Ged Senki - significativamente in italiano
Moderatore: Coordinatori
@ AleK: il brano che citi èesattamente quello in questione. Tuttavia è stato alterato nella traduzione: nell'originale fleecefell è un tipo di tessuto/materiael (fabric), non un tipo di capol/indumento (scialle).
Bene, dovrò inventare un nome di fantasia: nell'anime si vede chiaramente che il venditore in questione tratta stoffe, non indumenti confezionati.
Agli altri: sì, sono al corrente dei significati disgiuti di fleece e fell, che esistono nelle accezioni citate anche in inglese. E' solo laloroforma composta che sembra di matrice neologistica...
Bene, dovrò inventare un nome di fantasia: nell'anime si vede chiaramente che il venditore in questione tratta stoffe, non indumenti confezionati.
Agli altri: sì, sono al corrente dei significati disgiuti di fleece e fell, che esistono nelle accezioni citate anche in inglese. E' solo laloroforma composta che sembra di matrice neologistica...
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Shito, non vorrei sbagliarmi, ma credo che la citazione del thesaurus e la bibliografia da me riportata facessero riferimento alle due forme in abbinamento fisso.Shito ha scritto:Agli altri: sì, sono al corrente dei significati disgiuti di fleece e fell, che esistono nelle accezioni citate anche in inglese. E' solo laloroforma composta che sembra di matrice neologistica...
Ho veduto, caro Ivano, ma resta che la fonte che citi accosta i due termini, non li fonde in un unicum. Come risultato, la definizione altro non è che la somma delle due aree semantiche, e spazia dai pellami pelosi (come una pelliccia di percora, insomma) alla definizione semplicemente sinonimale di 'lana' (solo il pelo, niente cuoio).
Ciò di cui parliamo, definito in Earthsea come fleecefell, è invece un tessuto, ovvero un prodotto di manifattura (come si evince chiaramente dalle immagini, ma anche dal dialogo preso di peso dal libro, dove si parla di trama del tessuto e differenti fatture produttive).
Allo stato attuale sono ancora sul punto di conio neologistico...
Ciò di cui parliamo, definito in Earthsea come fleecefell, è invece un tessuto, ovvero un prodotto di manifattura (come si evince chiaramente dalle immagini, ma anche dal dialogo preso di peso dal libro, dove si parla di trama del tessuto e differenti fatture produttive).
Allo stato attuale sono ancora sul punto di conio neologistico...
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
shito, ma mi sbaglio o in tedesco è una sola parola? usata anche correntemente? mi sembra un uso abbastanza comune, ma ovviamente non conosco che molto poco la lingua.
- Arcuum_ocra
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Da quello che c'è scritto qui, "Fleecefell", all'interno dei libri dell'autrice, è usato anche come metonimia (la materia per l'oggetto, in questo caso) per indicare scialli (e simili) fatti con quel tessuto. Non so se quella traduzione parta da qui. Purtroppo questo non risolve il problema. Perchè mi pare che tradurre con "scialle" non mantenga la metonimia stessa (anche nel caso si stesse parlando di uno scialle, cosa che dalle parole di Shito direi che sia da escludere). Scusate l'intromissione inutile.
Veramente Shito io parlavo di questi libri sin dai tempi del vecchio forum,riparlarne ora comunque è servito per approfondire il discorso.Shito ha scritto:Risposte sparse:
@ Entity: sicuramente in Nausicaä si notano moltissime inflenze proveniente dal ciclo di Earthsea, che sappiamo essere caro a Miyazaki. Penso che l'assonanza più forte sia proprio tra il Ged del terzo libro e il personaggio di Yupa. Ma anche Arren, volendo, è un po' sia in Nausicaä che in Asvel. Credo che questo strano rapporto tra Kaze no Tani no Nausicaä e Ged Senki sia interessantinissimo: l'uno è 'l'Earthsea di Miyazaki Hayao che mai fu', e l'altro è 'il Miyazaki Hayao su Earthsea che mai fu". Una sorta di doppio incrocio d'eredità davvero interessante, con una generazione di mezzo.
Quando avrai tempo leggiti IL MONDO DELLA FORESTA.
Grazie per il suggerimento, Entity!
Passo a sottoporvi altri punti di verifica col testo italiano dei libri:
CONCETTI:
Un concetto che credo fondalmentale è quello che in inglese è indicato come The Two Lands (in giapponese suona più come i Due Mondi). Suppongo sia un riferimento alle terre dei vivi e dei morti (oppure ai mondi degli umani e dei draghi?). C'è una traduzione italiana canonizzata?
Un altro concetto 'con lettera maiuscola' è quello della Luce, o Luce del Sole, un potere a cui sembra essere ricondotta ogni energia del mondo (anche la magia).
Altri concetti particolari sono le classi di maghi. I maghi vengono chiamati Maghi, ma le donne no: sono dette 'incantatrici' (quasi chiromanti, o cose di bassa risma). Oppure spregiate col nome di 'streghe'. Mi chiedo se anche questa terminologia sia stata tradotta in maniera rigorosa (schematica) nei libri italiani.
Ci sono poi alcuni passi chiave che ho ragione di credere presi DI PESO dal libro. Riporto l'inglese di seguito:
Sparrowhawk: [parlando dell'Equilibrio] The wind and the seas, the powers of earth and light, all that these do is well and rightly done within the Equilibrium. [...] We must learn to keep the Balance, and do what leaf and whale and wind do of their own nature.
Come al solito, ogni suggerimento o contributo sarà prezioso!
Passo a sottoporvi altri punti di verifica col testo italiano dei libri:
CONCETTI:
Un concetto che credo fondalmentale è quello che in inglese è indicato come The Two Lands (in giapponese suona più come i Due Mondi). Suppongo sia un riferimento alle terre dei vivi e dei morti (oppure ai mondi degli umani e dei draghi?). C'è una traduzione italiana canonizzata?
Un altro concetto 'con lettera maiuscola' è quello della Luce, o Luce del Sole, un potere a cui sembra essere ricondotta ogni energia del mondo (anche la magia).
Altri concetti particolari sono le classi di maghi. I maghi vengono chiamati Maghi, ma le donne no: sono dette 'incantatrici' (quasi chiromanti, o cose di bassa risma). Oppure spregiate col nome di 'streghe'. Mi chiedo se anche questa terminologia sia stata tradotta in maniera rigorosa (schematica) nei libri italiani.
Ci sono poi alcuni passi chiave che ho ragione di credere presi DI PESO dal libro. Riporto l'inglese di seguito:
Sparrowhawk: [parlando dell'Equilibrio] The wind and the seas, the powers of earth and light, all that these do is well and rightly done within the Equilibrium. [...] We must learn to keep the Balance, and do what leaf and whale and wind do of their own nature.
Come al solito, ogni suggerimento o contributo sarà prezioso!
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Di "La spiaggia più lontana" temo di avere l'edizione della Nord.
Comunque sia, "The Two Lands" è tradotto come "Le Due Terre", mentre il passaggio di Sparviere è reso così:
"I venti e i mari, le potenze dell'acqua e della terra e della luce, tutto ciò che loro fanno e tutto ciò che fanno le bestie e le piante, è ben fatto, e fatto giustamente. Tutti agiscono nell'ambito dell'Equilibrio. Dall'uragano, dall'immersione di una grande balena, fino alla caduta di una foglia secca e al volo di un moscerino, tutto ciò che viene fatto viene fatto nell'ambito dell'equilibrio del tutto. Ma noi, poiché abbiamo potere sul mondo e l'uno sull'altro, dobbiamo imparare a fare ciò che la foglia e la balena e il vento fanno per loro natura. Dobbiamo imparare a mantenere l'equilibrio."
Comunque sia, "The Two Lands" è tradotto come "Le Due Terre", mentre il passaggio di Sparviere è reso così:
"I venti e i mari, le potenze dell'acqua e della terra e della luce, tutto ciò che loro fanno e tutto ciò che fanno le bestie e le piante, è ben fatto, e fatto giustamente. Tutti agiscono nell'ambito dell'Equilibrio. Dall'uragano, dall'immersione di una grande balena, fino alla caduta di una foglia secca e al volo di un moscerino, tutto ciò che viene fatto viene fatto nell'ambito dell'equilibrio del tutto. Ma noi, poiché abbiamo potere sul mondo e l'uno sull'altro, dobbiamo imparare a fare ciò che la foglia e la balena e il vento fanno per loro natura. Dobbiamo imparare a mantenere l'equilibrio."
Davvero una traduzione molto 'libera'...
Dunque queste 'Due Terre' si riferiscono alle Terre dei Vivi e dei Morti (Terra Arida), suppongo...
Comunque, è interessante notare come nell'originale opera della LeGuin, l'Equilibrio sia un concetto dinamico:
"The Balance is not a stillness. It is a movement -- an eternal becoming."
In questo si configura come un bilanciamento di contrari, arrivando dalla Luce/Ombra fino alla Vita/Morte, e delineando cicli dinamici in un modo molto orientale, persino karmico:
"There are two, Arren, two that make one: the world and the shadow, the light and the dark. The two poles of the Balance. Life rises out of death, death rises out of life; in being opposite they yearn to each other, they give birth to each other and are forever reborn. And with them all is reborn, the flower of the apple tree, the light of the stars. In life is death. In death is rebirth."
Tutto questo, posto dinanzi a un essere dotato di forza e libero arbitrio per esercitarla, ovvero l'essere umano, risulta in una cognizione di responsabilità di fronte alla propria capacità di turbativa dell'Equilibrio:
'…an act is not, as young men think, like a rock that one picks up and throws, and it hits or misses, and that's the end of it. When that rock is lifted the earth is lighter, the hand that bears it heavier. When it is thrown the circuits of the stars respond, and where it strikes or falls the universe is changed. On every act the balance of the whole depends. The wind and seas, and all that the beasts and green things do, is well done, and rightly done. All these act within the Equilibrium. From the hurricane and the great whale's sounding to the fall of a dry leaf and a gnat's flight, all they do is done within the balance of the whole. But we, in so far as we have power over the world and over one another, we must learn to do what the leaf and the whale and the wind do of their own nature. We must learn to keep the balance. Having intelligence, we must not act in ignorance. Having choice, we must not act without responsibility.'
Non c'è da sorprendersi che una simile narrativa abbia avuto successo in Giappone: le influenze, o le affinità, provenienti da quel citato 'Delitto e Castigo', ovvero dalla lettura filosofica orientalista di quello, sono vieppiù palesi, non trovate?
E' tutto molto bello e molto interessante.
Dunque queste 'Due Terre' si riferiscono alle Terre dei Vivi e dei Morti (Terra Arida), suppongo...
Comunque, è interessante notare come nell'originale opera della LeGuin, l'Equilibrio sia un concetto dinamico:
"The Balance is not a stillness. It is a movement -- an eternal becoming."
In questo si configura come un bilanciamento di contrari, arrivando dalla Luce/Ombra fino alla Vita/Morte, e delineando cicli dinamici in un modo molto orientale, persino karmico:
"There are two, Arren, two that make one: the world and the shadow, the light and the dark. The two poles of the Balance. Life rises out of death, death rises out of life; in being opposite they yearn to each other, they give birth to each other and are forever reborn. And with them all is reborn, the flower of the apple tree, the light of the stars. In life is death. In death is rebirth."
Tutto questo, posto dinanzi a un essere dotato di forza e libero arbitrio per esercitarla, ovvero l'essere umano, risulta in una cognizione di responsabilità di fronte alla propria capacità di turbativa dell'Equilibrio:
'…an act is not, as young men think, like a rock that one picks up and throws, and it hits or misses, and that's the end of it. When that rock is lifted the earth is lighter, the hand that bears it heavier. When it is thrown the circuits of the stars respond, and where it strikes or falls the universe is changed. On every act the balance of the whole depends. The wind and seas, and all that the beasts and green things do, is well done, and rightly done. All these act within the Equilibrium. From the hurricane and the great whale's sounding to the fall of a dry leaf and a gnat's flight, all they do is done within the balance of the whole. But we, in so far as we have power over the world and over one another, we must learn to do what the leaf and the whale and the wind do of their own nature. We must learn to keep the balance. Having intelligence, we must not act in ignorance. Having choice, we must not act without responsibility.'
Non c'è da sorprendersi che una simile narrativa abbia avuto successo in Giappone: le influenze, o le affinità, provenienti da quel citato 'Delitto e Castigo', ovvero dalla lettura filosofica orientalista di quello, sono vieppiù palesi, non trovate?
E' tutto molto bello e molto interessante.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Altra cosa molto importante: non so con quale rigore sia stata tradotta la classificazione magica di Earthsea, ma c'è un modo in cui è stato canonizzato Art Magic?
Non dico 'Magic Arts', termine generico per 'arti magiche', ma un nome proprio (Art Magic, appunto) che indica un sottinsieme ristretto delle arti magiche elevate che ne identifica le più potenti: trasformazione (changing), nominazione (naming), evocazione (summoning), e regolamento (patterning). Tale ristretta cerchia di arti superiori può essere praticata dai soli maghi maschi.
Non dico 'Magic Arts', termine generico per 'arti magiche', ma un nome proprio (Art Magic, appunto) che indica un sottinsieme ristretto delle arti magiche elevate che ne identifica le più potenti: trasformazione (changing), nominazione (naming), evocazione (summoning), e regolamento (patterning). Tale ristretta cerchia di arti superiori può essere praticata dai soli maghi maschi.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
The Great House of Roke è reso semplicemente come "La grande casa di Roke", sede della "Scuola di Magia di Roke".
Interessante la riflessione sul ciclo karmico; mi piace meno questa apparente limitazione dell'utilizzo della magia - o perlomeno alle forme di magia più elevate - che pare riservata ai soli uomini (ma immagino che ci sia un motivo di fondo per questo). Art Magic temo sia stato reso come un banale "Arti magiche" senza nemmeno il privilegio della maiuscola, ma potrei sbagliarmi.
Per finire, una domanda che probabilmente riterrai indiscreta e a cui sei libero di non rispondere, Shito: sul fronte "Provini per la scelta dei doppiatori" c'è qualche interessante novità? Devo ammettere che la curiosità mi sta uccidendo!
Interessante la riflessione sul ciclo karmico; mi piace meno questa apparente limitazione dell'utilizzo della magia - o perlomeno alle forme di magia più elevate - che pare riservata ai soli uomini (ma immagino che ci sia un motivo di fondo per questo). Art Magic temo sia stato reso come un banale "Arti magiche" senza nemmeno il privilegio della maiuscola, ma potrei sbagliarmi.
Per finire, una domanda che probabilmente riterrai indiscreta e a cui sei libero di non rispondere, Shito: sul fronte "Provini per la scelta dei doppiatori" c'è qualche interessante novità? Devo ammettere che la curiosità mi sta uccidendo!
Dk, grazie infinite per le informazioni!
Sulla questione della magia superiore 'solo maschile', questa cosa è ben chiara nei libri. Ancor una volta, forte è l'assonanza con il sessismo di Miyazaki (Hayao): le femmine/donne sono esseri troppo pratici, ovvero dediti a 'mandare avanti la vita e il mondo', per potersi curare di cose 'tra le nuvole' come la magia. Siamo tornati alla dicotomia logos/metis, insomma.
Quanto ai provini: sono conclusi. Ovvero, attualmente in valutazione da parte di Studio Ghibli. Vi saprò dire.
Sulla questione della magia superiore 'solo maschile', questa cosa è ben chiara nei libri. Ancor una volta, forte è l'assonanza con il sessismo di Miyazaki (Hayao): le femmine/donne sono esseri troppo pratici, ovvero dediti a 'mandare avanti la vita e il mondo', per potersi curare di cose 'tra le nuvole' come la magia. Siamo tornati alla dicotomia logos/metis, insomma.
Quanto ai provini: sono conclusi. Ovvero, attualmente in valutazione da parte di Studio Ghibli. Vi saprò dire.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)