Kaze Tachinu - finalmente in italiano
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano
E perché mai: in Italia i cartoni animati (neanche anime) sono roba per bambini...
"Ponyo Ponyo Ponyo sakana no ko Aoi umi kara yatte kita..."
Re: Si alza il vento - finalmente in italiano
Strano, forse è perché la Rai ha trasmesso molti film di Miyazaki... Per La Città Incantata hanno fatto molta pubblicità su MTV per esempio, e sì che Sen to Chihiro è indirizzato ad un pubblico più giovane di quello di Kaze Tachinu...
Re: Si alza il vento - finalmente in italiano
Beh, l'impressione che mi ha fatto e' di un'azione da buttadentro, visti i target di Rai YoYo. Si poteva pensare di farlo o concentrarsi altrove tipo Rai 4.luca-san ha scritto:E perché mai: in Italia i cartoni animati (neanche anime) sono roba per bambini...
u.
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano
altra clip italiana
"Durante la mia fanciullezza i dolori e le gioie superavano quelli di ogni altro. Cantavo e piangevo senza ragione, ma sempre sinceramente. Con l'età mi sono guastato. Ma la mente del bambino ritorna in me durante i sogni." Gong Zizhen
- shishimaru
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano
Complimenti per il lavoro fremo all'idea di vedere il film è già mi stò un pò indottrinando sui particolari tecnico storici, giusto anche per ingannare l'attesa.
Ma per caso l'aereo che si vede nell'ultima clip postata non è il Ca.90?
Ma per caso l'aereo che si vede nell'ultima clip postata non è il Ca.90?
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano
Io l'ho vista pure su MTV...upirox ha scritto:I miei figli dicono che nel weekend sono passate pubblicità di Kaze Tachinu su Rai YoYo. Sarebbe curioso visti i contenuti del film.
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Chi mi contraddice, anche se è un Dio
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano
recensione dal bimestrale 'Vivilcinema'
- shishimaru
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano
Letto, non ce la fò ad aspettare ma DEVO resistere
Re: Si alza il vento - finalmente in italiano
Mi pare una recensione molto valida.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: Si alza il vento - finalmente in italiano
Ho una domanda per Shito!Shito ha scritto:Il testo italiano di quel passo, manco a dirlo, segue il giapponese senza nulla aggiungere e nulla togliere. ^^
^^NAHOKO-B: Waaah…! Che sensazione piacevole!
KINU: Signorina, vi volerà via il cappello!
[...]
Noto che in questa frase si danno del "voi". Posso chiedere perché questa scelta?
Re: Si alza il vento - finalmente in italiano
Perché la serva di famiglia è molto deferente verso la signorina, ovvero "la figlia del padrone". ^^
Chiaramente la piccola Nahoko da del tu Kinu.
Tieni presente che all'inizio del film, la sorellina di Jirou da del voi al fratello, figlio maschio. E la *madre* chiama il figlio "signorino Jirou". ^^
Chiaramente la piccola Nahoko da del tu Kinu.
Tieni presente che all'inizio del film, la sorellina di Jirou da del voi al fratello, figlio maschio. E la *madre* chiama il figlio "signorino Jirou". ^^
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: Si alza il vento - finalmente in italiano
Quindi se ho bene inteso hai adottato il "voi" per la deferenza familiare (che è un uso storicamente corretto). Ma negli altri casi di formalità hai adottato il lei o sempre il voi? Cioè, nel doppiaggio c'è un sistema bipartito tu/voi (come si usava in Italia solo fino al Medioevo e come voleva, con scarso successo, imporre il regime nel 1938) oppure il sistema tripartito tu/voi/lei (che ha caratterizzato la lingua italiana dal Cinquecento a metà del Novecento)?
Sai, ultimamente mi sono molto interessato alla questione, dopo che un ragazzo mi disse che sperava che nel doppiaggio del film Grace of Monaco usassero il lei per la formalità tra persone "normali" e il voi per rivolgersi ai principi. Quando io gli spiegai che non avrebbe avuto senso usare il voi, visto che il film è ambientato negli anni Sessanta (e in italiano standard il voi era già morto), ma che soprattutto sarebbe stato contrario all'etichetta nel sistema tripartito tu/voi/lei dare del voi al sovrano quando esiste una forma di deferenza superiore (lei), lui mi è cascato dalle nuvole. Non mi ero accorto che l'italiano "medio" (ma anche medio-colto) fosse convinto che il voi fosse più deferente e rispettoso del lei. Credo che l'equivoco sia nato sia dai trattamenti di cortesia (Vostra Maestà, Vostra Altezza ecc., che sono plurali proprio perché maiestatici, non perché vadano usati col voi) sia dall'uso del voi di circostanza che si adopera quasi sempre nei doppiaggi dei film in costume (cosa che però può aver senso per un film inglese o francese, non tedesco per esempio) e, in maniera del tutto impropria, nei film in costume italiani (vedi per esempio Elisa di Rivombrosa dove il lei non esiste!).
Ecco, ero curioso di sapere se eri ricorso al sistema tripartito o al "falso storico"* bipartito che ormai – secondo me a torto – si utilizza in tutto quello che è anteriore alla II guerra mondiale, per dare una presunta patina di arcaicità.
*Falso storico relativamente a tutto quello che è ambientato tra il 1500 e il 1950 circa. Per i film in costume ambientati nel Medioevo il tu/voi è obbligatorio, visto che in italiano il lei nasce lungo il Quattrocento.
Sai, ultimamente mi sono molto interessato alla questione, dopo che un ragazzo mi disse che sperava che nel doppiaggio del film Grace of Monaco usassero il lei per la formalità tra persone "normali" e il voi per rivolgersi ai principi. Quando io gli spiegai che non avrebbe avuto senso usare il voi, visto che il film è ambientato negli anni Sessanta (e in italiano standard il voi era già morto), ma che soprattutto sarebbe stato contrario all'etichetta nel sistema tripartito tu/voi/lei dare del voi al sovrano quando esiste una forma di deferenza superiore (lei), lui mi è cascato dalle nuvole. Non mi ero accorto che l'italiano "medio" (ma anche medio-colto) fosse convinto che il voi fosse più deferente e rispettoso del lei. Credo che l'equivoco sia nato sia dai trattamenti di cortesia (Vostra Maestà, Vostra Altezza ecc., che sono plurali proprio perché maiestatici, non perché vadano usati col voi) sia dall'uso del voi di circostanza che si adopera quasi sempre nei doppiaggi dei film in costume (cosa che però può aver senso per un film inglese o francese, non tedesco per esempio) e, in maniera del tutto impropria, nei film in costume italiani (vedi per esempio Elisa di Rivombrosa dove il lei non esiste!).
Ecco, ero curioso di sapere se eri ricorso al sistema tripartito o al "falso storico"* bipartito che ormai – secondo me a torto – si utilizza in tutto quello che è anteriore alla II guerra mondiale, per dare una presunta patina di arcaicità.
*Falso storico relativamente a tutto quello che è ambientato tra il 1500 e il 1950 circa. Per i film in costume ambientati nel Medioevo il tu/voi è obbligatorio, visto che in italiano il lei nasce lungo il Quattrocento.
Re: Si alza il vento - finalmente in italiano
Nella resa del giapponese, uso sempre sia il tu, sia il lei, sia voi. La ragione non è certo da cercarsi in una corrispondenza nell'uso storico italiano di questa o quell'epoca: sarebbe come pensare di tradurre un dialetto giapponese facendolo corrispondere a un dialetto italiano. La ragione sta semplicemente nel fatto che la lingua giapponese, in tutte le epoche, ha conosciuto molti livelli -ben più di due- di 'deferenza sociale nel parlato', tutto qui.
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
Re: Si alza il vento - finalmente in italiano
Ottimo, era quello che volevo sapere
Ovviamente, come sottolinei, non avrebbe senso cercare corrispondenze (per esempio biunivoche) nel modo di esprimere i gradi di formalità da una lingua all'altra. Ma visto che sia il giapponese, sia l'italiano hanno una ricchezza in proposito (la nostra è il sistema tripartito; gli inglesi necessariamente devono usare altri escamotage visto che ormai hanno un solo allocutivo), tanto vale usare tutti i mezzi possibili per rendere bene "l'idea" di queste diverse formalità.
Quello che secondo me è importante sottolineare, però, è che l'uso di queste forme debba essere corretto nella nostra lingua. Al giorno d'oggi capita raramente di sentire usare in un doppiaggio italiano tutte e tre le forme. Di solito la consuetudine è diventata tu/voi per i film ambientati nel "passato", tu/lei per i film ambientati nella "contemporaneità". Quindi non mi è mai capitato – almeno da quando io abbia coscienza dell'uso corretto degli allocutivi, cioè dalla lettura dei Promessi sposi al ginnasio – di dovermi porre il problema di quest'uso.
La pulce nell'orecchio me l'ha messa quel ragazzo di cui parlavo prima, quando mi ha detto che solitamente nei doppiaggi dei film sulla corte inglese (i vari film su Diana ecc.) usano il sistema tripartito nel modo in cui accennavo: il tu per la confidenza, il lei per la formalità e il voi soltanto con la famiglia reale. Non mi è mai capitato di vedere questi film, ma io farei un salto sulla sedia se sentissi la regina che dà del lei al primo ministro e quest'ultimo che le risponde dandole del voi. È un completo ribaltamento delle gerarchie!
Ovviamente, come sottolinei, non avrebbe senso cercare corrispondenze (per esempio biunivoche) nel modo di esprimere i gradi di formalità da una lingua all'altra. Ma visto che sia il giapponese, sia l'italiano hanno una ricchezza in proposito (la nostra è il sistema tripartito; gli inglesi necessariamente devono usare altri escamotage visto che ormai hanno un solo allocutivo), tanto vale usare tutti i mezzi possibili per rendere bene "l'idea" di queste diverse formalità.
Quello che secondo me è importante sottolineare, però, è che l'uso di queste forme debba essere corretto nella nostra lingua. Al giorno d'oggi capita raramente di sentire usare in un doppiaggio italiano tutte e tre le forme. Di solito la consuetudine è diventata tu/voi per i film ambientati nel "passato", tu/lei per i film ambientati nella "contemporaneità". Quindi non mi è mai capitato – almeno da quando io abbia coscienza dell'uso corretto degli allocutivi, cioè dalla lettura dei Promessi sposi al ginnasio – di dovermi porre il problema di quest'uso.
La pulce nell'orecchio me l'ha messa quel ragazzo di cui parlavo prima, quando mi ha detto che solitamente nei doppiaggi dei film sulla corte inglese (i vari film su Diana ecc.) usano il sistema tripartito nel modo in cui accennavo: il tu per la confidenza, il lei per la formalità e il voi soltanto con la famiglia reale. Non mi è mai capitato di vedere questi film, ma io farei un salto sulla sedia se sentissi la regina che dà del lei al primo ministro e quest'ultimo che le risponde dandole del voi. È un completo ribaltamento delle gerarchie!