Come giudicarlo? Direi sul buono.
Anzitutto devo dire che, attenendosi alla storia, non è che si possa manovrare più di tanto sul fronte narrativo, al massimo sorprendere lo spettatore con scene specifiche. Dico questo perchè in 3 ore compare la sensazione di conoscere lo sviluppo e questo almeno personalmente ha minato l'interesse in certi momenti più lenti.
Forse tagliando una mezz'oretta il film sarebbe stato più equilibrato.
Mi pare che in King Kong convivano tre "anime".
-Quella autoriale di certe sequenze (l'inizio, rievocando la New York del proibizionismo, Bye Bye Blackbird al teatro di una Ann Darrow che si chiama fuori, sorprendentemente alcune scene col gorillone, ecc),
-quella del cinema d'avventura, le nebbie e l'arrivo all'isola, gli indigeni, l'arrampicata finale...
-un certo citazionismo dai b-movies b/n e un certo eccesso forse -e spero- volutamente ironico e slapstick... vedi i vermoni e le piattole fagocitanti, la fuga fra le gambe dei bro...uhm...brontolosauri... Naomi Watts sbattuta a destra e manca immune agli effetti della forza G...
Tutto ciò riesce comunque a convivere bene e a scorrere... tranne forse una parte del viaggio in nave ampiamente segabile.
Belle le scenografie (NY, l'isola), la fotografia e i costumi... gli effetti e le bestie digitali sono buone, forse è il declino di un cinema eroico e più umano, di autoillusione e fantasia, con modellini e mani giganti di cartapesta da rimpiangere, ma Kong non è venuto asettico, anzi anche espressivo.
Gli attori... brava e bella la Watts, bravo ma non bello Black e Brody fa il suo che non richiede poi molto.
Un buon film, ripeto, spettacolare e non banalizzato pur attenendosi a precisi canoni (anche Jacksonian-fantasy)... personalmente trovo che manchi il mistero (tranne come detto l'arrivo all'isola, molto emozionante in effetti) ma c'è da dire che fra edizioni precedenti e trailer a destra e manca, anche le scene di vedo non vedo il gorillone perdono fascino.
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