Tonari no Totoro - rigogliosamente in italiano
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)
Il critico Paolo Mereghetti del Corriere della Sera, il programma Cinematografo di Rai 1 e il
giornalista del Tg1 Vincenzo Mollica commentano il film 'Il mio vicino Totoro'
http://www.youtube.com/watch?v=to1TxN_MUrI
giornalista del Tg1 Vincenzo Mollica commentano il film 'Il mio vicino Totoro'
http://www.youtube.com/watch?v=to1TxN_MUrI
Ultima modifica di Rosario il dom set 20, 2009 11:16 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)
Scusate se mi permetto di dare giudizi.. ma trovo quel programma, cinematografo, sempre molto approssimativo.
E parlo in generale, non solo di quando si deve rapportare ad un mondo poco "pop" come quello dell'animazione giapponese (in cui un po' di impreparazione è anche comprensibile, sebbene poco giustificabile se proviene da un critico cinematografico, il cui lavoro sarebbe quello di visionare il film, documentarsi e poi esprimere una valutazione).
Bo, questo era il mio umilissimo e questionabilissimo pensiero!
In ogni caso, come diceva qualcuno.. sia nel bene che nel male, è sempre meglio che se ne parli! ehe
E parlo in generale, non solo di quando si deve rapportare ad un mondo poco "pop" come quello dell'animazione giapponese (in cui un po' di impreparazione è anche comprensibile, sebbene poco giustificabile se proviene da un critico cinematografico, il cui lavoro sarebbe quello di visionare il film, documentarsi e poi esprimere una valutazione).
Bo, questo era il mio umilissimo e questionabilissimo pensiero!
In ogni caso, come diceva qualcuno.. sia nel bene che nel male, è sempre meglio che se ne parli! ehe
"Which is the most comfortable chair?"
"This one, father. It is the chair I use myself, when I have visitors."
"This one, father. It is the chair I use myself, when I have visitors."
Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)
apro e chiudo OT: cinematografo e' l'antitesi di qualsiasi programma a carattere cinefilo.
"Ponyo Ponyo Ponyo sakana no ko Aoi umi kara yatte kita..."
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)
è l'unico programma che parla di cinema sulla tv generalista, secondo voi è un bene che si parli di anime (seppur in modo impreciso) o no ? Ormai Miyazaki è stato 'sdognanato' presso il grande pubblico, mi aspetto anche un successo al botteghino se possibile (ma è solo un mio sogno)luca-san ha scritto:apro e chiudo OT: cinematografo e' l'antitesi di qualsiasi programma a carattere cinefilo.
Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)
infatti a me fa piacere che se ne parli, ma sinceramente non mi aspetto alcun successo..
e non perché stia "gufando" o perché il maestro non se lo meriti.. anzi! ma semplicemente perché ho poche aspettative rispetto al contesto italiano e nei confronti dei gusti dell'italiano medio (ovviamente non ho statistiche in mano, ehe parlo solo per mera impressione personale! quindi ciò che diro può avere valenza come non averne affatto)
inoltre, sinceramente, che le opere di miyazaki diventino "pop" non è nemmeno un obiettivo a cui auspicherei, direi che il mio personale traguardo lo ho già raggiunto: vedere i suoi film al cinema con un'edizione italiana "da far paura" (grazie LR e grazie Shito)!
e non perché stia "gufando" o perché il maestro non se lo meriti.. anzi! ma semplicemente perché ho poche aspettative rispetto al contesto italiano e nei confronti dei gusti dell'italiano medio (ovviamente non ho statistiche in mano, ehe parlo solo per mera impressione personale! quindi ciò che diro può avere valenza come non averne affatto)
inoltre, sinceramente, che le opere di miyazaki diventino "pop" non è nemmeno un obiettivo a cui auspicherei, direi che il mio personale traguardo lo ho già raggiunto: vedere i suoi film al cinema con un'edizione italiana "da far paura" (grazie LR e grazie Shito)!
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)
GIustamente.algid ha scritto:inoltre, sinceramente, che le opere di miyazaki diventino "pop" non è nemmeno un obiettivo a cui auspicherei
Del resto la canzone americana di Ponyo è molto bella, no?
Ecco.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)
ahhaha, in effetti direi che potrebbe entrare nella TOP 40 mondiale!
altro che madonna e celebration! LOL *scusate l'OT*
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)
spero che un'eventuale insuccesso di Totoro al cinema non si trasformi in questa immagine
http://img19.imageshack.us/img19/2836/c ... oroeo0.jpg
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)
Oggi all'Arcadia di Bellinzago, h 14.30, eravamo in 10 persone... All'uscita mia figlia (9 anni) cui il film è piaciuto moltissimo (ma l'aveva già visto qualche anno fa in originale e sottotitolato) mi ha chiesto: come mai c'era così poca gente in sala?
Voi (come il sottoscritto), abituati a restare nonostante tutto (vedi l'Oscar e il Leone alla carriera a M.) nella "riserva underground" degli appassionati di animazione giapponese, cosa gli rispondereste? Che il numero non fa la qualità? Come fate a spiegare che ci sono voluti 21 anni per poterlo vedere al cinema, mentre nel frattempo è uscito letteralmente di tutto (cose buone e meno buone fino alle schifezze più inenarrabili)?
Ciao!
Marco
Voi (come il sottoscritto), abituati a restare nonostante tutto (vedi l'Oscar e il Leone alla carriera a M.) nella "riserva underground" degli appassionati di animazione giapponese, cosa gli rispondereste? Che il numero non fa la qualità? Come fate a spiegare che ci sono voluti 21 anni per poterlo vedere al cinema, mentre nel frattempo è uscito letteralmente di tutto (cose buone e meno buone fino alle schifezze più inenarrabili)?
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)
ma su altri canali tv e tg non hanno parlato del film ?
Ultima modifica di Rosario il dom set 20, 2009 11:07 pm, modificato 1 volta in totale.
Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)
"Perché non è sensato pensare che la maggioranza degli italiani, e neppure un gran numero di essi, debbano apprezzare un prodotto di un'altra cultura come un film giapponese. E noi che l'apprezziamo non dobbiamo pensare che lo dovrebbero per questo apprezzare anche altri. A ciascuno il suo."poe_ope ha scritto:Oggi all'Arcadia di Bellinzago, h 14.30, eravamo in 10 persone... All'uscita mia figlia (9 anni) cui il film è piaciuto moltissimo (ma l'aveva già visto qualche anno fa in originale e sottotitolato) mi ha chiesto: come mai c'era così poca gente in sala?
Voi (come il sottoscritto), abituati a restare nonostante tutto (vedi l'Oscar e il Leone alla carriera a M.) nella "riserva underground" degli appassionati di animazione giapponese, cosa gli rispondereste?
Che ne dici?
Ultima modifica di Shito il lun set 21, 2009 8:57 am, modificato 1 volta in totale.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)
OK OK Ops scusate non lo avevo letto chiedo scusa Shito, immaginavo che era una traduzione che mi sfuggivaHeimdall ha scritto:Cfr. il primo post di questo stesso topic e, per integrazione, questo post e questa risposta di Shito.HakuGirl ha scritto:nerini del buio...vorrei sapere come sono usciti fuori....
grazie del chiarimento! allora è proprio perfetto ...
Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)
Il virgolettato è tuo?Shito ha scritto:"Perché non è sensato pensare che la maggioranza degli italiani, e neppure un gran numero di essi, debbano apprezzare un prodotto di un'altra cultura come un film giapponese. E noi che l'apprezziamo non dobbiamo pensare che dovrebbero per questo apprezzare anche altri. A ciascuno il suo."
Concordo ma solo in parte e non per i film di M. C'è un equivoco di fondo: non voglio né ho mai voluto che le mie passioni diventassero dei fenomeni popolare (anzi... ), ma che per lo meno quello che c'è di veramente buono (in questo caso nel mondo del cinema e dell'animazione) potesse sfondare le cinzioni degli appassionati di genere e arrivare ad un più ampio gruppo di potenziali fruitori. Questo perché le cose veramente belle sono rare, ed è triste constatare come a volte molti ne possano godere ma non ci riescono solo perché non sanno nemmeno dell'esistenza di simili "gioielli".
Detto in altri termini: a volte si pensa che chi non va a vedere qualcosa lo fa solo perché non l'apprezzerebbe (vedi citazione), e invece è vero proprio il contrario coi film di M: chi non li conosce, ma in qualche modo li riesce a vedere perché "scopre" la loro esistenza (magari per puro caso), poi li apprezza eccome! Ecco dove sta la mia amarezza: sono sicuro che le sue opere non siano per un pubblico di nicchia, anzi è vero proprio tutto il contrario!
Ho un esempio vivente in casa: mia moglie. Conosciuti da poco, la portai a vedere al cinema Mononoke: all'epoca non aveva nemmeno sentito parlare di M, e associava l'animazione giapponese a... beh, lo sapete a cosa Beh, da allora, e dopo aver visto anche il resto della sua opera, ha completamente ribaltato la sua idea di cosa dovesse essere un "cartone giapponese"...
Ciao!
Marco
Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)
Sì, certo. L'ho virgolettato perché si chiedeva "cosa direste a", e quindi stavo proponendo una risposta come sic.poe_ope ha scritto:Il virgolettato è tuo?Shito ha scritto:"Perché non è sensato pensare che la maggioranza degli italiani, e neppure un gran numero di essi, debbano apprezzare un prodotto di un'altra cultura come un film giapponese. E noi che l'apprezziamo non dobbiamo pensare che dovrebbero per questo apprezzare anche altri. A ciascuno il suo."
Trovo sia veramente presuntuoso passare sottobanco l'idea che "quel che piace a noi" (dato soggettivo) sia obiettivamente qualcosa di "veramente buono" (dato oggettivo). E' in effetti una posizione egocentrica che si spaccia per filantropica, ed è una grande ipocrisia inconscia.poe_ope ha scritto: Concordo ma solo in parte e non per i film di M. C'è un equivoco di fondo: non voglio né ho mai voluto che le mie passioni diventassero dei fenomeni popolare (anzi... ), ma che per lo meno quello che c'è di veramente buono (in questo caso nel mondo del cinema e dell'animazione) potesse sfondare le cinzioni degli appassionati di genere e arrivare ad un più ampio gruppo di potenziali fruitori. Questo perché le cose veramente belle sono rare, ed è triste constatare come a volte molti ne possano godere ma non ci riescono solo perché non sanno nemmeno dell'esistenza di simili "gioielli".
La bellezza, la percezione della bellezza è una corrispondeza di tensioni interne e esterne all'animo di ciascuno. "A ciascuno il suo" implicita che ciò che è 'assolutamente bello' per me, possa e soprattutto non debba necessariamente esserlo per il mio prossimo. L'assoluto esiste solo nella relatività altrettanto assoluta del singolo. E mi rendo conto che questo fa sentire molto soli, sì, ma trovo sia meglio dell'ipocrisia egocentrica del credere il contrario.
Le sue opere sono innanzitutto non per noi, ma per un pubblico giapponese. Dichiaratamente. A Miyazaki Hayao non importa NULLA che noi si veda le sue opere. Non le ha fatte per noi. Dichiaratamente. Che a noi piacciano è indubbiamente un'anomalia di una società distrutta come quella contemporanea. Ti prego di dismettere questo caldo manto dell'evangelizzatore, perché -ripeto- è in effetti una forma inconscia di egocentrismo infantile. Persino pensare che a qualcun altro debba anche solo interessare cosa piace a noi è egocentrismo infantile. Dovremmo essere tutti un po' più cresciuti di così.poe_ope ha scritto:[
Detto in altri termini: a volte si pensa che chi non va a vedere qualcosa lo fa solo perché non l'apprezzerebbe (vedi citazione), e invece è vero proprio il contrario coi film di M: chi non li conosce, ma in qualche modo li riesce a vedere perché "scopre" la loro esistenza (magari per puro caso), poi li apprezza eccome! Ecco dove sta la mia amarezza: sono sicuro che le sue opere non siano per un pubblico di nicchia, anzi è vero proprio tutto il contrario!
Questa è una cosa molto bella, chiaramente. Ma c'è un dettaglio: tua moglie, per te, non è "l'altro", ma tua moglie. Ed è quindi sensato e logico che tu condivida con lei un forte rapporto di comunione intellettuale. Questo si dovrebbe pensare a priori e a posteriori della vostra unione, come causa e come effetto. Conseguentemente, che l'una parte di una coppia influenzi l'altra per vera filantropia (che è amore) è non solo giusto, ma doveroso. Non può esistere disinteresse nell'amore.poe_ope ha scritto: Ho un esempio vivente in casa: mia moglie. Conosciuti da poco, la portai a vedere al cinema Mononoke: all'epoca non aveva nemmeno sentito parlare di M, e associava l'animazione giapponese a... beh, lo sapete a cosa Beh, da allora, e dopo aver visto anche il resto della sua opera, ha completamente ribaltato la sua idea di cosa dovesse essere un "cartone giapponese"...
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