Siamo ai nastri di partenza con la lavorazione italiana di questo splendido film!
I papaveri sono sbocciati intorno a casa mia, e sono appena reduce dal rework di Terramare per i sottotitoli del BR.
E' perfetto.
Incominciamo quindi a rispettare le tradizioni anche qui! ^^
Primo commento: questo film è di una bellezza quasi sconfortante.
Ultima modifica di Shito il gio gen 22, 2015 6:08 pm, modificato 1 volta in totale.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Scherzi a parte, ho visto il film una sola volta (in occasione del Festival del Cinema di Roma) e mi è piaciuto davvero molto. Mi ha ricordato molte delle produzioni fumettistiche nipponiche antiche, non solo per l'ambientazione "anni '60" ma anche per l'intreccio e le tematiche (il che è interessante, vista la giovane età di Miyazaki Goro). Il sapore nostalgico inoltre lo rende davvero indimenticabile, decisamente migliore rispetto a Ged Senki (che non ho apprezzato molto).
È da (quasi) un anno che non vedo l’ora di gustarmi questo film… ho visto e rivisto i trailer in giapponese e in francese… e mi pare che sia proprio nelle mie corde! Adoro l’ambientazione e il periodo trattato (lo stridore tra nuovo e vecchio Giappone della fine degli anni ’60) e ammetto che mi trovo in sintonia con il tocco (uso il termine impropriamente, badate bene) di Gorō-kun.
Mi sbaglierò, ma dai quei pochi frammenti che ho assaporato ci ritrovo lo stesso gusto retrò che caratterizzava la mia visione fanciullesca di Attack Numer 1…
Lo chiedo a te 使徒, dici che ho preso “蛍 per lanterne”?
«Ogni adattamento prodotto dall'evoluzione è utile solo nel presente, e non in un futuro indefinito» (qualcuno)
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Devo dire che questo film mi attira,senza grandi fondamenta visto che ho guardato poco più che un paio di immagini e considerando che il precedente di Goro non mi era piaciuto.
-Filosofia...? E tu non vorresti una nuova sede? Hai anche di graziosi kohai, no?
-Vostra eccelleza vorrà scusarmi, ma non sapete forse di un filosofo che viveva in una botte...?
-Diogene, eh? Ahahaha! Signor preside, ma qui avete ottimi studenti!
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Primo commento: questo film è di una bellezza quasi sconfortante.
Concordo, d è un peccato che verrà ricordato come un'altro dei film del "figlio" del Maestro etc etc...mi chiedo quando e per quanto ancora Goro dovrà pagare di essere il figlio di suo padre? Ed essere sempre e comunque confrontato con le sue opere ed i suoi soggetti ? E' un vero peccato. E' un bravo regista di animazione, ribadisco quel che dissi, dategli dieci anni ed avremo opere ben degne.
Primo commento: questo film è di una bellezza quasi sconfortante.
Concordo, d è un peccato che verrà ricordato come un'altro dei film del "figlio" del Maestro etc etc...mi chiedo quando e per quanto ancora Goro dovrà pagare di essere il figlio di suo padre? Ed essere sempre e comunque confrontato con le sue opere ed i suoi soggetti ? E' un vero peccato. E' un bravo regista di animazione, ribadisco quel che dissi, dategli dieci anni ed avremo opere ben degne.
Purtroppo questo succede sempre, il figlio viene ricordato come il giovane apprendista sulle orme del proprio padre. Anche secondo me fra un paio di anni Goro farà parlare di sè. Speriamo comunque che ci proponga qualche pellicola ricca di fantasia come, per l'appunto, le opere di Hayao.
Questo credo sia pressoché impossibile. Gorou non ha buona stima della narrativa di fantasia, della narrativa d'evasione, della narrativa escapista. Gorou infatti pensa che Takahata sia un 'vero regista' e lo stima come un maestro, cosa che proprio non sembra fare con il padre. Gorou un Terramare non voleva mettere neppure i draghi (l'ha obbligato Suzuki). Semplicemente, non è interessato a quel tipo di cinema.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Ho capito, infatti leggevo che Goro non è troppo fedele ai copioni del padre, ora mi hai dato la conferma. Aspetto di vedere dalla collina dei papaveri per farmi un'idea più marcata delle sue potenzialità. Però l'idea mi spaventa... quali altri fim/studi di animazione/registi come quelli di miyazaki saranno ad un livello così ricco di immaginazione? Speriamo sia immortale...
Non so perché parli di 'copioni del padre'. Nel caso di Ged Senki, non si trattava di un copione paterno.
Il caso di Coquelicot è stato quindi un 'primo caso', in questo senso.
C'è una nota sul sito ufficiale dove spiegano chiaramente alcuni cambiamenti tra la sceneggiatura di Hayao (con Niwa Keiko) e le differenze con l'E-konte di Goro. Per esempio, in una delle scene madre, che si articola incontro a un dialogo-rivelazione tra i due protagonisti (si vede nel trailer), la sceneggiatura prevedeva l'inserisi di una scena di immagini flashback evocative. Goro ha tagliato tutto questo, lasciando solo il dialogo realistico e secco (lui dice, con amara autoironia: "sembra proprio un melodramma da quattro soldi..."), e con una musica sotto che va al contrario del sentimento della scena, per rendederla ancora più dura.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Non definirei tuttavia 'surrealista' lo stile di Miyasan, quanto più favolistico. Miyasan si è sempre considerato un narratore per l'infanzia, e le sue creazioni di fantasia a quella hanno sempre attinto e fatto principale riferimento, specie in riferimento alla letteratura per l'infanzia europea del '900.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)