Mononoke Hime - ineditamente in italiano

Discussioni su gli autori e gli anime Ghibli e Pre-Ghibli

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shikamaru92
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da shikamaru92 »

Però basta vedere la locandina, se vedi una ragazza con la bocca sporca di sangue, forse qualche dubbio sul fatto che il film non sia per proprio per bimbi ti dovrebbe venire :)
pippov
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da pippov »

Bah.
Io per primo mi rifiuto categoricamente di documentarmi sui film che vado a vedere. A volte non guardo nemmeno il trailer. Titolo e regista, ebbasta.
Poi se ne discute, si cerca o si studia.
Si tratta della mia filosofia di vita. Io rispetto tutti, se qualcuno dice che Mourinho non e' meglio di lui sono d'accordo. Ma non posso vivere in questo mondo competitivo pensando che qualcuno sia meglio di me - Jose' Mourinho
tasuku
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da tasuku »

pippov ha scritto:Titolo e regista, ebbasta.
Ho come l'impressione che per l'italiano medio questo sia gia' 'informarsi' :wink:

Per chi parlava delle locandine... chi le guarda piu'?
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genbu
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da genbu »

pippov ha scritto:Bah.
Io per primo mi rifiuto categoricamente di documentarmi sui film che vado a vedere. A volte non guardo nemmeno il trailer. Titolo e regista, ebbasta.
Poi se ne discute, si cerca o si studia.
Ovvio che se vai al cinema con un bambino di 5 anni un minimio ti informi (senza che ti raccontino la trama o altro).
Se invece il discorso va a parare sul fatto che chi non conosce...
- origine del nome dello shishigami
- cosa ha scritto/disegnato l'autore a pag 15 dell'e-konte
- gli emishi - mantici - flora e fauna del '400 in Giappone
- arrivo degli archibugi in Giappone etc...
...non può vedersi mononoke hime ..ovvio che no ...può gustarselo lo stesso ...

-
"Durante la mia fanciullezza i dolori e le gioie superavano quelli di ogni altro. Cantavo e piangevo senza ragione, ma sempre sinceramente. Con l'età mi sono guastato. Ma la mente del bambino ritorna in me durante i sogni." Gong Zizhen
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Sayonara no Natsu
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Sayonara no Natsu »

Dopo la 'risoluzione' di San tra le braccia di Ashitaka, i due sono davvero una coppia che "va in missione" insieme, hai presente?
Ho presente, si. Per quanto mi riguarda quello è il picco più basso di tutta la vecchia traduzione. Se fino a quel momento la versione BV aveva rovinato dialoghi e il carattere dei vari personaggi, in quel punto con una semplice, stupida frase ( "non posso stare lontano da te" ) mi ha distrutto completamente il film.
Quando alla fine Jiko si mette a picchiare, San collutta con l'altro monaco e Ashitaka, mentre para i calci di Jiko, con gli occhi corre a controllare sul lato che va San, proprio da fidanzato che non stacca gli occhi dalla sua lei.

Io non l'avevo notato. L'ha notato Joy, al passaggio per doppiare la scena. Sorride e dice: "Aah, guardatelo ora come se la controlla! Tranquillo, caro, che so difendermi da me!" - e un istante dopo San mette KO il monaco con un calcio. Joy era davvero "diventata" un pochino San. ^^
Lol, veramente un'intuizione notevole. Anch'io avevo notato la cosa tuttavia la liquidavo come se Ashitaka volesse semplicemente accertarsi di come andassero le cose sul fronte di San. Ogni volta che guardavo il film mi domandavo infatti: ma perchè cavolo si deve girare, e quindi rischiare di essere steso, se dalla sua vita dipende quella di quasi tutti gli altri personaggi? Ma in effetti questo è un ragionamento molto razionale, infatti, alla luce di queste informazioni, sembrerebbe che Ashitaka abbandoni per un attimo il suo grande contegno di fiero emishi per lasciarsi prendere dalle preoccupazioni per una persona a lui cara. Esattamente come farebbe un fidanzatino un pò ansioso XD . In ogni caso reputo che per raggiungere il massimo livello di recitazione un attore deve immedesimarsi anima e corpo nel personaggio, persino ragionare come colui che interpreta. Tuttavia so benessimo che non è cosa da poco riuscirci e che non sono in molti a farlo, quindi direi che Joy Saltarelli si merita veramente un plauso.


I tre capitoli sono le tre VHS/LD/DVD originali. Ma l'ultimo, su YouTube, è purtroppo incompleto. :-(
Allora ti domando ( anche se già immagino la risposta) se il dvd originale ha i sottotitoli anche solo in inglese o se per caso conosci qualche altro modo di poter vedere tutto il documentario senza parti mancanti.

La risposta è in Abenobashi Mahoushoutengai, da me curato. ^^

Non ritengo si possa sovrapporre un dialetto locale a uno straniero, perché un dialetto è forma che fa contenuto, e non puoi mettere in bocca una simile variazione linguistica diatopica a uno straniero. In genere cerco di recuperare qualcosa con la ricerca di una certa gergalità (variazione diastratica) ma pur sempre nazionale. Però è sempre una rogna, e una coperta corta. :-/
Ho voluto farti questa domanda PROPRIO perchè sapevo che era una brutta rogna da gestire e volevo il tuo parere^^. In effetti quello che dici è giusto tuttavia, immagino che un lavoro di ricerca accurato richieda una notevole quantità di tempo. Se cosi fosse ( ovviamente non posso essererne sicuro, non conoscendo bene i tempi necessari alla traduzione), nel caso in cui sia necessaria una certa urgenza, è possibile conciliare la necessità di fare un lavoro veloce, con il desiderio di cercare il più possibile di renderlo fedele all'originale?


Infine, rivedendo il film mi sono affiorate alla mente un paio di nuove domande ( magari non particolamente intessanti ) da porti.

1) La prima riguarda l'esclamazione che Jigo ripete spesso, ovvero " ollà (?) ". Facendo un raffronto con lo script del sito inglese che blefaro ha postato qualche giorno fa, e che tu stesso hai detto che era di buona fattura, non ho riscontrato nessun termine che potesse somigliargli. Anzi, direi che prima di cominciare il suo discorso non aggiunga proprio nessuna esclamazione, a parte nella battuta finale del film che inizia con un " oh, man " ma che dovrebbe significare un cosa del tipo " oh, cavolo" o "oddio". Dopo cosi tante discussioni sulla ricerca della massima fedeltà possibile all'originale non penso proprio che questa frase te la sia invetata tu, quindi ti chiedo lumi in merito.

2) Questa non riguarda una scelta di traduzione, ma più che altro è una richiesta di chiarimento su una scena del film. Come tutti sappiamo, la maledizione di Ashitaka gli viene trasmessa attraverso il semplice contatto coi vermi della decomposizione di Nago: come mai la stessa maledizione non viene attaccata nè a San nè a Moro quando toccano, loro malgrado, Okkoto ormai impazzito? Cercando di rispondermi da solo mi son detto: beh, forse quella era un altro tipo di maledezione o magari il vecchio cinghiale, a differenza di Nago, non aveva interesse a propagare la propria piaga anche ad altri. Tuttavia mi son accorto che questa riflessione non reggeva perchè Moro stessa dice ai suoi figli di stare lontani perchè non ha senso che piglino anche loro la maledizione. Per quanto riguardo Moro potremmo risponderci che, essendo ormai in fin di vita, la maledezione non ha trovato l'energia sufficente a propagarsi ( questo lo evinco da quanto dice Moro ad Ashitaka dopo che questi si è risvegliato nella grotta dei cani selvatici, ovvero: "ora che stai nuovamente acquistando energie anche la chiazza ricomincerà ad espandersi"). Ma invece San? Per quale motivo dovrebbe salvarsi dal prendere anche lei la maledizione?

P.S.:
Kouroku dice esplicitamente: "Quelli non sono semplici cacciatori... sono calcaterra!" e una vecchietta: "Calcaterra?"
Cito questo tuo vecchio post, che hai usato per spiegare il significato della parola "calcaterra", perchè ho notato che attribuisci alla vecchietta l'aver ripetuto la parola calcaterra quando in realtà viene detta da un uomo vicino a Kouroku. :loool:
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da pippov »

Quello che ho scritto sopra deriva semplicemente dalla lettura di alcuni commenti nei giorni scorsi.
All'inizio li ho trovati ridicoli, ma poi, riflettendoci, forse una qualche forma di verità la contengono pure.

Voglio dire, e a parte le cose che già riportavo sopra, se leggete le riflessioni di Shito con "spirito critico" vi accorgete che la differenza tra un adattamento e/o un "parlato" cannarsiano e uno "mediamente normale" (come inteso da popolo bue, primo io :sorriso2: ), sta in sottigliezze che coinvolgono un'analisi profonda del testo e del film, delle intenzioni dell'autore, di come l'autore trae ispirazione da determinate fonti, di cose che il pubblico nemmeno sa che esistono.
Il pubblico ascolta un dialogo, e quello giudica.
E, a mio avviso, non è che abbia proprio tutti i torti.
Quando dico che "non vedo la differenza tra un dialogo banalizzato e uno di Shito", lo dico onestamente. Più o meno rispecchiano quello che succede, più o meno - al netto di vere e proprie invenzioni o aggiunte o omissioni enormi - si adattano alle azioni e alle situazioni.
L'analisi delle intenzioni, dei copioni, delle sottigliezze della lingua, sono cose da addetto ai lavori. Anzi, da Shito. Perchè da quanto capisco gli stessi addetti ai lavori non fanno quel tipo di analisi.
E se Shito non mi spiega parola per parola, come ha fatto in alcuni casi indietro, per me sono cose invisibili. Per me restano solo "personaggi che parlano alla shitese".

Poi, sapendo come lavora Shito, forse un po' di fiducia "alla cieca" se la merita pure. Ma per lo stesso motivo, al contrario, si meriterà la stessa cieca sfiducia da parte di altri. Perchè, insomma, la valutazione sul "parlato strano" è strettamente legata alla fiducia nella capacità di analisi e al modus operandi del Nostro. Se eliminiamo quella, crolla tutto. Com'è giusto che sia...
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blefaro
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da blefaro »

pippov ha scritto:Quello che ho scritto sopra deriva semplicemente dalla lettura di alcuni commenti nei giorni scorsi.
All'inizio li ho trovati ridicoli, ma poi, riflettendoci, forse una qualche forma di verità la contengono pure.

Voglio dire, e a parte le cose che già riportavo sopra, se leggete le riflessioni di Shito con "spirito critico" vi accorgete che la differenza tra un adattamento e/o un "parlato" cannarsiano e uno "mediamente normale" (come inteso da popolo bue, primo io :sorriso2: ), sta in sottigliezze che coinvolgono un'analisi profonda del testo e del film, delle intenzioni dell'autore, di come l'autore trae ispirazione da determinate fonti, di cose che il pubblico nemmeno sa che esistono.
Il pubblico ascolta un dialogo, e quello giudica.
E, a mio avviso, non è che abbia proprio tutti i torti.
Quando dico che "non vedo la differenza tra un dialogo banalizzato e uno di Shito", lo dico onestamente. Più o meno rispecchiano quello che succede, più o meno - al netto di vere e proprie invenzioni o aggiunte o omissioni enormi - si adattano alle azioni e alle situazioni.
L'analisi delle intenzioni, dei copioni, delle sottigliezze della lingua, sono cose da addetto ai lavori. Anzi, da Shito. Perchè da quanto capisco gli stessi addetti ai lavori non fanno quel tipo di analisi.
E se Shito non mi spiega parola per parola, come ha fatto in alcuni casi indietro, per me sono cose invisibili. Per me restano solo "personaggi che parlano alla shitese".

Poi, sapendo come lavora Shito, forse un po' di fiducia "alla cieca" se la merita pure. Ma per lo stesso motivo, al contrario, si meriterà la stessa cieca sfiducia da parte di altri. Perchè, insomma, la valutazione sul "parlato strano" è strettamente legata alla fiducia nella capacità di analisi e al modus operandi del Nostro. Se eliminiamo quella, crolla tutto. Com'è giusto che sia...
Ringrazio PippoV per il commento equilibrato e, se mi è consentito, aggiungo qualche elemento personale.

Il pubblico dello Studio Ghibli, che va in sala o che compra gli home video, non coincide con i frequentatori del forum Studio Ghibli e non ne conosce i top-writer; è un pubblico variegato per età, cultura ed estrazione sociale; solo in minima misura è composto da otaku, filologi o fan; non si cura di chi cura gli adattamenti e va al cinema con lo stesso spirito di chiunque altro; non si scandalizza se vede sullo schermo una rapa e ascolta i personaggi parlare di un ravanello. "Il pubblico ascolta un dialogo, e quello giudica". In fin dei conti non si cura nemmeno troppo del fatto che i personaggi parlino strano o “alla shitese", purché riesca a godersi il suo film. E tutto ciò, secondo me, è un bene.

Di questo pubblico silenzioso e poco interessato alle raffinatezze e alle dinamiche di un forum di intenditori facevo parte anche io fino a poche settimane or sono. Se ho deciso di intervenire è perché Mononoke, a mio avviso, è un'opera troppo importante e già troppo complessa di suo per sopportare indenne ulteriori complicazioni linguistiche.

L'intervento di PippoV riporta il focus dall'adattatore allo spettatore, dalla filologia al significato, dal giapponese all’italiano, compreso il vituperato italiano medio (inteso sia in senso linguistico che antropologico)

E spostando il focus sulla lingua di arrivo non posso non notare quanto “suonino strano” alcune (forse molte) espressioni. Qualcuno è arrivato a teorizzare una sorta di antinaturalismo dell’adattamento, per il quale il testo nella lingua di arrivo debba suonare come il testo nella lingua di partenza, dunque insolito o quanto meno esotico. Si teorizza cioè che debba essere lo spettatore a doversi adattare all’adattamento, e non il contrario. Tale posizione è di per sé una contraddizione in termini, una enormità tale da giustificare l’ironia di coloro che portano ad esempio la traduzione letterale di frasi idiomatiche.

Non discuto il processo logico-mentale con cui l’adattatore, scelti i propri presupposti, arriva alla frase finale dell’adattamento, né la competenza dell’adattatore, né la sua profonda comprensione del testo o la sua conoscenza della lingua giapponese, che non metto minimamente in dubbio. Discuto invece la resa del testo in italiano.

Per assurdo sono convinto che, con una fedeltà all’originale ancora molto buona, sarebbe possibile trasporre il testo originale in quartine di endecasillabi in rima baciata.

E allora perché non optare per un adattamento in endecasillabi? Personalmente sono a favore dell’economia di mezzi espressivi: dal “less is more” di Mies van der Rohe al “fai meno” con cui Benvenuti invita Ferrini a non caricare troppo la recitazione dell’invalido in “Compagni di scuola” di Verdone. E un adattamento in endecasillabi, per quanto possa essere fedele, sarebbe un “di più” linguistico che si andrebbe a sovrapporre al testo originale.

Questo a mio avviso è ciò che accade nell’adattamento di Mononoke. C’è un surplus linguistico, un surplus di connotazione nel testo di arrivo che è il suo “more is less”. Non mi va di far esempi, ma credo che sia abbastanza chiaro che alcune frasi (molte frasi), a parità di fedeltà, avrebbero tratto grande giovamento in termini di scorrevolezza e comprensibilità da una scelta linguistica meno connotativa, da una strutturazione più semplice, dall’utilizzo di sinonimi altrettanto precisi ma più “ordinari”.
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Jo3y »

Senti blefaro mettiamola così; quando è uscito il primo adattamento 14 anni fa, faceva schifo ed io, che amo l'animazione giapponese da decenni, mi stetti zitto e mi presi il film così com'era. Oggi è uscita una versione come avrei voluto io e quindi gente come te, che la voleva più semplice, c'è rimasta male. A chi tocca non s'ingrugna, si dice. Vatti a rivedere a iosa la vecchia versione e smetti di romperci l'anima perché, con tutto il rispetto, non ti si sopporta più. Sayonara.
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Shito »

pippov ha scritto:Comunque, avete provato a mettervi nei panni dello spettatore medio e inconsapevole (ma anche di quello vagamente consapevole, nel senso che l'ha già visto, ma non ha studiato)?

Va a vedere un film che si chiama "Principessa Mononoke".
E nel film:
- non c'è un personaggio chiamato Mononoke;
Questo è stato l'effetto del voler mantenere quel titolo. Del resto, nel film in quanto tale non c'è alcun personaggio che si chiami "mononoke".

- non c'è una principessa;
C'è: San è a più riprese chiamata come "pincipessa spettro" e "principessa del cani selvatici".
- tutti parlano in maniera bislacca, e ci sono anche un paio di riferimenti vagamente blasfemi.
Non parlano in maniera più "bislacca" dei personaggi di qualsiasi "drama storico". Una telenovella come "Il segreto" ha un lemmario altrettanto inteso come anticheggiante, o forse altrettanto qualsiasi fantasy.

Insisto che questa presunta "bislaccheria" dei dialoghi è proprio una bufala bella e buona. :-)
pippov ha scritto: E magari ci porti pure i bambini, perché è un cartone animato con una principessa, e quelli non dormono per un paio di mesi...
Insomma, un disastro su tutta la linea.

E sono "trollante" fino ad un certo punto...
Sicuramente la scelta di cosa mostrare ai propri figli, specie se piccoli, richiede maggiore responsabilità.

Ho visto *realmente* bimbi e bimbe piccini *scappare in lacrime* da "La città incantata", dove tutto sommato con c'è alcuna città, e nessun incanto - per come favolisticamente lo si intende. ^^
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Shito »

shikamaru92 ha scritto:Però basta vedere la locandina, se vedi una ragazza con la bocca sporca di sangue, forse qualche dubbio sul fatto che il film non sia per proprio per bimbi ti dovrebbe venire :)
In effetti ho sempre pensato che la scelta di quella locandina (che è l'originale) fosse stata dettata proprio dalla volontà di statuire fortemente, nettamente, il 'tono' dei contenuti del film.

Miyazaki Hayao, rispondendo a chi gli chiedeva: "Non ritiene che i bambini potrebbero restare impressionati da questo film?", rispose "Non è necessario che i bambini lo vedano". Sic.

Tuttavia, che lo si voglia o meno, l'animazione è stata ed è prioritariamente un mezzo espressivo dedicato all'infanzia.

In Giappone la cosa è stata assai dibattuta prima ai tempi dello sperimentalismo cinematografico settantino, in cui si provò a fare "avant-garde" con prodotti animati dal taglio davvero adulto. Poi anche lì si ripiegò sui bambini. Solo che poi l'anime boom, esploso pienamente negli ottanta, dimostrò che c'era anche il mercato dei bambinoni: gli otaku. E da allora le cose sono state molto più confuse, aperte su vari mercati: televisivo, cinematografico, home-video.

In un modo o nell'altro, Miyazaki si è sempre mosso tra questi.
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Shito »

I tre capitoli sono le tre VHS/LD/DVD originali. Ma l'ultimo, su YouTube, è purtroppo incompleto. :-(
Allora ti domando ( anche se già immagino la risposta) se il dvd originale ha i sottotitoli anche solo in inglese o se per caso conosci qualche altro modo di poter vedere tutto il documentario senza parti mancanti.[/quote]

Purtroppo no.
Ho voluto farti questa domanda PROPRIO perchè sapevo che era una brutta rogna da gestire e volevo il tuo parere^^. In effetti quello che dici è giusto tuttavia, immagino che un lavoro di ricerca accurato richieda una notevole quantità di tempo. Se cosi fosse ( ovviamente non posso esserne sicuro, non conoscendo bene i tempi necessari alla traduzione), nel caso in cui sia necessaria una certa urgenza, è possibile conciliare la necessità di fare un lavoro veloce, con il desiderio di cercare il più possibile di renderlo fedele all'originale?
Purtroppo non c'è modo di fare qualcosa di buono senza il tempo necessario per fare qualcosa di buono.
1) La prima riguarda l'esclamazione che Jigo ripete spesso, ovvero " ollà (?) ". Facendo un raffronto con lo script del sito inglese che blefaro ha postato qualche giorno fa, e che tu stesso hai detto che era di buona fattura, non ho riscontrato nessun termine che potesse somigliargli. Anzi, direi che prima di cominciare il suo discorso non aggiunga proprio nessuna esclamazione, a parte nella battuta finale del film che inizia con un " oh, man " ma che dovrebbe significare un cosa del tipo " oh, cavolo" o "oddio". Dopo cosi tante discussioni sulla ricerca della massima fedeltà possibile all'originale non penso proprio che questa frase te la sia inventata tu, quindi ti chiedo lumi in merito.
Nell'originale c'è il tormentone 'iyaa' e 'iyaa-iyaa', da me resi come 'ollà' e 'ollà-olla': sono appunto espressioni meramente interiettive di sorpresa o finta sorpresa.
2) Questa non riguarda una scelta di traduzione, ma più che altro è una richiesta di chiarimento su una scena del film. Come tutti sappiamo, la maledizione di Ashitaka gli viene trasmessa attraverso il semplice contatto coi vermi della decomposizione di Nago: come mai la stessa maledizione non viene attaccata nè a San nè a Moro quando toccano, loro malgrado, Okkoto ormai impazzito? Cercando di rispondermi da solo mi son detto: beh, forse quella era un altro tipo di maledezione o magari il vecchio cinghiale, a differenza di Nago, non aveva interesse a propagare la propria piaga anche ad altri. Tuttavia mi son accorto che questa riflessione non reggeva perchè Moro stessa dice ai suoi figli di stare lontani perchè non ha senso che piglino anche loro la maledizione. Per quanto riguardo Moro potremmo risponderci che, essendo ormai in fin di vita, la maledezione non ha trovato l'energia sufficente a propagarsi ( questo lo evinco da quanto dice Moro ad Ashitaka dopo che questi si è risvegliato nella grotta dei cani selvatici, ovvero: "ora che stai nuovamente acquistando energie anche la chiazza ricomincerà ad espandersi"). Ma invece San? Per quale motivo dovrebbe salvarsi dal prendere anche lei la maledizione?
Credo che simili questioni di 'precisione' trascendano la logica narrativa di Miyazaki Hayao. ^^;
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Shito »

blefaro ha scritto: Questo a mio avviso è ciò che accade nell’adattamento di Mononoke. C’è un surplus linguistico, un surplus di connotazione nel testo di arrivo che è il suo “more is less”.
Non c'è. E' una tua illazione a più riprese confutata con dati di fatto e testualità confrontata punto su punto.

Piuttosto si potrebbe dire che il fatto che tu continui, più di tutti, ben più di me, a sciorinare post dal tenore accademico e altisonante, spesso intrisi di terminologie dalla levatura tutt'altro che popolare, ben dimostra quale tremenda proiezione, ovvero cattiva sublimazione, tu stia attuando con le tue malevoli critiche. :-)
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da usako »

Dedicato in particolar modo a chi, nonostante le bizzarre disavventure del (o della ??? :? ) Wii U, riesce ancora a gioire di febbricitante passione Nintendara ("e lasciando la sorte al Cielo" che quello stesso Ciel l'aiuti !! :wink: Ma, probabilmente, saranno delle massicce dosi di antibiotico 3DS a donare un po' di sollievo allo stato convulsivo in cui ormai, il nostro pasionario utente-amico, si ritrova... :) )

Shito ha scritto:
[color=#FF0000]Nintendo Fever[/color] ha scritto:Ma il fatto che un cane selvatico possa mordere anche se ridotto alla sola testa è un richiamo a qualche leggenda giapponese sugli inugami?
Non sono incappato in nulla di simile, ma non posso di certo escluderlo. :-)

Mmm, chissà... forse un piccolissimo indizio, dal quale provare a prendere un minimo spunto per iniziare poi a discutere sulla faccenda, potrebbe essere suggerito proprio da questa leggenda:
Secondo una leggenda un'anziana donna, in cerca di vendetta, seppellì il suo cane lasciando la testa fuori, e dicendo "se hai un'anima, fai la mia volontà e io ti venererò come un dio" gli segò la testa con una sega di bambù (terribilmente doloroso); il cane rinacque come inugami ed eseguì i suoi comandi, ma per vendicarsi della sua morte dolorosa perseguitò la donna.
Tutto citato qui, dove per giunta è possibile godere di tante altre interessanti indicazioni anche semplicemente visitando (con le giuste nonché dovute "precauzioni" ed armati di tanta pazienza e curiosità) tutte le sezioni curate nelle altre lingue senza tralasciare, ovviamente e per nessun motivo, quella "originaria"...
Tsuki no hikari ha ai no message...
Nintendo Fever

Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Nintendo Fever »

Grazie Usako (Tralasciamo la triste situazione attuale della cara, grande e somma Casa di Kyoto, io spero sempre che dopo il 10 giugno grazie al nuovo gioco monolith e al tanto atteso Zelda arrivi finalmente la fortuna che viene dal cielo...), non avevo proprio pensato di controllare su wikipedia, in realtà non mi è venuto in mente nemmeno di cercare su google, pensando che se anche la frase di Eboshi e poi l'accaduto in una delle scene finali fosse ispirato a qualche leggenda, essa sarebbe stata una di quelle leggende poco conosciute in occidente
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Re: Mononoke Hime - per la prima volta in italiano

Messaggio da Slask »

tasuku ha scritto:
pippov ha scritto:Titolo e regista, ebbasta.
Ho come l'impressione che per l'italiano medio questo sia gia' 'informarsi' :wink:

Per chi parlava delle locandine... chi le guarda piu'?
Ahaha, magari, l'italiano medio neanche si cura del regista. Basa tutta la trama del film sul titolo (che nel caso italiano quindi spesso e volentieri c'entra una mazza con la storia o il significato del film) e al massimo si informa su chi siano gli attori protagonisti (come se fossero loro gli artefici dell'opera stessa).