Kaze Tachinu - finalmente in italiano

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Jo3y
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Jo3y »

Io ancora non riesco ad articolare un pensiero approfondito, ma colgo l'ultimo post per porgere anche io i miei più sinceri complimenti ad Emiliano Coltorti e alla giovane Rossa Caputo; del primo ero un fan da tempo, ma la seconda è stata una vera sorpresa: bravi bravi bravi bravi bravi!!!
bocchan
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da bocchan »

Mi sono appena iscritto a questo forum, che comunque conoscevo già da tempo ma a cui non avevo mai partecipato attivamente, appositamente per scambiare qualche impressione su quest'ultimo ("ultimo" in tutti i sensi, purtroppo, salvo ripensamenti) anime-movie di Miyazaki. Premetto che MIRAI SHONEN CONAN è da sempre il mio anime preferito, ed è la ragione per cui negli ultimi decenni ho costantemente seguito Miyazaki, nella speranza di vedere nuovamente qualcosa di analogo a Conan.

Per quanto riguarda il film, la mia speranza che potesse trattarsi di un "ritorno alle origini" (e quando parlo di "origini", mi riferisco appunto a CONAN IL RAGAZZO DEL FUTURO ed a LUPIN III - IL CASTELLO DI CAGLIOSTRO, ben diversi dalle opere realizzate da Miyazaki negli ultimi 30 anni) non è stata delusa. Si è tornati ad una visione poetica ma realistica, differente da quella che ha caratterizzato opere come LA CITTA' INCANTATA, IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL, PONYO SULLA SCOGLIERA ecc.

Anzitutto, sono felice di constatare che questo film ha avuto una distribuzione abbastanza capillare, contrariamente a tanti altri film giapponesi (come THERMAE ROMAE) giunti nei cinema del nostro Paese negli ultimi anni e relegati in una manciata di piccole sale. A Genova viene proiettato dalle due principali multisale della città, ed anche a La Spezia è presente nella più grossa multisala dello spezzino. Peccato che si sia deciso di tenerlo in sala solo 4 giorni (comunque sempre meglio di NOI, ZAGOR, rimasto nei cinema solo 2 giorni!).

Sono andato a vederlo ieri sera, in sala c'erano almeno 30-35 persone, che è tutto sommato un afflusso soddisfacente (vista l'attuale situazione di crisi delle sale cinematografiche).

Il film è molto bello, unisce una narrazione fedele allo svolgimento dei fatti storici ad alcuni momenti onirico/visionari tipici di Miyazaki. Fortunatamente, l'aspetto onirico non è eccessivamente invasivo, e -come già detto- non pregiudica il realismo della storia. Anche l'adattamento italiano mi è sembrato ben fatto, con traduzioni non banali. Per quanto riguarda le traduzioni, ho notato solo una cosa che probabilmente non è stata tradotta nel modo corretto: quando si parla di quali nazioni dovranno affrontare gli aerei da guerra concepiti dal protagonista, qualcuno afferma che quegli aerei "andranno a combattere in Cina, in Unione Sovietica, in Inghilterra, in Olanda e negli Stati Uniti", ma in realtà probabilmente nell'edizione giapponese era stato affermato che quegli aerei "combatteranno contro le forze della Cina, dell'Unione Sovietica, dell'Inghilterra, dell'Olanda e degli Stati Uniti". Infatti non è concepibile che aerei del genere volino dall'Asia sud-orientale fino in Europa (o fino in America), ed i Paesi nominati erano sì i nemici che i Giapponesi si trovarono ad affrontare durante il secondo conflitto mondiale, ma li affrontarono nell'Oceano Pacifico (dove anche gli Olandesi -oltre ad Inglesi e Statunitensi- erano presenti, visto che l'attuale Indonesia era una loro colonia), non certo in Europa o in America...
bocchan
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da bocchan »

Twistor ha scritto:- l'aereo gigante tedesco che si vede quando aprono il bunker, mi ha ricordato il Giganto di “Conan il ragazzo del futuro”
Sì, l'ho notato anch'io, è molto simile al Giganto. Ed un aereo molto simile al Giganto è presente anche in una vignetta del manga NAUSICAA.
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Shun
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shun »

Ad un po' di tempo dalla visione, con mente più fredda, mi accingo ad aggiungere qualche altra impressione, anche grazie (o soprattutto?) ai pareri e ai commenti che ho potuto leggere.
KwErEnS ha scritto: Ho provato un certo disgusto. Per l'amorale estraniazione di Jiro (ben resa dal ripetersi ossessivo delle scene di volo in colori ultrasaturi) e per la sofferenza di Nahoko.
Shito ha scritto: Io trovo tremendamente commovente, toccante, la piccola, mesta, minimalista frase di Jirou sul finale: "Non ne è tornato indietro nemmento uno..."
Pronunciata di spalle, abbassando la testa. Mi da sempre i brividi.
Non ricordavo questa frase, ma ora che l'hai scritta, non so esattamente come interpretarla. Una volta avevo letto, forse proprio in questo forum, di un aneddoto in cui Miyazaki collezionava soldatini di plastica o forse erano riviste di aereoplani o qualcosa di simile. Fatto sta che la moglie o lui stesso, decise di buttarli, ma poi lui preso dal dispiacere ne acquistò di nuovi... che bambinone! Ecco, la frase che hai riportato mi ha ricordato troppo questo aneddoto. Che Jiro fosse dispiaciuto davvero per la tragica e drammatica fine dei piloti in guerra, o più infantilmente era dispiaciuto per i suoi aereoplani?
Se è la seconda, come credo che sia, allora credo davvero che oltre ad essere un film sul vero Jiro Horikoshi, con sprazzi del romanzo di Tatsuo Hori, contenga anche un po' di elementi propri di Hayao Miyazaki, come avevo accennato nel mio precedente commento.
Ma a questo punto mi viene un po' un dubbio sul finale: quanto è stata importante Naoko per Jiro? Che cosa ha voluto realmente rappresentare Miyazaki?
Nel finale vediamo Jiro che immagina Naoko che gli dice "devi vivere", e che poi vola via mentre lui dice scosso: "grazie". Ed infine Caproni dice a Jiro qualcosa come: "devi vivere, ma ora andiamo a berci un buon vino rosso."
L'idea che mi sono fatto a qualche giorno di distanza (al cinema ero troppo preso dai "vivi" e dai "grazie"), è una sorta di contraddizione.
Premetto questo pezzo di intervista ad Hideaki Anno:
-- The third part of the four-part "Evangelion: New Theatrical Edition" series will open in theaters on November 17. In contrast with the original film version, where the protagonist was unable to do anything, in the new work he fights desperately to save a girl. Is this a reflection of a change within yourself?

Anno: Hmmm. It's probably [just] the era. It's just, I think, that the way the audience perceives [it] has changed. I can't change my essential nature.

-- In a 2005 interview, you said: "Getting married, a non-otaku-like component has been added onto myself. I want to protect (my wife) with all my might. Always, from now on." Surely there is a side of you that has changed?

Anno: That's there, as far as that goes, but human beings do not change quickly.

-- In Eva, there was a criticism of those fans who turned away from reality and escaped to the work. Has that consciousness remained unchanged?

Anno: In the original Eva, there were many people who took something that I created as a source of amusement beyond those limits and made it into an object of dependence. I wanted to take responsibility for the fact that such people had been so "inflated." I wanted to bring the work back within the boundaries of entertainment. However, I have now withdrawn from dealing with it [or: from treating it thematically?]. Such people will not change no matter what I say. I now well understand that there is nothing I can do.

Tokusatsu as Culture

-- There are many people who have also become deeply absorbed in the new Eva. What do you think of yourself, as someone who creates works which produce dependence?

Anno: Nothing. I want the works to be successful, but an excessive response is not my responsibility. I myself am reflected in the works, but I am not creating the works by myself. I am completely distinct from the works.
Mi pare che, ma è solo una sensazione, che il "grazie" di Jiro (guarda caso, doppiato proprio da Anno) sia una sorta di ringraziamento a Naoko per averlo reso partecipe della vita "normale", quella non otaku, pur essendo goffo, e un po' brocco nell'empatizzare con il dolore di lei (le fuma in faccia! Ma questa credo sia una cosa al di là dell'otaku, credo sia una vera e propria abitudine che c'era a quei tempi, d'altronde anche il padre di Taeko in "Omohide poro poro" fumava a tavola, o anche il padre di Shizuku in "Mimi wo sumaseba", fregandosene totalmente delle persone presenti; ma era così anche in Italia non molti anni fa...), così perso nel suo sogno di aereoplanini, che come sottolinea KwErEnS è totalmente amorale, poiché inseguito indifferentemente dall'uso degli aerei in guerra, o ancora, il fatto che è molto sbrigativo con la sorella ed in generale con le persone che lo circondano.
Tuttavia mi sento anche di dire che nel suo piccolo, nelle sue possibilità Jiro ha cercato di fare ciò che la sua consapevolezza gli permetteva di fare; mi sembra quasi di vedere/immaginare Gendo e Yui di Evangelion, prima che lei morisse intendo. Nella mia scena preferita, quella in cui Jiro corre da Nahoko ed entra dalla finestra, ciò che sento/ che percepisco è il lato umano, e non quello otaku, é il lato umano di Jiro che vuole andare dalla sua amata, come il Piccolo Principe vuole tornare dalla sua rosa/moglie.
Ed ecco, forse a questo punto il vino di Caproni rappresentarebbe la contraddizione, "ma sì, beviamoci su", che continua a mostrare il lato di inettitudine/inesperienza di Jiro riguardo le cose reali, in modo molto genuino e onesto. In effetti se partiamo da Mirai Shonen Conan e arriviamo a Kaze Tachinu, il cambiamento di Miyazaki un po' si vede, ma si nota che comunque lui è pur sempre appassionato di certe cose (quando dice che era contento di aver ricevuto il libro di Caproni). A nascer tondo non puoi diventare quadrato? XD
In tutto ciò, credo davvero sia molto vera la frase di Anno suddetta: "but human beings do not change quickly". Ed infatti se a momenti Jiro sembra cresciuto, sembra un adulto, in altri sembra ancora bambino, e così via, in questa continua oscillazione. Ma ci vuole tempo, pazienza, sacrificio, impegno e costanza, per cambiare, sperimentare, divenire consapevoli e prendersi cura delle nascenti responsabilità.
Che Anno intendesse ciò, con il suo "Miyazaki è un pochino cresciuto con questo film"?
Giggione ha scritto: Anche io li ho percepiti in questo modo e penso che proprio per questo l'autore non li volesse distinguere in modo netto dalla realtà, perché sono vere e proprie visioni, e progressivamente sfociano quasi nel viaggio interiore (similmente a quello che fa Chihiro ne La città Incantata).
Ma sì, la mia era puramente una preferenza, nel senso che mi sarebbe piaciuto di più se faceva la distinzione grafica tra visione e realtà. Ma evidentemente Miyazaki voleva dare l'idea di sogni e realtà che si compenetrano tra loro (alla Paprika di Satoshi Kon) e ha fatto come ha fatto. Amen, il film è suo d'altronde. ^^
Babbana ha scritto:E un'altra scena, quella in cui Jirou, forse nel primo sogno, passa con l'aeroplano sotto a un ponte sull'acqua, mi ha ricordato la scena in cui Porco passa con l'idrovolante sui navigli ^^
Verissimo! :sorriso:
bocchan ha scritto: Sì, l'ho notato anch'io, è molto simile al Giganto. Ed un aereo molto simile al Giganto è presente anche in una vignetta del manga NAUSICAA.
Eheh se la Planet Manga lo ristampasse, magari potrei recuperarlo! XD
Ultima modifica di Shun il mar set 16, 2014 12:46 pm, modificato 1 volta in totale.
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Berek
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Berek »

Twistor ha scritto:Ma a questo punto mi viene un po' un dubbio sul finale: quanto è stata importante Naoko per Jiro?
Io credo che sia stata MOLTO importante per lui. Non ricordo precisamente la frase ma ad un certo punto Honjo, non so se solo come battuta o meno, dice che va a cercare moglie perché solo così un progettista può realizzare veramente qualcosa di valido. Ho dato troppo peso a quella frase? Però caso vuole che i successi di Jiro arrivino proprio dopo la sua storia con Naoko. Che sia proprio solo un caso?
nell'empatizzare con il dolore di lei (le fuma in faccia! Ma questa credo sia una cosa al di là dell'otaku, credo sia una vera e propria abitudine che c'era a quei tempi
Questa è una cosa che ha scandalizzato molto la mia morosa, ma io l'ho vista in maniera diversa. Jiro le chiede il permesso di uscire a fumare, proprio per non farlo nella stessa stanza mentre Naoko è malata. È ferma volontà di Naoko però di non lasciare la mano del marito (infatti lui ha dovuto avvicinare il tavolo e lavorare con una sola mano per esaudire questo bisogno di contatto di Naoko) e per questo ha accettato anche il fumo passivo. Io ci ho visto un grande rispetto di Jiro nei confronti di questo desiderio, al contrario tuo e della mia morosa... magari anche in questo caso sono io che ho frainteso :D
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Valens
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Valens »

Pur avendo visto il film l'altro ieri, mi accingo solo ora ad esprimere un parere. Solo ora, perché Si alza il vento mi ha lasciato letteralmente di sasso. Non riuscivo ad alzarmi dalla poltrona né a staccare gli occhi dallo schermo, anche dopo lo spegnimento del proiettore.

Il bello è che neppure ora saprei bene che cosa dire su questo film, giacché mi sembra superfluo dire che si tratta di un capolavoro di portata epocale.

E' buffo che proprio l'ultimo film di Miyazaki sia completamente diverso dagli altri, per tematiche e contenuti: da un animatore distintosi soprattutto per la creazione di personalissimi mondi fantastici, ci si aspetterebbe un congedo molto diverso. Eppure in Kaze tachinu c'è tutto Miyazaki, la sua poetica e finanche la sua persona (il protagonista è un po' Horikoshi Jirou, un po' Hori Tatsuo ma è, soprattutto, Miyazaki Hayao).

Ciò che mi ha colpito è, oltre alla splendida ricostruzione storica del Giappone degli anni '20-'30, l'estremo realismo con cui è ritratto il protagonista: Jirou è un uomo fondamentalmente buono e gentile ma quantomai egoista, intento com'è a perseguire i suoi obiettivi, talvolta senza curarsi di ciò che accade intorno a lui. E' sinceramente innamorato di Nahoko, ma nemmeno la malattia di lei lo distoglie dal suo lavoro, che è anche la sua passione. Nella meravigliosa scena notturna in cui Jirou è chino sul tavolino a lavorare sul progetto e, contemporaneamente stringe la mano a Nahoko, mi è sembrato di vedere Miyazaki Hayao stesso disegnare nel suo studio. Continua a sognare il suo idolo Caproni, che lo avverte in tutti i modi delle conseguenze nefaste che avrà il raggiungimento del suo scopo ma, la verità, è che a Jirou non importa più di tanto o, almeno, non abbastanza da impedirgli di realizzare aerei bellici. Così come, del resto, la malattia della moglie. Jirou è un uomo del suo tempo, per quanto "fuori dal mondo".

Si alza il vento è un film tremendamente concreto, in una maniera che non mi sarei mai aspettato. Non da Miyazaki, almeno, ma piuttosto da Takahata. Potremmo dire che l'allievo ha superato il maestro? Non saprei, perché il film in questione è, come già detto, estremamente personale, molto lontano dalle suggestioni neorealiste delle pellicole del collega anziano.

Kaze tachinu non è, certamente, il mio film di Miyazaki preferito: di questo autore ho imparato ad apprezzare soprattutto il lato fantasy. Tuttavia la sua ultima fatica è, nonostante tutto, un meraviglioso addio della sua ormai lunga carriera.
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Shun
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shun »

Berek ha scritto: Io credo che sia stata MOLTO importante per lui. Non ricordo precisamente la frase ma ad un certo punto Honjo, non so se solo come battuta o meno, dice che va a cercare moglie perché solo così un progettista può realizzare veramente qualcosa di valido. Ho dato troppo peso a quella frase? Però caso vuole che i successi di Jiro arrivino proprio dopo la sua storia con Naoko. Che sia proprio solo un caso?
Sì la mia era una domanda pseudo retorica, per poi rispondermi nel mio stesso commento! XD
Sono d'accordo con te su questo punto, cioè che Naoko sia stata molto importante per Jiro, ed in effetti credo di ricordare anch'io la frase che citi, anche se non sono sicurissimo. Come ho scritto credo che il grazie di Jiro vada proprio a sottolineare questa importanza, così come è emblematico il momento in cui lui avverte una strana sensazione durante il test di volo o sono intensi vari momenti tra loro. Credo davvero che Naoko sia stata molto importante per Jiro anche nell'ottica di ciò che lei ha permesso a Jiro di tirar fuori/esprimere da se stesso, cioè il suo lato adulto, da uomo, come quando corre da lei, come se lui in quel preciso momento stesse maturando, stesse sentendo germogliare in sé pian piano i versi di Antoine de Saint-Exupéry, ne "Il piccolo principe":
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
" Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare.
Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"
" Io sono responsabile della mia rosa…." Ripeté il piccolo principe per ricordarselo.

Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente" , disse.
" Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre.
Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
" Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. " Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei
che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato
lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa"
Poiché Miyazaki è un grande fan di Antoine de Saint-Exupéry, io davvero non posso fare altro che vederci quei versi, nel mentre le lacrime di Jiro cadono copiosamente sulle formule matematiche sul treno, o nel mentre entra dalla finestra per abbracciare e dare un bacio a Nahoko. Jiro fa ciò che può, ciò che è in grado di fare, pur rimando viva in lui la contraddizione degli aerei, o del vino di Caproni.
Ma allora perché Jiro non si ammazza alla morte di lei, come fa il piccolo principe per ricongiungersi alla sua rosa, tramite il morso del serpente?
Perché il leitmotiv del film è Ikiru, devi vivere. Credo fortemente che nel suo sogno finale Jiro veda la sintesi del suo percorso, nelle due contrapposizioni: da una parte gli aerei distrutti, con Caproni e il vino, dall'altra Naoko e il "vivi". Riallacciandomi quindi ad Anno, mi viene in mente come anche in Evangelion e nel manga a cura di Sadamoto, Yui muore, ma poi quando ricompare dinnanzi a Gendo in forma di anima, gli parla dell'importanza del vivere.

EDIT: chiaramente il paragone con il libro di Antoine è da prendere con le pinze, qui Jiro non è andato in giro a cercare altre donne/rose, per poi rendersi conto che la sua rosa era la più importante. Nel nostro caso, mi immagino Jiro che ha maturato l'importanza di Nahoko al momento della telefonata, e durante il viaggio tra le lacrime, prima di giungere da lei mi immagino pensasse a cose come: l'incontro la prima volta al treno, l'incontro all'albergo, le passeggiate, e più propriamente avrà pensato a lei in quanto tale, in tutto il suo essere.
Berek ha scritto: Questa è una cosa che ha scandalizzato molto la mia morosa, ma io l'ho vista in maniera diversa. Jiro le chiede il permesso di uscire a fumare, proprio per non farlo nella stessa stanza mentre Naoko è malata. È ferma volontà di Naoko però di non lasciare la mano del marito (infatti lui ha dovuto avvicinare il tavolo e lavorare con una sola mano per esaudire questo bisogno di contatto di Naoko) e per questo ha accettato anche il fumo passivo. Io ci ho visto un grande rispetto di Jiro nei confronti di questo desiderio, al contrario tuo e della mia morosa... magari anche in questo caso sono io che ho frainteso :D
Onestamente a casa avevo dimenticato questo fatto, anche se ora che me lo ricordi, ricordo che al cinema avevo interpretato come dici tu. Più che altro mi verrebbe da dire che nonostante tutto lui poteva evitare proprio di fumare, ma tutto sommato il destino di lei era inevitabile, lei lo voleva vicino e quindi alla fine sì, penso di condividere quanto scrivi, anzi ti ringrazio per avermelo ricordato! :D
Ultima modifica di Shun il mer set 17, 2014 6:07 pm, modificato 3 volte in totale.
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Berek »

Twistor ha scritto:Onestamente a casa avevo dimenticato questo fatto, anche se ora che me lo ricordi, ricordo che al cinema avevo interpretato come dici tu. Più che altro mi verrebbe da dire che nonostante tutto lui poteva o evitare proprio di fumare, ma tutto sommato il destino di lei era inevitabile, quindi sì penso di condividere quanto scrivi.
Anzi ti ringrazio per avermelo ricordato!! :D
Pur non essendo un fumatore comprendo che il richiamo della sigaretta certe volte possa essere davvero irresistibile, specialmente in situazioni psicologiche difficili (vedi Jiro sotto pressione sia per il lavoro che per la malattia di Nahoko).

Non mi sento quindi di demonizzare troppo il povero Jiro, perché se mi fossi trovato nella stessa situazione di Nahoko anche io avrei preferito continuare a stringere la mano del mio amore piuttosto che respirare 5 minuti in più di aria salubre. Suvvia, cosa vuoi che sia un po' di fumo rispetto alla tubercolosi? Tanto più che scappando dal ricovero per ricongiungersi a Jiro penso sia chiaro che lei abbia messo l'amore davanti a tutto, anche alla propria incolumità.

Facendo una breve ricerca poi ho scoperto che a quel tempo non esistevano cure davvero risolutive alla malattia, quindi è anche probabile che Nahoko fosse consapevole di essere spacciata e abbia voluto semplicemente godersi quando poco le rimaneva da vivere piuttosto che privarsi del suo amore nella vana speranza di una cura che allora non esisteva.

Cambiando discorso (ma legato a quanto ho appena scritto), c'è una cosa che mi è sembrata un po' buttata lì, senza troppi approfondimenti: ad un certo punto Kurokawa lo avvisa che la polizia speciale lo sta tenendo d'occhio e lui nonostante questo pericolo decide di correre dal suo amore per sincerarsi della sua salute. Ecco, io forse non sono stato attento, ma non ho capito perché la polizia speciale lo stava tenendo sotto controllo. Non mi pare che lungo tutto il film abbia mai fatto nulla che potesse considerarsi rischioso per la sicurezza nazionale, forse giusto il socializzare con Castorp nell'albergo, che, in quanto straniero e antimilitarista, sulle prime mi aveva dato da pensare a una spia o comunque ad rischio per l'esercito. Quando però questa pista si è rivelata infondata non ho trovato davvero nulla per giustificare questo controllo delle forze dell'ordine (che mi ha ricordato però l'inseguimento di Porco Rosso per le strade di Milano), se non il voler aumentare la drammaticità della storia d'amore tra Jiro e Nahoko e le difficoltà a cui sono sottoposti.

Un'altra cosa che avrei voluto capire meglio durante la visione è nella scena di Nahoko al sanatorio, quando riceve la lettera. Ecco avrei preferito un qualche sottotitolo che facesse capire immediatamente di cosa si trattava, perché a seguito di tale lettera lei decide di tornare a casa. Ho pensato che un gesto simile fosse dovuto a qualche grave evento, come ad esempio la morte del padre o simili, invece solo dopo si capisce il perché.

Nulla di grave, eh, è un mio difetto :D
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Palla di fuliggine »

Non posso che associarmi ai commenti precedenti. Kaze tachinu è un dannato capolavoro.
Io sono ingegnere (per quanto non progetti aeroplani :D ), sono nel mio "decennio" dei 30 anni, e vivo una fase della mia carriera in cui sono costretto a sacrificare la famiglia più di quanto vorrei. Forse anche per questo la biografia di Jirou mi ha particolarmente colpito...
Bene o male avete già evidenziato quasi tutto quello che avrei voluto scrivere io, mi limiterò a sottolineare qualche spunto di discussione in più.

In tutto il film traspare (da parte di Jirou e i suoi colleghi, in particolare Honjo) un senso di "inferiorità" nei confronti degli occidentali, atteggiamento che non siamo certo abituati a vedere nei giapponesi di oggi (e degli ultimi 30 anni). Il fatto che Jirou si vesta sempre completamente all'occidentale, anche in occasione del matrimonio, credo sia significativo. La casa stessa di Nahoko non ha praticamente nulla di giapponese, dall'aspetto esteriore all'arredamento.

Nahoko è (per me) il personaggio femminile più bello mai portato sullo schermo da Miyazaki. Nessuna connotazione morale in ciò, è stata preceduta da eroine anche più nobili. Parlo proprio di bellezza (che notoriamente è nell'occhio di chi guarda... :mrgreen: ). Nella scena in cui lei cammina nella notte, con l'abito da sposa, i capelli sciolti, l'ho trovata semplicemente sublime. Lo sguardo che lei lancia una volta entrata nella stanza, quando noi sappiamo che la sua fine si approssima, è una stilettata al cuore...
Non posso che associarmi ai complimenti per la splendida interpretazione della doppiatrice, la già citata frase di ringraziamento dopo le nozze mi ha fatto venire le lacrime agli occhi...

Nota di curiosità: non avrei mai pensato che anche nel Giappone degli anni '20 utilizzassero il mercurocromo, invece così è, e lo chiamavano proprio con quel nome!

P.S. Ieri sera sala quasi piena, fortunatamente solo un paio di bambini (che si saranno annoiati mortalmente, ma non lo hanno dato a vedere/sentire)
P.P.S. Voglio il Blu-Ray, NOW! :sorriso2:
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shun »

Berek ha scritto:Pur non essendo un fumatore comprendo che il richiamo della sigaretta certe volte possa essere davvero irresistibile, specialmente in situazioni psicologiche difficili (vedi Jiro sotto pressione sia per il lavoro che per la malattia di Nahoko).

Non mi sento quindi di demonizzare troppo il povero Jiro, perché se mi fossi trovato nella stessa situazione di Nahoko anche io avrei preferito continuare a stringere la mano del mio amore piuttosto che respirare 5 minuti in più di aria salubre. Suvvia, cosa vuoi che sia un po' di fumo rispetto alla tubercolosi? Tanto più che scappando dal ricovero per ricongiungersi a Jiro penso sia chiaro che lei abbia messo l'amore davanti a tutto, anche alla propria incolumità.

Facendo una breve ricerca poi ho scoperto che a quel tempo non esistevano cure davvero risolutive alla malattia, quindi è anche probabile che Nahoko fosse consapevole di essere spacciata e abbia voluto semplicemente godersi quando poco le rimaneva da vivere piuttosto che privarsi del suo amore nella vana speranza di una cura che allora non esisteva.
Condivido davvero quanto hai scritto, in effetti non ero soddisfatto di vedere quel momento come un momento in cui Jiro è un povero stolto che fuma in faccia a Nahoko. Ti ringrazio per avermi ricordato meglio la scena!

Riguardo la polizia e le altre cose, con una sola visione di solito mi perdo un po' di pezzi qua e là, ma se non erro durante il primo tempo c'è un momento in cui si parlava di Jiro che era accusato di spionaggio o qualcosa di simile (ad esempio ricordo che aveva dovuto cambiare ufficio, senza farsi vedere, e molti colleghi gli portavano la roba in un'altra stanza), però in effetti non mi è molto chiaro; spero che qualcuno abbia capito meglio le cose! :)
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Berek »

Twistor ha scritto:
Berek ha scritto:Riguardo la polizia e le altre cose, con una sola visione di solito mi perdo un po' di pezzi qua e là, ma se non erro durante il primo tempo c'è un momento in cui si parlava di Jiro che era accusato di spionaggio o qualcosa di simile (ad esempio ricordo che aveva dovuto cambiare ufficio, senza farsi vedere, e molti colleghi gli portavano la roba in un'altra stanza), però in effetti non mi è molto chiaro; spero che qualcuno abbia capito meglio le cose! :)
Sì, anche io avrei bisogno di rivederlo, come dopo tutto è tradizione per tutti i film di Miyazaki & co. :)

Si sa già quando indicativamente potrebbe uscire il Blueray? :D

Per quanto riguarda il cambio di ufficio ricordi bene però mi rimane sempre il dubbio, perché Jiro è stato messo sotto controllo? Per i suoi rapporti con Castorp? Era davvero una spia? Mi sono perso qualcosa :?
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Goo »

Berek ha scritto: Cambiando discorso (ma legato a quanto ho appena scritto), c'è una cosa che mi è sembrata un po' buttata lì, senza troppi approfondimenti: ad un certo punto Kurokawa lo avvisa che la polizia speciale lo sta tenendo d'occhio e lui nonostante questo pericolo decide di correre dal suo amore per sincerarsi della sua salute. Ecco, io forse non sono stato attento, ma non ho capito perché la polizia speciale lo stava tenendo sotto controllo. Non mi pare che lungo tutto il film abbia mai fatto nulla che potesse considerarsi rischioso per la sicurezza nazionale, forse giusto il socializzare con Castorp nell'albergo, che, in quanto straniero e antimilitarista, sulle prime mi aveva dato da pensare a una spia o comunque ad rischio per l'esercito. Quando però questa pista si è rivelata infondata non ho trovato davvero nulla per giustificare questo controllo delle forze dell'ordine (che mi ha ricordato però l'inseguimento di Porco Rosso per le strade di Milano), se non il voler aumentare la drammaticità della storia d'amore tra Jiro e Nahoko e le difficoltà a cui sono sottoposti.
C'è una scena in cui si vede Castorp fuggire, stava scappando proprio dalla polizia speciale, essendo anti-regime.
Sono venuti quindi a conoscenza del sua rapporto con Jiro e per questo poi hanno deciso di perseguirlo.
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Berek »

Goo ha scritto:C'è una scena in cui si vede Castorp fuggire, stava scappando proprio dalla polizia speciale, essendo anti-regime.
Sono venuti quindi a conoscenza del sua rapporto con Jiro e per questo poi hanno deciso di perseguirlo.
Ahhh, allora avevo collegato correttamente la cosa, ma mi sono perso questo particolare "lavando" la reputazione di Castorp perché simpatico :D

Grazie della precisazione!
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dcristof
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da dcristof »

Questa nuova prova di Miyazaki mi impone di tornare a contribuire, pur modestamente, al forum dopo anni di silenzio. Non sto a (ri)presentarmi: mi limito a un caloroso benvenuto ai nuovi iscritti (per quel che vale, essendo un utente quantomeno quiescente) e un affettuoso saluto agli utenti che ho incrociato quando frequentavo più assiduamente il forum.
Né tantomeno elogerò il film: non potrei aggiungere altro a quanto avete già detto.

Vorrei invece discutere alcuni aspetti che mi hanno molto colpito, esponendovi le mie impressioni molto basilari e sperando in qch vostro commento al riguardo.

Innanzitutto: la Storia! Questo è un racconto profondamente calato nella Storia. Fatto unico, per quello che mi risulta, nel corpus miyazakiano. Non solo e non tanto per il fatto che racconta di personaggi e vicende storiche, quanto per l'accuratezza della ricostruzione storica, come già evidenziato da Valens. Mi chiedo: è solo attenzione al dettaglio (che sappiamo caratteristica di Miyazaki Hayao), o anche risultato di un confronto con il bellissimo "La collina dei Papaveri" del figlio Gorou? Anche Penauts, sull'altro thread, nota un legame con l'opera di Gorou: non sono il solo! Però su questo mi piacerebbe tanto sentire l'opinione di Shito, che per primo molto si spese per Miyazaki Gorou riconoscendone il talento fin dai tempi di "Gedo Senki".
Il narrare un racconto storico ha come conseguenza direi dirompente, per un'opera di Miyazaki Hayao, il fatto che l'elemento fantastico non fa parte della realtà del racconto, del mondo raccontato, ma è presente unicamente come elemento riconosciuto come fantastico nello stesso mondo raccontato: le visioni di Jirou, che sono riconosciute come tali dallo stesso Jirou. Conseguenza dirompente, dicevo, perché anche questa caratteristica mi pare un unicum nella produzione di Miyazaki Hayao.
L'elemento fantastico è quindi cercato altrove: prima di tutto nelle visioni di Jirou; poi nello spettacolo della Natura, a cui mi sembra si dia ancor più spazio che nelle opere precedenti; ovviamente nel terremoto, caso eccezionale e terribile di spettacolo performativo della Natura; e infine forse anche in tutti gli effetti ottici rappresentati nel film: la visione attraverso gli occhiali in entrambi i versi (sia quello che Jirou vede attraverso i propri occhiali, sia il viso di Jirou che noi vediamo attraverso i suoi occhiali), la visione degli ooggetti sullo sfondo attraverso le eliche in moto, le ombre deformate o quasi degli agenti tedeschi alla ricerca del fuggitivo; tutti che, almeno a me personalmente, hanno dato una forte sensazione di fantastico anche se si tratta di fenomeni reali. Insomma, una ricerca del sense of wonder, di quello che è così affascinante da apparire frutto di una potente fantasia anche se si tratta di un realissimo fenomeno fisico. O forse è "solo" la solita accuratezza del dettaglio. Cosa ne pensate?
Inoltre, una narrazione alquanto non lineare, con un frequente uso del flashback, che insieme alle visioni, alla sequenza del fenomeno sismico e anche ai salti temporali in avanti danno una falsa sensazione di continua interruzione della narrazione corrente, dato che nessuno degli espedienti elencati è segnalato in alcun modo, come già notato da qcn a proposito delle visioni.

Complessiovamente :
mi pare un nuovo Miyazaki, diverso da tutto quanto fatto prima pur restando fedele a se stesso. Già in molti post avete evidenziato questo, e personalmente mi sento particolarmente in sintonia con quello di Valens. Mi verrebbe da parlare di un nuovo periodo (il terzo?) della produzione di Miyazaki Hayao, se non fosse che non sono previste altre opere animate dopo questo.

Questa tediosa sbrodolata di parole mi è scappata solo perché "Si alza il vento" mi ha entusiasmato come pochi altri film negli ultimi anni (direi solo "La collina dei papaveri"), e forse questo entusiasmo mi portato a elucubrazioni campate in aria. Anche in questo caso, ditemi cosa ne pensate.
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shishimaru
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da shishimaru »

Aggiungo un paio di impressioni che non avevo aggiunto al mio precedente post, tra le varie scene mi ha commosso seppur nella sua semplicità quasi quotidiana quella all'inizio del film con Jiro e la sua sorellina ed avendo una sorella più piccola mi ci sono rivisto molto.

Poi mi è particolarmente piaciuta la scena in cui Jiro (che se non sbaglio era tornato stanco dal lavoro) si addormenta vestito di tutto punto accanto a Naoko e lei con un gesto affettuoso e forse anche un pò protettivo lo sposta la coperta per coprirlo.

Poi non conoscendo il terimine micragnoso (mi è rimasto in testa) ho certato ed ho trovato:
micragnóso agg. e s. m. (f. -a) [der. di micragna], region. – Che patisce di mancanza di denaro, misero; anche di chi, avendo soldi, non li vuol spendere per tirchieria; o di cosa fatta con tirchieria. ◆ Avv. micragnosaménte, non com., in modo micragnoso, con micragna.
Non conoscendo l'originale poi volevo sapere se possibile poi con quale termine giapponese è correlato, giusto perchè è l'unica parola di tutto il film (vabbè insieme a rivetti a testa svasata ma quello per un'altro motivo) che lì per lì non avevo capito.

Comunque a parte ciò alla faccia di tutti i detrattori secondo me si è trattato di un grande adattamento e molto scorrevole :D (non oso immaginare quanto lavoro per i dialoghi più tecnici)

EDIT cercando conferme su altre fonti ho trovato questi sinonimi
Sinonimi: gretto, avaro, ingeneroso, pidocchioso, tirato, stretto || Vedi anche: meschino, piccino, spilorcio, taccagno, tirchio, sparagnino, tignoso
Forse in questo caso era inteso come pidocchiosi, o tignosi?