In effetti io mi riferivo alla tecnica vocale, non ai sentimenti che esprime la cantante. Le sfumature chiamiamole "emozionali" di cui parli le sento anche io e sono meravigliose. Mentre, secondo me, dal punto di vista tecnico sento che Honna Youko non è una cantante, e avverto anche che Emanuela è una che sa cantare (che sa come cantare cioè). Tanto per fare un esempio, Jovanotti non è un cantante, ma solo uno che canta, e tra le due cose c'è una bella differenza. So di non essere chiaro e mi spiace.Shito ha scritto:In effetti è esattamente il contrario, nel senso che Honna Youko sa cantare come Emanuela Ionica si è 'solo' (lode a lei) sforzata di fare.Ratto Volante ha scritto:
Stonata in effetti è un termine assai molto poco appropriato. In realtà la cantata della Shizuko "originale" è piatta, cioè non modula mai con la voce, come canterebbe, del resto, una persona che non ha mai cantato in vita sua. La doppiatrice mi ha dato l'idea di essere una persona che comunque sa cantare. Comunque, intendiamoci, era giusto per andare a cercare il classico ago nel pagliaio.
Credo che la tua percezione sull'originale sia viziata dalla non familiarità reale con la vocalità di una lingua straniera: io nell'originale sento un sacco di sfumature, altro che piatta! Sento le intonazioni incerte su certe espressioni, senti l'imbarazzo 'impettito' iniziale e la presa di coraggio a un certo punto, è una meraviglia. Sento anche il disorientamento all'entrata degli anziani (quando Shizuku cerca Seiji con lo sguardo senza interrompersi) e sento il divertimento tranquillo alla fine. Quel brano recitato è un capolavoro assoluto, in giapponese. In italiano è solo un 'onesto buon tentativo', ma davvero non avrei neppure sperato in così tanto. ^^
Mimi wo Sumaseba: melodiosamente in italiano
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Re: MimiSuma: edizione italiana on work
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Re: MimiSuma: edizione italiana on work
Per l'altro discorso, io studio giapponese da poco più di un anno, e tutto sommato preferisco sapere esattamente quello che dicono i personaggi mentre sono immersi nella loro realtà, non quello che direbbero se fossero immersi nella mia. Cioè, se fossi giapponese, cosa sentirei dire? È, credo, anche questo un modo per cercare di avvicinarsi a una cultura che dista anni luce dalla nostra.
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Re: MimiSuma: edizione italiana on work
Ma allora è normale che suoni male!
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho
Re: MimiSuma: edizione italiana on work
Ma perché "male"??
Si può dire "non usuale", se proprio. (bella forza, dato che deriva dal giapponese, se "suonasse" come suona l'italiano significherebbe che c'è qualche problema). "Male" proprio no.
Ma non siete stimolati a capire il perché di certe parole piuttosto che barricarvi dietro un assurdo "bozzolo culturale" che non porta a niente?
Proprio non capisco
Si può dire "non usuale", se proprio. (bella forza, dato che deriva dal giapponese, se "suonasse" come suona l'italiano significherebbe che c'è qualche problema). "Male" proprio no.
Ma non siete stimolati a capire il perché di certe parole piuttosto che barricarvi dietro un assurdo "bozzolo culturale" che non porta a niente?
Proprio non capisco
Re: MimiSuma: edizione italiana on work
Cioè? Non posso nemmeno dire che mi suona male? Non usuale rispetto a cosa? Al giapponese, all'inesistente italiano corrente, allo stile di Shito, o al mio gusto?
E allora... Non è che se utilizzi "non usuale alle mie orecchie" rispetto a "brutto" il concetto sia diverso...
E allora... Non è che se utilizzi "non usuale alle mie orecchie" rispetto a "brutto" il concetto sia diverso...
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho
Re: MimiSuma: edizione italiana on work
Pippov, puoi dire che a te suona male, non che "suona male" in termini assoluti.
Non usuale rispetto al tuo gusto.
"Brutto" è dispregiativo, "Non usuale" no. Dietro il termine "Brutto" vedo opposizione senza apertura, dietro "Non usuale" vedo un intrinseco desiderio di analisi.
Poi non era rivolto solo a te
Non usuale rispetto al tuo gusto.
"Brutto" è dispregiativo, "Non usuale" no. Dietro il termine "Brutto" vedo opposizione senza apertura, dietro "Non usuale" vedo un intrinseco desiderio di analisi.
Poi non era rivolto solo a te
Re: MimiSuma: edizione italiana on work
Resta il fatto che se mi suona male, lo dico. Pur capendo che, per come lavora Shito, è una cosa normale. Pur sapendo che, essendo un film giapponesepensatoescrittoingiapponeseeambientatoinGiappone, può essere una cosa normale. Pur sapendo che poi mi ritroverò a dover controbattere alle solite rimostranze, a dover riflettere sulle mie mancanze, a dovermi sbozzolare dalla mia morbida e comoda setosa prigione.
Come dici? Chiusura? Io? Ma se ho passato i migliori anni della mia altrimenti felicissima giovinezza a leggere e studiare le motivazioni di Shito...
Come dici? Chiusura? Io? Ma se ho passato i migliori anni della mia altrimenti felicissima giovinezza a leggere e studiare le motivazioni di Shito...
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Re: MimiSuma: edizione italiana on work
lol ripeto che non era rivolto solo a te, per la "chiusura" proprio non sei portato
Re: MimiSuma: edizione italiana on work
Ma guarda, se qualcuno viene qui ad esprimere un suo parere, sapendo a cosa va incontro, è difficile che possa essere definito "chiuso". Al limite masochista, ma chiuso proprio no.
Io trovo più abbozzolato in una esuvia di convinzioni adamantine chi sta dall'altra parte. Sempre pronto ad oggettivizzare qualsiasi convinzione e a pararsi dietro agli studi e alle analisi, per poi uscire con un bel "Pensi che scriva i dialoghi in base in base alla mia 'personale' percezione di dizionario e morfosintassi italiana? Non è così, no.", come se fosse possibile estraniarsi dalla propria interpretazione per arrivare ad un risultato oggettivamente incontrovertibile; come se il proprio cervello fosse in grado di creare un pensiero "puro", al di fuori di esso, dei propri limiti e dei propri schemi... Come dicevo, per l'appunto, follia...
Il mio intervento era solo volto ad informare chi mi precedeva che qualsiasi discorso con Shito non andrà mai oltre questo, iniziale, punto. Mai "reale confronto" sarà possibile -nonostante le dichiarazioni programmatiche che leggo qui sopra- se l'assunzione di partenza è che il risultato sia oggettivamente giusto, che non contenga nulla di personale, che l'analisi profonda valga a superare ogni possibile elemento soggettivo, annullandolo. Trovo abbastanza inutile perdere, e far perdere, altro tempo su questioni simili. ^^
Io trovo più abbozzolato in una esuvia di convinzioni adamantine chi sta dall'altra parte. Sempre pronto ad oggettivizzare qualsiasi convinzione e a pararsi dietro agli studi e alle analisi, per poi uscire con un bel "Pensi che scriva i dialoghi in base in base alla mia 'personale' percezione di dizionario e morfosintassi italiana? Non è così, no.", come se fosse possibile estraniarsi dalla propria interpretazione per arrivare ad un risultato oggettivamente incontrovertibile; come se il proprio cervello fosse in grado di creare un pensiero "puro", al di fuori di esso, dei propri limiti e dei propri schemi... Come dicevo, per l'appunto, follia...
Il mio intervento era solo volto ad informare chi mi precedeva che qualsiasi discorso con Shito non andrà mai oltre questo, iniziale, punto. Mai "reale confronto" sarà possibile -nonostante le dichiarazioni programmatiche che leggo qui sopra- se l'assunzione di partenza è che il risultato sia oggettivamente giusto, che non contenga nulla di personale, che l'analisi profonda valga a superare ogni possibile elemento soggettivo, annullandolo. Trovo abbastanza inutile perdere, e far perdere, altro tempo su questioni simili. ^^
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Re: MimiSuma: edizione italiana on work
Non ho ben capito cosa intendessi con questa frase, Pippov, ma personalmente ritengo che non basti il fatto che una delle parti (o anche tutte) siano persone testarde e chiuse nelle loro posizioni per rendere vana e sterile un confronto di opinioni divergenti quali quelle messe in campo qui da Shito e Seijikun. Il fatto stesso che ognuno abbia illustrato le proprie posizioni è cosa buona. Offre comunque ai lettori la possibilità di avere un quadro variegato di una situazione, ed ognuno, leggendo le diverse posizioni, può elaborare una propria idea in merito. Lo scopo non è trovare una verità unica e convincere una delle due parti che sta sbagliando, lo scopo di un confronto è quello di offrire una varietà di punti di vista su di uno stesso argomento o problema.pippov ha scritto:Trovo abbastanza inutile perdere, e far perdere, altro tempo su questioni simili.
Spetterà poi ai lettori stabilire se qualcuno si è mostrato chiuso, fanatico, superficiale o cos'altro (o se lo sono stati tutti). Personalmente credo che Shito abbia fatto benissimo ad illustrare le sue motivazioni, mostra però una imbarazzante immaturità come uomo e come professionista quando si dice allibito di fronte a posizioni espresse, comunque lecite, lontane dalle sue, e quando arriva ad attaccare simili posizioni sminuendole come figlie della pigrizia e della mancanza di amore per la cultura giapponese. Accuse, queste, vergognosamente false.
Ma il confronto, ben venga sempre. Trovo quindi un bene che ci sia stata questa discussione e che nessuno abbia perso tempo.
Larga è la foglia, stretta è la via...
Lemm
Re: MimiSuma: edizione italiana on work
Questo è sicuro. Diciamo che era un mio, vano, tentativo di autoconvincermi a tirarmene fuori per tempo!Lemminkajnen ha scritto:Ma il confronto, ben venga sempre. Trovo quindi un bene che ci sia stata questa discussione e che nessuno abbia perso tempo.
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Re: MimiSuma: edizione italiana on work
E' difficile esprimere a parole delle percezioni sensoriali, non credo tu abbia nulla di cui spiacerti.Ratto Volante ha scritto:
In effetti io mi riferivo alla tecnica vocale, non ai sentimenti che esprime la cantante. Le sfumature chiamiamole "emozionali" di cui parli le sento anche io e sono meravigliose. Mentre, secondo me, dal punto di vista tecnico sento che Honna Youko non è una cantante, e avverto anche che Emanuela è una che sa cantare (che sa come cantare cioè). Tanto per fare un esempio, Jovanotti non è un cantante, ma solo uno che canta, e tra le due cose c'è una bella differenza. So di non essere chiaro e mi spiace.
Diciamo che Honna Youko ha 'recitato' di saper cantare meno di quello che sa fare, e se fai un attento paragone tra la ending e la 'jam session' questo ti sarà evidente.
Quindi più che 'esserci', diciamo che 'ci ha fatto'. Nella jam session ha cantato 'come la karaoke', mentre nella ending ha inciso una canzone.
Noi non abbiamo certo avuto tempo e modo di curare sino a questo punto la nostra performance, e sono invero certo che avendo ancora maggiori risorse il talento di Emanuela ci avrebbe portato ancora più prossimi all'originale in queste finezze. Tuttavia, realisticamente, mi pare davvero un miracolo quello che siamo riusciti ad ottenere.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: MimiSuma: edizione italiana on work
Io non ho mai studiato giapponese, ma questo è sempre stata uno dei capolasaldi della mia logica di localizzazione: cosa stanno dicendo, esattamente? COME si esprimono, LORO? La scoperta di ciò, per me, è sempre stato il punto focale di una traduzione.Ratto Volante ha scritto:Per l'altro discorso, io studio giapponese da poco più di un anno, e tutto sommato preferisco sapere esattamente quello che dicono i personaggi mentre sono immersi nella loro realtà, non quello che direbbero se fossero immersi nella mia. Cioè, se fossi giapponese, cosa sentirei dire? È, credo, anche questo un modo per cercare di avvicinarsi a una cultura che dista anni luce dalla nostra.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: MimiSuma: edizione italiana on work
Quoto ogni riga.Penauts ha scritto:Ma perché "male"??
Si può dire "non usuale", se proprio. (bella forza, dato che deriva dal giapponese, se "suonasse" come suona l'italiano significherebbe che c'è qualche problema). "Male" proprio no.
Ma non siete stimolati a capire il perché di certe parole piuttosto che barricarvi dietro un assurdo "bozzolo culturale" che non porta a niente?
Proprio non capisco
OGNI
RIGA.
--
Pippov: 'suona male', è una cosa 'suona strano' è altra.
Bene/male: giudizi di valore, di gusto personale. Pur legittima, non è una categoria obiettiva. Non è quindi categoria di giudizio interpersonale. Ognuno ha il suo bene/male, e pensare di incarnare uno 'standard' è sempre inopportuno.
Suona 'strano' è già meno di valore, anche se non del tutto obiettivo.
E' corretto/scorretto per la grammatica e sintassi italiana, questo è obiettivo.
Nel caso, io direi 'è perfettamente corretto, e suona un po' strano come è giusto/logico/sensato/corretto che sia'.
--
Io non mi estraneo dalla mia percezione della lingua nel senso che la dimentico, ma nel senso che la ignoro intenzionalmente. Io la critico e la metto in dubbio, sempre. NON MI FIDO di me stesso.
Cerco sul dizionario italiano anche le parole che uso ogni giorno, per accertarmi che la 'mia' percezione semantica -anche di sfumatura- sia quella 'italiana' e non 'shitesca'.
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Re: MimiSuma: edizione italiana on work
Infatti proprio per questo avevo parlato di "ago nel pagliaio".Shito ha scritto:Ratto Volante ha scritto: Noi non abbiamo certo avuto tempo e modo di curare sino a questo punto la nostra performance, e sono invero certo che avendo ancora maggiori risorse il talento di Emanuela ci avrebbe portato ancora più prossimi all'originale in queste finezze. Tuttavia, realisticamente, mi pare davvero un miracolo quello che siamo riusciti ad ottenere.
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