Shojo

Nuvole parlanti da tutto il mondo

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Buta
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Messaggio da Buta »

massi sauron....

la definizione classica e' quella data (benissimo) dal buon spaced...

i titoli da te citati come anche altri rientrano in una chiave di conìtaminazioni di generi..che fa perdere il senso stesso della parola...non parlavi tempo addietro proprio tu'...di animazione sperimentale...
:wink:
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sauron1317
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Messaggio da sauron1317 »

Sì, l'animazione sperimentale ha effettivamente contaminato "She and her cat", e direi che questo fenomeno rispecchia semplicemente la tendenza del cinema a concentrare il valore nell'estesi dell'immagine.

Invece, per quanto riguarda "Windy Tales" la questione è diversa. Lascio completamente perdere l'interpretazione criptologica, cercando di distanziarmi dal pensiero di certi.

E dunque, progredendo per analogie artistiche, non posso astenermi dal nominare "Alien9". Ecco, ciò che palesemente accomuna tutto ciò è la sintesi del tratto ed i volti kawaizzeggianti. Ma molto più banalmente, questo, si unisce ad una marcata linea introspettiva. La monocromaticità del colore e la semplicità dei disegno esaltano un senso di disagio.

Insomma, sono caduto in considerazioni da bar sulla SuperFlat, corrente a cui esplicitamente Tomizawa si è sempre dichiarato di appartenere.

Ecco, ma in che modo la SuperFlat contamina lo shojo? Ovvero, in che modo le tematiche dello shojo si fondono con gli stereotipismi innaugurali della superflat?

La mia analisi, quella che conduco personalmente, è voluta partire da Windy Tales. Forse il suo ost potrebbe essere una valida chiave.

Ma sono fuori strada?