Se non è vietato nel regolamento, a nulla vale dire che 'non è scritto che sia giusto'. Ciò che è vietato è vietato, tutto il resto è "legittimo in assenza di divieto", questo mi pare ovvio (fondamento di qualsiasi sistema detto 'di diritto'). Senza di questo tanto varrebbe cancellare il regolamento tanto per cominciare. E' un discorso costituzionalista e molto democraticato, nevvero?atchoo ha scritto:1) Ok, abbiamo capito le motivazioni della tua condotta, ma non puoi obbligarci a ritenerle valide per noi come tu fai per te stesso. Non è esplicitamente scritto nel regolamento che sia sbagliato farlo, ma neppure che sia giusto.
Peraltro, non obbligo NESSUNO a ritenere valide per sé le MIE ragioni valide per me. Infatti non invito neppure nessuno a farle sue, figurarsi obbligarlo.
Ci mancherebbe che la libertà di operare sul MIO PROPRIO materiale (scritto) sia esercitabile solo dietro altrui richiesta.atchoo ha scritto:Fixed.Shito ha scritto:Ovvero: io scrivono una cavolata, me lo si fa notare, riconosco la cavolata -> edito SE MI VIENE RICHIESTO e mi scuso.
Questa sarebbe davvero una pregiudiziale assoluta alla libertà di espressione, che prevede anche la libertà di revisione (dove tecnicamente possibile).
Domani potrei scrivere un post 'a tempo', pensato per essere cancellato dopo un giorno, una settimana, un mese.
Oppure potrei scrivere qualcosa e poi semplicemente ripensarci.
Tutto questo è semplicemente il frutto della mia fantasia, possibilità tecnologica effettiva, e non violazione di un regolamento. La summa è "capacità di espressione". Altro non vedo.