Karigurashi no Arrietty - minuziosamente in italiano

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Heimdall
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Re: Arrietty - edizione italiana

Messaggio da Heimdall »

pippov ha scritto:E adesso scoprite che lui era quello che ha sgranocchiato rumorosamente per tutto il tempo patatine e pop corn e l'altro è quello che commentava ogni passaggio ad alta voce con gli amici! Se ti banna (dal forum, non dai cinema), la prossima volta mastica meno rumorosamente... :sorriso2:
Comunque è vero: eravamo seduti fianco a fianco! Posti 1-4! :sorriso2:
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pippov
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Re: Arrietty - edizione italiana

Messaggio da pippov »

Si, però in certe occasioni potresti anche renderti più riconoscibile!
Una bella maglietta azzurra con "GhibliForumMod - Quello Cattivo" come la vedi? :sorriso2:
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho
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Heimdall
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Re: Arrietty - edizione italiana

Messaggio da Heimdall »

pippov ha scritto:Si, però in certe occasioni potresti anche renderti più riconoscibile!
Sono riconoscibilissimo: sono identico al mio avatar! :P
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Dax
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Re: Arrietty - edizione italiana

Messaggio da Dax »

:loool: no, comunque ho fatto caso solo alle facce dei bambini, confesso che non ricordavo nemmeno che ci fosse qualcuno affianco a noi (di sicuro non alla mia destra, visto che era vuoto fino a fine fila, e alla mia sinistra c'era la mia compagna), e non credo vi ricordiate le nostre facce :oops:
E non ho visto uomini color zafferano :mrgreen:

Non vorrei trascinare il thread OT, comunque. :wink:
Se si usa la ragione il carattere s'inasprisce, se si immergono i remi nel sentimento si è travolti. Se s'impone il proprio valore ci si sente a disagio. E' comunque difficile vivere nel mondo degli uomini. N.S.
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Re: Arrietty - edizione italiana

Messaggio da Shito »

Dax ha scritto: Grazie per le precise risposte.
A precise e sensate domande, è quasi dovere oltre che certo piacere. :si:

Grazie a te per l'interesse e l'attenzione rivolta al mio operato. Spero che su tutto sia stato utile a farti fruire il film per quello che è.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
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Re: Arrietty - edizione italiana

Messaggio da Mirara »

@Shito:
Moreau non lo conosco. Grazie per la dritta: indagherò... :)
Concordo: Waterhouse è in cima anche alle mie preferenze, e grazie ai suoi dipinti ho conosciuto quel meraviglioso poema di Tennyson, The Lady of Shalott.
E' in casi come questi che benedico internet, chè, altrimenti, sarei rimasta nella mia ignorantissima ignoranza.

Per restare in topic: Leggo con piacere i vostri commenti su Arrietty, anche se mi sto spoilerando qualcosa del film, a mio rischio e pericolo; ma la curiosità incombe.
"Kimi wa hikari, boku wa kage"
(Ai no hikari to kage)

"Che pensavi?
Ch’io forse non pigliaria da te anche tutto questo dolore?
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disse l’Amore.
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Re: Arrietty - edizione italiana

Messaggio da Hols »

Pre-messa: non avevo letto nulla sul film, per cui sono arrivato al cinema tronfio della mia ignoranza.

In breve.
Belle musiche.
Storia striminzita.
Alcune digressioni inutili e noiose (l'estinzione...)
Grande impatto visivo (ma con molti dejavu).
Bella la trovata dei rumori amplificati e dei movimenti "rallentati" degli umani (non che il protagonista corresse di suo, si intende).
Qualche adattamento un po' troppo arzigogolato.
Mi è piaciuto il facchino col retrogusto "romano".

Post-messa: non ho letto alcun commento precedente al mio e me ne vado veppiù tronfio della mia reiterata ignoranza.
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Arren
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Re: Arrietty - edizione italiana

Messaggio da Arren »

Hols ha scritto:me ne vado veppiù tronfio della mia reiterata ignoranza.
Non mi sembra una cosa di cui far vanto, specie in tal sede. :no:
La paura senza coscienza, anticamera dell'abulia. La volontà senza vincoli, ciglio della voragine.
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Re: Arrietty - edizione italiana

Messaggio da pippov »

Ah, beh, è un modo come un altro per dare un parere genuino e non condizionato! Magari a posteriori uno sguardo si potrebbe anche dare, ma direi che non è obbligatorio!
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Re: Arrietty - edizione italiana

Messaggio da Arren »

pippov ha scritto:Ah, beh, è un modo come un altro per dare un parere genuino e non condizionato! Magari a posteriori uno sguardo si potrebbe anche dare, ma direi che non è obbligatorio!
Capisco cosa intendi, tuttavia l'idea fondante di un forum non è forse il mutuo confronto? Troncando sul nascere ogni referente, si annulla il principio di questo spazio, e a quel punto mi domando cosa si scriva a fare.
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Re: Arrietty - edizione italiana

Messaggio da pippov »

Si portà anche dare un proprio parere, riservandosi IN SEGUITO, eventualmente, di confrontarsi con gli altri, no?
Pensa che io sto qui a discutere senza aver visto il film... Forse avrei dovuto fare come Hols! :sorriso2:
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Re: Arrietty - edizione italiana

Messaggio da Shito »

pippov ha scritto:Ah, beh, è un modo come un altro per dare un parere genuino e non condizionato! Magari a posteriori uno sguardo si potrebbe anche dare, ma direi che non è obbligatorio!
Netiquette, chi era costei? :aureola:
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Re: Arrietty - edizione italiana

Messaggio da kaorj »

Vi state dimenticando che si tratta di Hols. :loool:
E' stato già difficile trascinarlo a vedere il film (ormai è interessato al massimo a eventuali future uscite che abbian per oggetto Takahata).
Mi pare abbia commentato in modo schietto e scherzoso, come ha sempre fatto in passato.

Un po' mi trovo d'accordo con lui. Purtroppo la passione per i film Ghibli non è più quella dei tempi d'oro. Immagine
Il film nel complesso mi è piaciuto, anche se in alcuni punti l'ho trovato anch'io un po' lento nell'evolversi della narrazione. :D
I fondali è l'animazione sono una gioia per gli occhi come sempre; la storia fila via liscia e i protagonisti son tutti ben caratterizzati... Ecco, magari ma ha lasciato un po' perplessa l'atteggiamento della governante, di cui non capivo da dove scaturisse l'atteggiamento malevolo verso i piccoli coinquilini (visto che la padrona di casa li avrebbe assai graditi invece).
Belle le musiche è davvero coinvolgenti tutti gli effetti sonori "amplificati". :si:
Ottime le scelte dei doppiatori, anche se - difetto mio - mi son persa tra le subordinate di un paio di battute (quando ci torno con i nipoti, proverò a starci più attenta). :sorriso2:
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Re: Arrietty - edizione italiana

Messaggio da pippov »

Vuoi dire che per dare un parere proprio su un film devo necessariamente sapere come ha lavorato l'adattatore, conoscerne il parere su ogni aspetto del film e documentarmi sul pensiero di ogni altro spettatore che mi abbia sventuratamente preceduto? Sembra un lavoraccio! Forse mi passa la voglia...

Che Hols abbia voluto evitare tutto questo e suggerire un proprio punto di vista del tutto autonomo - nei limiti di una fruizione mediata dal lavoro di adattamento e doppiaggio che in qualche modo potrebbe sviarne l'analisi - sull'opera prima di questo nuovo regista Ghibli? :sorriso2:
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Re: Arrietty - edizione italiana

Messaggio da Shito »

Uno spunto di osservazione non mio, ma di chi ha da sempre inteso il film più di me, è che in questo film c'è una critica diffusa al possesso delle cose, alla vita consumistica intesa come 'vita per gli oggetti', e le persone punite sono appunto quelle più grettamente attaccate "al loro piccolo mondo materiale", ovvero Haru e Homily. Così l'una così l'altra sono tra l'isterico e il maniaco. La "bella cucina" desiderata dalla madre di famiglia che spende tutta la giornata in casa, e invidiata dalla domestica repressa, diviene una sorta di "robba" di Mazzarò che consuma chi la desidera. Fateci caso: così Haru così Homily sono attaccate alle cose, agli oggetti, ai piccoli lussi che definiscono la loro vita. Homily viene catturata perché si stava trastullando della cucina, e infatti ancora si attacca alla brocca dorata che Haru poi le strappa via. Del resto, Haru tratta Homily stessa come un oggetto (assenza reale di empatia). Anche Shou parte così, pensa che donando l'oggetto (la cucina bella) doni la felicità alla famiglia di Arrietty, ma poi capirà. Svetta la borghese buona, Sadako, che ricorda con nostalgia il padre eccentrico e sorride all'idea dell'ereditarietà dei beni (Shou si sorprende che potrebbe avere la casa delle bambole, Sadako risponde "ma certo!").

Il momento più bello del film, a mio dire, è quando Homily supera questo e si accorda al marito nell'affrancare il senso di colpa della figlia, poco prima dell'epilogo.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)