La musica del Forum
Moderatore: Coordinatori
- Willow
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Mah...secondo me fanno della buona musica...Atchoo perchè pensi il contrario? Ancora nn mi hai spiegato il perchè pensi siano una schifezza!!!
Bifrost il riferimento ai Grammy era solo per provare ad Atchoo che in realtà qlcs di buono lo fanno se vincono premi a tutto spiano...ma detto fra noi anche per me non è la migliore manifestazione di assegnazione di premi musicali...anzi nn glielo dire ad Atchoo ma in realtà nn li ho proprio mai seguiti!!
Piuttosto preferisco seguire i vari Movie-music-video awards su MTV!! Meno formali, più divertenti, e nella maggior parte dei casi le statuette vengono assegnate con il voto "popolare" in senso che non c'è la giuria selezionata!
Bifrost il riferimento ai Grammy era solo per provare ad Atchoo che in realtà qlcs di buono lo fanno se vincono premi a tutto spiano...ma detto fra noi anche per me non è la migliore manifestazione di assegnazione di premi musicali...anzi nn glielo dire ad Atchoo ma in realtà nn li ho proprio mai seguiti!!
Piuttosto preferisco seguire i vari Movie-music-video awards su MTV!! Meno formali, più divertenti, e nella maggior parte dei casi le statuette vengono assegnate con il voto "popolare" in senso che non c'è la giuria selezionata!
Ultima modifica di Willow il lun feb 23, 2004 8:29 pm, modificato 1 volta in totale.
"Una serie di sfortunati eventi può, di fatto, essere il primo passo di un viaggio..."
http://www.ricciolunatico.splinder.com ----> le mie creazioni ^^
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Tecnicamente non sono certo un granchè, non propongono neanche niente di originale e, sul tutto, sono pure sbruffoni! Come gli Oasis, se noti, ma almeno i Gallagher hanno tirato fuori dal cilindro una manciata di ottime canzoni...
Comunque il mio giudizio è strettamente personale! Rispetto massimamente chi li gradisce, ma non mi sognerei mai di consigliarne l'ascolto!
Comunque il mio giudizio è strettamente personale! Rispetto massimamente chi li gradisce, ma non mi sognerei mai di consigliarne l'ascolto!
ieri sera volevo andare al concerto di Vecchioni ma varie considerazioni mi hanno fatto cambiare idea come spendere 35 euro per un concerto ai miei tempi .... !!! E poi perchè da bandolero stanco Vecchioni ha scritto 6-7 canzoni belle, diciamo che si è fermato dopo Blumoon e il cielo capovolto a saper emozionare. C'è qualcuno che ascolta Vacchioni nel forum ??
Genio matematico, marito ideale nonché maestro jedi jobi1 Kenobi
Ascolto Vecchioni da sempre, e gli ultimi album mi sono parsi davvero intensi. "Blumùn" è del '93, poco dopo è uscito con "Il cielo capovolto" (1995, mi pare), che ospita tre o quattro canzoni di rara intensita, come "Le lettere d'amore", o "L'ultimo canto di Saffo".jobi1 ha scritto:C'è qualcuno che ascolta Vacchioni nel forum ??
Il capolavoro del "bandolero stanco" (1997) è a mio avviso "La stazione di Zima", dialogo con un dio probabile, ma non dimenticherei lo splendido affresco dedicato a Che Guevara, "Celia De La Serna", né "Canto notturno..."
Gli ultimi tre album, pur diverisissimi dagli amatissimi dischi degli esordi (tra i miei preferiti, "Ipertensione", del '74) sono secondo me tra i migliori di sempre: "Sogna ragazzo sogna" con la canzone eponima, oppure - come ha scritto Soul - la "Canzone per Alda Merini", o "I musicanti".
"Il lanciatore di coltelli" è una teoria di capolavori, anche qui tra le mie preferite la canzone che dà il titolo all'album, "La viola d'inverno", che farebbe piangere anche un sasso, "La mia stanza", "Ma che razza di dio c'è nel cielo?".
L'ultimo album meriterebbe un lunghissimo discorso particolare. Basti sapere che musicalmente è molto complesso. La produzione, come per il precedente, di Mauro Pagani, fa sentire il peso della sua classe. Le canzoni, diversamente dal Vecchioni consueto, non sono quasi mai orecchiabili ad un primo ascolto: la trama musicale è fitta, complessa, densa di rimandi alla musica araba, caraibica, africana, in un crescendo di emozione che diventa inestricabile legame con testi sublimi, impegnati, intensi. La mia preferita è "Il libraio di Selinunte".
Concludo dicendoti che al concerto avrei presenziato volentieri, ma purtroppo non sono miliardario, e ho già sborsato 25 cocuzze per il ritorno di Guccini, il 2 aprile ad Assago. Quindi per ora mi contengo...
Effettivamente mi sono reso conto di non aver mai risposto all'argomento centrale di questo topic.
La mia formazione musicale affonda solidamente le radici negli anni Settanta. Così, già quando ero al liceo, alla fine degli anni Ottanta, ascoltavo roba "vecchia", ma orgogliosamente posso dire: roba che rimane.
Ascolto, conosco ed apprezzo tutta la discografia proveniente da una certa area cantautoriale. Verrebbe da dire quella più politcizzata, ma non è vero: per chi conosce bene storia e cultura dei '70, i cantanti politicizzati erano altri. E comunque: Guccini, Vecchioni, De André, Fossati. Non ho mai amato invece De Gregori, che ho sempre trovato troppo criptico, troppo "distaccato". Di questi ho la discografia pressoché completa. E così anche di Paolo Conte e Capossela, due artisti dei più grandi, sia per quello che riguarda la ricerca lessicale, sia per quella musicale.
Apprezzo - e anche di lui ho la discografia completa - Enrico Ruggeri, delicato poeta e chansonnier nostrano. Ed inoltre non può mancare sui miei scaffali l'opera omnia di quei geni di Elio & le storie tese.
Ho amato e amo moltissimo anche il rock progressivo, sia quello della grande stagione italiana: PFM, Banco del Mutuo Soccorso, Area, sia i più noti nomi internazionali. Sopra a tutti i Jethro Tull e i Pink Floyd, anche se ridurre questi ultimi all'interno di un genere, mi pare eccessivamente riduttivo. Degli altri nomi, almeno due: Queen e Dire Straits.
Inoltre negli ultimi anni ho scoperto ed apprezzato la musica etnica: col viatico di Moni Ovadia mi sono accostato alla musica klezmer, originaria della cultura yiddish dell'europa centro-orientale; di più vicino a noi apprezzo la musica provenzale di Tesi e Vaillant, la musica lombarda dei Barabàn e la ricerca musicale folk-progressiva del napoletano Daniele Sepe.
Adoro il tango argentino, ed il suo maestro indiscusso: Astor Piazzolla.
Tanti altri nomi frullano nella mia testa, e mi verranno sicuramente in mente in futuro.
La mia formazione musicale affonda solidamente le radici negli anni Settanta. Così, già quando ero al liceo, alla fine degli anni Ottanta, ascoltavo roba "vecchia", ma orgogliosamente posso dire: roba che rimane.
Ascolto, conosco ed apprezzo tutta la discografia proveniente da una certa area cantautoriale. Verrebbe da dire quella più politcizzata, ma non è vero: per chi conosce bene storia e cultura dei '70, i cantanti politicizzati erano altri. E comunque: Guccini, Vecchioni, De André, Fossati. Non ho mai amato invece De Gregori, che ho sempre trovato troppo criptico, troppo "distaccato". Di questi ho la discografia pressoché completa. E così anche di Paolo Conte e Capossela, due artisti dei più grandi, sia per quello che riguarda la ricerca lessicale, sia per quella musicale.
Apprezzo - e anche di lui ho la discografia completa - Enrico Ruggeri, delicato poeta e chansonnier nostrano. Ed inoltre non può mancare sui miei scaffali l'opera omnia di quei geni di Elio & le storie tese.
Ho amato e amo moltissimo anche il rock progressivo, sia quello della grande stagione italiana: PFM, Banco del Mutuo Soccorso, Area, sia i più noti nomi internazionali. Sopra a tutti i Jethro Tull e i Pink Floyd, anche se ridurre questi ultimi all'interno di un genere, mi pare eccessivamente riduttivo. Degli altri nomi, almeno due: Queen e Dire Straits.
Inoltre negli ultimi anni ho scoperto ed apprezzato la musica etnica: col viatico di Moni Ovadia mi sono accostato alla musica klezmer, originaria della cultura yiddish dell'europa centro-orientale; di più vicino a noi apprezzo la musica provenzale di Tesi e Vaillant, la musica lombarda dei Barabàn e la ricerca musicale folk-progressiva del napoletano Daniele Sepe.
Adoro il tango argentino, ed il suo maestro indiscusso: Astor Piazzolla.
Tanti altri nomi frullano nella mia testa, e mi verranno sicuramente in mente in futuro.
- andywarhol
- Ghibliano
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- Località: Roma
@ hdibifrost: mi fa piacere trovare un altro conoscitore degli Area! secondo me sono il più grande complesso rock (in senso latissimo) italiano di sempre, tu che ne pensi? Gli altri gruppi italiani di quei tempi erano eccessivamente derivativi rispetto al rock britannico, e questo non me li ha mai fatti apprezzare più di tanto, gli Area avevano ben altra originalità e genialità
Gli Area si connotano per una ricerca e per una originalità che vanno al di là di quella (pur grande) di altri gruppi coevi... Fai conto che potevano contare su qualche mostro sacro, tipo Ares Tavolazzi al basso e un certo Demetrio Stratos alla voce...
Inoltre si sforzavano di dare sempre un doppio livello di lettura delle loro opere: musicale e politico/sociale. Emblematica è a questo proposito la loro versione dell'"internazionale", suonata e distorta in maniera tale da renderla quasi irriconoscibile. Una ricerca musicale quasi alla Hendrix, e un invito ai compagni di partito: rinnovarsi adattandosi ai nuovi tempi, o perire.
Inoltre si sforzavano di dare sempre un doppio livello di lettura delle loro opere: musicale e politico/sociale. Emblematica è a questo proposito la loro versione dell'"internazionale", suonata e distorta in maniera tale da renderla quasi irriconoscibile. Una ricerca musicale quasi alla Hendrix, e un invito ai compagni di partito: rinnovarsi adattandosi ai nuovi tempi, o perire.
io di Vecchioni, anche se non ho tutta la discografia, amo moltissimo Holliwood Hollywood, Samarcanda (L'ultimo spettacolo è una delle canzoni che preferisco), Il cielo capovolto e Blumoon. Però ci sono canzoni nuove bellissime, solo che molte hanno perso quella poesia che una volta avevano i suoi testi che riappare ogni tanto in questo album con Marika e il libraio di solinunte. Adoro moltissimo i riferimenti classici (del tipo "le vele nere dei ritorni") nei suoi testi e forse sono quelli che ultimamente sono stati tagliati fuori.
Genio matematico, marito ideale nonché maestro jedi jobi1 Kenobi
Credo che Vecchioni nel corso degli anni abbia cercato di rinnovarsi: non ha mai voluto dare per acquisito sempre lo stesso modello musicale o letterario. Però, a proposito dei riferimenti classici (che amo moltissimo anch'io, e concordo sull'"Ultimo spettacolo", intrisa di citazioni omeriche), direi che ce ne sono ancora parecchi: dal "Libraio di Selinunte" all'"Ultimo canto di Saffo", a "Euridice" anche se - è vero - sono meno numerosi di un tempo.jobi1 ha scritto:Adoro moltissimo i riferimenti classici (del tipo "le vele nere dei ritorni") nei suoi testi e forse sono quelli che ultimamente sono stati tagliati fuori.
Venerdì sera sono andato al Forum di Assago a sentire (per l'ennesima volta nella mia vita) un concerto di Francesco Guccini. L'ho trovato in magnifico spolvero. L'età avanza, gli anni passano, ma il Guccio sembra riderci sopra (e ingrassare).
Ha spaziato in tutto il suo ormai vasto repertorio, regalando perle agli affezionati ("Shomer ma mi-llailah?"), e tutti i brani dell'album recente: "Ritratti". Quest'ultimo mi è piaciuto molto, anche se non quanto il precedente "Stagioni", che trovo molto più vario dal punto di vista musicale e degli arrangiamenti.
C'è qualcun altro che ascolta il Guccio da queste parti?
Ha spaziato in tutto il suo ormai vasto repertorio, regalando perle agli affezionati ("Shomer ma mi-llailah?"), e tutti i brani dell'album recente: "Ritratti". Quest'ultimo mi è piaciuto molto, anche se non quanto il precedente "Stagioni", che trovo molto più vario dal punto di vista musicale e degli arrangiamenti.
C'è qualcun altro che ascolta il Guccio da queste parti?
Sto ascoltando in questi giorni l'ultimo lavoro dei "Mercanti di liquore".
Sono nati come cover band di De André (il cantante ha una voce straordinariamente simile a quella di Fabrizio), ma il gruppo è ormai cresciuto ed ha imboccato una strada ben definita. Il loro precedente lavoro, fatto interamente di canzoni originali, evocava musiche ed atmosfere molto vicine a quelle di De André, ma con un tocco personale molto originale (strepitosa "Apecar"!).
Quest'ultimo album si intitola "Sputi", ed è stato realizzato in collaborazione col grande Marco Paolini (per chi non lo conoscesse, è il monologhista del "Vajont"). Le canzoni sono il portato di uno spettacolo teatrale fatto di musica, poesia e recitazione. Consiglio gli amanti di Paolini e di De André di provare a sentirselo.
Tra l'altro, sul loro sito ufficiale è possibile anche scaricare alcuni mp3 contenenti le versioni integrali di alcune loro canzoni. Vale la pena farci un giro.
Sono nati come cover band di De André (il cantante ha una voce straordinariamente simile a quella di Fabrizio), ma il gruppo è ormai cresciuto ed ha imboccato una strada ben definita. Il loro precedente lavoro, fatto interamente di canzoni originali, evocava musiche ed atmosfere molto vicine a quelle di De André, ma con un tocco personale molto originale (strepitosa "Apecar"!).
Quest'ultimo album si intitola "Sputi", ed è stato realizzato in collaborazione col grande Marco Paolini (per chi non lo conoscesse, è il monologhista del "Vajont"). Le canzoni sono il portato di uno spettacolo teatrale fatto di musica, poesia e recitazione. Consiglio gli amanti di Paolini e di De André di provare a sentirselo.
Tra l'altro, sul loro sito ufficiale è possibile anche scaricare alcuni mp3 contenenti le versioni integrali di alcune loro canzoni. Vale la pena farci un giro.
- Willow
- Kodama
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Alla faccia dei topic riesumati
Qualcuno di voi conosce i Counting Crows? Mi piacciono moltissimo!
E una domanda per i nordici: conoscete per caso Davide Van de Sfroos?
Mi sono affezionata moltissimo alla sua musica a causa dei miei amici milanesi Conoscete?
ps: a tutti i nuovi arrivati! Che musica ascoltate?
Qualcuno di voi conosce i Counting Crows? Mi piacciono moltissimo!
E una domanda per i nordici: conoscete per caso Davide Van de Sfroos?
Mi sono affezionata moltissimo alla sua musica a causa dei miei amici milanesi Conoscete?
ps: a tutti i nuovi arrivati! Che musica ascoltate?
"Una serie di sfortunati eventi può, di fatto, essere il primo passo di un viaggio..."
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