dici davvero?!im-edith ha scritto:Colgo nella risposta di Shito un sottile velo d'ironia...
IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL (CON SPOILER!!)
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- Vampiretta
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Visto che da poco ho visto Howl ripesco vecchi messaggi e dico la mia!
Il film alla prima visione mi ha lasciato un po' incerta, e il giorno dopo ho deciso di rivederlo. Ho trovato i disegni, i silenzi, le musiche, i fondali stupendi davvero.
La storia tra Howl e Calcifer è davvero affascinante e non nego che non l'avevo capita subito. E la storia tra Sophie e Howl e ancora più bella e dolce di quanto potessi immaginare. Come al solito Miyazaki almeno per me, è riuscito a non rendere banale una storia di solitudine, d'amore e di crescita personale come molti film fanno spesso. E sopratutto si amano anche con i loro pregi e difetti caratteriali.
Secondo me ancora c'è la voglia di far capire che nonostante tutto, nonostante la guerra la vita scorre cmq. Che bisogna andare avanti e crederci, a me sembra di percepirlo ogni volta che Sophie cammina nell'aria.
Inoltre a me ha colpito molto l'accettazione dell'essere trasformata in una vecchietta di Sophie. Voglio dire, a parte la prima parte in cui resta sorpresa e sconvolta, lei si sente già vecchia, è come se lei si ritrovasse più in queste sembianze (acciacchi a parte) che non in quelle che vedeva prima tutti i giorni nello specchio. Tanto + che proprio allo specchio dice che ora gli dona di + anche il vestito, perchè lei si sente + se stessa così di prima. E secondo me è più "semplice" essere vecchietta per lei, perchè alle vecchiette non "richiesto" essere belle, ma si valutano altre cose. Anche nella società di oggi. Non vorrei però sovrainterpretare qui! E sicuramente in questo senso una "vecchietta" è apparentemente più libera di essere se stessa, visto che ha meno da perdere come mi sembra dica la stessa Sophie in un tratto.
Un altra cosa che mi ha colpito è il modo che ha di rappresantera le persone molto anziane. Parlo della "nonnina" la Strega delle Lande. Forse è marginale non lo so, ma credo che chiunque abbia avuto la fortuna di avere dei nonni (o cmq la vicinanza con una persona anziana) che siano arrivati ad età molto avanzata non abbia potuto in alcune frasi, atteggiamenti ritrovare le stesse cose nella "nonnina"! Per esempio quando Sophie si siede sul letto e parlano dell'amore. Si pensa spesso che le persone anziane siano anestesizzate nei loro sentimenti, e invece non è affatto così. Infatti la "nonnina" è ancora ben innamorata di Howl!
Poi vorrei capire una cosa, che non sono sicura che sia come la penso io. Magari è uno di quei dettagli inutili, ma al massimo mi becco un caxxiatone da Shito o Muska! Quando Howl torna da una delle battaglie Calcifer gli dice che se volerà così a lungo non riuscirà più a ritrasformarsi, e quando Sophie esce dalla porta che gli ha permesso di vedere Howl e Calcifer stipulare il patto, Howl le si presenta ancora come uccello, segno di quanto lui abbia lottato pur di salvare tutti loro?
Riguardo i caratteri europei, anche a me hanno convinto poco izialmente. Semplicemente perchè ho piacere tramite i suoi film di scoprire qualcosa in + sulla cultura giapponese. Ma certo è che non può restare solo ed esclusivamente nella sua cultura, è anche molto bello vedere come Miyazaki usando altri tipi di ambientazione continui nel suo pensiero!
Riguardo l'erotismo, non credo ce ne fosse bisgono. Se pensiamo ad altre produzioni in cui si vogliono censurare anche i semplici profili delle ombre dei nudi delle persone, io ho trovato molto divertente l'espressione di Sophie quando a Howl cade l'asciugamano. Mi sembrava un'altro di quei sentimenti tangibili che si possono toccare con mano, l'imbarazzo di una giovane donna che guarda in aria perchè non sa dove guardare, o meglio per non guardare proprio dove la curiosità ti porterebbe a guardare con più naturalezza!
E' vero siamo completamente disabituati!
Certo sarebbe bello capire tutto insieme, alla prima visione, ma non è neanche spiacevole percepire di volta in volta che c'è molto di + sotto di quello che sembra e decidere di rivederlo ancora. I lavori di Miyazaki, almeno per me che non li afferro al volo, mi sembrano come quelle immagini intricate in cui devi riconoscere gli oggetti.
Il film alla prima visione mi ha lasciato un po' incerta, e il giorno dopo ho deciso di rivederlo. Ho trovato i disegni, i silenzi, le musiche, i fondali stupendi davvero.
La storia tra Howl e Calcifer è davvero affascinante e non nego che non l'avevo capita subito. E la storia tra Sophie e Howl e ancora più bella e dolce di quanto potessi immaginare. Come al solito Miyazaki almeno per me, è riuscito a non rendere banale una storia di solitudine, d'amore e di crescita personale come molti film fanno spesso. E sopratutto si amano anche con i loro pregi e difetti caratteriali.
Secondo me ancora c'è la voglia di far capire che nonostante tutto, nonostante la guerra la vita scorre cmq. Che bisogna andare avanti e crederci, a me sembra di percepirlo ogni volta che Sophie cammina nell'aria.
Inoltre a me ha colpito molto l'accettazione dell'essere trasformata in una vecchietta di Sophie. Voglio dire, a parte la prima parte in cui resta sorpresa e sconvolta, lei si sente già vecchia, è come se lei si ritrovasse più in queste sembianze (acciacchi a parte) che non in quelle che vedeva prima tutti i giorni nello specchio. Tanto + che proprio allo specchio dice che ora gli dona di + anche il vestito, perchè lei si sente + se stessa così di prima. E secondo me è più "semplice" essere vecchietta per lei, perchè alle vecchiette non "richiesto" essere belle, ma si valutano altre cose. Anche nella società di oggi. Non vorrei però sovrainterpretare qui! E sicuramente in questo senso una "vecchietta" è apparentemente più libera di essere se stessa, visto che ha meno da perdere come mi sembra dica la stessa Sophie in un tratto.
Un altra cosa che mi ha colpito è il modo che ha di rappresantera le persone molto anziane. Parlo della "nonnina" la Strega delle Lande. Forse è marginale non lo so, ma credo che chiunque abbia avuto la fortuna di avere dei nonni (o cmq la vicinanza con una persona anziana) che siano arrivati ad età molto avanzata non abbia potuto in alcune frasi, atteggiamenti ritrovare le stesse cose nella "nonnina"! Per esempio quando Sophie si siede sul letto e parlano dell'amore. Si pensa spesso che le persone anziane siano anestesizzate nei loro sentimenti, e invece non è affatto così. Infatti la "nonnina" è ancora ben innamorata di Howl!
Poi vorrei capire una cosa, che non sono sicura che sia come la penso io. Magari è uno di quei dettagli inutili, ma al massimo mi becco un caxxiatone da Shito o Muska! Quando Howl torna da una delle battaglie Calcifer gli dice che se volerà così a lungo non riuscirà più a ritrasformarsi, e quando Sophie esce dalla porta che gli ha permesso di vedere Howl e Calcifer stipulare il patto, Howl le si presenta ancora come uccello, segno di quanto lui abbia lottato pur di salvare tutti loro?
Concordo assolutamente. Alla prima visione non avevo sentito bene cosa il principe/spaventapasseri dicesse, rivedendolo l'ho trovato un finale bellissimo. Ok c'è una sorta di apparente lieto fine, ma secondo me come dice lo spaventapasseri l'animo umano può mutare. E secondo me può mutare anche a seconda delle prove a cui viene sottoposto. E sopratutto i sentimenti come l'amore o l'amicizia non continuano a vivere per miracolo, ma perchè ci si impegna quotidianamente e reciprocamente. Forse sono un po' troppo romantica non so.Shito ha scritto:Credo che la cosa non importasse minimamente al regista. L'utile del personaggio è semplicemente quello di smorzare il lieto fine, con la sua osservazione "sono un innamortato sconfitto, ma tornerò, perché i sentimenti cambiano all'ordine del giorno", poi conffermata dalla SdL, e infine dal testo della canzone di chiusura.RøM ha scritto:Anche a me questo è sembrato un particolare "buttato lì" (in generale tutta la scena finale mi è sembrata sviluppata troppo frettolosamente...).entity ha scritto:Perchè il principe del regno vicino è stato traformato in spaventapasseri?
Il signor Miyazaki non intende più confezionare 'lieti fine' reali...
Io non credo che la guerra sia stata tratata in modo così marginale, non è la parte essenziale, fa da contorno a una storia. Ma non sempre per parlare della guerra bisogna far vedere gli orrori che accadono, i corpi mutilati etc. I bombardamenti non mi sembrano neanche scoppi di mortaretti, tutt'altro. In un certo momento Howl dice qualcosa tipo "da una costa all'altra era una lingua di fuoco", se questi vogliamo chiamarli mortaretti. A me riguardo la la guerra è piaciuta tantissimo la frase detta da Howl a Sophie quando sono nella valle, "Che siano amici o nemici è lo stesso, assassini!". La trovo molto molto bella e realmente un invito alla pace, o meglio a non usare la violenza che non fa più distinguere gli amici dai nemici.cipeciop ha scritto:però confesso che della trama non c'ho capito niente!
Non lapidatemi, però devo dirvi che mi hanno dato fastidio due cose:
1) Aver inserito il tema della guerra per poi limitarsi a trattarlo in modo superficiale ("uuh, com'è brutta!"): sembra che i bombardamenti della città siano solo degli scoppi di mortaretti.
2) L'eccessiva evidenziazione dei caratteri europei dell'ambientazione [...], l'assenza di qualsiasi elemento di violenza (nonostante la guerra sullo sfondo) e di gesti affettuosi che possano anche lontanamente avere un carattere erotico [...]
Riguardo i caratteri europei, anche a me hanno convinto poco izialmente. Semplicemente perchè ho piacere tramite i suoi film di scoprire qualcosa in + sulla cultura giapponese. Ma certo è che non può restare solo ed esclusivamente nella sua cultura, è anche molto bello vedere come Miyazaki usando altri tipi di ambientazione continui nel suo pensiero!
Riguardo l'erotismo, non credo ce ne fosse bisgono. Se pensiamo ad altre produzioni in cui si vogliono censurare anche i semplici profili delle ombre dei nudi delle persone, io ho trovato molto divertente l'espressione di Sophie quando a Howl cade l'asciugamano. Mi sembrava un'altro di quei sentimenti tangibili che si possono toccare con mano, l'imbarazzo di una giovane donna che guarda in aria perchè non sa dove guardare, o meglio per non guardare proprio dove la curiosità ti porterebbe a guardare con più naturalezza!
Oh anche io l'ho visto più volte per riuscire ad apprendere tutto, almeno non sono sola!Shito ha scritto:Sacrosanto. Sai che io sono tornato a vedere il film con i miei genitori pochi giorni fa, e ancora ho scoperto nuovi dettagli? [...]kaorj ha scritto:Una sola visione del film non mi basta proprio...
E' vero siamo completamente disabituati!
Certo sarebbe bello capire tutto insieme, alla prima visione, ma non è neanche spiacevole percepire di volta in volta che c'è molto di + sotto di quello che sembra e decidere di rivederlo ancora. I lavori di Miyazaki, almeno per me che non li afferro al volo, mi sembrano come quelle immagini intricate in cui devi riconoscere gli oggetti.
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Si concordo, però vedo che a volte mi ci vuole buona una seconda visione per afferrare le cose... magari è solo questione di abitudine mentale e predisporsi un certo modo!ghila ha scritto:Credi? Secondo me è proprio questa l'essenza profonda della comunicazione artistica, quella peculiarità cioè che la rende un "classico".Vampiretta ha scritto:Certo sarebbe bello capire tutto insieme, alla prima visione...
Spero di non fare un refuso postando un link già precedentemente inserito.
In tal caso che il divino Heimdall, con il suo archivio sempre pronto, mi perdoni...
"Howl: il cerchio si chiude sulla poetica di Miyazaki"
In tal caso che il divino Heimdall, con il suo archivio sempre pronto, mi perdoni...
"Howl: il cerchio si chiude sulla poetica di Miyazaki"
Raro concedit, numquam negat, semper distinguit
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Lo Studio Ghibli per esplicita politica aziendale non realizza mai i making of delle sue opere; infatti, se ci fate caso, non ve ne sono in nessuna edizione, né italiana, né estera, tantomeno in quelle giapponesi. Non discuto se questo sia un bene o no (a me personalmente non interessano molto questo genere di contributi). In questo caso sicuramente non era in potere della Lucky Red decidere se inserirlo o meno.Vampiretta ha scritto:[...] io volevo il making of!
Per il resto, sull'edizione italiana ne abbiamo discusso a lungo, e mi permetto di autocitarmi.
Per evitare confusione suggerirei di condurre le discussioni sull'edizione italiana del dvd di Howl nel topic apposito, dove, per inciso, Vampiretta, avevi già postato anche tu.
Escludendo l'edizione Giapponese a 3 DVD di Mononoke.Heimdall ha scritto:Lo Studio Ghibli per esplicita politica aziendale non realizza mai i making of delle sue opere;...Vampiretta ha scritto:[...] io volevo il making of!
- La differenza tra un genio e uno stupido è che il genio ha dei limiti. -
Albert Einstein
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Il 'Mononoke Hime ga Koushite Umareta' è un documentario sulla realizzazione del film che viene venduto a parte rispetto a quello.femanue ha scritto:Escludendo l'edizione Giapponese a 3 DVD di Mononoke.Heimdall ha scritto:Lo Studio Ghibli per esplicita politica aziendale non realizza mai i making of delle sue opere;...Vampiretta ha scritto:[...] io volevo il making of!
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
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Direi di sì. Motivo per cui Howl ha dovuto 'acchiapparlo al volo'. Se si guarda bene, quando Howl 'parla' con la stellina caduta, si vede proprio l'omino seduto sulle sue mani.Vampiretta ha scritto:Ragazzi non uccidetemi ma oggi mi è sorto un dobbio ripensando al film.
Se Howl ha stretto un patto con Calcifer per non essere più solo... erm.. Calcifer in cambio cosa ha avuto? Il fatto di continuare a vivevere e non spegnersi come stella cadente?
"La solitudine è il prezzo da pagare per essere nati in un'epoca così piena di libertà, di indipendenza e di egoistica affermazione individuale." (Natsume Souseki)
L'edizione da me acquistata in Giappone comprende 3 DVD. Di cui uno è dedicato alla realizzazione del film.Shito ha scritto:Il 'Mononoke Hime ga Koushite Umareta' è un documentario sulla realizzazione del film che viene venduto a parte rispetto a quello.
- La differenza tra un genio e uno stupido è che il genio ha dei limiti. -
Albert Einstein
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