Di lingua italiana e revisione dei copioni

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Shito
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Di lingua italiana e revisione dei copioni

Messaggio da Shito »

Intanto, breve discorso in occasione della finalizzazione del copione.

Dopo le ultime discussioni sull'italiano dei copioni degli ultimi film Ghibli, mi sono armato di buonissima volontà e ho speso un bel po' di tempo in quella che era a tutti gli effetti un'occasione di 'controllo crociato' unica, poiché obiettiva.

Ovvero, ho confrontato il vecchio copione di Laputa (tra i più 'antichi', non ricevette critiche - draft 2.1) al nuovo (tra i più recenti, ne ha ricevuta qualcuna - draft5.3).

Ovviamente quando parlo di critiche intendo quelle sensate e sensatamente espresse, non le sparate random (comunque tenute da conto prima di essere catalogate come tali, non parlo di 'random' come violenza espressiva -che mi va pur bene- quanto a livello di contenuto).

Come si capisce dai nomi di draft precisi, ho fratto proprio un onesto, preciso, puntuale confronto punto-su-punto.

Ho poi coinvolto in questa analisi altre persone di mia fiducia/stima.

Risultato:

Il nuovo copione è *obiettivamente* più corretto e preciso, dato che corregge alcuni errorucci di intendimento dell'originale e recupera una valanga di sfumature, ed è anche *obiettivamente* meno arzigogolato ovvero più 'scorrevole' nella resa del testo.

Ad esempio, laddove il vecchio copione (non criticato), diceva:

GENERALE: (PP) Troppo mite!/ (CL) Sbattuta in cella, una simile ragazzetta parlerebbe subito!

Il nuovo dice:

MUORO: (PP) Mano leggera!/ (CL) Se la si torchiasse, una simile ragazzina canterebbe subito!

Ora, al di là del fatto che la nuova versione è molto più fedele sul testo originale (che invero non cita celle o prigioni), si nota anche l'uso di un linguaggio molto più 'rude' e 'da militare' [torchiare, cantare] e idiomatico ['mano leggera' in luogo di 'troppo mite'].

La nuova versione risulta obiettivamente migliore in tutti i comparti: più precisa, più opportuna, più scorrevole.

Allo stesso modo, ci sono molti altri casi. Praticamente l'intero copione.

OLD:
GENERALE: Mph! Se avessimo mobilitato le truppe dall’inizio, non avremmo evitato la sorpresa di Dora e i suoi!

NEW:
MOURO: Mph! Se avessimo inviato le truppe sin da principio, non ci saremmo fatti sgambettare da una come Dola!

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OLD:
PAZU: (CL) Uaah, che nuvole fantastiche!// (IC) Oltre ai picchi di quelle nuvole, fluttua un'isola celata alla vista!

NEW:
PAZU : (CL) Uaah, che nuvole fantastiche!// (IC) Al di là di quei cumuli di nuvole, fluttua un'isola che non è mai stata vista!

(qui mancava la corretta traduzione di un composto meteorologico che indica i 'cumuli di nuvole' (cumulonembi), e si noti la resa retorica nella prima versione di 'che non è mai stata vista', che diventa 'celata alla vista'.

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OLD:
MOOSKA: I vestiti alla moda non ti piacciono?/ In quanto a lui, puoi stare tranquilla. Quella sua testa di pietra è più dura della mia.

NEW:
MUSKA: I vestiti alla moda non ti piacciono?/ Quanto a lui, puoi tranquillizzarti. Quella sua testa dura è più resistente della mia.

(nella vecchia versione, oltre alla metafora aggiunta della 'pietra', si perde il rimando al fatto che precedentemente Sheeta ha tirato una bottigliata in testa a Muska)

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OLD:
DORA: Parole grosse per un marmocchio… che da solo non sa neppure proteggere una bimba!

NEW:
DOLA: Non parlare da grand’uomo, marmocchietto… che non sai proteggere una singola ragazzetta!

(tremendo fraintendimento nella vecchia versione: il 'da solo' non è lui, è lei: una singola ragazzina - inoltre, la prima versione non rende la frattura delle due frasi, legandole in un solo pensiero logico e molto più didascalico/scritto)

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OLD:

MOOSKA: Qui è il Capitano Mooska. A causa del robot, le linee di comunicazione sono state interrotte./ (FC) Data la situazione di emergenza, assumerò temporaneamente il comando!/ Il robot punta alla ragazza sulla torre Est. Abbattetelo nel momento in cui si mostrerà allo scoperto. Disinnescate le testate esplosive. Non ferite la ragazza!


NEW:

MUSKA: Qui è il Colonnello Muska. A causa del robot, le linee di comunicazione sono state distrutte./ (FC) Dato lo stato di emergenza, assumo io il comando temporaneo!/ Il robot mira alla fanciulla sulla torre Nord. Abbattetelo nell’istante in cui verrà allo scoperto. Togliete le spolette dai proiettili esplosivi. Non ferite la fanciulla!


Non si capisce perché "nord" fosse diventato "est", ma ancora altre imprecisioni corrette: Colonnello invece di Capitano. E più correttezza, 'distrutte' invece di 'interrotte', 'stato di emergenza' invece di 'situazione di emergenza', 'comando temporaneo' invece di 'temporaneamente il comando'. Precisione: fanciulla - solo Muska usa il termine 'shoujo' in tutti il copione, e questo ne caratterizza il parlato più elegante. Precisione: le spolette dei proiettili esplosivi. Semplicità 'venire allo scoperto' in luogo di 'mostrarsi alla scoperto' (che era una blanda tautologia) - ci tengo a rimarcare ancora che tutte le cose che qui definisco come più precise non lo sono per aggiunta di interpretazione, sono proprio precisamente così nel giapponese.

---

OLD:
SHEETA: Questa sarebbe la sala del trono?/ Qui c’è piuttosto una tomba. La tua e la mia.// Che ironia che solo il re sia sopravvissuto alla caduta del suo regno./ Non ti consegnerò la pietra!/ (FC) Tu non potrai lasciare questo luogo, ma vi morirai con me!/ (CL) Adesso… riesco a ben comprendere il perché della caduta di Laputa!/ È nella canzone della Valle di Gondoa! “Nella terra radici piantiamo. Con il vento, la vita passiamo! Con i semi, gli inverni superiamo! Con gli uccelli, la primavera cantiamo!”/ Per quante spaventose armi si possano brandire… per quanti poveri robot si possano comandare… vivere separati dalla terra non è possibile!

NEW:
SHEETA: E qui ci sarebbe un trono…? Qui c’è una tomba…! La tua e la mia!// Anche se il regno si è estinto, solo il re sopravvive: com’è ridicolo…! Non ti rimetterò la pietra!/ (FC) E tu non potrai lasciare questo luogo, ma vi morirai con me!/ (CL) Adesso… perché Laputa si sia estinta, io lo capisco bene…! Si trova nella canzone della Valle di Gondoa: “Mettendo radici nel suolo… viviamo insieme col vento! Si passi l’inverno insieme coi semi… cantiamo la primavera insieme con gli uccelli!”/ (PP) Per quanto terrificanti siano le armi di cui si dispone… per quanto numerosi siano i poveri robot che si manovrano… vivere distaccati dal suolo non è possibile!

Qui il confronto è quasi imbarazzante per la vecchia versione: a parte i locativi imprecisi all'inizio,n la Canzone di Gondoa è parzialmente fraintesa (e pare una cosa delle elementari. La versione vecchia è anche più retorica/altisonante 'la caduta del regno', brrr.... ma soprattutto, la frase conclusiva perde il parallelismo delle due concessive che è -come in originale- splendido, e sbaglia sulla quantitativa della prima: non 'quante armi spaventose', ma 'quanto spaventose le armi'. E' ben diverso. Anche il 'manovrare' (più preciso sull'originale, ovviamente), recupera la tristezza empatica di Sheeta per i 'poveri' robot.

---

Potrei andare avanti con tutto il copione. Tutto. E si noti che sto comunque, in un modo o nell'altro, criticano 'un me', quello di un tempo contro quello di un altro. C'è da dire che in questi dieci anni, per quanto io parta sempre e comunque da traduzioni professionali eseguite da bi-madrelingua, da un lato è cresciuta molto la mia 'percezione' della lingua giapponese, dall'altro sono cresciute ancor più le possibilità di indagine filologica a nostra disposizione. Oggi come oggi, online troviamo non uno, non due, ma svariati dizionari di giapponese monolingua, che permetto (se si conosce quanto basta quell'idioma) di approfondire pressoché ogni sfumatura di ogni termine o persino espressione idiomatica. :-)

Ad ogni buon grado, dall'onesta analisi emerge che il vecchio copione, non criticato, è anni luce indietro in *ogni* suo aspetto rispetto al nuovo, che risulta:

-obiettivamente più corretto
-obiettivamente più preciso
-obiettivamente meno "retoricizzato"
-obiettivamente più scorrevole


Indi, dopo aver concluso la mia analisi, dopo essermi confrontato con persone terza di mia stima/fiducia, la domanda che ci è sorta è:

com'è possibile che ci siano lamentele ora, su qualcosa di assai migliore rispetto a quel che prima pure non aveva sollevato lamentele?

L'unica risposta, l'unica diagnosi che siamo riusciti a formulare, è essenzialmente la seguente:

"Quando si è iniziato ad operare sulla fedeltà dei testi, si veniva da traumi nel senso inverso: Mononoke Hime in primis, poi Sen to Chihiro. A quei tempi, scottati da simili scempi e scempiaggini, la fedeltà dei testi all'originale era giustamente la priorità. Quando si è avuta, è stata motivo di soddisfazione totale. Nel tempo, dopo tanti e tanti film al cinema, in home-video, la cosa ha iniziato a essere data e presa come scontata. Quindi, la sua priorità ontologica è venuta a essere meno presente alla mente percettiva del pubblico (voi). Essenzialmente, il pubblico 'attento e guardingo' ai contenuti, si è 'sprofondato in poltrona' e ha incominciato a chiedere a (inconsciamente) volere/desiderare/pretendere non più le cose 'giuste e corrette', ma 'comode e confortevoli', ovvero non più 'che dicessero le cose giuste', ma che 'suonassero usuali all'orecchio dell'ascoltatore'."

Signori, mi spiace: questa tendenza è -in una parola- lassismo.

Ma non perché ormai ci siamo tutti abituati a pensare normale che se esce un film Ghibli in Giappone oggi tra un anno uscirà anche in Italia, la preservazione dei contenuti originali di quello è divenuta una prerogativa meno categoricamente primaria nella loro localizzazione nostrana. Giammai! Davvero cose come l'abitudine, l'uso, e la consuetudine sono nemiche dell'intelletto umano: lo mettono a sopire. E' la sedazione, e da me non sarà mai di casa.

Al contrario, in questi ormai undici anni sono felice di dire che i copioni italiani dei film Ghibli a mia firma sono diventati SEMPRE PIU' corretti e precisi sull'originale e al tempo stesso SEMPRE PIU' scorrevoli, fluidi e 'idiomatici' in italiano. Ho controllato numerosi altri copioni nel mio archivio, la loro evoluzione, e ho verificato la stessa cosa anche su titoli diversi (gli inediti mai usciti per BV, ad esempio: Totoro, Porco Rosso, MimiSuma: il nuovo è sempre più e più del vecchio, una cosa tipo "meno tasse e più servizi", sì. Come se la coperta corta fosse stata allungata a forza.

Inoltre, credo che sempre nello stare ormai 'accomodati in poltrona', ben certi che ormai "la fedeltà all'originale è garantita" (sino al punto di non pensare neppure più alla questione), ci sia una sorta di fenomeno di 'irretimento' di fronte a quei passaggi talvolta comunque sempre un po' particolari, un po' ricercati, che giustamente permangono nel tentativo di resa quanto più fedele di una lingua straniera. La mia impressione è che, se al contrario detti passaggi magari sporadici venissero un tempo (giustamente) presi come una marca di quella doverosa ricerca di fedeltà, ora piuttosto 'diano fastidio' -seppure presenti in numero e impatto ben minore di quanto non fu- semplicemente perché, ancora, alla questione della fedeltà si è smesso di pensare. E quindi quei punti un po' più inusuali si fissano nella testa del fruitore ormai spaparanzato che li ricorda come pungenti al punto di estenderne la sensazione al testo del film nella sua interezza (da cui, il non rivelarne, al contrario, la maggiore scorrevolezza rispetto a quelli 'antichi').

Mi rendo conto che la situazione che ho espresso potrà apparire ai lettori come una critica, in un certo senso lo è, ma invito tutti coloro che sono qui da una decade a fare mente locale e ammenda di onestà, e a vedere se -abbandonando ogni orgoglio- la situazione che ho descritto forse non calza perfettamente alla realtà. Alla faccia di chi *presume* che io non tenga mai in considerazione le critiche, come si vede io ho fatto ben di più, mi sono sottoposto a profonda autoanalisi, puntuale e scrupolosa, che ho qui documentato forse con l'1% dei casi presi in esame. :-) Invece che stare a litigare, oltre che difendere le mie (ragionate) posizioni mi sono messo di buzzo buono, testi alla mano, per *verificare nei fatti* la fondatezza del più delle critiche indirizzatemi. Anche scartandole, ne ho assunto il contenuto e partendo da quello ho condotto uno studio retroattivo.

Ah, chiunque volesse cross-postare questo messaggio è il benvenuto. ^^
Ma in ogni caso e soprattutto: il nuovo copione di Kiki segue l'evoluzione: sempre più preciso e corretto, sempre più scorrevole e 'dialogico' dell'antico. Che, a rileggerlo oggi, mi sembra davvero un po' legnoso. ^^;
Ultima modifica di Shito il gio set 28, 2017 9:29 am, modificato 4 volte in totale.
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fede91it
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Re: Le consegne espresse della strega

Messaggio da fede91it »

Sono qui da poco io e, nonostante non sia al corrente di tutte le critiche che ti sono state indirizzate in passato, concordo pienamente sul discorso che hai fatto, e rivedo totalmente le tue parole in un discorso che ho dovuto affrontare in prima persona con la mia ragazza, quando mesi addietro andai a vedere "La collina dei papaveri". La prima cosa che mi disse usciti di sala è stata: "Ma hai notato come parlavano in modo *strano*?". Al ciò le ho spiegato che se i dialoghi non fossero stati composti in quel modo si avrebbe perso una parte dell'intera del film (anime), non solo dell'audio, perché credo che il dialogo sia una parte fondamentale di qualsiasi cosa, in maggior modo per queste forme artistiche.

Concordo pienamente quanto detto dalla tua personale risposta alle critiche sui copioni. La gente sta diventando pigra in tutto, nel parlare, nello scrivere, nel pensare... e nell'ascoltare. Finchè però ci saranno persone come te, allora i pochi rimasti di noi che ancora apprezzano questo parlato *strano* avranno musica per le proprie orecchie.

Complimenti vivissimi per quest'ultimo post e soprattutto per il tuo lavoro che porti avanti con questa dedizione assoluta. :D
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Re: Le consegne espresse della strega

Messaggio da pippov »

Come misuri oggettivamente questi 2 parametri?
-obiettivamente meno "retoricizzato"
-obiettivamente più scorrevole

Non so esattamente cosa intendi per "retoricizzato", ma tra "GENERALE: (PP) Troppo mite!/ (CL) Sbattuta in cella, una simile ragazzetta parlerebbe subito!" e "MOURO: (PP) Mano leggera!/ (CL) Se la si torchiasse, una simile ragazzina canterebbe subito!" A ME sembra infinitamente più scorrevole e meno retoricizzata la prima frase... "Mano leggera!" non l'ho mai sentito. La costruzione "Se la si torchiasse" è pesante, "canterebbe" è un brutto termine da poliziesco anni '70-'80 (e se è voluto, chapeau, altrimenti...).
E così per tutti gli altri esempi che porti, tranne i casi in cui ci sono errori che vai a correggere (tipo "torre EST", "Colonnello", ecc...).
E' proprio questo che intendo. Prima utilizzavi una lingua "corrente", ora no.
Tu la consideri un'evoluzione.
A me sembra una brutta involuzione.

E' vero che rispetto a quei tempi ho un divano più comodo. Sarà colpa sua...
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Re: Le consegne espresse della strega

Messaggio da genbu »

Mah francamente dopo l'ultimo post di Shito sono lievemente preoccupato.....se tra dieci anni dovesse ritornare sui copioni di Laputa che cosa succederebbe? Shito , secondo me tu pensi troppo! :D
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Re: Le consegne espresse della strega

Messaggio da Shito »

Pippov: Muoro è un volgare/rude generale. Parla di 'mano leggera' di Muska, laddove lui vorrebbe usare una 'mano pesante'. 'Troppo mite' è più un inverno in cui non nevica che un agente segreto criticato da un militare nel suo modo di condurre interrogatori, ti pare? E tutto il personaggio segue quell'andazzo. Muoro è sinanco grottesco a tratti, raramente raffinato/delicato. Tutto il contrario. Si vede il fastidio che Muska trae dalla sua volgarità.
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Re: Le consegne espresse della strega

Messaggio da pippov »

Ok per il "mano leggera" (non ho colto il collegamento, ma non ho visto il "nuovo" Laputa ancora... ^^ ), ma per il resto confermo l'impressione.
Se sia oggettivamente più corretto e preciso puoi saperlo solo tu, e pochissimi altri. Per cui, non solo mi fido del tuo giudizio, ma mi affido alla tua correttezza e precisione anche per i copioni futuri.
Posso assicurati, però, che non è nè più scorrevole, nè più naturale.
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Re: Le consegne espresse della strega

Messaggio da fede91it »

pippov ma la nuova versione degli esempi che ha proposto shito, non ti sembra più elegante? Che sia linguaggio comune o no, il fatto che non hai mai sentito mano leggera vale per il tuo caso, dalle mie parti in friuli ho sentito più di qualche volta dire che si ha la mano leggera perchè troppo buoni. Io sinceramente trovo il tutto meglio realizzato della precedente versione. Ma su questo non ci piove neanche secondo me. Do' ragionissima a shito per le sue correzioni.
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Re: Le consegne espresse della strega

Messaggio da dolcemind »

Prendo spunto da Pippov per dire quanto è vario il modo di pensare.
A me danno fastidio piuttosto i "cumuli di nuvole" se sono stati utilizzati in alternativa o sinonimo di "cumulonembi".
I primi non necessariamente a carattere temporalesco come i secondi (e se non ricordo male le nubi che avvolgevano Laputa erano proprio cumulonembi).
Magari i primi sono "più scorrevoli" dei secondi ma...
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Di lingua italiana e revisione dei copioni

Messaggio da pippov »

"Mano leggera!", ok. Scritta così, come esclamazione, senza un riferimento o una contestualizzazione, non l'avevo mai sentita. "(Avere) mano leggera/pesante" ovviamente si. Ma l'ho scritto sopra. ^^

Per il resto, dandomi torto, mi dai ragione! :sorriso2:
Si insiste a parlare di oggettività quando di oggettivo c'è solo il gusto personale di chi legge, ascolta o adatta. E' esattamente quello che dicevo. Il fatto che giungiamo a conclusioni opposte è solo una riprova di quello che dicevo. :tongue:
E, attenzione, sono parametri che stavolta non ho inserito io di straforo. E' Shito stesso che vanta una migliore scorrevolezza e naturalità. E tu ci metti il carico con l'eleganza.
Beh, come giudico questi elementi, se non "a orecchio" o "a gusto"? Tant'è che Shito stesso si è affidato... al gusto di una persona di cui si fida! Ma non può essere altrimenti, sia chiaro. Basta riconoscerlo, e andare avanti così rispondendo alle critiche "Oh, io sono l'adattatore, e a me - e alla persona di mia fiducia - piace così. A te no? E chi sei tu? Perchè dovrebbe interessarmi?". Onesto, lineare, corretto e scorrevole. Magari poco elegante, ma non si può avere tutto... :sorriso2:

Dolcemind, quella è un'altra bella forzatura. Non è che giocando sull'assonanza si può usare un termine "comune ma che suona quasi uguale" in luogo di una precisa definizione scientifica... Sempre secondo me...
A meno che "cumuli di nuvole" non abbia una preciso significato tecnico, ma non mi pare.
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Re: Le consegne espresse della strega

Messaggio da Jo3y »

L'utilizzo di un linguaggio più ricercato sarà pure un qualcosa di non direttamente immediato per la totalità degli spettatori, ma è pur vero che in realtà è l'italiano come lingua nazionale che sta morendo. Mi spiego meglio, negli anni passati, quando si acquistava un romanzo, si incappava in traduzioni effettuate nei vari angoli del Paese e ognuno provava sempre a distaccarsi il più possibile da eventuali influenze dialettali per usare un linguaggio il più corretto possibile, ma è indubbio che poi qualcosa della formazione culturale del traduttore restava sempre e in realtà, poi, penso che questo contribuisse a far diventare il linguaggio italiano la lingua veramente rappresentativa dell'Italia. Ora, col tempo, è decisamente vero che ci si sta tutti chiudendo nel proprio guscio e quindi che si pretenda che il proprio linguaggio (soprattutto per chi viene da un'impostazione in cui si vanta della propria abilità linguistica in quanto la ritiene migliore, per studio o dedizione, questo non lo so) sia quello più "corretto" o più "giusto", ma, secondo me, la verità sta che nel confronto si cresce, ci si confronta con realtà (in questo caso con utilizzo di perifrasi in alcuni casi un pò articolate) differenti e, soprattutto, si impara; e si impara grazie ad un "medium" unificatore e globale come i film d'animazione. Francamente non potrei pensare a mezzo migliore ed io l'ho sempre detto di appoggiare in pieno la politica di adattatore di Gualtiero perchè quando al cinema, guardando un film d'animazione Ghibli, mi sento utilizzare termini come "sortilegio", io mi incanto sul serio. Uno dei miei anime preferiti di tutti i tempi è "Neon Genesis Evangelion" e, credetemi, uno dei motivi per cui mi è rimasto più a cuore, al di là delle animazioni da mozzare il fiato o della trama intrigante o dei personaggi così complessi, è proprio che quando lo vidi la prima volta, all'età di 13 anni, mi colpì tantissimo il loro modo di esprimersi, quell'italiano così particolare e "sfidante" nel tenere la mia attenzione alta alle sfumature e alle particolari scelte linguistiche (magari per riuscire a carpire anzitempo qualcuno dei misteri della serie che mi sfuggivano e intrigavano), lo stesso che c'era nei romanzi che leggevo da bambino e che oggi, ahimè, non riscontro nelle traduzioni italiane dei romanzi "nuovi" dove la lingua diventa sempre più semplice e banale.
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Re: Le consegne espresse della strega

Messaggio da pippov »

Jo3y, ok, siamo d'accordo come discorso generale.
Nello specifico, non mi sembra che la nuova stesura sia in qualche modo "linguisticamente arricchente" rispetto alla precedente.
E' sicuramente più corretta, tant'è che si palesano molte differenze nei contenuti rispetto alla traduzione precedente, e diamo per scontato che siano correzioni di errori (sempre perchè la fiducia in Shito è massima). Ma sul resto, rimango della mia opinione...
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Re: Le consegne espresse della strega

Messaggio da usako »

Shito ha scritto:Risultato:
Il nuovo copione è *obiettivamente* più corretto e preciso, dato che corregge alcuni errorucci di intendimento dell'originale e recupera una valanga di sfumature, ed è anche *obiettivamente* meno arzigogolato ovvero più 'scorrevole' nella resa del testo.
Questi tuoi continui "tradimenti" (corredati da qualche "peccatuccio giovanile" più che giustificato... :wink: ) del ceppo linguistico/culturale originario assumono sempre più la condizione di un prestigioso "ossimoro" in quanto acquisiscono e rispecchiano maggiormente (dietro maturazione, impegno, studio, professionalità nonché sempre tuo brillante talento) una crescente ed assoluta "fedeltà" a quanto concepito e voluto dalla fonte.

Ritengo che, forse, per noi fruitori (la tua stessa indole/condanna oltre che il tuo tipo di mestiere, per nostra stessa fortuna, non ti consentiranno mai di abbassare la guardia !! :sorriso: ) la cura migliore per questa pericolosa (spesso cronica) assuefazione del "tutto dato per scontato" perché tanto si presume di comprenderne facilmente il senso ultimo anche dietro garanzia di fedeltà assoluta (dovuta allo sforzo di pochi altri) ma al contempo quanto più [frac]comoda, semplice e scorrevole possibile, stia nel dover sempre tenere bene a mente che la più vera, onesta e totale delle fedeltà, delle fiducie e delle aspettative verso dei contenuti di cultura altra che tanto ci emozionano ed arricchiscono, presenta, sempre e per varie ragioni, un preciso debito da dover diligentemente (e senza farne tutte le volte quasi un dramma... :roll: ) e puntualmente saldare per potersi garantire il lusso (la presunzione) di aver pienamente compreso e quindi probabilmente apprezzato appieno quanto faticosamente e soprattutto generosamente (dai vari esponenti degli aventi diritto) viene dato in pasto alle nostre menti prima ed ai nostri cuori poi...

E credo che per fare in modo che questi debiti risultino meno gravi e grossi del solito sia bene armarsi di determinata pazienza e tanta buona volontà per fare in modo che l'opera originaria, che sia di nuova fattura o rimaneggiata per un sopraggiunto nonché sacrosanto bisogno di perfezionamento (magari per concedere un po' di sana giustizia ad un grave torto subito in passato grazie all'incuria di chissà chi...) possa sempre godere, una volta giunta a destinazione, di quel continuo ed importantissimo stimolo-motore che consenta agli "addetti ai lavori di ricezione", per quanto in grado ormai di decifrarne con successo le molteplici diversità dei suoi aspetti, di sfidare e risolvere eventuali nuovi limiti ed imprevisti fino al punto di riuscire a rinverdire l'interesse del pubblico, esperto o novizio che sia e quanto più vigile possibile, verso l'ulteriore sblocco di rimasugli concettuali intrisi di pregiudizi, luoghi comuni o imbarazzante superficialità, coltivando piuttosto fiducia in una immancabile, vasta e continua ricerca, in un raffronto, in un dialogo che, per quanto a primo acchito possa risultare "fuori dal comune", sia capace concretamente (obiettivamente) di dissipare sia giusti dubbi che assurde certezze assolute ed assottigliare sempre più quella linea che demarca determinati ed inevitabili confini, riducendo distanze e barriere tra due [sub]culture che, lungo il loro percorso esistenziale, per quanto possano desiderare il raggiungimento di un medesimo obiettivo (continuo migliorarsi, perfezionarsi in vari ambiti sociali ed individuali) vivranno sempre e comunque i propri concetti ed ideali con un modus operandi spesso attivo in maniera radicalmente diversa.

Da parte mia, oltre ai dovuti, sinceri ed entusiasti ringraziamenti (sia a te che ai tuoi fidati collaboratori) non può che esserci promessa di ulteriore impegno (anche perché, volendo, sarei capace benissimo di poltrire rovinosamente pure all'impiedi !! :sleep: :tongue: ) nell'assimilare al meglio quanto nel complesso si vuole, da sempre e con massima onestà e generosità donare, tramandare, spiegare, educare, arricchire e possibilmente far custodire più che in un supporto ottico tutto dipinto di blu (riposto su solita mensola "collector's type" sempre più ricurva e forse fin troppo priva di oggettiva qualità dei contenuti...) magari nel proprio animo per benefici, di vario spessore spirituale e morale, che sempre ci si augura possano sostenere ed illuminare a lungo il cammino di un qualsiasi nonché potenziale ed assai svogliato o distratto pigrone... (io in primis !!)

E' sempre molto istruttivo ed affascinante seguire queste discussioni, argomentazioni e digressioni su questo e tanti altri temi presi saggiamente in esame.

Inevitabile per me sentirsi sempre e comunque debitore...

Un sincero ed enorme Grazie a tutti ed un più che riconoscente Otsukare-sama deshita al nostro inossidabile ed instancabile Shito :wink:

Con la stima di sempre :prostrare:

Eugenio :D


P.S.: Dimenticavo...

Temo che questa domanda sia stata rivolta fin troppe volte... nel caso, perdonatemi !! :oops:

Ma, nelle nostrane versioni home-video, oltre ad un riversamento audio/video ultra-teconologicamente avanzato e maniacalmente perfetto (sì, insomma, quando si parla di quelle diavolerie tecniche del tipo risoluzioni video con determinato aspect ratio, frame rate, ecc oppure dei master audio remixati in chi ci capisce, beh... beato lui !!) di contenuti-extra sempre utili perché spesso, fortunatamente, assai costruttivi (però mai sufficienti in quantità numerica !! :x ) non è che si potrebbe godere anche di un bel booklet (son troppe una trentina di paginette ??? :roll: ) esplicativo di molti aspetti importanti, oltre che di varie curiosità, del relativo titolo messo in commercio ???

La mia pigrizia sarebbe capace di investire ingenti somme pur di ottenere una sorta di "libretto delle istruzioni" che gioverebbe alla mia solita, proverbiale fatica nel dover approfondire il tutto da solo o lurkando di brutto dalle più che valide disamine altrui, spesso presenti anche qui nei vari topic del Forum... insomma, "un aiutino" per confrontarmi nel migliore dei modi evitando banali luoghi comuni, fraintendimenti, sovrainterpretazioni e chiavi di lettura superficiali...

Salvatemi, vi scongiuro, dalla mia stessa prigrizia quindi !! Non lasciatemi troppo da solo ad affrontare l'arduo compito !! :sorriso:
Tsuki no hikari ha ai no message...
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Betty
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Re: Le consegne espresse della strega

Messaggio da Betty »

Jo3y ha scritto: ma è indubbio che poi qualcosa della formazione culturale del traduttore restava sempre
mah...tu lo presenti come un fattore di pregio ma è quello che shito vorrebbe evitare!
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Re: Le consegne espresse della strega

Messaggio da Shito »

pippov ha scritto:Ok per il "mano leggera" (non ho colto il collegamento, ma non ho visto il "nuovo" Laputa ancora... ^^ ), ma per il resto confermo l'impressione.
Se sia oggettivamente più corretto e preciso puoi saperlo solo tu, e pochissimi altri. Per cui, non solo mi fido del tuo giudizio, ma mi affido alla tua correttezza e precisione anche per i copioni futuri.
Posso assicurati, però, che non è nè più scorrevole, nè più naturale.
Che 'troppo mite' non sia una metafora, laddove 'mano leggera' sia una metafora idiomatica in italiano per cui usa 'maniere dolci' è obiettivo/oggettivo.

Che 'torchiare un prigioniero' sia un uso idiomatico italiano è obiettivo/oggettivo.

Etc etc etc.

Per 'obiettiva naturalezza linguistica' mi riferivo al maggiore uso (obiettivo) di costrutti idiomatici nella nostra lingua, laddove nel vecchio copione figuravano maggiori costrutti 'elevati'. Stessa cosa per 'picchi di nubi' (traduzione molto letterale del giapponese 'kumo no mine' - che indica in realtà non proprio i 'cumulonembi', ma degli ammassi nuvolosi in genere, non necessariamente temporaleschi - @Dolcemind: è la scena in cui Pazu e Sheeta sono appena fuori dalle miniere di Nonno Pom, le nuvole in questione sono ben candide), o anche per l'assai 'letterario 'fluttua un isola celata alla vista', contro il ben più naturale 'isola che non è mai stata vista', etc.

Pippov: non sottovalutare, anche qui,il semplice fattore 'abitudine'. E' uno straordinario velo sempre posto dinanzia alla vista dell'uomo.

PS:

Già che ci siamo, chiedo a qualche buon moderatore un bello split del thread, che dal prossimo post torno a parlare di Kiki. ^^
Ultima modifica di Shito il mar mar 19, 2013 10:36 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Di lingua italiana e revisione dei copioni

Messaggio da dolcemind »

Effettivamente mi sembrava strano che una persona così attenta come te potesse commettere un errore così evidente.
Per questo la mia era una frase ipotetica. Il mio intervento era per sottolineare che è sempre
preferibile una maggiore correttezza idiomatica ad una presunta maggiore scorrevolezza del testo.
Ergo ben venga il nuovo copione indipendentemente dalla disputa sulla migliore/peggiore scorrevolezza.