blefaro non ha parlato di sé come assoluto (perlomeno in questo post viewtopic.php?p=75021#p75021, non ho letto i trascorsi giacchè mi sono appena iscritto), ha semplicemente mosso delle critiche argomentate benissimo, e che condivido in toto. Lei, Cannarsi, dice sempre di accettarle serenamente, quindi non capisco perché in questo caso storca il naso. Forse perché, in mezzo, non ci sono complimenti?Shito ha scritto:Non l'ho fatto, infatti.blefaro ha scritto:Lei chi è per stabilire che non siano brutti?Shito ha scritto:LoL.
Belfaro ha deciso che il verbo "depistare" e e il verbo "sgattaiolare" sono termini "brutti".
Acci, usa persino i caratteri italici! Ma allora devono essere proprio brutti!
Inchinatevi al gusto sovrano di Blefaro! XD
Che nel frattempo predica sull'arroganza altrui, eh! Attenzione!
Ma cosa c'è di più insipiente e arrogante che ergersi a referente assoluto del gusto?
LoL.
Non ho detto che non possano risultare tali (brutti) a chicchessia. Ho detto che non perché risultano tali a te -cosa legittimissima- lo debbano essere per tutti. Tutto qui.
Non pensare che siccome tu parli di te come assoluto, anche chi ti risponde lo faccia. Non è così.
Ma a parte questo, dato che non sono qui per difendere altri, ma per dire la mia: è fuori discussione che molti dei termini da Lei usati nei suoi adattamenti siano corretti secondo i vocabolari della lingua Italiana, ma davvero un verbo come "cincischiare" (che Lei riporta praticamente in tutti i film dello Studio Ghibli, poiché a questo punto deduco che in giapponese il termine sia sempre lo stesso) è adatto al grande pubblico? Ad un Italiano medio? O comunque al tono del film in quel dato momento? Badi bene: non è che perché si parla di Italiano medio o di grande pubblico, Lei debba fare un adattamento per un film che sembri un cinepanettone, ci mancherebbe! Però una via di mezzo, quella giusta misura che permetta al film di essere fluido, naturale, di non incespicarsi e di essere fruibile a tutti.
Ho sentito un bambino di 5 anni, con le mie orecchie, che durante la proiezione chiedeva al padre: "Papà, ma non si dice "di qua" (al posto di "di qui?")? E insomma, io non credo che abbia tutti i torti. Costava tanto lasciarlo come "voleva" il bambino? Suona più familiare, non v'è dubbio, su.
E questo è solo un aspetto, ce ne sarebbero tanti altri.