Kaze Tachinu - finalmente in italiano

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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Ghiblifanatico
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Ghiblifanatico »

E' stata rilvelata la data di uscita del blu ray: il 2 dicembre... Ho già deciso il mio regalo di Natale :)
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Sayonara no Natsu
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Sayonara no Natsu »

Shito ha scritto:
Sayonara no Nastu ha scritto:
mi metto in attesa della lapidaria risposta di Shito :D
Stai prendendo un grosso granchio.
Eccola! :D

Ma cominciamo dal principio.

Twistor, sono quasi completamente d'accordo su tutto quello che dici. Anch'io ho avuto modo di riflettere su questi argomenti arrivando a conclusioni molto simili alle tue. Avevo anche pensato di uscire dal discorso "Mononoke hime" e "avventurarmi" parlando di cose che esulavano dai Ghibli. Ho cambiato idea però perchè, dopo 3 giorni di delirio per mettere nero su bianco il mio precedente post(ho dovuto riscrivere da zero due volte il messaggio a causa del pc che fa le bizze e di una mia dimenticanza ed altri problemi vari...), iniziare pure a divagare non sarebbe stato il massimo XD

L'unica cosa a cui mi sento di rispondere è quando dici:
Twistor ha scritto: Quindi per rispondere al tuo dubbio: dal mio punto di vista, non credo che Miyazaki volesse indicare che vivere come un Emishi sia "wow, funziona!", perché banalmente, parliamoci chiaro, non è che sia "wow che vita fighissima!"
Speravo che il mio messaggio non lasciasse intendere questo perchè, semplicemente, non era quello che IO volevo REALMENTE intendere.
Ma, rileggendomi ora, è piuttosto chiaro che non ero al meglio delle mie facoltà intellettive XD.

Ovviamente, so benissimo anch'io che cercare di riprodurre lo stile di vita degli Emishi in quest'epoca, non sarebbe solo irrealizzabile ma sarebbe, sopratutto, un ideale del tutto anacronistico e non era certamente mia intenzione attribuire un concetto tanto sciocco al film.

Quello che ho cercato (maldestramente) di dire è che ho avuto la sensazione che con questo film, Miyazaki, tra le altre cose, avesse voluto mostrare i vari stili di vita delle varie civiltà dell'epoca evidenziando, sia attraverso gli occhi di Ashitaka sia attraverso gli occhi del regista, i vari comportamenti e le eventuali debolezze.
Insomma, ci viene mostrato il comportamento della commerciante di riso che, appena scoperto il vero valore della pepita d'oro che Ashitaka gli offre, si getta ferocemento contro Jigo per riprendersela accecata dal desiderio di profitto.
Ci vengono mostrati gli abitanti della fucina che, per poter continuare a vivere (e per far sviluppare quello che poi sarebbe divenuto l'industrialismo), hanno distrutto la foresta, causato morte e distruzione e sono anche la causa della maledizione di Ashitaka prima, di un massacro indiscriminato e della (non?) morte del Dio bestia poi. Ma non vengono mostrati come mostri inumani dal cuore ghiaccio: ognuno di loro, infatti, proviene da una condizione di vita miserevole (a parte Eboshi, direi) e che, per "[bisogna]tentare di vivere" [cit. XD] non han fatto altro che adattarsi all'opportunità che gli/le veniva data.
Ci viene mostrata la natura, attraverso San, Moro, Hokuto e le scimmie piantatrici di alberi, che sebbene furiosa, implacabile, irruenta e persino irrazionale (le scimmie che voglio mangiare Ashitaka per acquisirne la forza e Hokuto che attacca gli umani nonostante consapevole della sua sicura disfatta) è capace di atti di umanità superiori a quelli che dovrebbero essere gli umani (Moro che alleva San dopo che i veri genitori di quest'ultima l'hanno abbandonata per scappare in momento di pericolo).
Ci vengono mostrati i calcaterra, con i loro macabri, subdoli e meschini sistemi di caccia. Con la loro totale mancanza di umanità e di una qualsiasi etica morale.
Infine (che in realtà sarebbe in principio, ma vabbè XD) ci vengono mostrati gli Emishi, con i loro severi regolamenti, con la fierezza e l'onore di guerrieri e cacciatori ma, a differenza dei disgustosi calcaterra, una volta uccisa una bestia inferocità, che per poco non distruggeva il villaggio e ne uccideva gli abitanti, si inchinano al suo cospetto. E che, nonostante la promessa di morte atroce e l'aver perso il principe di un popolo ormai allo sbaraglio, non mandano il ragazzo con consigli di vendetta bensì di osservare ciò che accade con "pupille non offuscate" (con buona pace di blefaro) [perdonatemi, non sono il tipo da battute del genere ma non ho resistito XD]

Tutto questo per dire che, nella mia visione, Miyazaki ha, in un certo senso, messo a confrontro tutti questi stili di vita e che, a conti fatti, l'unico sensato è quello degli Emishi.

Ora, probabilmente, tutto questo mio "nuovo" discorso non è nè più giusto nè più veritiero dell'altro. Ma voglio, quantomeno, essere linciato per quello che è il mio vero pensiero e non per quello che la stanchezza e la frustazione mi hanno portato a scrivere. ^^

Ora cerco di rispondere a Shito:
Shito ha scritto: Ashitaka è un emishi per pura fantasizzazione - è il "nobile guerriero dei tempi antichi". Gli emishi non esistevano più da secoli nell'epoca Muromachi. In un modo di pura finzione fantastica. Miyazaki fa arrivare il suo "eroe ingenuo" da una sorta di arcadia segreta.
Si, questo lo sapevo. Se ne era già parlato tanto nel topic di Mononoke. Anche questo, nel mio delirio, credevo di averlo lasciato intendere. Ovviamente, il mio discorso voleva essere esclusivamente basato sulle informazione che il film ci fornisce. Se avessi voluto uscire dai limiti del film, mi sarei messo a parlare degli indiani d'america e di come, prima dell'impero romano e della concezzione di "società" come intendiamo oggi, ci siano state svariate civiltà che provavano che uomo e natura possono davvero vivere in armonia (ma, in quest'ultimo caso in particolare, sarei finito fuori contesto).
Shito ha scritto: Così in Mononoke Hime, così nel finale di Nausicaä (il manga), che sono coevi e rappresenta il punto a cui Miyazaki era giunto col suo pensiero, non c'è possibilità di convivenza tra umani e natura, e soprattutto non c'è possibilità di imporre un "umano progetto" alla reazione naturale contro l'azione umana.
Non so aggiungere altro a quello che ho scritto in precedenza. Quindi è probabile che hai ragione tu sul punto di vista di Miyazaki. A questo punto, però, mi permetto di dissentire personalmente su questa idea: vivendo VERAMENTE a contatto con la natura in un paesino di 300 anime (quanto facevano gli Emishi? XD), cerco costantemente di vivere in armonia con qualsiasi altra forma di vita. Certo, in questo caso io parlo di me, singolo e, come singolo, non faccio testo. Però continuo a reputare sbagliato dire che non c'è NESSUNA maniera di vivere diversamente...
Il punto di Mononoke Hime è che le parimenti legittime istanze di sopravvivenza di uomo e natura sono competitive, non possono essere diversamente e non saranno altro. Tuttavia, anche in mezzo all'infuriare del conflitto, esistono cose meravigliose per cui vale la pena di vivere, come la possibilità che un ragazzo "comprenda l'animo" di una ragazza.
Quoto tutto tranne quando dici "non possono essere diversamente e non saranno altro" per il motivo appena descritto.
Il finale della storia viene affidato a Jiko-bou per una ragione: non c'è un disegno da imporre al corso degli eventi, non si può fare. Sarebbe solo un umano delirio, come alla fine è tutto in Nausicaä.
Qui è impossibile contestare qualcosa.
Quindi, intanto: "Vivi!"
Ci proverò.^^



Edit: Perdonate l'OT grande quanto una casa XD
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shito »

Sayonara no Nastu ha scritto:
Shito ha scritto: Così in Mononoke Hime, così nel finale di Nausicaä (il manga), che sono coevi e rappresenta il punto a cui Miyazaki era giunto col suo pensiero, non c'è possibilità di convivenza tra umani e natura, e soprattutto non c'è possibilità di imporre un "umano progetto" alla reazione naturale contro l'azione umana.
Non so aggiungere altro a quello che ho scritto in precedenza. Quindi è probabile che hai ragione tu sul punto di vista di Miyazaki. A questo punto, però, mi permetto di dissentire personalmente su questa idea: vivendo VERAMENTE a contatto con la natura in un paesino di 300 anime (quanto facevano gli Emishi? XD), cerco costantemente di vivere in armonia con qualsiasi altra forma di vita. Certo, in questo caso io parlo di me, singolo e, come singolo, non faccio testo. Però continuo a reputare sbagliato dire che non c'è NESSUNA maniera di vivere diversamente...
Il punto di Mononoke Hime è che le parimenti legittime istanze di sopravvivenza di uomo e natura sono competitive, non possono essere diversamente e non saranno altro. Tuttavia, anche in mezzo all'infuriare del conflitto, esistono cose meravigliose per cui vale la pena di vivere, come la possibilità che un ragazzo "comprenda l'animo" di una ragazza.
Quoto tutto tranne quando dici "non possono essere diversamente e non saranno altro" per il motivo appena descritto.
Ma il tuo paesino di 300 anime non è un microcosmo autosufficiente. E' al massimo un eremo che insiste in maniera più o meno surrettizia sulle infrastrutture creata da una civiltà che ha ben altri consumi.

Elettricità. Benzina. Gas. E poi distribuzione alimentare, medicine, sistema educazionale e sanitario, polizia... devo davvero andare avanti?

E tutto il sistema 'Italia', persino, insiste sul sistema 'schiavitù delocalizzata', dalla produzione dei beni di consumo all'esistenza di stati-discarica in Africa.

Mi spiace, nessuno sceglie l'epoca in cui nascere ed eventualmente vivere. Non ti ingannare.

Gli esseri umani sono una colonia di locuste su vasta scala, essenzialmente.
Ultima modifica di Shito il sab set 27, 2014 11:09 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Muska »

Shito ha scritto: Gli esseri umani sono una colonia di locuste su vasta scala, essenzialmente.
Rimango senza parole di fronte ad un così condivisibile e geniale parallelo.
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Sayonara no Natsu
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Sayonara no Natsu »

Shito ha scritto:
Ma il tuo paesino di 300 anime non è un microcosmo autosufficiente.
A dirlo non faccio altro che darti ragione ma, per onor del vero...

Di queste 300 persone, io solo L'UNICO che la pensa e (cerca) di vivere cosi. Fino a 40-50 anni fa, il mio paese era veramente simile a quello idealizzato da Miyazaki: C'erano svariate leggi "morali" anche piuttosto rigide però c'era VERAMENTE un senso di comunità e di appartenenza allo stesso paese (il primo esempio che mi viene in mente è che, dato che non esisteva una strada transitabile per i mezzi, quando c'era bisogno di costruire una casa [per esempio], cosa che per il singolo era impossibile, TUTTA ma proprio TUTTA la comunità interveniva per finire il prima possibile i lavori per poter tornare alle proprie attivatà, non richiedendo nulla in cambio se non il muto consenso che, l'aiutato, in caso di bisogno, avrebbe aiutato (bel gioco di parole :D).
Tristemente, negli ultimi decenni, con l'avvento della strada e degli elettrodomestici (i vecchi ricordano che con l'arrivo del frigorifero finì la pace), le nuove generazioni hanno via via preso a riferimeto i "modelli culturali" (ahahahahaaahhaha) della mia sudicia, insulsa, corrotta, amorale (ma non la morale cattolica, intendiamoci... quella c'è sempre...) città... che però io continuo ad amare perchè è dove sono nato e cresciuto e, quindi, non mi piacerebbe abbandonarla al suo (triste) destino... Anche se devo ammettere che l'idea di guardare la nave che affonda con sopra tutto il proprio letamaio mi affascina :D

Perdonate 'sti discorsi di cui non fregherà niente a nessuno. Ma già che c'ero, non ho resistito a disprezzare un pò la mia amata città... XD
E' al massimo un eremo che insiste in maniera più o meno surrettizia sulle infrastrutture creata da una civiltà che ha ben altri consumi.

Elettricità. Benzina. Gas. E poi distribuzione alimentare, medicine, sistema educazionale e sanitario, polizia... devo davvero andare avanti?

E tutto il sistema 'Italia', persino, insiste sul sistema 'schiavitù delocalizzata', dalla produzione dei beni di consumo all'esista di stati-discarica in Africa.

Lo so bene... Anche il PC su cui sto scrivendo è fatto di materiali creati chissà dove, assemblato da chissà chi, con le risorse di chissà quale paese... Il mio non voleva essere una dichiarazione di purezza (dato che pure io uso tutte quelle risorse che richiedono uno sfruttamento più o meno bestiale di cose e persone) bensì un esempio che, anche all'interno di un sistema come il nostro, non è impossibile cercare un equilibrio con ciò che ci sta attorno...

Codice: Seleziona tutto

Mi spiace, nessuno sceglie l'epoca in cui nascere ed eventualmente vivere. Non ti ingannare.
Non mi lamento di questo. Ho la possibilità di poter parlare con te di un film senza avere troppe preoccupazioni anzichè essere lo schiavo di qualcuno o di dover lavorare 20 ore al giorno per un tozzo di pane. Ciò di cui mi lamento è che ci si crogiola nei problemi della propria epoca senza cercare nè desiderare poter fare nulla per cambiarli...
Muska ha scritto:
Shito ha scritto: Gli esseri umani sono una colonia di locuste su vasta scala, essenzialmente.
Rimango senza parole di fronte ad un così condivisibile e geniale parallelo.
Non saprei quotarti meglio di cosi... :D



Rettifico: l'OT sta assumendo le dimensioni di un castello, quindi, per ritornare un pò IT, cito questo post:
Ghiblifanatico ha scritto:E' stata rilvelata la data di uscita del blu ray: il 2 dicembre... Ho già deciso il mio regalo di Natale :)

Ottima notizia! Non vedo l'ora!
Ultima modifica di Sayonara no Natsu il dom set 28, 2014 8:28 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shun »

@ Sayonara no Natsu: sì, sì, avevo inteso cosa volevi dire, ed ora che hai sottolineato il discorso, è anche più chiaro il tuo punto di vista. In ogni caso, volevo dire che a mio avviso gli Emishi non sono un popolo da prendere come riferimento.

@ Shito: non so se tra le righe hai risposto anche a me, comunque ciò che scrivevo era proprio dell'inevitabilità del conflitto uomo-natura. Ed è anche naturale che insomma, un ciclone, un terremoto, uno tsunami, non siano eventi che l'uomo possa arginare con una metaforica "diga", tramite un suo qualche progetto.
La natura fa il suo corso, noi facciamo il nostro, però tra il fare le cose a casaccio, ed il fare le cose cercando di avere un impatto ambientale sostenibile, proteggere le biodiversità, etc. beh, c'è differenza.
Dai, in fondo siamo ancora tutti vivi, e non sappiamo il finale della storia no? E quindi, perché fasciarsi la testa senza provare a far andare le cose "bene"? ^^
Lungi da me il voler continuare OT su questo binario, e lungi da me il volerti fare cambiare idea e passare per quello che ha ragione.
Il mio commento voleva solo esporre meglio il mio punto di vista, quindi chiudo per quanto mi riguarda questo OT, constatando serenamente le nostre divergenze d'opinione.
Tuttavia, anche in mezzo all'infuriare del conflitto, esistono cose meravigliose per cui vale la pena di vivere, come la possibilità che un ragazzo "comprenda l'animo" di una ragazza. Quindi, intanto: "Vivi!"
C'è molta verità e odore di umanità in questa frase, sia nei momenti "profumati" che in quelli "puzzolenti", e sicuramente condivido.
Rettifico: l'OT sta assumendo le dimensioni di un castello...
LOL, condivido il ritorno IT.
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shito »

La mia metafora sulle locuste, per chiosare questo bel ramo di discussione nato da un film, che sono certo compiacerebbe l'autore di quello più di tante (tutte) le discussioni sui dettagli da otaku, dicevo la mie metafora sulle locuste non era tanto o solo per dire: bubu umani cattivi consumano il pianeta. Piuttosto significava: ma perché gli umani si sentono sempre "altro" che la natura, come una cosa avulsa e contrapposta ad essa?

E' una cosa che veramente mi sbalordisce per la sua superbia. Perché gli umani *sono* parte della "natura" che li ha partoriti. Se l'uomo ha sviluppato l'intelletto, l'opponibilità del pollice, e da lì un accetta d'osso e poi le astronavi (ah, Kubrick!), è tutta natura. Così come un essere vivente muore, il pianeta Terra potrebbe "morire", e la razza umana potrebbe essere stato l'agente di quella distruzione o autodistruzione, e sarebbe ancora tutto naturale.

In questo senso siamo 'locuste' che non hanno un intelletto sufficiente a gestire le loro nascite e l'impatto della loro comunità sul loro ambiente, che desertificano fino eventualmente a morire in massa loro stesse.

Ma il pianeta dice "oh beh" e continua a girare, mi pare. Trovo veramente risibile quando gli esseri umani voglio immaginare il dannato pianeta Terra come un'ente dotato di una morale/etica "umana". E' incredibile quanto l'essere umano sia borioso, quando decide che la "biodiversità" sia un valore irrinunciabile e inestimabile, e la difende "in nome del pianeta". Ma vi immaginate quanto può importare al pianeta terra della possibile estinzione delle balene? No, perché su questo pianeta credo davvero si siano estinte centinaia di migliaia di razze e specie, nel corso di milioni di anni, e non ho visto "il pianeta" pianger lacrime.

Quindi boh, al massimo gli esseri umani potrebbero essere il tumore e le metastasi di questo 'sistema', una forma di autoimmunità che lo distrugga dall'interno, ma non saranno mai qualcosa di "esterno" a questo sistema.

In più, gli esseri umani sono stupidi. Anche questa stupidità è naturale, è un agente della famosa "natura", no? Voglio dire, quando da ragazzo pensai all'uomo che ha inventato la plastica, un materiale che NON si degrada se non in un ciclo così più lungo della vita umana, e invece che distruggere la formula e suicidarsi l'ha piuttosto resa disponibile al consumo del grande pubblico (si capisce che qui "un uomo" è una catena di uomini) sono rimasto esterrefatto: è davvero troppo stupido, è stupido per sé, non c'è bisogno di pensare alle balene con i sacchetti della spesa tra i fanoni.

Quindi in buona sostanza il tuo modo di pensare, Sayonara no Natsu, è davvero sensato solo se ambisci a diventare il padrone del mondo. Cosa che, in tutta onestà, auspicherei senza dubbio (dico: che tu diventassi il padrone del mondo). Sino ad allora, l'unica alternativa locale credo siano le comunità amish.
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Lonelywolf »

Shito ha scritto:Ma il pianeta dice "oh beh" e continua a girare, mi pare. Trovo veramente risibile quando gli esseri umani voglio immaginare il dannato pianeta Terra come un'ente dotato di una morale/etica "umana". E' incredibile quanto l'essere umano sia borioso, quando decide che la "biodiversità" sia un valore irrinunciabile e inestimabile, e la difende "in nome del pianeta". Ma vi immaginate quanto può importare al pianeta terra della possibile estinzione delle balene? No, perché su questo pianeta credo davvero si siano estinte centinaia di migliaia di razze e specie, nel corso di milioni di anni, e non ho visto "il pianeta" pianger lacrime.
Discutevo di un argomento simile a tavola con mio padre, cacciatore, allevatore ed agricoltore per passione. Lui sostiene, penso a ragione, che fin dai cartoni animati gli animali vengano presentati in modo troppo antropomorfizzato e quindi si scoraggino le persone fin da bambine a vedere gli animali da allevamento come bestie destinate allo sfruttamento, tipicamente al macello. Così si dovrebbe dire ai bambini che guardano Peppa Pig che a pranzo si sono mangiati Peppa, i suoi genitori ed il fratellino. Però quantomeno ci sono anche i vegetariani che onestamente ammettono che *per loro* quegli animaletti tanto carini risultano impossibili da mangiare e che non si aggrappano a vessilli, come quello della biodiversità che hai citato, per estendere a tutta l'umanità il loro problema. Senza ergermi a finto paladino del pianeta, però, penso anche che sarebbe meglio per gli uomini cercare di gestire bene le risorse a disposizione prima del loro esaurimento, nel loro interesse. Se gli uomini cacciano le balene è perché evidentemente ne traggono risorse utili; finite le balene finiscono anche quelle risorse. Giunti a questo punto si potrebbe passare a cercare risorse altrove, ma non è forse meglio cercare di pensarci prima, magari prendendo un po' di risorse per specie compatibilmente con le capacità di ripopolarsi di ciascuna specie, ove sia possibile? Quello che mi auspico, in sostanza, è che gli esseri umani possano un giorno controllare meglio l'impatto della loro comunità sull'ambiente, evitando di desertificarlo. Poi se le balene si estingueranno io porterò pazienza, perché allo stato attuale l'umanità è così ed anch'io a volte ne mangio senza allevarne (in realtà molto poca, ma chiaramente ci sono altre specie che mangio o sfrutto in altro modo molto più di frequente). Non penso che sia il caso specifico delle balene il problema, insomma, quanto il fatto che continuando a prosciugare le risorse queste prima o poi finiranno.
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shito »

Sì, stai parlando di evolverci in locuste intelligenti.

Sarebbe bello.

Ma hai mai visto un essere umano che si preoccupi, dico davvero e intimamente, di quello che potrebbe accadere a seguito dei suoi comportamenti in un tempo che trascende il suo proprio arco di vita?

Io no.

Quel tipo di preoccupazione per il pianeta non è che svago e sedazione delle vite annoiate, insomma è un diversivo per la coscienza - che lasciata dinanzi al baratro dell'esistenza autoconsapevole non può che impazzire, in genere.
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shun »

Sinceramente preferivo chiudere l'OT, ma dirò ancora alcune cose.
E' una cosa che veramente mi sbalordisce per la sua superbia. Perché gli umani *sono* parte della "natura" che li ha partoriti. Se l'uomo ha sviluppato l'intelletto, l'opponibilità del pollice, e da lì un accetta d'osso e poi le astronavi (ah, Kubrick!), è tutta natura. Così come un essere vivente muore, il pianeta Terra potrebbe "morire", e la razza umana potrebbe essere stato l'agente di quella distruzione o autodistruzione, e sarebbe ancora tutto naturale.

In questo senso siamo 'locuste' che non hanno un intelletto sufficiente a gestire le loro nascite e l'impatto della loro comunità sul loro ambiente, che desertificano fino eventualmente a morire in massa loro stesse.

Ma il pianeta dice "oh beh" e continua a girare, mi pare. Trovo veramente risibile quando gli esseri umani voglio immaginare il dannato pianeta Terra come un'ente dotato di una morale/etica "umana". E' incredibile quanto l'essere umano sia borioso, quando decide che la "biodiversità" sia un valore irrinunciabile e inestimabile, e la difende "in nome del pianeta". Ma vi immaginate quanto può importare al pianeta terra della possibile estinzione delle balene? No, perché su questo pianeta credo davvero si siano estinte centinaia di migliaia di razze e specie, nel corso di milioni di anni, e non ho visto "il pianeta" pianger lacrime.
Innanzitutto, è palese che l'uomo sia figlio e parte della natura, non mi pare di aver scritto qualcosa di differente. Quindi la questione uomo-natura non è del tipo "ah l'uomo è avulso dalla natura etc etc", ma piuttosto è "l'uomo potrebbe diventare abbastanza consapevole per salvaguardare il pianeta in cui vive, nonostante la sua presenza e tutto ciò che ne consegue? (oh, sempre con dei compromessi eh)". Non mi pare che i delfini, gli elefanti o gli albatri abbiano l'impatto che abbiamo noi sul pianeta e non mi pare che abbiano le stesse possibilità di agire che abbiamo noi.
In secondo luogo, nessuno ha tirato in ballo la morale/etica, "buh, il pianeta piange, perché i dinosauri sono morti", "buh, dobbiamo salvare i pinguini perché sono carini e coccolosi". Così diventa una discussione da bar. Si parla di biodiversità, anche in termini di ecosistema.

Dato che hai citato le balene, allora potrebbe interessarti questo:
http://rspb.royalsocietypublishing.org/ ... 0863.short
E' un fatto.
Potresti farmi un controesempio: eh ma un cane è utile ai fini dell'ecosistema? Boh, io non sono mica specializzato in questo campo, quindi non saprei dirti bene, di mio ti darei la risposta sciocchina "eh, ma sono carini e coccolosi" e tu "eh, ma azzannano i bambini" ...

Per quanto riguarda l'esempio della plastica... ci sono anche sostanze biodegradabili, o i polimeri biodegradabili. Certo ci sono pro e contro, ma voglio dire: un secolo fa, grossomodo, le tonsille le toglievano senza anestesia, ora si usa l'anestesia. Abbiamo appena scoperto che le scoperte richiedono tempo.
Riguardo la prevenzione del territorio, il primo articolo con un po' di esempi che mi è venuto in mente di citare è questo: http://www.enea.it/it/enea_informa/even ... T_2014.pdf
Insomma, spero non si utilizzi un fumetto come Nausicaa per parlare della realtà. Miyazaki non è specializzato in questi campi. A lui piaceva animare.

Per la cronaca, questa mia posizione non è scientismo inconscio. Sono più scettico dei Pirroniani. Ma proprio per questo, nella mia finitezza e nella mia ignoranza, posso dirti che se una smart grid ha di fatto un impatto ambientale più sostenibile della normale rete elettrica, allora è migliore. Se le api le manteniamo, è meglio per tutti noi. Se le emissioni di CO2 non crescono, o anzi si abbassano, è meglio. Se i biomateriali in medicina possono aiutare, è meglio. Se ad esempio, che ne so, la pranoterapia funziona (esempio non scientifico), va bene. Qual è la realtà? Boh.
Probabile che tra un'ottantina di anni, o forse meno, io sarò morto. Probabile che tra qualche miliardo di anni il Sole si spegnerà e moriremo tutti, se non saremo già morti. Oh, magari scopriremo il viaggio interstellare, chissà ^^
Alcune cose le faremo bene, altre le faremo male. Ma tant'è, mica siamo divinità onniscienti e onnipotenti. In ogni caso ci vuole tempo, non è che le cose si risolvono in una generazione. Le cose si verificano e si assestano, su larga scala temporale. Però tanti fili d'erba fanno un prato...
Questa è la realtà. Però, come dicevo nel commento precedente, prima di fasciarci la testa, magari proviamo a fare qualcosa no?

PS. spero di non essere risultato arrogante con questo post, perché non è davvero questa la mia intenzione.
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shito »

Più che altro, è da un po' che stai prendendo come critiche rivolte a te delle mie oneste elucubrazioni verso l'umanità, l'universo e gli alieni che sbarcheranno nel 3467d.c. ^^;
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shun »

Lol, più che altro ho preso spunto dai tuoi post, per scrivere i commenti, e quindi devo aver impostato inconsciamente il discorso come in un dialogo a due.
Ma non è che vedevo le tue elucubrazioni come critiche rivolte a me direttamente. Sugli alieni, speriamo ci diano una mano ahahah :sorriso:
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Shito »

Gli alieni sbarcheranno dopo l'estinzione della razza umana. E siccome per qualche ragione sapranno interpretare solo l'italiano, è importante che per tramandare i film Ghibli nel futuro intergalattico io li adatti in modo ligio e fedele all'originale. Ti ho svelato il segreto del mio impegno in quest'impresa. :D
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da Berek »

Shito ha scritto:La versione tl;dr in merito al tuo punto specifico è che "tanto non era possibile registrare dei veri suoni dei motori d'epoca, allora ci siam detto oh beh, fantasia per fantasia..."

XD
Ho letto l'articolo e in particolare quel paragrafo. Non so se farmi una risata come te, per la candida e onesta ammissione, o se rimanerci un po' deluso... sono molto combattuto :)
fbrighi
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Re: Si alza il vento - finalmente in italiano

Messaggio da fbrighi »

Ciao a tutti, riesco a scrivere solo ora perchè il tempo latitava :).
Ho visto Si alza il vento ... dire capolavoro è dire poco ... bellissimo!!! Sarà che, essendo appassionato di aerei, sfonda con me una porta aperta :), ma veramente l'ho trovato incredibile.

Passando alla parte dell'adattamento "tecnico" ... i miei più vivi complimenti a Shito, è stato veramente un adattamento coi fiocchi. Ogni dialogo "tecnico" che ho sentito, mi ha fatto sentire come fossi sul "lavoro"...termini perfetti e molto ben
amalgamati. E non è cosa da poco, sento spesso film con terminologia "tecnica" resa in modo poco convincente, o peggio errato ... stavolta direi che l'essenza è stata resa impeccabilmente.

Ogni volta che si sentiva uno dei termini da me suggeriti (rigidezza, combustibile..) mi gasavo ancora di piu :))))

Complimentoni, un bellissimo lavoro.
Salutoni
FKB