Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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luca-san
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Re: Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Messaggio da luca-san »

Haku91 ha scritto:
Muska ha scritto:Anche ieri secondo incasso nazionale dietro "Spectre". :wink:
Non per rompere le uova nel paniere, ma gli incassi di un film che costa 11 euro contro quelli di uno a prezzo normale (senza contare eventuali riduzioni, che per gli eventi speciali non sono previste) è uno scontro un po' impari. Bisognerebbe vedere il numero di biglietti venduti.
io ho speso 7,50 € senza usufruire di riduzioni o sconti e m'hanno pure regalato il poster...
"Ponyo Ponyo Ponyo sakana no ko Aoi umi kara yatte kita..."
Haku91
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Re: Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Messaggio da Haku91 »

Muska ha scritto:Posso azzardare però che tu non abbia ancora pienamente compreso l'intervento del moderatore.
Ma nello spirito di questo Forum come vedi rispondo educatamente, nonostante tutto.
Io parlo degli incassi nazionali in un dato giorno.
Se avessi voluto dare un dato dei biglietti venduti o del rapporto di prezzo tra le varie proiezioni in relazione alle presenze, avrei parlato di quello, ma ai distributori e agli esercenti, per chi non lo sappia, interessa prevalentemente una cosa: l'Incasso reale.
Hai perfettamente ragione, e ho capito benissimo di cosa parlavi, ma poiché dubito che ci siano utenti del forum appartenenti a quelle due categorie ho preferito mettere in chiaro che (come sempre in questi casi) gli incassi non rispecchiano il reale successo del film. Per il resto sei pregato di non azzardare né insinuare alcunché.
luca-san ha scritto:io ho speso 7,50 € senza usufruire di riduzioni o sconti e m'hanno pure regalato il poster...
Buon per te (a quelle condizioni sarei andato a vederlo al cinema anch'io), ma se la matematica non è un'opinione è evidente che in generale il prezzo era maggiorato:
2 - La tomba delle lucciole € 90.685 - 9.728 spettatori
3 - Snoopy & Friends € 88.747 - 16.781 spettatori
Per curiosità, l'hai visto in un multisala?
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nodisco
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Re: Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Messaggio da nodisco »

In totale quindi ha incassato attorno ai 160.000 €, con circa 17.000 spettatori.

Facendo due ricerche sembra che Nausicaä fosse andato molto meglio (320.000 €), mentre La storia della principessa splendente decisamente peggio (44.000 €).
Sarebbe interessante fare una "classifica" dei Ghibli in sala.
Haku91
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Re: Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Messaggio da Haku91 »

nodisco ha scritto:Facendo due ricerche sembra che Nausicaä fosse andato molto meglio (320.000 €), mentre La storia della principessa splendente decisamente peggio (44.000 €).
Sarebbe interessante fare una "classifica" dei Ghibli in sala.
Sì ma entrambi erano usciti per tre giorni e non due come questo, il che tra l'altro fa capire che Kaguya è stato un discreto flop anche da noi, purtroppo. Una classifica si può anche fare ma alla fine sarebbe fuorviante visti i tanti elementi da considerare.
Ultima modifica di Haku91 il gio nov 12, 2015 9:40 pm, modificato 1 volta in totale.
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Muska
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Re: Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Messaggio da Muska »

Haku91 ha scritto: Per il resto sei pregato di non azzardare né insinuare alcunché.
Mi dispiace per te, ma in questo Forum le prevaricazioni non sono di casa, i miei dubbi ben fondati sul tuo comportamento, che si evincono (come ha fatto notare il moderatore) dalla stragrande maggioranza dei tuoi interventi, li esporrò apertamente senza intimidazioni, rispondendone solo al moderatore e non a te, che è l'unico ad avere il diritto e il dovere di indicare la giusta linea di comportamento.
"Pur sprovvisto di soldati, e solo, combatteva il mondo e i suoi vizi in questo luogo". (Yasushi Inoue).
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Re: Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Messaggio da nodisco »

Haku91 ha scritto:
nodisco ha scritto:Facendo due ricerche sembra che Nausicaä fosse andato molto meglio (320.000 €), mentre La storia della principessa splendente decisamente peggio (44.000 €).
Sarebbe interessante fare una "classifica" dei Ghibli in sala.
Sì ma entrambi erano usciti per tre giorni e non due come questo, il che tra l'altro fa capire che Kaguya è stato un discreto flop anche da noi, purtroppo. Una classifica si può anche fare ma alla fine sarebbe fuorviante visti i tanti elementi da considerare.
Vero, ma sarebbe comunque interessante vedere gli spettatori e gli incassi a confronto... io in tutta sincerità non ricordo quali sono usciti solo per uno, due o tre giorni in modalità "evento" e quali invece sono arrivati nelle sale come film normali, per più giorni, e non so nemmeno quali sono "andati bene" e quali invece hanno floppato.
Personalmente sarei portato a pensare che quello che ha incassato di più sia stato La città incantata, mentre il peggiore temo sia proprio La principessa splendente.
Una tabella di confronto non mi dispiacerebbe, giusto per curiosità. Prima ho provato a fare qualche veloce ricerca ma non ho trovato i dati relativi agli incassi per ogni singolo film (e dire che tempo fa mi sembrava di aver trovato un sito che li aveva, non solo dei Ghibli ma di tutti i film in generale... boh).
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Re: Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Messaggio da Goo »

Penauts ha scritto:La guerra non si fa da sola. La guerra è un popolo che combatte con un altro popolo.
Non c'era nessun popolo nemico, nel film si vedono solo aerei, bombe, rappresenta la guerra in un modo molto più spietato. Delle bombe incendiarie che cadono dal cielo, e sconfiggono il "grande Giappone".
La zia non è debole né egoista, è umana, ancora siamo qui a ragionare su "come sarebbero dovute andare le cose" ma non ha molto senso, il mondo è fatto di esseri umani che non vanno giudicati nel singolo, ma nel complesso. Il complesso di una guerra folle, e di due persone segnate dagli avvenimenti che ne conseguono. Questo è il tema del film, non la zia, né le scelte del ragazzo, sono uomini e come tutti hanno dei pregi, dei difetti, Takahata ce li mostra facendoci riflettere sul perché si è potuti arrivare fino a quel punto, dove la gente mostra il peggio di sé, dove la guerra trasforma la gente in egoisti.
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Re: Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Messaggio da Shi no Tenshi »

Io però ho un forte concetto del singolo, e ragiono anche oltre alla volontà dell'autore. L'autore non può costringermi a ragionare entro i suoi limiti, lui mi da un film, e io ne traggo le conclusioni che ne traggo, mi sembra giusto così, è il bello dei film. Sono solo miriadi di strati di esemplificazioni e metafore.
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Sayonara no Natsu
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Re: Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Messaggio da Sayonara no Natsu »

Goo ha scritto:
Penauts ha scritto:La guerra non si fa da sola. La guerra è un popolo che combatte con un altro popolo.
Non c'era nessun popolo nemico, nel film si vedono solo aerei, bombe, rappresenta la guerra in un modo molto più spietato. Delle bombe incendiarie che cadono dal cielo, e sconfiggono il "grande Giappone".
La zia non è debole né egoista, è umana, ancora siamo qui a ragionare su "come sarebbero dovute andare le cose" ma non ha molto senso, il mondo è fatto di esseri umani che non vanno giudicati nel singolo, ma nel complesso. Il complesso di una guerra folle, e di due persone segnate dagli avvenimenti che ne conseguono. Questo è il tema del film, non la zia, né le scelte del ragazzo, sono uomini e come tutti hanno dei pregi, dei difetti, Takahata ce li mostra facendoci riflettere sul perché si è potuti arrivare fino a quel punto, dove la gente mostra il peggio di sé, dove la guerra trasforma la gente in egoisti.

In parte sono d'accordo con te, dall'altra però penso che tu ti stia sbagliando parecchio su alcuni punti (altrimenti, io dovrei mandare a farsi friggere quello che sto scrivendo da diversi giorni che si basa tutto sull'esame dei singoli^^).

Personalmente, vedendo questo film ho fortemente pensato qualcosa come "ma come si è arrivati a questo? Come hanno potuto coloro che si fanno chiamare "essere umani" deragliare fino a questo punto? E tutti gli intellettuali? Dov'erano e come diaminine fecero a non vedere il delirio a cui andavano incontro?", anche se, in cuor mio, ero sicuro che con qualche parola e qualche gesto, tutto quello che si vede potrebbe tranquillamente ripetersi anche oggi. Questo film, a mio modo di vedere, è una terribile denuncia ANCHE contro la guerra, ma lo è, paradossalmente, non facendo in realtà nessuna denuncia esplicita. Come tu stesso dici, noi della vera guerra vediamo ben poco (giusto le bombe e qualche scarica di mitragliatrice). A me sembra evidente che non è interesse di Takahata mettersi a sbraitare che la guerra è brutta, terribile, inumana: l'unica cosa che lui fa è mostrare semplicemente le sue conseguenze sulle persone e sulle cose, e lo fa senza (o quasi) né una lacrima né un grido, che sia di rabbia o di dolore. A me personalmente ha fatto più effetto vedere giusto poche immagini di città totalmente distrutte senza nessun commento in sottofondo che vedere alcuni film o documentari che descrivevano tutta la vicenda con dovizia di particolari. Io penso che Takahata abbia semplicemente detto "la guerra questo è, che a questo punto ognuno tragga da sé le proprie conclusioni".

Detto questo, però, reputo che in realtà questo NON sia davvero un film sulla guerra (lo stesso Takahata lo disse, mi pare). Questo è, ed qui che penso che tu ti stia sbagliando parecchio, un film proprio sui singoli personaggi, sulla loro spiche e sulle loro azioni (credo che uno slogan del film fosse proprio "ma questo ragazzo [Seita] cosa ha combinato, cosa gli è venuto in mente?). La guerra è poco più di un pretesto per far incontrare/scontrare i "burattini" di Takahata. A lui, e me ne sono reso conto cercando di analizzare il comportamento della zia, l'unica cosa che importa è la spiche delle persone. Non posso esserne sicuro, ma penso che lui abbia speso la maggior parte del tempo nello studio e nella ricreazione di questa spiche, e lo ha fatto con una cura davvero, DAVVERO maniacale. Effettivamente, credo che persino il più piccolo gesto, movimento e espressione facciale lui l'abbia calcolata e studiata fino alla nausea, sì. Reputo che sia proprio per questo che i suoi personaggi sono talmente realistici che fanno addirittura "paura".

Perciò, io penso che tu ti stia sbagliando. Vedo così tanto in Takahata il desiderio dello studio del comportamento umano, che sono tentato di dire che a lui della morte di Sestuko (figurarsi quella di Seita) in sé non gli importa nulla. Non gli interessa se è triste, brutta o commovente, l'unica cosa che, secondo me, a lui interessa è "PERCHE' è morta? Cos'è successo? Quali sono state le azioni che hanno portato a questo fatto? E la colpa, di chi è realmente?". Io penso di Takahata cose del genere.

Mmm, mi rendo conto che questo è un messaggio un po' abbozzato (in genere, sto ore e ore a tentare di trovare la forma più corretta per ciò che voglio dire XD), spero perciò che riuscirò a spiegare meglio ciò che intendo quando terminerò (e quindi pubblicherò) tutto quello che volevo scrivere. ^^
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Re: Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Messaggio da Penauts »

No, sei tu che non hai capito. Non si ragiona su niente se non sul film. Si discuteva (per lo meno io) del comportamento della zia, da come si vede nel film.

tu dici:
Il problema, ci dice Takahata, è la guerra, non le persone. E siccome sono le stesse persone a farsi la guerra, non c'è speranza.
Io dico: le persone fanno la guerra, quindi il problema sono le persone.
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Shi no Tenshi
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Re: Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Messaggio da Shi no Tenshi »

A tal proposito ho trovato poco in linea col film in generale le reiterati immagini finali a ricordo della sorellina quasi a dare maggior tono drammatico fine a se stesso al termine compiuto del film. La storia è cruda, è talmente realistico che viene da chiedersi perché avrebbe dovuto essere un cartone animato, ma le inquadrature-ricordo di Setsuko, alla fine, mi hanno un po' perplesso in tal senso. Erano un'enfasi di cui non ho capito il bisogno.
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Sayonara no Natsu
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Re: Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Messaggio da Sayonara no Natsu »

Chissà. Di idee me ne vengono diverse, ma nessuna mi sembra davvero certa.

Per esempio, quella sequenza viene subito dopo le scene dove si vedono le ragazze ricche che ritornano nelle loro case a pericolo terminato, e si comportano come se non fosse successo nulla e con frivolezza (personalmente non riesco a non pensare che per Takahata rappresentassero i giovani dell'88). Da un lato ragazzine che non hanno mai realmente patito, dall'altro la morte della protagonista, resa ancora più amara, appunto, da quelle immagini. Personalmente, in questo modo ho trovato quella parte ancora più disturbante.

Oppure mi viene anche da pensare che, innanzitutto, in quelle poche scene venga approfondita ancora di più la psicologia della bambina (si vede, per esempio, lei con la bambola legata alla schiena che scopa la loro "casa" con un ramo d'albero. E' una scena relativamente importante perché dimostra che Setsuko era diventata, di fatto, come la "moglie" che si occupa delle faccende di casa. Difatti, la relazione dei due fratelli alla fine diventa quasi come una relazione matrimoniale, con lei che persino crede - poco prima di morire - di aver cucinato per il fratello/sposo. Questa non è un'interpretazione mia, poiché ricordo di averla letta in, mi pare, un'intervista Takahata-Nosaka), e poi viene anche mostrato cos'ha patito (la solitudine, ad esempio, che la porta persino a giocare col proprio riflesso nell'acqua a "carta forbice sasso") a causa delle scelte del fratello (ma io, a differenza di Shito, non accuso solo lui). Nel senso, come a voler rimarcare ancora di più l'importanza delle proprie decisioni e quindi della psicologia di ognuno.

Chissà...
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Re: Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Messaggio da Haku91 »

La versione home video esce il 10 dicembre. A occhio includerà solo il nuovo doppiaggio, quello giapponese (entrambi in PCM 2.0), sottotitoli in italiano e come "extra" i trailer italiano e originale... Con il preorder c'è la locandina in regalo.
http://store.yamatovideo.com/product.ph ... oduct=6421
http://store.yamatovideo.com/product.ph ... oduct=6422
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Re: Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Messaggio da tasuku »

Haku91 ha scritto:La versione home video esce il 10 dicembre.
Si' ma e' un'edizione BD decisamente minimale :(

QUI sono riportati i contenuti speciali del BD giapponese, tra i quali spicca l'intervista di 18 minuti a Takahata e altri commenti audio del regista.

Inoltre la vecchia edizione DVD Yamato presentava come extra interviste a Akiyuki Nosaka, Isao Takahata, Nizo Yamamoto e un interessante editoriale curato da Francesco Prandoni nel retro fascetta (credo che il mancato recupero degli extra della precedente edizione sia imputabile a Koch, dato che Yamato li aveva recuperati tutti per il BD di Jin-Roh).

Peccato.

Infine temo che Shito non sia stato coinvolto nella lavorazione BD (intendo per titolazioni, sottotitoli...)

:(
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Re: Hotaru no Haka - precisamente in italiano

Messaggio da Shito »

Scusate la latitanza. Molto lavoro fuori sede.

Dunque, vediamo se riesco a mettere insieme un post decente:

Sul doppiaggio - 1:

Shi no Tenshi, che dire? CENTRO SECCO! Sì, sì e ancora sì: le risate di Seita sono forzate e un po' sceme, ma abbiamo scoperto che la risata è il tallone d'Achille di Leonardo. ^^; Mi sembri sempre capirne di recitazione, quindi sai che quando la risata "non ti viene" è quasi un vicolo cieco. A poco valgono gli espedienti tecnici ("prova a ridere senza fiato!") o le buffonate per indurre la risata genuina. In tutto questo la piccola Chiara in regia si divertiva "Forse io ci riesco perché sono piccola!" - eccerto. ^^;

Sul doppiaggio - 2:
Non so se lo scambio sia sopravvissuto alla giusta mannaia del moderatore, ma la cosa *ridicola* - e vorrei enfatizzare il concetto della ridicolaggine - è che quella 'e' che si lamentava mancare nel doppiaggio c'è, e c'è eccome. Non so se si senta distintamente nella clipestrapolataepostatasuYoutube, ma il verò punto è: ha senso giudicare, criticare un doppiaggio di un film da una clipestrapolataepostatasuYoutube? Quando poi ci si vuoile pure atteggiare a intenditori/espertoni/finilinguisti? Ebbene no, non ha alcun senso e l'avevo già suggerito. Che qualità audio può avere una clipestrapolataepostatasuYoutube? Per non dire di quando simili 'anteprime' sono confezionate con materiali non definitivi, o fatti ad hoc per la promozione (ma questo non era il caso, ok). E che senso si può trarre da un frammento di film estrapolato, ovvero DECONTESTUALIZZATO dal suo tessuto dialogico? Ri-invito a pensarci, grazie.

Il che ci porta a:

Sul doppiaggio - 3:
Sarà un caso, ed è una cosa che di nuovo avevo già fatto notare, ma in genere chi dice di apprezzare il doppiaggio/adattamento dei film su cui lavoro spende due righe sul doppiaggio/adattamento e poi venti sul film e sui suoi contenuti, mentre i criticoni del doppiaggio/adattamento lì si fermano, e non parlano d'altro. Voi credete alle coincidenze? Anche quando i criticoni non si tradiscono inciampando su una buccia di banana e dimostrano di non aver visto e sentino ALTR CHE una clipestrapolataepostatasuYoutube, o peggio aver letto e riportato qualcosadilettosolamenteditezamanosufeisbuk, non sarò che a chi dice di apprezzare il doppiaggio/adattamento interessa capire il film, mentre ai criticoni interessa... atteggiarsi e darsi un tono come fighi criticoni? No, dicp: ma voi credete alle coincidenze? Perché c'è un lungo storico.

e comunque:

Sul doppiaggio - 3-bis:
"non avreste qualcosa da mangiare" si può dire un molti modi, in giapponese, ma NON si dice tipo "nanika okazu ni nareru no mono" - 'okazu' è pietanza, o contorno (qui ci vorrebbe una spiegazione ad hoc, ma non ora), 'nareru' è il potenziale di 'naru' (diventare). Ancora na vota: ma che senso hanno simili critiche cieche? Risposta: nessuno. Sono solo un modo per darsi un tono mentre in realtà si sta dicendo "gneeeé, io volevo il film come piace a me e non mi importa nulla di quel che è in realtà, gneeeé". Patetico.

e quindi, infine:

Sul film

L'ho rivisto al cinema a Roma. Che gioia. Che impatto. Che evento.
Averlo visto al cinema, nella mia lingua nativa, da semplice spettatore, ha in qualche modo spazzato via tutte le precedenti visioni. E parliamo di un numero che si avvicina alle tre cifre, come si capirà. Ma è stato davvero tutto diverso. Da un lato, il grande schermo non solo valorizza ogni dettaglio inteso dall'autore, ma rendere la regia funzionale nel modo in cui era intesa funzionare, palesemente. Dall'altro, ogni singolo dialogo, anche il più apparentemente insignificante, diventa un piccolo scolpito, un tassello di un puzzle il cui senso emerge vivido dal suo insieme, dal suo tutto.

Sono rimasto di sasso quando Seita è uscito di casa, Setsuko in spalle, all'inizio del film. La strada è vuota e quieta. Qualche fuocherello qui e lì, ma... "tutto qui?", sembra dire il suo sguardo interdetto. E' un attimo di quiete quello che precede la tempesta del fuoco. E sì: le bombe incendiare non sono deflagranti, appiccano il fuoco che deve prima divampare per creare l'incendio. Il catto che fugge è il ferino preludio all'umana follia, con la folla rispetto alla quale Seita correva controcorrente, salvo poi esserne travolto.

Di lì in poi, sino alla tragedia del protagonista, il regista ci mostra tragedie umane mute (corpi anonimi carbonizzati) e sonore (i pianti in strada). Seita non è l'unico che perde la madre, e Takahata ce lo fa sapere a chiare lettere.

Ma il mondo di vivi è fatto dei limiti e delle pochezze dei vivi. Sopravvivere significa, in ogni caso, accettare e gestire tutto ciò.

La zia di Seita è meschina? Ben certo! Vedova anche lei, indi madre di una figlia orfana di padre, cerca di barcamenarsi nella situazione reale che vive. Esattamente quello che Seita non riesce a fare. Borghese viziato il cui individualismo adolescenziale altro non è che egoismo reale, trascina la sorellina -piccina per davvero- in un ridicolo "giocare alla famigliola felice" che costerà la vita a lei, non a lui (nella realtà). Forse in tempo di pace, dopo due generazioni di pace, viene da pensare che "duo cuori e una caverna" sia nobile e romantico ma no, non è così. E' un'idiozia e basta. A quattro anni la malnutrizione porta la dissenteria, la debilitazione, e poi un calo delle difese immunitarie, e poi si muore. Non è niente di originale. Non è niente di eroico. Non è neppure qualcosa di apicale. E' solo la banalità della vita e della morte. Nei libri di Vittorini ci sono bambini siciliani che rosicchiano le gambe di legno dei tavoli dalla fame. E che dire de La luna e i falò di Pavese? L'umanità ha conosciuto e in molti luoghi del mondo ancora conosce momenti simili. Il borghesino viziato legge le riviste femminili bello steso in terra. Non è romantico e non è eroico. E' solo svogliato. Non piange per la madre morta, ed è il primo a gioire per il riso bianco comprato con le vesti di lei. Il suo sguardo di soddisfazione quasi orgasmica col riso bianco bollente in bocca non è meno disgustoso di certe durezze della zia, anzi. Non c'è niente di sensato nel suonare l'harmonium in tempo di guerra, non c'è niente di sensato nel fare gli scanzonati, di fingere che le cose non siano quelle che siano.

Gliel'hanno detto tutti. La zia. Il contadino. Il medico. Hanno provato tutti a fargli capire che no, in quelle condizioni non ci si può chiamare fuori dalla società civile e rintanarsi in un bozzolo di vanità da negazione adolescenziale.

Una persona anche solo un minimo coscienziosa avrebbe fatto piangere di solitudine la sorella per andare a lavorare con le associazioni rionali e poi mettere il cibo in tavola. La sorella sarebbe sopravvissuta, cresciuta, avrebbe avuto una vita per capire. E invece no.

I ragazzini che trovano la caverna disabitata schifano il cibo di Seita e Setsuko: "è peggio della zuppa di riso di casa mia" - la stessa che Setsuko rifiutava dalla zia. Nulla è a caso. E la zia non è nazionalista, come non lo sono quelli che in banca irridono il 'vento degli dei', irridono la 'flotta combinata', e l'impero del Grande Giappone: solo Seita, ragazzino, ne fa una seria questione. Ma gli adulti, in guerra, pensano a SOPRAVVIVERE.

O davvero credete che esistano gli eroi come in Mazinga e soci?

Perché quelle, non so se ci avete mai pensato, sono BAMBINATE.

Non sappiamo quali durezze abbiano sopportato le ragazze borghesi che, alla fine del film, ritrovano il grammofono nella loro bella villa. La guerra passa, finisce, e per chi ha tenuto duro spesso si apre la pagina di una nuova vita.

Del resto, la capacità di sopravvivenza, l'attitudine alla vita, altro non è che la capacità di adattamento, no? Così in biologia, così in sociologia.

Poscritto Ottì
Uscendo dal cinema io e la mia consorte abbiamo incontrato Michele Rech (Zerocalcare) che aspettava per entrare allo spettacolo successivo. L'avevo già salutato a Lucca, ma dopo averci chiacchierato un altro po' non posso che confermare l'impressione che ebbi: è davvero una persona deliziosa e genuina, e credo che questa sua caratteristica sia il vero ingrediente vincente dei suo fumetti.. :-)
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)