La vignetta in questione, reperibile anche a pagina 75 del numero 10 di Tutto Rat-Man, è questa:Nella quinta vignetta a p. 11 di RAT-MAN 18, Ortolani disegna un ospite del tutto particolare, controparte di un personaggio poco conosciuto in Italia. Protagonista di Tonari no Totoro ("Il mio vicino Totoro"), lungometraggio d'animazione diretto nel 1988 da genio di Hayao Miyazaki e inedito nel nostro Paese, questo buffo "peluche" troppo cresciuto è in realtà un benevolo spirito dei boschi che stringe amicizia con due ragazzini umani, Mei e la sorellina Satsuki.
http://web.tiscali.it/maxart_x/totoroleo.gif
Occhio che il servizio di redirect di Tiscali potrebbe dare problemi... Allora basterebbe un refresh.
In effetti da principio non l'avevo affatto riconosciuto, e a guardarlo lo si può scambiare più per un dannatissimo Pokemon o un Ham-taro, o come diavolo si chiamano... Comunque sottolinea la passione di Leo Ortolani, oltre che per i fumetti Marvel, anche per una certa cultura nipponica, sino ad entrare in particolari poco noti ai più (ma non a noi!).
La storia, per la cronaca, vede Rat-Man ancora giovane alla ricerca di un'identità. Si guadagna da vivere combattendo (o meglio, facendosi pestare a sangue) nell'Arena, posto dove tutti lottano con maschere di supereroi, personaggi di fumetti e quant'altro.
In un'epoca dove i supereroi stanno scomparendo di fronte al successo dei manga (tanto da permettere al nostro mononoke di vincere un combattimento!), Totoro è l'unico che non ha parte nei sanguinolenti pestaggi di Rat-Man... il quale viene devastato da gente come Kenshiro, Tigerman, Dark Schneider e Son Goku...
Termino citando una frase di Rat-Man da quella storia:
Fu il mio primo combattimento nell'Arena.
Mi fece molto male. Molto, molto male. Molto, molto, molto male.
Ho ancora una foto sua, vittorioso tra i coriandoli. La conservo perché in questa foto ci sono anch'io.
Sono i coriandoli.