Apocalypse Now Redux

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naushika
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Apocalypse Now Redux

Messaggio da naushika »

Ho visto ieri sera ( venerdì 16 settembre ) su raitre Apocalypse Now versione Redux di Francis Ford Coppola. La versione redux, più lunga, include scene che sono state tagliate nella versione del film portata al cinema trent’anni fa. Le scene tagliate erano molto lunghe e davano al film una dimensione più storica alla giungla percorsa da Duvall alla ricerca del misterioso Colonnello Kurtz. La scena delle conigliette di Playboy tagliata completava il senso del teatrino allestito per i soldati mantenuto nella versione cinematografica. I soldati che morivano nel vietnam erano ormai completamente sradicati dal loro paese originario e lontani da mogli e fidanzate cercavano di non perdere l’umanità travestendo le conigliette da figure a loro famigliari. Il sesso diventava uno squallido e malinconico rifugio per i disgraziati soldati che sentivano la morte addosso. Le conigliette che sembravano delle bombolette nel teatrino diventavano quelle che erano davvero…vittime di forme di prostituzione e ferite profondamente nell’anima. La giungla diventa più impenetrabile e il fiume sempre più lungo e serpentino come una dantesca discesa all’inferno fino all’inedito incontro con i francesi. La scena dei francesi è un occasione per il regista per dare agli spettatori i punti di vista della Francia che combatteva per la sua terra ( l’indocina era terra metropolitana ) e considerava gli americani venuti a combattere senza un vero ideale contro un popolo fiero e combattivo. La scena è surreale perché i francesi si vedono vivere con un certo lusso in mezzo all’inferno come una sorta di limbo dove il tempo sembrava essersi fermato. I francesi si vedono come persone sole e senza famiglia uniti soltanto dall’ istinto di soppravivenza sotto gli occhi sbalorditi del capitano. L e scene tagliate includono nudi privati di ogni erotismo e il gesto della francese di farsi toccare tramite il velo della tendina è commovente e assolutamente senza malizia. Il finale è leggermente differente e meno liberatorio della vecchia versione. Brando, sempre magnifico pur nella sua grossezza, in una scena inedita legge articoli di giornale sul senso della guerra dinanzi al capitano ormai ridotto ad uno scheletro. Brando, in versione Kurtz, assomiglia terribilmente a Mussolini!.

Un capolavoro rinnovato e ripulito dalle incurie del tempo come un quadro restaurato ( colori più nitidi e spettacolari ).
Immagine