Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Shito
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Re: Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Messaggio da Shito »

-Kamaji- ha scritto:
Prevenuto lo sono eccome ma non per antipatie di sorta. Ma perché già scottato con Ged con Porco e solo in parte con Howl e Ponyo (Totoro lo ritengo invece un buon adattamento).
Invero nutro un ottimo ricordo riguardo tuoi precedenti adattamenti come Laputa e Kiki (anche se proprio non mi spiego l'adattamento delle due songs in quest'ultimo assai imbarazzanti :), errore di gioventù probabilmente), ma entrambi i due film risultano gradevoli all'ascolto e ben lungi dallo stile che caratterizza gli ultimi tuoi lavori. Parlo a livello percettivo e sensitivo, non posso addentrarmi in discorsi linguistici più approfonditi perché non ho competenze appropriate, la mia capacità di comprensione del giapponese è veramente limitata.
Mh, strana scaletta di preferenze.

A parte che ovviamente con le canzone di Kiki non avevo NIENTE a che vedere (se non il mal di pancia che mi causarono, insieme alla colonna sonora rimaneggiata), direi che Kiki è il più artificioso di tutti i testi che ho scritto per un film Ghibli. Partendo da un testo semplice come quello, ci sono degli eccessi di perifrasi che di certo non ripeterei (in particolare per la resa di 'tanomu') e cose simili.

Laputa era meglio.

Howl era molto meglio di Laputa, ma era un testo ben più infarcito di sapore medievaleggiante e 'magheggi' di sorta. Stesso discorso per Ged, che si prende anche molto più sul serio.

Ponyo lo trovo un testo semplice, fatta eccezzione per Fujimoto (come in originale).

Quello chen voglio enfatizzare è il fatto che, che tu ci creda o meno, la fessione che senti nei testi italiani dipende al 90% dalle differenze degli originali. :)

Ho parlato di stile e non a caso, infatti in questa frase (riportata sotto) secondo me si palesa la falla più grande nel sistema da te imbastito.
Su tutto, sono davvero molto felice che si siano sollevate discussioni stilistiche sui miei adattamenti. E' una cosa periodica, e fa parte della natura delle cose. Tuttavia, ciò che sfugge ai più è che -al di là della mia posizione 'stilistica' che è discutibile, e che sono sempre felice di illustrare, spiegare, motivare (come facevo poc'anzi con Raghnar), parlare dello 'stile' significa avere assunto che il 'contenuto' è salvo.
Il problema di base è che stiamo parlando dello stile appunto ma di chi? Non di Hayao e non di Isao. Purtroppo stiamo parlando del tuo e ciò dimostra che seppur tu riesca magistralmente a preservarne i contenuti non riesci ad esimerti dall'imporre un tuo proprio stile al di sopra di quello originale autoriale= sovratesto=cannarsese.
Io non parlavo di un 'mio' stile, ma dell'ideale concetto di 'stile di adattamento'.

SE esiste un 'mio' stile di adattamento, ebbene quello stile è -come ho più volte espressamente dichiarato e altresì provato nei miei lavori- l'aderenza all'originale da ogni punto di vista.

Anche il 'non-stile' (inteso come assenza di maniera del sé) può essere 'uno stile'? Tutto si riduce a un gioco semantico, così, ma se vogliamo dirlo allora sì.

Si dirà che la trasparenza è un colore. :)

PS:

Non ho mai visto Frankestein Jr., ma il casus di adattemento della celebre battuta mi è stato sottoposto come sfida tante volte, con racconto della scena, che ormai ce l'ho in testa. Non che voglia provarmi 'coerente' in chissacosa, né che consideri la 'coerenza' diacronica altro che un falso-valore da superego ipertrofico. Il discorso di una certa necessità di assonanza, di intonazione nel proprio essere mi pare invece mirabile.
Ultima modifica di Shito il dom mar 06, 2011 6:13 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Messaggio da -Kamaji- »

Poiché il tuo "stile di adattamento" mi da il voltastomaco, e sempre più nel tempo, finirò semplicemente nel fare quanto ripromessomi, ossia piuttosto che sentire un italiano artefatto e affettato volto e rivolto a senso unico ad un poco gradevole scimmiottamento strutturale della lingua giapponese, preferisco guardare direttamente il film nella sua lingua d'orgine con sottotitoli in inglese (ufficiali Ghibli).
Cosa che tra l'altro consiglio a tutti a prescindere.

PS.
Non ho mai visto Frankestein Jr.
In tal caso dovevi a mio avviso astenerti dall'esprimere giudizio per i motivi che già dissi:
Potrebbe anche essere che Shito non abbia visto il film per non sporcarsi gli occhi e l'animo e però si sia solo letto il copione, e risultare quindi coerente od onesto con la visione negativa che nutre nei confronti di tale "arte cinematografica" ma di rimando, ahimè, entrerebbe in contrasto con un'altra sua asserzione: " non è possibile giudicare l'efficacia o meno di un adattamento cinematografico basandosi solo sul testo perché verrebbero a mancare elementi altresì fondamentali e importanti quali l'enfasi e il tono recitato" (ovviamente cito a memoria).
Se invece visione ci fosse stata, considerato il forte pregiudizio nei confronti di tale media e considerate le sue rigidissime ed estreme prese di posizione sempre nei confronti di suddetto media come potrebbe il suo essere un giudizio obbiettivo a differenza di uno che giudica con "occhi non velati dall'odio"?

In entrambi i casi non è stato coerente (od onesto) e per tal motivo, in questo specifico caso, la sua posizione e il suo giudizio non possono considerarsi competenti o costruttivi ai fini dell'analisi affrontata perché appunto viziati.
Con questo passo e chiuso perché l'argomento non solletica più il mio interesse.
La mia strada fruitiva è ben delineata.
Buona prosecuzione
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Re: Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Messaggio da Shito »

Non credo, e non ho mai intesto, produrre un italiano che scimmiottasse la sintassi del giapponese.

L'uso di dislocazioni tema/rema, frasi segmentate o quant'altro sono cose all'ordine del giorno, e anzi tipiche, dell'italiano parlato -ovvero dialogico-.

Ma non vorrei tediarti. Dei gusti non si discute, e non sarò io a biasimarti per voler fruire delle opere nella loro unica versione originale, e indi perfetta. :)

Sul tuo PS:

Non ho giudicato un film, ma un semplice caso di una battuta che mi è stata riportata alla nausea negli anni. :)

Mio PS:

Dovresti smettere di dire 'ok non torno più' e poi tornare sempre, dato che sembra una cosa un po' puerile. Il consiglio è quello di restare. :)
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Re: Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Messaggio da -Kamaji- »

Non ho giudicato un film, ma un semplice caso di una battuta che mi è stata riportata alla nausea negli anni.
Lo so bene ma lo stesso valeva su pluschan riguardo il celeberrimo scambio tra politico muratore e giornalista, in quella circostanza dicesti che era necessario sentire il tono recitato per poter esprimere giudizio vero e proprio sull'efficacia o meno dell'adattamento. Lo stesso posso dirti nei confronti della battuta in Frankenstein Jr.
Dovresti smettere di dire 'ok non torno più' e poi tornare sempre, dato che sembra una cosa un po' puerile. Il consiglio è quello di restare.
Forse hai ragione ma poi non sai quanto dovresti sopportarmi... :)

Salutiamoci così: "A non si sa quando"
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Re: Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Messaggio da Shito »

-Kamaji- ha scritto:
Non ho giudicato un film, ma un semplice caso di una battuta che mi è stata riportata alla nausea negli anni.
Lo so bene ma lo stesso valeva su pluschan riguardo il celeberrimo scambio tra politico muratore e giornalista, in quella circostanza dicesti che era necessario sentire il tono recitato per poter esprimere giudizio vero e proprio sull'efficacia o meno dell'adattamento. Lo stesso posso dirti nei confronti della battuta in Frankenstein Jr.
La differenza è che nel caso di Frankestein Jr. si parla di 'traduzione' di un gioco di parole, non dell'atmosfera di una scena di stampo neorealista come nel caso in discussione per Ponpoko.
Dovresti smettere di dire 'ok non torno più' e poi tornare sempre, dato che sembra una cosa un po' puerile. Il consiglio è quello di restare.
Forse hai ragione ma poi non sai quanto dovresti sopportarmi... :)

Salutiamoci così: "A non si sa quando"[/quote][/quote]

Sempre a disposizione.

Al di là delle questioni di resa d'adattamento, inoltre, potresti addentrarti nel merito contenutistico delle opere in uanto tali, che vorrebbe (dovrebbe!) prescindere dalla lingua di fruizione. :)
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Re: Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Messaggio da pippov »

Shito ha scritto:...(e magari anche una riconsiderazione di Pippov!)...
Ma non sono intervenuto più in attesa della visione del film. Però non vedo cosa dovrei riconsiderare... ^^
Ho letto critiche che mi suonavano sensate. Ho letto risposte che già conoscevo, e che mi paiono altrettanto sensate. Ho capito che non ci sarà mai un verdetto definitivo, com'è giusto che sia.
Di mio non credo di aver aggiunto nulla, se non qualche domandina sparsa per chiarirmi meglio il tutto.

Continui a chiedere critiche sensate. E a ritenerle infondate perchè non oggettive (cioè, non coincidenti con le tue conclusioni, che per "definizione" sono le uniche oggettive, in quanto soddisfano tutta una lunga serie di criteri che tu stesso hai fissato... ^^). Il che è molto coerente, e ci assicura che il tuo lavoro sia ben fatto e porti ad un risultato eccellente.
Sempre se teniamo come fermi i tuoi criteri.
Volevo capire se avesse senso capovolgere questi criteri, ottenendo un risultato altrettanto buono.
Non lo saprò mai. Tu, giustamente, rimani della tua idea. Dillà il discorso si è perso. Io non ho la capacità di affrontarlo "di mio".

Vedrò il film e dirò che è un lavoro ben fatto, come al solito, fidandomi come ho fatto fino ad oggi. Ma va benissimo così. ^^
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Re: Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Messaggio da Shito »

Io ho messo in campo, qui, le ragioni per cui le critiche del caso non sono sensate.

I motivi per cui l'altra strada (che nelle mie lezioni chiamo 'pippo', laddove quella che seguo io è 'topolino') è stupida e insensata.

Intendevo leggere una tua riflessione su quelle fornite motivazioni.

Io non credo nelle antinomie.

Ovvero, reminder [revisionato] per te e per chi altri: :)
Shito ha scritto:
Ma è proprio qui il punto: tu SCEGLI di far rimanere lo zero sulla lingua giapponese, e questo suona strano al pubblico italiano che ha l'asticella puntata più in basso, quindi aggiungi una sensazione alla visione, questo senso di "stranezza" e di "estraneamento" che non era inteso nell'opera originale. Questo non è quello che chiamo adattamento "perfetto"
E qui invece hai torto, obiettivamente, e ti spiego il perché.

Perché -parlando di FATTI- tu sei italiano, e la narrazione, nonché il suo autore, sono per te stranieri.

E tu, italiano, SAI di stare vedendo una (seppur tradotta nella tua lingua) opera *straniera*, in autorato e *contenuti*.

Quindi di base NON DOVRESTI aspettarti che le situazioni siano 'italiane', i modi di dire 'italiani', i canoni espressivi 'italiani'.

Semplicemente perché sai da principio che non lo sono e non possono esserlo.

Tradurre la *lingua* non afferrisce alla 'domesticazione' di modi, contenuti, sensazioni.

Se in un anime giapponese ci fosse un personaggio italiano, altrimenti, non lo avvertiresti come 'diverso' dagli altri, no?

Io non 'scelgo' di far rimanere l'erspessività giapponese come giapponese. Dato che questa non è una variazione, è una naturale permanenza.
La variazione, l'alterazione (di uno stato di quiete) sarebbe piuttosto fare un insensato re-setting del centro del sistema di riferimento culturale-espressivo.

Lasciarlo dov'è è solo la naturalità del tutto.


NON aggiungo nulla. Ciò che aggiunge, semmai, è il SEMPLICE DATO DI FATTO che tu, italiano, scegli di fruire un'opera giapponese.

Questo è un gradino che è nella realtà dei fatti, non nell'operato di Shito.

Eliminarlo in fase di adattamento, questo sì, sarebbe 'operare' in sede di adattamento.


Operare in modo insensato, ingiustificato, ignorante e stupido.


Altri adattori, al fine di evitare questo, aggiustano l'asticella più verso lo zero della lingua Italiana, evitando quindi di aggiungere sensazioni non previste. Tuttavia così facendo sono costretti a perdere qualche frase, qualche "sottigliezza". Ovviamente neanche questo è quello che chiamo adattamento "perfetto".
Ripeto, se ci rifletti ti renderai conto che non è l'adattamento fedele a 'aggiungere' alcunché.
E' la semplice fruizione del 'diverso', dello 'straniero'.
Se uno 'straniero' ti risulta 'familiare' è solo perché è stata operato una sua ingrata domesticazione.
Che è uccidere il valore dell'incontro col diverso.

Non esiste l'adattamento 'perfetto'.

Ma quello che io pratico è un adattamento che definirei *sensato*.

L'altra strada è quella di un'opera di adattamento invece insensata: insensata perché violenta, ingiustificata e ingiustificabile, altamente lesiva dell'integrità culturale di un ìopera e della cultura stessa che partorendola vi resta intrisa, e soprattutto diseducativa.


Una cosa che non ha senso alcuno.
E non ha senso neppure pensare che potrebbe avere senso.

E in nome di cosa si vorrebbe ragguagliare un senso, poi?
In nome di una voglia di 'naturalezza percettiva' che è *indebita* e *impossibile* e *impretendibile* di fronte all'opera di una cultura aliena?
Per carità!

L'unico senso nel fruire il diverso è capire qualcosa che non ci appartiene, conoscere il diverso significa allargare le proprie vedute.

La NATURALE, DOVEROSA e INEVITABILE straniazione che si prova dinanzi al diverso è gravida di arricchimento interiore. Sempre.

Sono certo, ma ti giuro proprio sicuro, che se ci pensi ti ricrederai e converrai con me.

La cosa è troppo plateale, e tu sei una persona logica.
Quello che sto dicendo è che non può esistere l'adattamento "perfetto", quindi non può esistere quello "giusto" e dualmente neppure quello "sbagliato"... esistono scelte professionali a monte, e come tali sono soggettive, che determinano un metodo che quindi stabiliscono dove e come la traduzione sarà carente, perchè, salvo casi particolari e lingue molto vicine fra di loro, è impossibile che non lo sia.

Ripeto, l'adattamento perfetto non esiste.

Quello che io cerco di praticare è però 'giusto', perché muove da scelte logiche e sensate, oltre che onestamente 'reali' di fronte alla diversità culturale che non può essere annullata in sede di traduzione/adattamento.

L'altra strada che tu sembri voler indicare è invece 'sbagliata', in quanto ingnorante, stupida e insensata.

Per i motivi che ho esposto, si tratta di un vero controsenso. E' come voler pensare che se domani i cani traducessero la letteratura umana in lingua canina, gli umani nelle loro traduzioni camminerebbero a quattro zampe, perché quello è lo 'zero' della camminata canina. E' come pensare che si debba dire che in Giappone si guida a destra invece che a sinistra, perché per loro la guida a destra è naturale, per noi no, quindi dicendo che guidano a destra 'creiamo' un'elemento di straneazione. Ragionava così Alessandra Valeri Manera, che tagliava le scene i cui i bambini bevono latte a mezzodì perché "da noi in italia non si fa". Queste cose mi fanno rabbrividire. Stai guardano un'opera giapponese: DARE VALORE al TUO senso di 'straniamento' è già eccesso di ego. Guarda l'opera tradotta fedelemente e ASSUMI come realtà quello che vedi. Altro, da italiano di frontre a un'opera straniera, non ti compete.
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Re: Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Messaggio da dolcemind »

A me sembra semplice e l'ho già espresso.
Le critiche a te rivolte sono in definitiva, analizzate una per una, il fatto che il tuo lavoro
non sia rivolto al pubblico ma all'opera. Mancano i ponti tra le due culture che TU dovresti creare
per rendere LORO fruibile maggiormente l'opera.
Ad esempio, vedi il lavoro fatto ne "La città incantata" relativo ai dialoghi tendenti ad anticipare/spiegare
parte degli avvenimenti successivi. A discapito dell'integrità dell'opera stessa. Come dicevo per me è pigrizia nel migliore dei casi, ignoranza nel peggiore.
Noi siamo appassionati e probabilmente un'idea del genere ci fa strabuzzare gli occhi, ma nei panni di un normale
spettatore abituato ad un tipo di intrattenimento, l'idea di mettersi d'impegno suona "strana".
Poi ci sono le critiche alla persona fatte passare per critiche allo stile.
Tutto qua.
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Re: Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Messaggio da pippov »

dolcemind ha scritto:Ad esempio, vedi il lavoro fatto ne "La città incantata" relativo ai dialoghi tendenti ad anticipare/spiegare
parte degli avvenimenti successivi. Tutto qua.
Ne "La città incantata" ci sono PARTI AGGIUNTE, inventate, che in originale mancavano (a partire dal titolo...)! Mi devi dire quando e dove hai letto che qualcuno PRETENDA un adattamento simile.

Shito, io non posso ribattere ancora a quel papiro. Non mi interessa riaffrontare la TUA posizione, la conosco.
L'unico senso nel fruire il diverso è capire qualcosa che non ci appartiene, conoscere il diverso significa allargare le proprie vedute.
Ma non c'è dubbio. Il problema è che io devo fruire di un qualcosa che non conosco attraverso qualcosa che conosco (o che penso di conoscere, te lo concedo...), nello specifico la lingua italiana. E qui nasce il corto circuito, e l'essenza stessa dell'adattamento...

Di mio, non faccio fatica a seguire i tuoi adattamenti.
Ma se mi si fa notare che in alcuni passaggi utilizzi termini strani o costruzioni atipiche, beh, non posso fare altro che pensare "in effetti... possibile che fantasmagorie sia l'unico termine italiano che possa tradurre un termine giapponese? E possibile che Takahata abbia deciso di utilizzare fantasmagorie (cioè un termine desueto e inutilizzato) in un normale dibattito TV?".
Insomma, trovo siano domande sensate, e per curiosità mi piacerebbe poter capire se TU abbia una particolare propensione per un linguaggio ricercato o se effettivamente ti limiti a "tradurre".

Per me la questione si esaurisce così. I massimi sistemi li lascio a chi sia in grado di affrontarli... ^^
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Re: Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Messaggio da Shito »

dolcemind ha scritto:A me sembra semplice e l'ho già espresso.
Le critiche a te rivolte sono in definitiva, analizzate una per una, il fatto che il tuo lavoro
non sia rivolto al pubblico ma all'opera. Mancano i ponti tra le due culture che TU dovresti creare
per rendere LORO fruibile maggiormente l'opera.
E' un punto di vista errato.

Il mio lavoro E' rivolto al pubblico nel momento in cui porta a conoscenza del pubblico ciò che un'opera è nella SUA integrità.

Non esiste 'rivolgersi al pubblico' violando un'opera. Sarebbe un inganno e un 'cattivo servizio', al contrario!

Quel che tu indichi come 'rendere *maggiormente* fruibile è la violazione stessa.

Infatti:
dolcemind ha scritto: Ad esempio, vedi il lavoro fatto ne "La città incantata" relativo ai dialoghi tendenti ad anticipare/spiegare
parte degli avvenimenti successivi. A discapito dell'integrità dell'opera stessa. Come dicevo per me è pigrizia nel migliore dei casi, ignoranza nel peggiore.
Noi siamo appassionati e probabilmente un'idea del genere ci fa strabuzzare gli occhi, ma nei panni di un normale
spettatore abituato ad un tipo di intrattenimento, l'idea di mettersi d'impegno suona "strana".
Poi ci sono le critiche alla persona fatte passare per critiche allo stile.
Tutto qua.
No, no, proprio non ha senso. Perché la conoscenza ha compre *prerequisito* la fedeltà, altrimenti si 'conosce' altro, non ciò di cui si dice.

E' strano pensare di fruire un'opera straniera senza 'impegnarsi'. E' un'assurda pretesa, non c'entra l'essere appassionati. E' insensatezza.
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Re: Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Messaggio da dolcemind »

pippov ha scritto: Ne "La città incantata" ci sono PARTI AGGIUNTE, inventate, che in originale mancavano (a partire dal titolo...)! Mi devi dire quando e dove hai letto che qualcuno PRETENDA un adattamento simile.
ah beh Pippov in realtà non è che si capisca così bene cosa vuoi... ^^
Ti ho scritto quel che ho capito io dagli interventi.
Shito ha scritto: E' strano pensare di fruire un'opera straniera senza 'impegnarsi'. E' un'assurda pretesa, non c'entra l'essere appassionati. E' insensatezza.
è il mondo d'oggi. Siamo al fast everything. Credo che il nipote di Qu lo rappresenti. :)
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Re: Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Messaggio da -Kamaji- »

Guarda pippov non credere che la canoscienza di Gualtiero nei rispetti della lingua italiana sia poi così immane, anzi... Hai tutti gli strumenti per affrontarlo in un discorso paritario, forse può mancarti la voglia e in questo ti capirei appieno.
A tal proposito riporto un errore di quest'ultimo (pochi interventi sopra ) fattomi notare da un utente dell'altro forum in cui è presente quel magico thread sondaggistico.
Tra l'altro, il commentatore di seconda mano non capisce l'uso del condizionale. intendendo il mio 'potrai dire che è inopportuno' (in una questione di valore, c'è ambito di discussione), come un'ammissione del fatto...
Il "commentatore di seconda mano" invero capisce bene l'uso del condizionale e infatti ti spiega che potrai NON è condizionale bensì futuro semplice.
Potrei invece è condizionale.

Sicuramente trattasi di uno dei tuoi soliti errori di battitura slati ecc.che accompagnano la tua scrittura a "ondate di marea" .
Riporto quindi il fatto solo perchè odio (in questo caso odio anche me stesso) chi fa il maestrino o giudica sbagliando e al contempo prentende di spiegare agli altri.

Una rilettura dei post prima di clickare su invia non fa mai male.

Accetta almeno questo consiglio...

Credo Gualtiero, anzi sono sempre più convinto, si riempia e riempia la bocca (di personaggi non suoi) con paroloni desueti inseriti in costruzioni poco felici e poco immediate (e inutili ai fini di una altrettanto fedele comprensione), venendo meno a quello che, per molti, è uno dei primari obbiettivi di un adattatore: costruire un ponte solido e facilmente percorribile che proietti al meglio lo spettatore in un altro mondo e realtà, forse meno lontana da noi di quanto ci si voglia far credere.

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Re: Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Messaggio da Shito »

-Kamaji- ha scritto:Guarda pippov non credere che la canoscienza di Gualtiero nei rispetti della lingua italiana sia poi così immane, anzi... Hai tutti gli strumenti per affrontarlo in un discorso paritario, forse può mancarti la voglia e in questo ti capirei appieno.
A tal proposito riporto un errore di quest'ultimo (pochi interventi sopra ) fattomi notare da un utente dell'altro forum in cui è presente quel magico thread sondaggistico.
Tra l'altro, il commentatore di seconda mano non capisce l'uso del condizionale. intendendo il mio 'potrai dire che è inopportuno' (in una questione di valore, c'è ambito di discussione), come un'ammissione del fatto...
Il "commentatore di seconda mano" invero capisce bene l'uso del condizionale e infatti ti spiega che potrai NON è condizionale bensì futuro semplice.
Potrei invece è condizionale.

Sicuramente trattasi di uno dei tuoi soliti errori di battitura slati ecc.che accompagnano la tua scrittura a "ondate di marea" .
Riporto quindi il fatto solo perchè odio (in questo caso odio anche me stesso) chi fa il maestrino o giudica sbagliando e al contempo prentende di spiegare agli altri.
E invece in questo caso non è un errore di battitura.

E' un errore mio. Quel che volevo intendere col termine (usato male) 'condizionale' non era il modo verbale (infatti poi avresti dovuto dire che era 'indicativo', non 'futuro semplice' :P), quanto l'idea che la frase che veniva citati "potrai dire che", era ipotetica, ovvero condizionata all'ipotesi ideale "eventualmemente".

"Potrai dire che", con un 'tu' impersonale, equivalente a "si potrà dire che" è un indicativato retoricamente in luogo di condizionale, dato che sta a significare "si potrebbe semmai legittimamente dire che"

Quel che intendevo dire è che il senso dell'enunciato era condizionale/potenziale, non indicativo/assertivo (ovvero, non era una ammissione di fatto, ma un ammissione di legittimità speculativa ipotetica).

Scusandomi per la lunga digressione, resta che ho scritto una cosa ben poco chiara e precisa. :(
Una rilettura dei post prima di clickare su invia non fa mai male.

Accetta almeno questo consiglio...
Point taken.

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Alla prossima, ovvero credo a presto. ;)
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Re: Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Messaggio da Shito »

dolcemind ha scritto:
pippov ha scritto: Ne "La città incantata" ci sono PARTI AGGIUNTE, inventate, che in originale mancavano (a partire dal titolo...)! Mi devi dire quando e dove hai letto che qualcuno PRETENDA un adattamento simile.
ah beh Pippov in realtà non è che si capisca così bene cosa vuoi... ^^
Ti ho scritto quel che ho capito io dagli interventi.
Shito ha scritto: E' strano pensare di fruire un'opera straniera senza 'impegnarsi'. E' un'assurda pretesa, non c'entra l'essere appassionati. E' insensatezza.
è il mondo d'oggi. Siamo al fast everything. Credo che il nipote di Qu lo rappresenti. :)
Non credo, in ogni caso, che Pippov mi stesse criticando. Quanto piuttosto cercando di comprendere il punto di vista dui chi mi criticava. Ci tengo infatti a precisare che non ho risposto a Pippov come a 'difendermi' da lui, quanto per chiarificarre, a beneficio di chiunque volesse, le ragioni del mio punto di vista. Altrettanto vale per la risposta ai tuoi interventi. Vorrei anche dire che risposte puntuali sulle motiviazioni che ho addotto ancora non ne ho lette.
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Re: Battaglie dei tanuki moderni - Ponpoko [dvd italiano]

Messaggio da pippov »

dolcemind ha scritto:Ti ho scritto quel che ho capito io dagli interventi.
Beh, certo, perchè parti dal presupposto di essere nel giusto, e che io scriva cose da pigro e superficiale... :sorriso2:
Se ti va di rileggere, rileggi. Non penso di poter aggiungere altro a quanto ho scritto.
Se Raghnar mi capisce, se Shito mi capisce, e tu non ci riesci, forse, e dico forse, non dipende da quello che scrivo... :tongue:

E poi mi spieghi in che modo aggiungere "Haku" dove in originale la scena è muta oppure cambiare il senso di interi dialoghi può essere la conseguenza di una scelta di adattamento rivolta all'utilizzo di un "italiano corrente" in luogo di uno forse eccessivamente sofisticato (perchè, ti fosse sfuggito, l'argomento delle ultime 10 pagine di discussione era questo...).
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho