Jiro Taniguchi: le sue opere

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spaced jazz
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Re: Jiro Taniguchi: le sue opere

Messaggio da spaced jazz »

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Terza puntata, stavolta con Hareyuku no Sora, ovvero Un cielo radioso, annunciato da mesi da parte di Coconino ma mai visto finora (che lo presentino a Lucca, a questo punto?).

Dopo il fiabesco e l'action-psicologico dei due ottimi volumi di cui ho parlato in precedenza, con questo manga di Taniguchi ritorniamo alle atmosfere più classiche dell'autore.
Detto in soldoni, infatti, "Un cielo radioso" forma quasi una ipotetica triade con "In una lontana città" e "Ai tempi di papà", vista la comunanza di atmosfere.

La storia si apre una notte in cui il 42enne Kazuhiro Kubota, stremato dal lavoro, travolge il 17enne Takuya Onodera in un incidente stradale.
Kubota muore lasciando una moglie e una figlia... ma in realtà la sua coscienza si risveglia nel corpo di Onodera, che alla fine se la cava con ferite relativamente poco gravi.
Ovviamente Kubota è confuso e fatica a capire la situazione, anche per l'amnesia da cui recupera poco a poco, fino ad arrivare a comprendere l'incredibile vicenda in cui si trova. Ma intuisce anche che la coscienza di Onodera sta tornando -- in una sorta di coabitazione -- e che gli è concesso ancora poco tempo, e lo deve sfruttare per riflettere su ciò che è stata la sua vita e i suoi valori.
Taniguchi utilizza nuovamente uno scenario malinconico-nostalgico, un protagonista a cui è donata una seconda possibilità di comprendere e comprendersi, e questo varrà sia per Kubota, che anteponeva il lavoro alla famiglia, che per il giovane Onodera, perennemente insoddisfatto.
Il tema del fumetto è infatti ben spiegato dallo stesso Taniguchi nella postfazione... "prima o poi tutti abbiamo un momento in cui capiamo quali sono le cose che contano realmente nella nostra vita".

Il mio giudizio su questo volume (a proposito, sulle 300 pagine) è positivo. Il soggetto è estremamente difficile da trattare in modo che tocchi la sensibilità ma che non scada nello stucchevole, inoltre date le situazioni presentate è richiesta molta verosomiglianza nel trasmettere le emozioni dei personaggi. Taniguchi si trova nel suo elemento preferito e svolge bene il compito, tuttavia non mi sento di dare un giudizio di eccellenza, forse per una sceneggiatura un po' prevedibile, forse semplicemente perchè "In una lontana città" è venuto meglio ed è venuto prima.

Buono il comparto grafico, anche se da dividere in due aspetti: le ambientazioni cittadine e i fondali sono resi in modo ineccepibile, realistici e particolareggiati... le fisionomie dei personaggi sono classicamente taniguchiane ma stalvolta leggermente meno precise del solito, fatta salva l'usuale capacità espressiva.
Il volume in Francia è presentato ribaltato nel senso di lettura... quindi penso anche da noi, tuttavia Taniguchi è forse l'unico autore nipponico per cui tale scelta non compromette nulla: gli adattamenti grafici sono svolti spesso sotto la sua supervisione e non si limitano ad un semplice "ribaltamento speculare" che rende tutti mancini, ma ad un rimontaggio delle singole vignette (ad esempio spostando quella di destra a sinistra e viceversa), viene conservato anche il senso di circolazione delle strade nipponiche.

In definitiva, se volete un consiglio d'acquisto, il mio parere è semplice: se avete apprezzato i due titoli già citati in apertura è più che probabile che resterete soddisfatti anche da "Un cielo radioso"; se invece non avete ancora letto "In una lontana città", forse dovreste anteporre l'acquisto di quest'ultimo rispetto a Un cielo radioso.
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*Kiki*
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Re: Jiro Taniguchi: le sue opere

Messaggio da *Kiki* »

Io l'ho letto a scrocco e mi è parso un bel manga, anche se il tema non è del tutto originalissimo... :D
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Re: Jiro Taniguchi: le sue opere

Messaggio da Heimdall »

*Kiki* ha scritto:Io l'ho letto a scrocco e mi è parso un bel manga, anche se il tema non è del tutto originalissimo... :D
Come dice sempre un mio amico, se dovessimo cercare solo l'originalità, dovremmo fermarci ai tragici greci. È una battuta ma anche uno spunto di riflessione: l'originalità è di per sé un valore? ;) Comunque capisco il senso della critica: personalmente ritengo che Taniguchi abbia trattato con la sua consueta lievità un tema complesso, trattando il quale era peraltro assai facile cadere nel compiacimento, nel facile compatimento o nel più vieto (e, in fondo, banale) sentimentalismo.
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*Kiki*
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Re: Jiro Taniguchi: le sue opere

Messaggio da *Kiki* »

Infatti è vero, l'originalità del tema non è essenziale in un'opera, conta lo sviluppo di quel tema, che a volte può essere affrontato anche in maniera migliore rispetto a quella in cui è stato già affrontato nei films, manga o fumetti o altro precedenti... :gresorr:
Può essere un pregio, però, ogni tanto temi nuovi possono sorprendere molto piacevolmente il lettore! :gresorr: Avrei letto volentieri questo manga con più attenzione per approfondire meglio certi passaggi, ma a malincuore l'ho solo letto una volta in libreria (era consentito, ovviamente :aureola:), perché sinceramente 30 euro per un manga mi sembrano un pò troppi... :? O almeno limito certe spese esagerate ai miei autori preferiti! :si:
In ogni caso non mi è sembrato che la storia scorresse male, questo è il primo manga di Taniguchi che ho letto (al momento l'unico), ma mi ha fatto piacere conoscere anche questo autore! :sorriso:
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Re: Jiro Taniguchi: le sue opere

Messaggio da Debris »

Aggiungo una noticina non sò se è diffusa la notizia: il regista Sam Garbarski stà lavorando ad un film tratto dall'opera di Jiro Taniguchi,In una lontana Città anzi usiamo il titolo francese và: Quartier Lointain...

Alcune informazioni..

http://shirousagi.splinder.com/post/172 ... NTANA+CITT

Scoperto da poco per quanto mi riguarda...

Intanto Taniguchi è all'opera sulla sua Prima opera Franco belga scritta da un autore francese: Jean-David Morvan,il titolo è Mon Année narrerà di una famiglia francese e della loro figlia,Capucine,handicappata mentale...

Taniguchi pubblicherà per l'editore Dargaud.

La fonte siamo noi di Animeclick abbiamo ripreso un'intervista
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nekobus
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Re:

Messaggio da nekobus »

cipeciop ha scritto: quest'opera, "In una lontana città"

BELLISSIMOOOOOOO!!!! :prostrare: :gresorr: :gresorr: Da leggere ASSOLUTAMENTE! :si: :si: :wink:
Ti spiego perchè Taniguchi non t'è piaciuto: fra tutti i suoi capolavori sei andato a sceglierti il più noioso per chi non è un appassionato di storia giapponese! Forse con Taniguchi hai poca esperienza, ma non desistere! :no:
Consiglio soprattutto "La montagna magica", "L'uomo che cammina", "Gourmet" , "Un cielo radioso" e "Ai tempi di papà" (a parte "In una lontana città", ovviamente! :sorriso: ).
Il buon vecchio Jiro fa dei romanzi a fumetti davvero belli e toccanti! :cry: :sorriso2:
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Debris
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Re: Jiro Taniguchi: le sue opere

Messaggio da Debris »

A proposito del film è uscito in Francia - e Germania - si è vista un'anteprima anche al festival di Roma ma non è che i nostri commenti siano stati molto inportanti. Se cercate su Faceboock troverete anche diverso materiale...devo tradurre diverse cose purtroppo ed in questi giorni non ho il Pc a disposizione.
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Debris
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Re: Jiro Taniguchi: le sue opere

Messaggio da Debris »

Un pò fermo il post bhè ricorderei che Rizzoli Lizard presenta questo mese il primo volume che Jiro Taniguchi, ha realizzato in collaborazione con Jean David Morvan: Primavera (Printemps).

http://www.animeclick.it/news/28206-riz ... -e-morvan/

Credo che possa uscire un video.
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