/06)
9. UNA TRILOGIA INGLESE di Floc'h/Rivière (30/12/06)
10. DAVID BORING E ALTRE STORIE di Daniel Clowes (06/01/07)
Molte delle cose sono già disponibili in altre edizioni, ma son comunque tutti titoli interessanti. In particolare vorrei segnalare, da parte mia, oltre al capolavoro Maus; il bellissimo Blankets (che però nell'edizione Coconino è di 600 pagine... verrà ridotto?) e Palestina di Joe Sacco.
1. MAUS di Art Spiegelman (04/11/06)
2. BLANKETS di Craig Thompson (11/11/06)
3. CITTA' DI VETRO di Auster/Mazzucchelli/Karasik (18/11/06)
4. 5 E' IL NUMERO PERFETTO di Igort (25/11/06)
5. PALESTINA di Joe Sacco (02/12/06)
6. BACI DALLA PROVINCIA di Gipi (09/12/06)
7. FUOCHI E ALTRE STORIE di Lorenzo Mattotti (16/12/06)
8. L'AUTOROUTE DU SOLEIL di Baru (23/12/06)
9. UNA TRILOGIA INGLESE di Floc'h/Rivière (30/12/06)
10. DAVID BORING E ALTRE STORIE di Daniel Clowes (06/01/07)
Molte delle cose sono già disponibili in altre edizioni, ma son comunque tutti titoli interessanti. In particolare vorrei segnalare, da parte mia, oltre al capolavoro Maus; il bellissimo Blankets (che però nell'edizione Coconino è di 600 pagine... verrà ridotto?) e Palestina di Joe Sacco.
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Re: Maus e Blankets e altre storie...
Vualàà... v'ho fatto pure una piccola rece
Il fumetto è un medium che consente di mettere su carta un’infinita tipologia di storie. Fra le più importanti e difficili da creare, ci sono quelle che parlano delle persone, di noi stessi o, più o meno fra le righe, del senso della nostra vita.
Craig Thompson, autore americano appena trentenne, con la monumentale graphic novel “Blankets” ne realizza a mio avviso una delle più belle, affidandosi ai propri ricordi autobiografici.
Thompson ci parla della sua infanzia e adolescenza, ma in realtà anche di un percorso di crescita e scoperta quasi universale, non a caso arrivando a citare Socrate.
Blankets è ambientato nei luoghi della memoria dell’autore, sperduti paesi del Wisconsin della tradizionale e bigotta provincia americana dei primi anni '90. Dall’infanzia difficile e isolata a causa di un carattere chiuso per autodifesa, ai rapporti col fratello Phil, cercato e respinto, agli indottrinamenti dogmatici di una chiesa più interessata all’esteriorità che alla spiritualità; fino all’amicizia (e all’amore) per Raina, ragazza con una famiglia sull’orlo del disfacimento e fulcro narrativo dell’opera.
Thompson sarà autore giovane ma di certo dotatissimo nell’espressività, sia grafica (con un tratto fra il realista e lo stilizzato che a tratti cede il passo a costruzioni visionarie e simboliche -- vedi le rappresentazioni angeliche o gli incubi metafisici) che narrativa, fra flashback e cambi di registro. Toni di fondo ora drammatici ora lievi: la nostalgia dei ricordi tutto frulla mescolando lacrime e sorrisi, dubbi e certezze in quello che è il nostro passato e nella speranza che si possa, alla fine, trovare la propria strada.
Stretto a lei posso sentire l’eternità… spazi vuoti e deserti e correnti che turbinano senza posa.
E la neve caduta accoglie la neve che cade sussurrando “silenzio”.
E qui la presentazione dell'editore Coconino:
Autore Craig Thompson
Titolo Blankets
Collana Coconino Cult
Formato 17x24
Pagine 592 b/n
Rilegatura Brossura con sovracoperta
Prezzo euro 29,00
“Blankets” è un raro esericizio nel genere del fumetto autobiografico che possiede la sostanza e la chiarezza di articolare la struttura narrativa con una delicata commozione, ed esplora la rivalità dei fratelli Craig e Phil, cresciuti in una isolato paese, e il primo, romantico innamoramento di Craig con Raina. In un settore rumoroso, sdolcinato e mediocre, “Blankets” è un’esperienza di viaggio attraverso l’adolescenza di Craig Thompson, segnata da uno zelo religioso e da alienazione, ma anche con un senso di speranza che separa Thompson da suoi contemporanei.
Con “Blankets”, come con Good-bye, Chunky Rice prima, Thompson dimostra un’abilità unica di esplorare i temi del desiderio della disperazione senza mai perdere il suo ottimismo. Il risultato è un lavoro sincero e onesto disegnato dall inchiostro di una penna di raffinata eleganza e maturità.
“Blankets”, volume di quasi seicento pagine,è uno delle più ambiziose e originali graphic novels mai pubblicate nel mondo dei comics. Ancora più importante è che “Blankets” è un documento della lezione di una scoperta e di un auto-realizzione, entrambi universali e illuminanti.
Il fumetto è un medium che consente di mettere su carta un’infinita tipologia di storie. Fra le più importanti e difficili da creare, ci sono quelle che parlano delle persone, di noi stessi o, più o meno fra le righe, del senso della nostra vita.
Craig Thompson, autore americano appena trentenne, con la monumentale graphic novel “Blankets” ne realizza a mio avviso una delle più belle, affidandosi ai propri ricordi autobiografici.
Thompson ci parla della sua infanzia e adolescenza, ma in realtà anche di un percorso di crescita e scoperta quasi universale, non a caso arrivando a citare Socrate.
Blankets è ambientato nei luoghi della memoria dell’autore, sperduti paesi del Wisconsin della tradizionale e bigotta provincia americana dei primi anni '90. Dall’infanzia difficile e isolata a causa di un carattere chiuso per autodifesa, ai rapporti col fratello Phil, cercato e respinto, agli indottrinamenti dogmatici di una chiesa più interessata all’esteriorità che alla spiritualità; fino all’amicizia (e all’amore) per Raina, ragazza con una famiglia sull’orlo del disfacimento e fulcro narrativo dell’opera.
Thompson sarà autore giovane ma di certo dotatissimo nell’espressività, sia grafica (con un tratto fra il realista e lo stilizzato che a tratti cede il passo a costruzioni visionarie e simboliche -- vedi le rappresentazioni angeliche o gli incubi metafisici) che narrativa, fra flashback e cambi di registro. Toni di fondo ora drammatici ora lievi: la nostalgia dei ricordi tutto frulla mescolando lacrime e sorrisi, dubbi e certezze in quello che è il nostro passato e nella speranza che si possa, alla fine, trovare la propria strada.
Stretto a lei posso sentire l’eternità… spazi vuoti e deserti e correnti che turbinano senza posa.
E la neve caduta accoglie la neve che cade sussurrando “silenzio”.
E qui la presentazione dell'editore Coconino:
Autore Craig Thompson
Titolo Blankets
Collana Coconino Cult
Formato 17x24
Pagine 592 b/n
Rilegatura Brossura con sovracoperta
Prezzo euro 29,00
“Blankets” è un raro esericizio nel genere del fumetto autobiografico che possiede la sostanza e la chiarezza di articolare la struttura narrativa con una delicata commozione, ed esplora la rivalità dei fratelli Craig e Phil, cresciuti in una isolato paese, e il primo, romantico innamoramento di Craig con Raina. In un settore rumoroso, sdolcinato e mediocre, “Blankets” è un’esperienza di viaggio attraverso l’adolescenza di Craig Thompson, segnata da uno zelo religioso e da alienazione, ma anche con un senso di speranza che separa Thompson da suoi contemporanei.
Con “Blankets”, come con Good-bye, Chunky Rice prima, Thompson dimostra un’abilità unica di esplorare i temi del desiderio della disperazione senza mai perdere il suo ottimismo. Il risultato è un lavoro sincero e onesto disegnato dall inchiostro di una penna di raffinata eleganza e maturità.
“Blankets”, volume di quasi seicento pagine,è uno delle più ambiziose e originali graphic novels mai pubblicate nel mondo dei comics. Ancora più importante è che “Blankets” è un documento della lezione di una scoperta e di un auto-realizzione, entrambi universali e illuminanti.
Re: Maus e Blankets e altre storie...
Grazie davvero, Spaced, mi hai incuriosito e darò un'occhiata...spaced jazz ha scritto:Vualàà... v'ho fatto pure una piccola recensione
Mario, dalle prime righe di Spaced azzarderei che gli è piaciuto...
"Pur sprovvisto di soldati, e solo, combatteva il mondo e i suoi vizi in questo luogo". (Yasushi Inoue).
- spaced jazz
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Mi è piaciuto molto!Mario ha scritto:jazz, non hai scritto se ti è piaciuto, però...
io ho letto blankets un paio di mesi fa, me l'avevano descritto come un capolavoro e devo ammettere che tecnicamente è molto ben fatto sia a livello grafico che a livello narrativo, però sono rimasto un pò deluso...
Francamente per quello che voleva rappresentare lo trovo quasi ineccepibile (è troppo malinconico nei toni? troppo minimalista?), come non apprezzare l'onestà dell'autore nel raccontarsi, più che cercar di costruire manuali di vita?
p.s. Muska... nn vorrai entrar anche tu nelle ikonoclaste skiere butiane?!
Due parole per un altro notevole titolo della collana, "Palestina" di Joe Sacco...
Si suppone che tutti voi siate edotti a proposito di "Maus", capolavoro assoluto della narrativa a fumetti, ebbene... in Palestina troverete un lavoro concettualmente abbastanza simile.
Joe Sacco nasce a Malta ma si trasferisce e si forma in America, e inizia a viaggiare per il mondo producendo fumetti di reportage. Palestina non è altro che un resoconto in prima persona della vita in quei luoghi nei primi anni '90, senza edulcorazioni o preimpostazioni ideologiche di sorta, ed è senza dubbio un prezioso documento per cercar di comprendere una parte di quella realtà. Già uscito in libreria per Mondadori, fra l'altro disponibile, dall'inizio di questo 2006, in una ottima riedizione a soli 12 Euro... se capitate in libreria potete tranquillamente prendere quella.
Si, malinconico, ed oserei dire anche triste...certe parti le ho lette con affanno, quasi con sofferenzaspaced jazz ha scritto:Mi è piaciuto molto!
Francamente per quello che voleva rappresentare lo trovo quasi ineccepibile (è troppo malinconico nei toni? troppo minimalista?)
capisco voler suscitare il pathos, ma dov'è la buona vecchia catarsi? Mi sembra quasi che durante tutti gli avvenimenti non sappia far altro che rimanere tristemente passivo, a parte il suo rapporto con il disegno... boh! Una mia visione personale della vita... Mi ha fatto sorridere molto il rapporto con il fratello, visto che mi ci sono ritrovato a pieno, sopratutto nelle simulazioni di avventura.
- spaced jazz
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No no, non direi certo che la tua visione della vita sia sbagliata, anzi. Però Blankets lo vedo anche come terribilmente realistico, semplicemente ci dà... un'altra versione della storia, con altri occhi...Mario ha scritto:Si, malinconico, ed oserei dire anche triste...certe parti le ho lette con affanno, quasi con sofferenzaspaced jazz ha scritto:Mi è piaciuto molto!
Francamente per quello che voleva rappresentare lo trovo quasi ineccepibile (è troppo malinconico nei toni? troppo minimalista?)
capisco voler suscitare il pathos, ma dov'è la buona vecchia catarsi? Mi sembra quasi che durante tutti gli avvenimenti non sappia far altro che rimanere tristemente passivo, a parte il suo rapporto con il disegno... boh! Una mia visione personale della vita... Mi ha fatto sorridere molto il rapporto con il fratello, visto che mi ci sono ritrovato a pieno, sopratutto nelle simulazioni di avventura.
ennesimo p.s... se cerchi un fumetto di "crescita" simile nei contenuti ma più positivo nei toni, dai un occhiata (se già non lo conosci) al bellissimo "paul ha un lavoro estivo", di cui tempo fa ho aperto un topic ^^
ma la versione di Maus della Einaudi e' stata in qualche modo tagliata/censurata? Stando alla fascetta pubblicitaria, l'edizione di Repubblica avrebbe delle tavole in piu'
- Dottor Rao
- Ghibliano
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No, credo si riferisca al fatto che in origine Maus era in due volumi separati (il primo uscito nel 1986 e il secondo nel 1991) ma successivamente fu "accorpato" in volume unico e quindi integrale.yutasuta ha scritto:ma la versione di Maus della Einaudi e' stata in qualche modo tagliata/censurata? Stando alla fascetta pubblicitaria, l'edizione di Repubblica avrebbe delle tavole in piu'
Fra l'altro ho visto questa edizione/Repubblica, e il fumetto è tale e quale quello Einaudi, anche per quanto riguarda la traduzione. C'è una parte redazionale più ampia con diverse illustrazioni e bozzetti di Spiegelman, probabilmente le tavole in più sono queste.
- Dottor Rao
- Ghibliano
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La traduzione diverge sensibilmente dalla mia edizione BUR (che già all'epoca era in volume unico) - l'ometto di ferro ad esempio si è aggiornato ai tempi divenendo gruccia.spaced jazz ha scritto:No, credo si riferisca al fatto che in origine Maus era in due volumi separati (il primo uscito nel 1986 e il secondo nel 1991) ma successivamente fu "accorpato" in volume unico e quindi integrale.yutasuta ha scritto:ma la versione di Maus della Einaudi e' stata in qualche modo tagliata/censurata? Stando alla fascetta pubblicitaria, l'edizione di Repubblica avrebbe delle tavole in piu'
Fra l'altro ho visto questa edizione/Repubblica, e il fumetto è tale e quale quello Einaudi, anche per quanto riguarda la traduzione. C'è una parte redazionale più ampia con diverse illustrazioni e bozzetti di Spiegelman, probabilmente le tavole in più sono queste.
Spaced, ho preso e letto Maus e Blankets, e devo a te la scoperta, grazie davvero.
Avrei tante cose da dire e mi piacerebbe avere un confronto con te, ma rimando a quando avrò più tempo.
Secondo te, a parte Palestine (che tu mi sembri raccomandare), quali altri titoli nella lista che hai fatto sono davvero validi ?
Avrei tante cose da dire e mi piacerebbe avere un confronto con te, ma rimando a quando avrò più tempo.
Secondo te, a parte Palestine (che tu mi sembri raccomandare), quali altri titoli nella lista che hai fatto sono davvero validi ?
"Pur sprovvisto di soldati, e solo, combatteva il mondo e i suoi vizi in questo luogo". (Yasushi Inoue).
- spaced jazz
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Palestina non perdeto, è un fumetto magistrale.Muska ha scritto:
Secondo te, a parte Palestine (che tu mi sembri raccomandare), quali altri titoli nella lista che hai fatto sono davvero validi ?
Fra gli altri titoli c'è roba interessante ma imho si va più a gusti rispetto i 3 che citavo, Maus-Blakets-Palestina, perfetti nel trasmettere quello che hanno da dire... forse i migliori sono David Boring e quello di Gipi (autore osannato da Buta, c'è più sotto un topic su Esterno Notte); Città di Vetro è buon titolo tratto da un romanzo di P. Auster e particolare come narrazione, 5 di Igort non mi ha catturato molto, è stato anche rieditato recentemente da Rizzoli in libreria, L'autoroute du Soleil è discreto ma dalla trama traballante (tra l'altro è una specie di manga-estero in quanto fu commissionato dalla Kodansha e pubblicato originariamente come seinen in Giappone) inoltre credo che rimonteranno&ridurranno anche questo visto che sono ben 2 volumi. Gli altri non li ho letti.