Latino

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Ale K
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Latino

Messaggio da Ale K »

Ho un dubbio sulla pronuncia delle parole latine, se qualcuno potesse consigliarmi gliene sarei grato.

Per puro caso ho scoperto che in realtà dovrebbero esistere due differenti pronunce del latino, una chiamata "classica" e l'altra "scolastica", quella scolastica dovrebbe derivare dalla pronuncia utilizata dalla chiesa.
Correggetemi se sbaglio.

A me al liceo è stata insegnata solo la pronuncia scolastica dove la "c" è dolce, la "v" è pronunciata sia come "u" che come "v", "ae" è pronunciato "e" ed infine "ti" diventa "zi".
Mentre nella pronuncia classica, che viene anche considerata quella corretta (ma immagino che la questione sia controversa) e che è adottatta in paesi come Francia, Germania ed Inghilterra accade che: la "c" e la "g" non sono dolci ma dure, "v" è pronunciata sempre "u", "ae" diventa "ai" e "ti" resta "ti".

Quindi un nome come " Mutius Scaevola" diventa "Muzius Scevola" con la pronuncia scolastica e "Mutius Skaivola" con la pronuncia classica.

E' vero tutto ciò? Voi che tipo di pronuncia utilizzate e perché?

PS: la mia fonte è QUESTA oltre a Wikipedia.

EDIT: ehm... mi sono sbagliato, a quanto pare i dittonghi nella pronuncia classica si pronunciato così come son scritti, quindi "skaevola".
Comunque la domanda resta, voi quale preferite usare?
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Ani-sama
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Messaggio da Ani-sama »

A scuola ti fan sempre usare la "ecclesiastica", per cui... alla fine stai su quella... almeno, io non ho mai "scelto" una o l'altra, anche perché quella "classica" non ce l'han quasi spiegata...

E adesso il latino manco lo studio più, sono all'università. :oops:
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Ale K
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Messaggio da Ale K »

E' questo il problema, non c'è mai stata possibilità di scelta o dibattito su quale sia corretto usare.
Ho controllato la mia vecchia grammatica latina e ho notato che dedica mezza pagina alla pronuncia classica e non la propone neppure come alternativa, dando per scontato che la pronuncia ufficiale sia quella ecclesiastica. Però da quel che ho letto in rete non sembra poi così scontato e in diverse nazioni viene utilizzata quella classica.

:?:
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Shito
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Messaggio da Shito »

Ho sempre usato la pronuncia classica.

Litigavo con la professoressa quando mi ostinavo a pronunciare 'uiuamus mea Lesbie atque amemus / rumoresque senum seueriorum / omnis unus aestimemus assis

La pronuncia classica latina è dura, secca, affine a quella greca (si pensi alla pronuncia di Kokyutos -> Cocytus), e ben affine a probi mores guerrieri del popolo che ha dato i natali alla italica stirpe.

Non a caso in Evangelion si pronuncia Longinus come 'Longhinus' (anche in giapponese era stata sempre usata la pronuncia classica, in ogni caso). :)

Peste mi incolga quando pronucerò Cèsar. Kaesar tutta la vita! Persino i tedeschi (Kaiser) e i russi (Zar) lo sanno.

Alle fiamme l'inflessione di coloro che vinsero facendo propria la morale dei vinti!
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Ani-sama
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Messaggio da Ani-sama »

Shito ha scritto:Ho sempre usato la pronuncia classica.[...]
Quando ho scritto la mia risposta alla discussione mi sono detto «figurati se ora non salta fuori Gualtiero dicendo "Io sempre la pronuncia classica"».

E infatti... :lol: :P :lol:

E dire che io so anche essere abbastanza pignolo in certe cose, ma veramente, del latino mi interessava più l'aspetto grammaticale-sintattico che la pronuncia in sé. Semplicemente, non mi ponevo il problema di usare una o l'altra inflessione, non ci pensavo neanche. :)
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cipeciop
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Messaggio da cipeciop »

All'università (Ferrara, circa dieci anni fa) feci un piccolo sondaggio tra i miei compagni di corso, che provenivano da diverse città.
Risultò che nei licei scientifici insegnavano la pronuncia "all'italiana" e solo in alcuni licei classici quella (... appunto!) "classica".
Morale: quelli del classico se la tirano, come al solito... :roll:
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Shito
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Messaggio da Shito »

cipeciop ha scritto: Morale: quelli del classico se la tirano, come al solito... :roll:
Volpe e uva?

Anch'io feci lo scientifico, ma non perché qualcun'altro faceva cose più corrette di me biasimavo lui. Cercavo di migliorare me.

Ragiono ancora in questa logica.
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Ale K
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Messaggio da Ale K »

Ani-sama ha scritto:semplicemente, non mi ponevo il problema di usare una o l'altra inflessione, non ci pensavo neanche
Forse perché non ti si è mai data la possibilità di pensarci, nel senso che ti è stata presentata la pronuncia ecclesiastica come quella corretta.
Il problema è che pare non sia così.
Gli umanisti del '4-500 danno ragione a Shito... anche il resto del mondo da ragione a Shito.

Prima d'oggi neppure io mi ero mai posto il problema ma ora comincio a dubitare che la pronuncia ecclesiastica sia quella "giusta" da usare dal momento che potrebbe essere una forma dialettale.
Correggetemi se sbaglio naturalmente.
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Ani-sama
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Messaggio da Ani-sama »

Ma non è questione di "giusta" o "sbagliata", per quanto mi riguarda. Non penso che la pronuncia ecclesiastica sia "sbagliata". Io non conosco nemmeno i dettagli del caso, ma è senz'altro frutto di un processo storico-linguistico.

Certo, volendo essere "filologici" uno dovrebbe usare la pronuncia classica per le opere classiche. Molto più semplicemente, io tendevo a non focalizzare su quell'aspetto della lingua, limitandomi ad appassionarmi alla grammatica e a pronunciare "come tutti facevano", con la consapevolezza che, comunque, la pronuncia classica esisteva. :)

Ah, io ho fatto il liceo scientifico. :)
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cipeciop
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Messaggio da cipeciop »

Shito ha scritto:Volpe e uva? Anch'io feci lo scientifico, ma non perché qualcun'altro faceva cose più corrette di me biasimavo lui. Cercavo di migliorare me. Ragiono ancora in questa logica.
La pronuncia serve per comunicare efficacemente o per riempirsi la bocca?
Non ho biasimato chi usa la pronuncia classica perché è convinto che sia quella 'corretta', ma chi la usa per snobismo (e dalle mie parti vent'anni fa iscriversi al classico faceva tanto chic). Ora che so che ti dà fastidio sentire la pronuncia all'italiana, conversando con te, Shito, mi sforzerei di usare quella classica; ma parlando con altri che sono abituati a quella 'all'italiana' userei quest'ultima.
Non ne faccio una questione di principio. Se l'uva consiste nel sapere pronunciare 'correttamente' una lingua morta, te la lascio tutta.
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Ale K
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Messaggio da Ale K »

In realtà mi sembrerebbe giusto stabilire un'unica pronuncia corretta per il latino, almeno per una questione di "comunicazione". E poi se dobbiam studiare una lingua meglio imparare quella che è la pronuncia corretta e non il dialetto, anche se è una lingua in disuso.
QUA c'è un buon articolo divulgativo in proposito.
Ne riporto un passo divertente oltre che significativo:

"La chiusura di ae in ē era dialettale. Un certo Caecilius, pretore urbano del II sec. a. C., pronunciava ae come noi e Lucilio, giocando sul doppio senso di urbanus, scrisse che Cecilius non era un pretor urbanus, ma rusticus!

Insomma se si deve far una cosa tanto vale farla bene.
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Messaggio da ali con le ali »

Anche noi affrontammo a suo tempo il problema con la nostra mitica insegnante del liceo (lei parlava di pronuncia ecclesiastica e "restituta") e concludemmo che solo se avessimo la macchina del tempo potremmo sapere come effettivamente i "latinofoni" pronunciavano la loro lingua. Inoltre le fonti pervenuteci non danno la possibilità di avere una versione unitaria della questione (anche se devo ammettere di non essere la persona più informata sull'argomento...). Alla fin fine ci venne lasciata libertà di azione. Personalmente ho scelto quella ecclesiastica perché mi sembra più affine all'italiano e più semplice da pronunciare...del resto l'italiano é l'erede più diretto del latino, no?
Eppure ho fatto il classico anch'io...eheheeeee !!
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Messaggio da Shito »

cipeciop ha scritto:
Shito ha scritto:Volpe e uva? Anch'io feci lo scientifico, ma non perché qualcun'altro faceva cose più corrette di me biasimavo lui. Cercavo di migliorare me. Ragiono ancora in questa logica.
La pronuncia serve per comunicare efficacemente o per riempirsi la bocca?
Ti rendo noto che stiamo parlando di una lingua detta 'morta'.

Comunicare? La pronuncia di una lingua 'morta' è parte del processo di culturalizzazione umanistica, in specie del comparto esegetico. Direi.

La pronuncia ecclasiastica, usata per i classici, è semplicemente un caso di falsificazione, deprecazione storica.
cipeciop ha scritto:Non ho biasimato chi usa la pronuncia classica perché è convinto che sia quella 'corretta', ma chi la usa per snobismo (e dalle mie parti vent'anni fa iscriversi al classico faceva tanto chic). Ora che so che ti dà fastidio sentire la pronuncia all'italiana, conversando con te, Shito, mi sforzerei di usare quella classica; ma parlando con altri che sono abituati a quella 'all'italiana' userei quest'ultima.
Non ne faccio una questione di principio. Se l'uva consiste nel sapere pronunciare 'correttamente' una lingua morta, te la lascio tutta.
La pronuncia ecclesiastica non è quella 'italiana'. Che significa questo?

Non so chi possa essere tanto povero di spirito da fare della scelta della scuola una questione di snobismo, ma ehi, perché mi dovrebbe riguardare?

Ciascuno spende se stesso per quello che è, no?

Ti ringrazio per la dimostrazione di delicatezza, ma davvero il mio discorso era del tippo:

Ci sono due persone A e B.

A vive al modo di A, B vive al modo di B.

A pensa che B viva in modo sciatto, ma non se ne fa un problema.

B pensa che A viva in modo snob, e se ne fa un problema.

A non critica/bisiama B, B invece non può fare a meno di criticare/biasimare A.

in questo caso, in genere il biasimo 'verso l'alto' è mala sublimazione di un inaccettato complesso di inferiorità latente. :/

Nota, non dico che sia il tuo caso, e io stesso penso di aver sbagliato a fare il Liceo Scientifico. Ho in questo il mio complesso di inferiorità, vedi. Solo, non ce l'ho malsublimato. :D
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Messaggio da cipeciop »

L'onestà intellettuale non fa sconti a nessuno: Shito, anche questa volta hai ragione tu.
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Cascio3
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Messaggio da Cascio3 »

Per secoli il latino "parlato" è stato usato solo dalla Chiesa,
è per questo che si usa la pronuncia ecclesiastica nelle scuole;
anche perché è l'unica pronuncia giunta fino a noi.
La grammatica invece dovrebbe essere quella classica, di Cesare, Cicerone....
In vino veritas