Devo però dire che entrambi i film sono doppiati in italiano in modo eccellente, con interpretazioni molto intense. Nulla a che vedere con altre produzioni approssimative.Knives ha scritto:tristezza, anche qui dovrò procedere con l'import...come diavolo si fa a nn mettere la lingua originale???spaced jazz ha scritto: 2046 a circa 15 in edizione ben più scarsa (non c'è neanche la lingua originale).
DOLLS-marionette
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ecco, già che tiri fuori la questione.spaced jazz ha scritto:Devo però dire che entrambi i film sono doppiati in italiano in modo eccellente, con interpretazioni molto intense. Nulla a che vedere con altre produzioni approssimative.Knives ha scritto:tristezza, anche qui dovrò procedere con l'import...come diavolo si fa a nn mettere la lingua originale???spaced jazz ha scritto: 2046 a circa 15 in edizione ben più scarsa (non c'è neanche la lingua originale).
a me il doppiaggio di Dolls è parso approssimativo, o quantomeno nn realizzato a dovere.mi sbaglio?
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Qualche sera fa ho visto Ferro 3. Non tutto con la stessa concentrazione, in realtà. Colpa della palpebra che ha salutato poco prima della fine .
Ad ogni modo, la riflessione scaturita dalla visione ha preso le mosse da un immediato e quasi automatico paragone con Dolls (evidentemente per il ruolo giocato in entrambe le pellicole dal silenzio).
Il mio parere (senza troppe pretese, invero) è che all' "estetismo morale" di Dolls faccia da contraltare il manierismo a tratti fastidioso di Ferro 3. Nel film nipponico ogni silenzio vibra d'emozioni in contrappunto allo scarno parlato, perché così deve essere, perché esiste un' "imperativo categorico" interno all'estetica del film, cui tutto risponde inderogabilmente. Nella visione del film coreano, invece, spesso e volentieri l'idea di gratuità si è affacciata alla mia mente, svilendo non di poco il potenziale contenuto poetico della pellicola. L'impressione che ne è emersa a visione terminata è stata quella di un bell'esercizio di stile, che ha aggiunto alla preziosità registica e sceneggiativa una strizzatina d'occhio a modalità narrative proprie della letteratura, confezionando una storia surreale e impalpabile da romanzo orientale. Tuttavia l'accostamento tra registro espressivo letterario e medium cinematografico mi è parso artificioso ed eccessivamente "intellettuale" (in senso deteriore).
Ma questi sono solo i due centesimi (di euro) di uno che di cinema coreano non sa un acca.
Ad ogni modo, la riflessione scaturita dalla visione ha preso le mosse da un immediato e quasi automatico paragone con Dolls (evidentemente per il ruolo giocato in entrambe le pellicole dal silenzio).
Il mio parere (senza troppe pretese, invero) è che all' "estetismo morale" di Dolls faccia da contraltare il manierismo a tratti fastidioso di Ferro 3. Nel film nipponico ogni silenzio vibra d'emozioni in contrappunto allo scarno parlato, perché così deve essere, perché esiste un' "imperativo categorico" interno all'estetica del film, cui tutto risponde inderogabilmente. Nella visione del film coreano, invece, spesso e volentieri l'idea di gratuità si è affacciata alla mia mente, svilendo non di poco il potenziale contenuto poetico della pellicola. L'impressione che ne è emersa a visione terminata è stata quella di un bell'esercizio di stile, che ha aggiunto alla preziosità registica e sceneggiativa una strizzatina d'occhio a modalità narrative proprie della letteratura, confezionando una storia surreale e impalpabile da romanzo orientale. Tuttavia l'accostamento tra registro espressivo letterario e medium cinematografico mi è parso artificioso ed eccessivamente "intellettuale" (in senso deteriore).
Ma questi sono solo i due centesimi (di euro) di uno che di cinema coreano non sa un acca.
poetico. fotografico. sfumato. cattivo.
l'ho trovato splendido, è stato il primo film di kitano che ho visto...
me ne sono innamorata.
poi ho visto zatoichi e hana-bi.
stupendooooooooooooooooooooooooooo!
consiglio agli appassionati la biografia di "beat takeshi" scritta da lui proprio stesso medesimo, edita da Mondadori, a un prezzo accessibilissimo. leggete qui!
l'ho trovato splendido, è stato il primo film di kitano che ho visto...
me ne sono innamorata.
poi ho visto zatoichi e hana-bi.
stupendooooooooooooooooooooooooooo!
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