Tonari no Totoro - rigogliosamente in italiano

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Rosario
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)

Messaggio da Rosario »

La più bella recensione al film ?

XL REPUBBLICA

Il magico Totoro
di Luca Raffaelli

Il futuro è prossimo, e dipende solo dal giorno in cui deciderete di andare a vedere "Il mio
vicino Totoro", il grande capolavoro del giapponese Hayao Miyazaki (il regista Leone d'oro
alla carriera a Venezia 2005, autore di altri grandi film animati, da "Nausicaa nella valle del vento" a "La città incantata", film Oscar nel 2003). Totoro è del 1988, quando di Miyazaki e
del suo Studio Ghibli sapevano solo pochi appassionati.

Venerdì 18, finalmente arriva in edizione italiana al cinema e in tutta la sua bellezza. Dopo
tanti aggettivi roboanti ora bisogna spiegare perché li si è scelti. Bene. Diciamo che la
spiegazione potrebbe essere questa: Totoro sa raccontare cosa può essere la felicità. Attenzione, però: non lo fa alla fine del film, quando, come nelle storie disneyane, tutti vivono felici e contenti e infatti scompaiono dallo schermo, perché non c'è più nulla da raccontare. No: Totoro racconta la felicità per tutta la sua durata, anche la felicità quando è commozione, tristezza, paura, tragedia perfino (se non ci credete, è un motivo in più per andarlo a vedere). Il film, ambientato in Giappone, vede protagoniste due bambine, Satsuki e Mei (la prima di 11 anni e la seconda di 4), e il loro papà. C'è anche la mamma nel film, ma non sta con loro, perché in ospedale a curarsi per una lunga malattia di cui non si sa bene. Papà e bambine si trasferiscono in una casa in campagna, dove c'è un mondo tutto da scoprire. E' qui che le bambine incontreranno Totoro, una sorta di animale magico. Totoro non salverà Satsuki e Mei da nessun mostro cattivo, né farà uscire la mamma dall'ospedale. Ma Totoro c'è, esiste, e questo basta a rendere ancora più bella la vita di due bambine felici. Nonostante la pioggia. Nonostante la malattia della mamma.
Nonostante qualche litigio e qualche urlo. C'è una scena, bellissima, in cui papà e bambine fanno il bagno insieme, così come lo si fa in Giappone. Non accade quasi nulla, c'è già tutto nei silenzi, nei sorrisi, nel tempo che passa tranquillo. Totoro è realismo puro, a cartoni animati. E racconta lo spettacolo della vita.

John Lasseter, creatore della Pixar con il Leone alla carriera pochi giorni fa, ha scritto
nell'introduzione a "Starting Point" (il libro uscito negli Usa che raccoglie le conferenze di
Miyazaki) che questo film gli ha insegnato a fare cinema. E che la scena in cui le bambine
entrano per la prima volta nella loro nuova casa, agendo in maniera diversa perché diverse per carattere e per età, è da studiare e ristudiare mille volte. Ha ragione. Totoro è bello e fa bene.
Ultima modifica di Rosario il lun set 21, 2009 10:09 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)

Messaggio da Shito »

Quanta inutile prosopopea e mancanza di comprensione. :(

Mi sembra la più pretenziosa delle recensioni, scritta i modo da non sembrare pretenziosa.

Recensione di Shito:

Tonari no Totoro è un film apologetico su un'arcadia giapponese del dopoguerra che in effetti non è probabilmente mai esistita. Tonari no Totoro rappresenta il mondo che Miyazaki Hayao avrebbe voluto vedere, che sognava, e in cui si rifugiava: disegnandolo. E' anche un film tipicamente ipocrita nel fare una apologia tipicamente nipponica della familia nucleare che l'autore per primo non è notoriamente riuscito a vivere. E' un film per bambini fatto da un adulto a cui piacciono i bambini, e al di là dell'ipocrisia narrativa di chi l'ha narrato contiene buoni spunti educazionali, tristemente anacronistici ma altrettanto buoni. Ma è anche un film di grande sensualità e lascivia, come tutte le favole sono, soprattutto quelle di assonanza carrollina. E' un film raccontato con grande delicatezza e leggiadria, e in questo permette agli adulti un regresso alla leggerezza infantile che lo rende piacevole non solo ai bambini. Da adulti, è soprattutto un film che ci si sente bene a dire bello. Soprattutto in occidente, dove difficilmente lo si può realmente capire, ovvero 'sentire', perché in effetti da 'capire' non c'è nulla.
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)

Messaggio da Palla di fuliggine »

luca-san ha scritto:
Shinji71 ha scritto:forse vado ot:qualcuno conosce la stagionalità delle semine del riso in giappone ? mi è nata la curiosità di sapere il mese esatto di ambientazione dell'opera
e' altamente probabile che le vicende del film si svolgano nel mese di maggio...
Se fate caso, nel film compaiono dei calendari a muro (nello studio del papà e soprattutto nell'ospedale, dietro al letto della mamma): da quelli (e dai loro cambiamenti) si capisce che la storia si svolge tra giugno (la prima volta che la famiglia va a trovare la mamma) e agosto (quando le bimbe portano la pannocchia, anzi la pastrocchia :loool: ). Tra l'altro, guardando quando cadono le domeniche, si può anche risalire all'anno, esperimento che qualcuno qui sul forum aveva già fatto, mi pare fosse il 1952, ma non ho voglia di andare a ricercare il post! :D
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)

Messaggio da Vampiretta »

Rosario ha scritto:
luca-san ha scritto:apro e chiudo OT: cinematografo e' l'antitesi di qualsiasi programma a carattere cinefilo.
è l'unico programma che parla di cinema sulla tv generalista, secondo voi è un bene che si parli di anime (seppur in modo impreciso) o no ? Ormai Miyazaki è stato 'sdognanato' presso il grande pubblico, mi aspetto anche un successo al botteghino se possibile (ma è solo un mio sogno)
Hmmm è una domanda complicata sai!?

Perchè se chi ne parla lo fa senza nessun tipo di cognizione di causa in campo dell'animazione giapponese e soprattutto anche in campo di animazione in generale forse non varrebbe neanche la pena parlarne. Perchè oggi è andata bene che alla Dell'Olio Totoro sia piaciuto e l'ha compreso. Con Terramare non eravamo stai così fortunati per il semplice fatto che, se non erro proprio lei, "non era avvezza ai film fantasy"! :cry:

Ora non che tutti debbano trovare i film Ghibli dei capolavori, ma un minimo di ricerca dietro per capire cosa cavolo sei andato a vedere da un critico me l'aspetto e se non lo fa.. bhe io preferirei non parlasse di film! :D
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)

Messaggio da Shito »

Vampiretta ha scritto:
Ora non che tutti debbano trovare i film Ghibli dei capolavori, ma un minimo di ricerca dietro per capire cosa cavolo sei andato a vedere da un critico me l'aspetto e se non lo fa.. bhe io preferirei non parlasse di film! :D
Questo sarebbe in effetti sensato.
Quindi aspettarsi che accadesse sarebbe insensato.
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)

Messaggio da Vampiretta »

Forse sono tarda io, ma non ho mica capito cosa intende il critico di XL REPUBBLICA con "felicità"! :| :?:

A me Totoro piace tantissimo, ma io tutta sta felicità non ce l'ho vista. Le due bambine vivono, come fanno tutti bambini anche di fronte alle cose brutte che possono affrontare. Ma la felicità... bho!!! Al massimo serenità!

Se non ho afferrato qualcosa, mi illuminate?
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)

Messaggio da Vampiretta »

Shito ha scritto:
Vampiretta ha scritto:
Ora non che tutti debbano trovare i film Ghibli dei capolavori, ma un minimo di ricerca dietro per capire cosa cavolo sei andato a vedere da un critico me l'aspetto e se non lo fa.. bhe io preferirei non parlasse di film! :D
Questo sarebbe in effetti sensato.
Quindi aspettarsi che accadesse sarebbe insensato.
E hai ragione anche tu!!!

Io sono spesso troppo ottimista di natura e finisco sempre per restare delusa! :wink:
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)

Messaggio da poe_ope »

Shito ha scritto:Trovo sia veramente presuntuoso passare sottobanco l'idea che "quel che piace a noi" (dato soggettivo) sia obiettivamente qualcosa di "veramente buono" (dato oggettivo). E' in effetti una posizione egocentrica che si spaccia per filantropica, ed è una grande ipocrisia inconscia.
Shito ha scritto:L'assoluto esiste solo nella relatività altrettanto assoluta del singolo. E mi rendo conto che questo fa sentire molto soli, sì, ma trovo sia meglio dell'ipocrisia egocentrica del credere il contrario.
Shito ha scritto:Ti prego di dismettere questo caldo manto dell'evangelizzatore, perché -ripeto- è in effetti una forma inconscia di egocentrismo infantile. Persino pensare che a qualcun altro debba anche solo interessare cosa piace a noi è egocentrismo infantile. Dovremmo essere tutti un po' più cresciuti di così.
Shito ha scritto:Ma c'è un dettaglio: tua moglie, per te, non è "l'altro", ma tua moglie. Conseguentemente, che l'una parte di una coppia influenzi l'altra per vera filantropia (che è amore) è non solo giusto, ma doveroso. Non può esistere disinteresse nell'amore.
Shito ha scritto:E' anche un film tipicamente ipocrita
Shito ha scritto:al di là dell'ipocrisia narrativa
Ahi, ecco il Relativismo Assoluto che fa capolino anche su temi come questi, che peccato, è il cerchiobottismo culturale che oggi giustifica tutto e niente (relativamente parlando, s'intende :wink: )

Grazie per comunque per il presuntuoso, ipocrita, infantile ed evangelizzatore, in parte hai colto nel segno (soprattutto per il primo e l'ultimo), e grazie anche per l'acuta analisi "moglie=amorevole decerebrata condiscendente acritica delle passioni del (all'epoca solo futuro) marito" :sorriso2:

Resto (presuntuosamente) della mia idea, che con poco sforzo molti altri spettatori possono godere (ops, venire evangelizzati...) delle opere del Nostro: scelgano poi loro, con la loro testa, se apprezzare o meno. Tutto il resto c'entra poco o nulla.

Ciao!
Marco
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Shito
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)

Messaggio da Shito »

Mi dispiace notare che, pur avendo puntualmente citato stralci del mio messaggio, non sei stato capace di denotare che in tutti quelli non stavo epitetando te, ovvero la tua persona, quando un tuo atteggiamento espresso e criticato limitatamente a un tuo singolo post su un forum.

Che è esattamente tutto ciò che so di te, e tutto ciò in merito al quale avrei potuto esprimermi.

Non ti ho dato del [rimpiere a piacere] in nessun caso. Ho detto che tale era un tuo atteggiamento, o pensiero. Ma se mi dici che ora sto dicendo una stupidata, non assumerò che tu mi abbia dato dello stupido. Non so se mi spiego, ma ho sempre ritenuto che a collegare nella mente del criticato un suo mero atteggiamento alla sua persona essa tutta non possa essere che una coda di paglia. Di certo, non avrei e non ho avuto intenzione, ragione, motivo, e soprattutto interesse a criticare la tua persona, in quanto in primis non la conosco.

Ma simili questioni a parte, ho trovato veramente triste -e non ho altre parole per dirlo- la tua lettura della mia visione sull'amore, coniugale o meno. La vita e l'essere di una persona che arricchisce la vita e l'essere di un'altra. A vicenda. Perché un/a consorte non è 'un altra' persona, è quella singola altra persona, parte di noi. Non so dove tu abbia letto tra le mie righe qualcosa che potesse sottendere l'interpretazione che tu ne hai dato, ma mi spaventa.

Quanto infine al redux del tuo pensiero, io per primo penso che potenzialmente molte persone potrebbero apprezzare le opere di Miyazaki Hayao e dello Studio Ghibli. Proprio per questo, mi sono dato da fare per contribuire a una localizzazione fedele di quelle opere (senza la quale, anche l'eventuale apprezzamento non avrebbe potuto che essere fasullo). Tuttavia, credo vi sia un limite all'intento di proselitismo. Ovvero: il film è in sala. Anche lasciare il campo libero alle affinità elettive, per quanto nichilistico possa apparire, potrebbe essere in effetti la cosa più sensata da farsi.
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)

Messaggio da ghila »

Rosario ha scritto:John Lasseter, creatore della Pixar con il Leone alla carriera pochi giorni fa, ha scritto
nell'introduzione a "Starting Point" (il libro uscito negli Usa che raccoglie le conferenze di
Miyazaki) che questo film gli ha insegnato a fare cinema.
Ecco ragazzi. Ma glielo hanno detto a quelli di cinematografo, si si, quelli che hanno scritto quell'emerita sfilza di banalità su questo FILM (DA e PER IL CINEMA STRACAZ#*), postata da Rosario qualche pagina or sono?
No perché ci sta la soggettività, la poca comprensione, la differenza culturale che non si vuole colmare, ma qui si rasenta il ridicolo.
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)

Messaggio da Shinji71 »

secondo me Ghila non sono nemmeno in cattiva fede,voglio dire mi paiono come dei reporter che scrivono del mondo senza visitarlo,non sono soggettività, poca comprensione, o differenza culturale i distanziali ma banalmente l'ignoranza altresì detta non conoscenza.
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)

Messaggio da Rosario »

Riporto le parole di Roberta Frighi sul forum sigletv.net

robertinaviolacea
mar 22 set 2009, 3:41

Salve a tutti!
Sono la cantante delle sigle del film "il mio vicinoTotoro".
Girando un po' su internet ho ritrovato il vostro forum al quale partecipai qualche anno fa poichè ero la corista dell'evento "la notte delle sigle".. sono stata selezionata direttamente dal Giappone poichè ritenuta la voce più simile all'originale..è vero,le parole a volte possono sembrare "cacofoniche" e ogni tanto si fa fatica a coglierle,ma semplicemente perchè nell'adattamento italiano si è cercato il più possibile ,anzi mi permetto di dire che sono "identici", gli accenti e la metrica delle canzoni originali..logicamente il giapponese c'entra ben poco con l'italiano e quindi è stata ovvia la necessità di spostare degli accenti nelle parole.
Però posso assicurarvi che c'è stata una cura immensa in questo lavoro..non sono parole messe a caso..tutto il lavoro svolto è stato meticoloso per ottenere il risultato più vicino sia come significato che come sonanze all'originale giapponese.
Personalmente non ho mai lavorato con un team cosi "pignolo" nelle cure dei dettagli.
Orgogliosa di aver partecipato a questo capolavoro di animazione!
Un saluto a tutti
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algid
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)

Messaggio da algid »

infatti i risultati si vedono! anzi si sentono! eheh
complimenti ancora!! :gresorr:
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)

Messaggio da ghila »

Shinji71 ha scritto:secondo me Ghila non sono nemmeno in cattiva fede
Non volevo certo arrivare a dire questo. Anche perché poi esaltano la figura di Miyazaki per i film successivi. Ma svilendo in tal modo un capolavoro come Totoro (fondali fermi? Forma che difetta? Storia semplicistica???), dimostrano semplicemente (e in modo assai ridicolo) di non aver compreso poi molto bene DA DOVE NASCONO i capolavori da loro citati. Oltre a non aver compreso la sottilissima trama di rimandi e tradizioni (e ci può stare), non hanno manco capito l'enorme valenza simbolica del mondo immaginario creato per il film.
E per mondo immaginario naturalmente non mi riferisco a quello magico di Totoro...
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Re: Il vicino Totoro (ovvero, sul ri-doppiaggio italiano)

Messaggio da Rosario »

ancora Roberta Frighi dal forum sigletv.net

robertinaviolacea
gio 24 set 2009, 13:50

Ringrazio tutti per i complimenti..detto da voi esperti e appassionati del genere è veramente un onore!!
..concordo con il fatto che forse le parole erano un po' "ostiche" all'ascolto e ammetto che anche il cantarle non è stato semplice..ma vi assicuro che è stata un esigenza anzi quasi un "imposizione" dei giapponesi il mantenere le sonanze "uguali" all'originale..erano scettici all'idea di rifare le sigle in italiano,anzi da quel che so solo in italia è stata data questa possibilità di riadattamento del testo in un altra lingua...come ripeto sono stata selezionata tra altre voci per la similitudine di timbro e di conseguenza prima di dare l'ok per il riadattamento ,in giappone hanno voluto ascoltare il rusultato finale ed hanno dato la loro approvazione solo in base al fatto che metriche e accenti fossero identici.
Ovviamente il "cuore" si perde e l'immediatezza all'ascolto anche,ma sarebbe impossibile altrimenti;avendo dei vincoli cosi ferrei sfido chiunque altro a comporre un testo migliore..credo che Gualtiero abbia fatto un ottimo lavoro e che abbia dato il meglio anche perchè caso contrario non gli avrebbero dato l'ok per l'adattamento.
Poi ovviamente i gusti sono gustie la maniera di percepire l'ascolto varia da persona a persona..però vi assicuro che l'impegno è stato massimo!!
Un abbraccio a voi e grazie ancora
Roberta

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