Che uomo parco: da ammirare.pippov ha scritto: .. magari ne farei a meno, ecco...
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Re: Porco Rosso - stralci dal (ri)doppiaggio
"Pur sprovvisto di soldati, e solo, combatteva il mondo e i suoi vizi in questo luogo". (Yasushi Inoue).
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Re: Porco Rosso - stralci dal (ri)doppiaggio
Piuttosto sarebbe carino avere le due versione quando verranno affrontate opere come Mononoke o Sen to Chihiro, giusto per far capire come non si deve stravolgere un'opera!
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- La morte è come il sesso al liceo: se sapessi quante volte ci sei andato vicino ti piglierebbe un colpo (George Lass)
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Re: Porco Rosso - stralci dal (ri)doppiaggio
Concordo con quanto detto da pippov poco sopra. Le situazioni sono assai diverse. Conan doveva scontare (come molti altri titoli degli anni 70/80) il fatto di avere un doppiaggio "riconoscibile" e "amato" (in buona misura almeno) da coloro che videro l'anime in quel periodo e che in più occasioni, hanno mostrato "difficoltà" nell'accettare nuove voci e adattamenti, seppur più coerenti e aderenti all'originale. Considerando che i primi destinatari delle versioni home sarebbero stati appunto "i ragazzi degli '80", l'inserimento del doppiaggio storico doveva servire principalmente ad "accontentare" (non perdere) i fans di vecchia data, cercando nel contempo di conquistarne di nuovi "indirizzandoli" verso la nuova edizione (non per caso passata infatti anche in televisione). Io stesso non ho disdegnato la presenza di questo "extra" (essendo io per primo un "vecchio nostalgico"... ) nella versione più recente dei dvd by dynit, ma nel contempo devo anche aggiungere che la nuova versione mi ha soddisfatto. Il "defunto" doppiaggio di Porco Rosso quindi, non ha motivo di essere riportato alla luce. Lo stesso Shito dice chiaramente che "il 'vecchio' doppiaggio altro non è che una brutta copia di quello eseguito adesso", per cui direi tranquillamente: lasciamolo riposare in pace!Cobra70 ha scritto:Lo stesso senso che ha avuto l'aver inserito all'interno dei dischi di "Conan il ragazzo del futuro" il doppiaggio originale presente sui dvd della Yamato Video.
Cobra70
Prepariamoci invece alla visione di un Porco Rosso "inedito" (nel nostro idioma, naturalmente), dal quale sapremo certamente trarre grandi emozioni!
Re: Porco Rosso - stralci dal (ri)doppiaggio
!!!Ratto Volante ha scritto:avere le due versione quando verranno affrontate opere come Mononoke o Sen to Chihiro
Ne vedremo delle belle (visto che delle brutte ne abbiamo già viste abbastanza...)!
Raro concedit, numquam negat, semper distinguit
Re: Porco Rosso - stralci dal (ri)doppiaggio
Sulla questione "doppiaggi storici":
Chi riconosce un errore e non lo corregge, ha commesso un altro errore.
Ovvero:
l'unico posto in qui quei doppiaggi andrebbero messi è il dimenticatoio della damnatio memoriae.
Chi riconosce un errore e non lo corregge, ha commesso un altro errore.
Ovvero:
l'unico posto in qui quei doppiaggi andrebbero messi è il dimenticatoio della damnatio memoriae.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: Porco Rosso - stralci dal (ri)doppiaggio
A quanto si dice su internet, Il festival internazionale del film di Roma (che si terrà dal 28 ottobre al 5 novenbre)potrebbe porre all'attenzione del pubblico ghibliano una succulenta anteprima.
Mmmm... quindi era questo che si tramava nell'ombra...
Mmmm... quindi era questo che si tramava nell'ombra...
"Durante la mia fanciullezza i dolori e le gioie superavano quelli di ogni altro. Cantavo e piangevo senza ragione, ma sempre sinceramente. Con l'età mi sono guastato. Ma la mente del bambino ritorna in me durante i sogni." Gong Zizhen
Re: Porco Rosso - stralci dal (ri)doppiaggio
Confermata la presenza di una retrospettiva succulenta sullo Studio Ghibli! Ecco i titoli
OTSUKA YASUO NO UGOKASU YOROKOBI
KURENAI NO BUTA
OMOHIDE PORO PORO
KAZE NO TANI NO NAUSHIKA
MAJO NO TAKKYUBIN
HEISEI TANUKI GASSEN PONPOKO
YANAGAWA HORIWARI MONOGATARI
MIMI WO SUMASEBA
SEN TO CHIHIRO
MONONOKE HIME
Ed ecco il programma
Non mi pare sia specificato la lingua di proiezione per i titoli già editi Porco Rosso compreso
OTSUKA YASUO NO UGOKASU YOROKOBI
KURENAI NO BUTA
OMOHIDE PORO PORO
KAZE NO TANI NO NAUSHIKA
MAJO NO TAKKYUBIN
HEISEI TANUKI GASSEN PONPOKO
YANAGAWA HORIWARI MONOGATARI
MIMI WO SUMASEBA
SEN TO CHIHIRO
MONONOKE HIME
Ed ecco il programma
Non mi pare sia specificato la lingua di proiezione per i titoli già editi Porco Rosso compreso
Re: Porco Rosso - stralci dal (ri)doppiaggio
Alla faccia dell'anteprima...
Adesso capisco a cosa sarebbero servite le giornate di 72 ore!
Mi fate paura voi 2... C'è qualcosa che non potete fare?
Adesso capisco a cosa sarebbero servite le giornate di 72 ore!
Mi fate paura voi 2... C'è qualcosa che non potete fare?
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho
Re: Porco Rosso - stralci dal (ri)doppiaggio
Sciogliere l'attack speciale che ti tiene incollato a Pescara: quello è troppo per chiunque !pippov ha scritto: Mi fate paura voi 2... C'è qualcosa che non potete fare?
"Pur sprovvisto di soldati, e solo, combatteva il mondo e i suoi vizi in questo luogo". (Yasushi Inoue).
Re: Porco Rosso - stralci dal (ri)doppiaggio
Scusate, ma questo film di Takahata non sapevo nemmeno esistessesdz ha scritto:YANAGAWA HORIWARI MONOGATARI
Raro concedit, numquam negat, semper distinguit
Re: Porco Rosso - stralci dal (ri)doppiaggio
E' un meraviglioso documentario sui canali di Yanagawa, un'immersione calma ed appagante in una realtà complessa e assai fragile.ghila ha scritto: YANAGAWA HORIWARI MONOGATARI
Scusate, ma questo film di Takahata non sapevo nemmeno esistesse
Il DVD si trova facilmente, con i sottotitoli in inglese.
(Approfitto per mandare un abbraccio a tutti e tre, nel frattempo. )
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Re: Porco Rosso - stralci dal (ri)doppiaggio
Io un senso non lo vedo, da un punto di vista di rispetto dell'originale. Al piu' posso intuire una presunta finalita' commerciale, per non scontentare i fan della nostalgia (e, conseguentemente, invogliarli all'acquisto)Cobra70 ha scritto:Lo stesso senso che ha avuto l'aver inserito all'interno dei dischi di "Conan il ragazzo del futuro" il doppiaggio originale presente sui dvd della Yamato Video.Shito ha scritto:A tutti gli effetti il 'vecchio' doppiaggio altro non è che una brutta copia di quello eseguito adesso, da ogni punto di vista.
Non capisco il senso, o il fine, dell'osservazione di Cobra.
Per la cronaca, chi ha editato quei DVD ha ritenuto che quella fu-sigla italiana fosse talmente "storica" da dover essere inserita anche nella pista audio col nuovo doppiaggio italiano (quello con Patriarca+Padoan), sia in testa che in coda. Riservando le sigle originali alla sola pista giapponese.
Non mi stupisce che quest'editore sia lo stesso che ha deciso di usare recentemente la pronuncia gUndam anziche' gAndam, pur sapendo che la prima pronuncia e' sbagliata.
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Re: Porco Rosso - stralci dal (ri)doppiaggio
C'è da dire che esiste anche una filologia - per così dire - delle traduzioni.
Faccio un esempio, non so quanto calzante ma comprensibile - credo - a tutti: nella trilogia originale di Guerre Stellari i traduttori italiani decisero, per motivi di sonorità della pronuncia, di storpiare o cambiare proprio alcuni nomi dei protagonisti. Così Darth Vader e diventato Dart Fener, Leia è diventata Leila, Han è diventato Ian e, addirittura, R2-D2 è diventato C1-P8 e C3PO è cambiato in D3BO (sorvolando sulla guerra dei cloni, divenuta misteriosamente la guerra dei quoti!).
Quando è stata prodotta la trilogia dei prequel i traduttori hanno scelto di rimanere fedeli all'originale e i due droidi (esattamente gli stessi che avevamo già visto nelle loro future avventure) sono diventati, o meglio sono tornati ad essere, C3PO e R2-D2. Ebbene, pur consapevole della fedeltà all'originale, confesso di aver provato un forte disagio a sentire quei nomi, essendomi ormai affezionato alla versione riadattata.
Spero di aver fatto capire cosa volevo dire!
Faccio un esempio, non so quanto calzante ma comprensibile - credo - a tutti: nella trilogia originale di Guerre Stellari i traduttori italiani decisero, per motivi di sonorità della pronuncia, di storpiare o cambiare proprio alcuni nomi dei protagonisti. Così Darth Vader e diventato Dart Fener, Leia è diventata Leila, Han è diventato Ian e, addirittura, R2-D2 è diventato C1-P8 e C3PO è cambiato in D3BO (sorvolando sulla guerra dei cloni, divenuta misteriosamente la guerra dei quoti!).
Quando è stata prodotta la trilogia dei prequel i traduttori hanno scelto di rimanere fedeli all'originale e i due droidi (esattamente gli stessi che avevamo già visto nelle loro future avventure) sono diventati, o meglio sono tornati ad essere, C3PO e R2-D2. Ebbene, pur consapevole della fedeltà all'originale, confesso di aver provato un forte disagio a sentire quei nomi, essendomi ormai affezionato alla versione riadattata.
Spero di aver fatto capire cosa volevo dire!
Re: Porco Rosso - stralci dal (ri)doppiaggio
Come ci si può affezionare a qualcosa che ci è stato propinato, ingannati sia per crassa ignoranza, sia (peggio) ad arte per ignobile fine basso-commerciale, da cialtroni incapaci di deontologia professionale ?
Questo io mi chiedo sempre, non riesco proprio a capacitarmi.
Come si può essere solo e solamente presi da una propria esperienza autistica, insignificante in quanto occasionale e fallace (il contrario cioè di "universale e necessaria"), priva della più elementare pulsione epistemologica che dia l'unico senso possibile e valido alla fruizione di un'opera ??
Come si può, insomma, attribuire la pur minimale dignità di "affezione" ad una simile nullità di esperienza, in quanto totalmente fuorviata da un inganno di traduzione e/o adattamento, tantopiù se rifilato colpevolemente e intenzionalmente ?
Siamo così stoltamente storditi da una edonistica e psico-egotica follia di iperattribuzione di importanza a qualsiasi cosa faccia parte della nostra povera, piccola micro-esperienza, e dei nostri ricordi, ben patetici nella fattispecie ?
Io mi sentirei un idiota ad "affezionarmi" ad un falso imbecille qualsivoglia.
Ma se, poniamo, Mozart, nella Sonata in Si bemolle maggiore KV570 ha scritto chiaramente un re diesis alla misura n.6 e il deficiente di turno (buon esempio: Allevi) per suo capriccio vi propina un re naturale, e la impariamo così, non dovremmo essere felici di scoprire il prima possibile che è un inganno e "reimparare" la melodia con la nota corretta con grande sollievo ?
Non è questa la corretta e unica forma di conoscenza, l'unica che possa suscitare una qualche soddisfazione di fruizione ?
Il fatto che l'abbiamo imparata sbagliata può mai essere degno di una qualsivoglia affezione introiezionale ??
"Ridatemi il mio doppiaggio , non importa che sia falso, non importa che sia una porcheria: è più importante che sia il mio".
IO.
Io ed io solo.
Contano solo le MIE sensazioni, i MIEI ricordi fasulli, non l'opera, non il sudore e il sangue di chi l'ha confezionata, non il significato vero ed unico, originale.
Cioè: il vuoto annichilente del nulla.
Questo io mi chiedo sempre, non riesco proprio a capacitarmi.
Come si può essere solo e solamente presi da una propria esperienza autistica, insignificante in quanto occasionale e fallace (il contrario cioè di "universale e necessaria"), priva della più elementare pulsione epistemologica che dia l'unico senso possibile e valido alla fruizione di un'opera ??
Come si può, insomma, attribuire la pur minimale dignità di "affezione" ad una simile nullità di esperienza, in quanto totalmente fuorviata da un inganno di traduzione e/o adattamento, tantopiù se rifilato colpevolemente e intenzionalmente ?
Siamo così stoltamente storditi da una edonistica e psico-egotica follia di iperattribuzione di importanza a qualsiasi cosa faccia parte della nostra povera, piccola micro-esperienza, e dei nostri ricordi, ben patetici nella fattispecie ?
Io mi sentirei un idiota ad "affezionarmi" ad un falso imbecille qualsivoglia.
Ma se, poniamo, Mozart, nella Sonata in Si bemolle maggiore KV570 ha scritto chiaramente un re diesis alla misura n.6 e il deficiente di turno (buon esempio: Allevi) per suo capriccio vi propina un re naturale, e la impariamo così, non dovremmo essere felici di scoprire il prima possibile che è un inganno e "reimparare" la melodia con la nota corretta con grande sollievo ?
Non è questa la corretta e unica forma di conoscenza, l'unica che possa suscitare una qualche soddisfazione di fruizione ?
Il fatto che l'abbiamo imparata sbagliata può mai essere degno di una qualsivoglia affezione introiezionale ??
"Ridatemi il mio doppiaggio , non importa che sia falso, non importa che sia una porcheria: è più importante che sia il mio".
IO.
Io ed io solo.
Contano solo le MIE sensazioni, i MIEI ricordi fasulli, non l'opera, non il sudore e il sangue di chi l'ha confezionata, non il significato vero ed unico, originale.
Cioè: il vuoto annichilente del nulla.
"Pur sprovvisto di soldati, e solo, combatteva il mondo e i suoi vizi in questo luogo". (Yasushi Inoue).
Re: Porco Rosso - stralci dal (ri)doppiaggio
Si tende spesso ad anteporre l'egotica istanza nostalgica all'assoluto dell'originale, a discapito di una qualsivoglia attenzione verso l'univoca veracità di quest'ultimo. Penso che si tratti di un tipo di afflato nostalgico assai pericoloso, poiché si accontenta di appigliarsi ciecamente all'abito infantile senza più sottoporlo a giudizio.
Ciò che si è amato in gioventù nella sua forma deteriore non dovrebbe mai prescindere (in una situazione di ideale maturità) dalla rettifica dell'intelletto. A mio avviso, la nostalgia può diventare virtuosa (o per meglio dire tollerabile) solo laddove quella mutila affezione giovanile vada a convogliarsi in un incentivo allo slancio conoscitivo reale verso l'oggetto.
Altrimenti è solo feticistica idolatria di sé, non c'è verità dell'opera, non c'è contatto comunicativo di alcun genere: come direbbe forse Shito, "ci si limita a specchiarsi sul volto altrui".
Ciò che si è amato in gioventù nella sua forma deteriore non dovrebbe mai prescindere (in una situazione di ideale maturità) dalla rettifica dell'intelletto. A mio avviso, la nostalgia può diventare virtuosa (o per meglio dire tollerabile) solo laddove quella mutila affezione giovanile vada a convogliarsi in un incentivo allo slancio conoscitivo reale verso l'oggetto.
Altrimenti è solo feticistica idolatria di sé, non c'è verità dell'opera, non c'è contatto comunicativo di alcun genere: come direbbe forse Shito, "ci si limita a specchiarsi sul volto altrui".
La paura senza coscienza, anticamera dell'abulia. La volontà senza vincoli, ciglio della voragine.