Vi riporto (e linko) un intervento un po' meno criptico su un altro forum.
Dal Pluschan. Se non è una scaletta poco ci manca. Solo che mi sfuggono alcuni riferimenti...Shito ha scritto:Detto questo, di recente oltre che di questi porci e di canidi ho scritto anche di altri canidi, antichi cani selvatici, nel caso.
A parte la gustosa indagine di filologia, che porta a capire come ciò che per noi è 'cane selvatico' (lett: dei boschi), per i giapponesi sia 'cane montano' (lett: delle montagne), dato che ognuno associa l'idea di 'natura incontaminata, con creature non domesticate' a un'immagine diversa (per noi il bosco, per loro la montagna), a parte l'indagine filologico storica che mi ha portato a scoprire che i giapponesi in passato chiamavano 'cani selvatici' i lupi, dato che non avevano ancora separato i due rami della famiglia (insomma, non esisteva la parola 'ookami'), ho notato poi una cosa ben più evidente, che mi sono vergognato a non avere notato prima.
Quella che dona a lui il pugnale prezioso è doppiata dalla stessa voce di quell'altra a cui poi lui dona il pugnale stesso.
Come dire: non credo sia un caso, eh!
Ora, mentre tento di rifinire il copione dei canidi, è tempo di provini.
Poi verrà il tempo di scrivere di sparizioni e nomi che cambiano.
Poi ancora di goccioloni e zafferano (cosa che mi preoccupa di più).
Frattanto, si è riscritto di noviziati con scope e ramazze, strade di campagna e cemento, nonché di Evangelion ante litteram.
Poi ancora ci saranno storie vere da luoghi e genti non di fantasia, tra il bosco di Mitaka, i natali dei masti di Koganei, e i canali della cosiddetta Venezia d'Oriente.
L'estate è stata intensa, l'autunno si preannuncia ancora più fitto.
Speriamo ne varrà la pena.