Non so se tu hai mai fatto una foto HDR.
La particolarità di un HDR è che puoi, a conti pratici, regolare l'esposizione della foto a posteriori, questo perchè, appunto, il monitor non può rispecchiare tutta la gamma di intensità luminose (che invece il tuo occhio percepisce), quindi quella serie esageratamente lunga di 0 e di 1 è utile, a conti fatti, per post processare la foto.
Poi la visualizzazione subisce un downgrade.
Solo che se tu parti dallo spazio di Gamut completo, come nel caso di encoding HDR, e poi ti devi ridurre all'ICC del monitor o quello che è, la perdita è di un tipo.
Se tu converti il tuo spazio di Gamut PRIMA in un Jpg (che utilizza quindi sempre Adobe sRGB o Adobe RGB 1998 o quello che vuoi) che poi deve essere trasferito sull'ICC del monitor la perdita è nulla SOLO in casi ideali, casi ideali che non sono di questo mondo.
Che poi la perdita sia trascurabile è possibile, ma deve essere fatta con cura, coi profili colore apposto etc...
Dimmi se dico cazzate neh, spiegami meglio!
A me, da fotografo, interessa soprattutto la stampa e questo intendo. Non ne so molto, ma mi sembra che lo spazio di colore rappresentato da una buona stampa sia superiore (e più definito) dallo spazio di qualsiasi monitor e jpg (ed è un po' il senso di scattare in raw, oltre alle possibilità di Post Processing), in questo senso una conversione da 96 bit a 24, per quanto fatta bene, sarebbe tutt'altro che trascurabile, mi sbaglio?