non conoscendo l'autore e vista la notevole differenza di prezzo rispetto alle versioni da "fumetteria", questa mattina l'ho presa: edizione completamente a colori ma ad una prima ultrarapida sfogliata, la tecnica coloristica non m'ha colpito particolarmente. Speriamo che tratto e trama siano migliori...uomopinza ha scritto:Qualcuno ha dei dettagli in piu' su questa edizione ?yutasuta ha scritto: da giovedi' sara' disponibile in allegato al magazine XL di Repubblica a 8 euro in piu'...
Prevalga l'Inghilterra.
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La "vera" edizione di VforVendetta è quella in B/N... vi sconsiglio fortemente quella a colori... inoltre in libreria c'è la nuova edizione di cui si diceva prima in offerta a soli 9,50 euro fino a tutto aprile...yutasuta ha scritto:non conoscendo l'autore e vista la notevole differenza di prezzo rispetto alle versioni da "fumetteria", questa mattina l'ho presa: edizione completamente a colori ma ad una prima ultrarapida sfogliata, la tecnica coloristica non m'ha colpito particolarmente. Speriamo che tratto e trama siano migliori...uomopinza ha scritto:Qualcuno ha dei dettagli in piu' su questa edizione ?yutasuta ha scritto: da giovedi' sara' disponibile in allegato al magazine XL di Repubblica a 8 euro in piu'...
letto il fumetto...con colpevole ritardo..era uno dei pochi che non avevo fatto mio del genio anglosassone..
inutile dire che e' bellissimo...malgrado la pessima prova di lloyd che oggettivamente e' penoso....
Moore e' un genio c e' poco da fare....ha una visione delle cose e del mondo che non sono normali..questo approciarsi a tutto con questa genialita'..con questa cultura,,con questa raffinatezza...
il fumetto ..sembra reggersi sulla caratterizzazione incredibile di V..ma questo e' solo un altro inganno di Moore...che ci invita a leggere tra le righe...
effettivamente e' una miscellanea di varie opere esistenti...ma e' piu' un omaggio che un riciclare....ricordiamo che e' dell 84..ben lontano dalla corsa al remake e alla storpiatura in cui siamo purtropppo coinvolti da troppo tempo...
cmq non e' nuovo a questi giochi colti...basti pensare che la lega degli straordinari gentleman..(il bellissimo fumetto e non la porcata del film..)e' praticamente basato su questo espediente ....
finale scontato ?..vero...ma lascia la sensazione che non fosse importante...e probabilmente davvero non lo e'
grande Moore....continuiamo ad inchinarci
mi sento di ricordare cmq che V for Vendetta...per quanto stupendo..scompare davanti Fromm hell....ma e' solo..ovviamente il mio giudizio personalissimo...
prevalga il fumetto di qualita'
consiglio l edizione da 10 euro...fatta benissimo..purtroppo la qualita ì' del disegnoi e il formato sconsigliano l acquisto della versione magic press..
inutile dire che e' bellissimo...malgrado la pessima prova di lloyd che oggettivamente e' penoso....
Moore e' un genio c e' poco da fare....ha una visione delle cose e del mondo che non sono normali..questo approciarsi a tutto con questa genialita'..con questa cultura,,con questa raffinatezza...
il fumetto ..sembra reggersi sulla caratterizzazione incredibile di V..ma questo e' solo un altro inganno di Moore...che ci invita a leggere tra le righe...
effettivamente e' una miscellanea di varie opere esistenti...ma e' piu' un omaggio che un riciclare....ricordiamo che e' dell 84..ben lontano dalla corsa al remake e alla storpiatura in cui siamo purtropppo coinvolti da troppo tempo...
cmq non e' nuovo a questi giochi colti...basti pensare che la lega degli straordinari gentleman..(il bellissimo fumetto e non la porcata del film..)e' praticamente basato su questo espediente ....
finale scontato ?..vero...ma lascia la sensazione che non fosse importante...e probabilmente davvero non lo e'
grande Moore....continuiamo ad inchinarci
mi sento di ricordare cmq che V for Vendetta...per quanto stupendo..scompare davanti Fromm hell....ma e' solo..ovviamente il mio giudizio personalissimo...
prevalga il fumetto di qualita'
consiglio l edizione da 10 euro...fatta benissimo..purtroppo la qualita ì' del disegnoi e il formato sconsigliano l acquisto della versione magic press..
Letto, bello accidenti, questo Moore è una piacevole scoperta (me ammette in ginocchio sui ceci e fustigandosi con il cilicio di averne sentito parlare per la prima volta in questo forum)
Mo vedo se riesco a recuperare pure From Hell...
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Direi che la distribuzione di stimoli e suggeimenti di buon livello è il grande valore aggiunto di questa nostra comunità virtuale, quindi ben vengano queste scoperte!Yume ha scritto:[...]me ammette in ginocchio sui ceci e fustigandosi con il cilicio di averne sentito parlare per la prima volta in questo forum[...]
Un po' in ritardo ho preso l'edizione a colori di V allegata a XL perché costava meno di quella in b/n, ma quest'ultima secondo me è più bella e Spaced Jazz ha ragione a consigliarla. Ho apprezzato più la tecnica di Lloyd che la storia di Moore: troppe citazioni letterarie e triti stereotipi. Ho digitalizzato una pagina (cancellando i testi dei fumetti) per dare un'idea dei colori a chi fosse ancora indeciso tra le due edizioni.
In questa tavola mi piace il ritmo della scala a chiocciola, sia per lo stacco che si apprezza all'inizio di ogni riga ritrovando ogni volta i personaggi di spalle e ritratti dal medesimo punto di vista, sia perché completata la lettura della tavola si apprezza la ricostruzione della scala nella sua struttura verticale. Notare il marchiano errore contenuto nell'ultima vignetta in cui il pilastro è posto a sinistra della scala.
In questa tavola mi piace il ritmo della scala a chiocciola, sia per lo stacco che si apprezza all'inizio di ogni riga ritrovando ogni volta i personaggi di spalle e ritratti dal medesimo punto di vista, sia perché completata la lettura della tavola si apprezza la ricostruzione della scala nella sua struttura verticale. Notare il marchiano errore contenuto nell'ultima vignetta in cui il pilastro è posto a sinistra della scala.
Finalmente ho letto anch'io l'opera di Moore e Lloyd, e devo dire che, a fronte di tanto entusiasmo manifestato dagli altri, a me qualche perplessità l'ha lasciata.
Prima i lati positivi, già ampiamente descritti: una storia nient'affatto scontata, in cui Orwell è più uno spunto che un'ipoteca (e non era facile). Splendido davvero il personaggio di 'V', articolato a tutto tondo nella sua lucida follia e nel rapporto con Evey, così come sono ottima la chiusa e la sua uscita di scena e mai banali i suoi monologhi, sia nella forma, sia nel contenuto (e, in presenza di un regime che bandisce la cultura in favore di un rassicurante e soporifero 'fato', anche la forma diviene sostanza).
Le mie perplessità vertono soprattutto sulle linee narrative secondarie e sulla realizzazione grafica: il disegno di Lloyd non solo non mi piace neanche un po', ma contribuisce a rendere disagevole la lettura di una storia già abbastanza arzigogolata di per sé. I personaggi di contorno infatti, mi paiono alternarsi troppo rapidamente. Entrano in scena e, senza che si abbia neppure il tempo di capire che faccia abbiano, ne escono in maniera più o meno violenta. Una pecca, credo, da imputare alla discontinuità con cui l'opera è stata realizzata e, lo ripeto, al disegno. In una pièce così corale, con così tanti comprimari, la caratterizzazione dei personaggi secondari è fondamentale, mentre credo che questa sia carente sia dal punto di vista della sceneggiatura, sia, soprattutto dal punto di vista grafico. Insomma: ogni volto è abbozzato con pochi tratti e, a una prima lettura, i personaggi si assomigliano tutti, e questo nuoce non di poco alla godibilità dell'impianto scenico.
Ora, va detto che questa mia perlessità ha molti padri: in primo luogo il fatto che io abbia letto l'edizione a colori. Se, come dice il sempre affidabile Spaced, l'opera originaria era concepita in B/N, non solo chi ha deciso di colorarla ha operato una violenza alla creazione originale, ma ha pure perpetrato un'autentica schifezza: il colore (a mio avviso pessimo) contribuisce a rendere ancora più confuso un disegno che chiaro sicuramente non è.
In secondo luogo, va detto, l'ho letto solo una volta, mentre 'V for Vendetta' ha tutta l'aria di essere un'opera che va masticata, ruminata e digerita in più passaggi. Vedremo cosa mi riserverà un'eventuale seconda lettura (per il momento non in programma).
Prima i lati positivi, già ampiamente descritti: una storia nient'affatto scontata, in cui Orwell è più uno spunto che un'ipoteca (e non era facile). Splendido davvero il personaggio di 'V', articolato a tutto tondo nella sua lucida follia e nel rapporto con Evey, così come sono ottima la chiusa e la sua uscita di scena e mai banali i suoi monologhi, sia nella forma, sia nel contenuto (e, in presenza di un regime che bandisce la cultura in favore di un rassicurante e soporifero 'fato', anche la forma diviene sostanza).
Le mie perplessità vertono soprattutto sulle linee narrative secondarie e sulla realizzazione grafica: il disegno di Lloyd non solo non mi piace neanche un po', ma contribuisce a rendere disagevole la lettura di una storia già abbastanza arzigogolata di per sé. I personaggi di contorno infatti, mi paiono alternarsi troppo rapidamente. Entrano in scena e, senza che si abbia neppure il tempo di capire che faccia abbiano, ne escono in maniera più o meno violenta. Una pecca, credo, da imputare alla discontinuità con cui l'opera è stata realizzata e, lo ripeto, al disegno. In una pièce così corale, con così tanti comprimari, la caratterizzazione dei personaggi secondari è fondamentale, mentre credo che questa sia carente sia dal punto di vista della sceneggiatura, sia, soprattutto dal punto di vista grafico. Insomma: ogni volto è abbozzato con pochi tratti e, a una prima lettura, i personaggi si assomigliano tutti, e questo nuoce non di poco alla godibilità dell'impianto scenico.
Ora, va detto che questa mia perlessità ha molti padri: in primo luogo il fatto che io abbia letto l'edizione a colori. Se, come dice il sempre affidabile Spaced, l'opera originaria era concepita in B/N, non solo chi ha deciso di colorarla ha operato una violenza alla creazione originale, ma ha pure perpetrato un'autentica schifezza: il colore (a mio avviso pessimo) contribuisce a rendere ancora più confuso un disegno che chiaro sicuramente non è.
In secondo luogo, va detto, l'ho letto solo una volta, mentre 'V for Vendetta' ha tutta l'aria di essere un'opera che va masticata, ruminata e digerita in più passaggi. Vedremo cosa mi riserverà un'eventuale seconda lettura (per il momento non in programma).
ti straquoto...ovviamente....
questo anche se fuori topic..dimostra che le idee e i dialoghi...(parafrasando V)...sono spesso l unica cosa che serve...anche in un media cosi pesantemente legato alla grafca come il fumetto...
alla fine ...malgrado lloyd...V for vendetta resta un Capolavoro assoluto...
mentre anche i disegni piu' belli del mondo ...sorretti da storie mediocri...rimangono altre cose....
questo anche se fuori topic..dimostra che le idee e i dialoghi...(parafrasando V)...sono spesso l unica cosa che serve...anche in un media cosi pesantemente legato alla grafca come il fumetto...
alla fine ...malgrado lloyd...V for vendetta resta un Capolavoro assoluto...
mentre anche i disegni piu' belli del mondo ...sorretti da storie mediocri...rimangono altre cose....
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Da come so io la storia, VforV era serializzato originariamente in B/N, fino alla sospensione... successivamente per l'ultima parte fu realizzato colorando le tavole per il cambio di rivista su cui era accolto... da cui la successiva "ricolorazione" anche del resto dell'opera...Heimdall ha scritto:
Ora, va detto che questa mia perlessità ha molti padri: in primo luogo il fatto che io abbia letto l'edizione a colori. Se, come dice il sempre affidabile Spaced, l'opera originaria era concepita in B/N, non solo chi ha deciso di colorarla ha operato una violenza alla creazione originale, ma ha pure perpetrato un'autentica schifezza: il colore (a mio avviso pessimo) contribuisce a rendere ancora più confuso un disegno che chiaro sicuramente non è.