Marseius ha scritto:Be', Marseius: la metafora di Babele, anche nel linguaggio comune, viene sempre usata per descrivere l'effetto di confusione dei linguaggi occorsa, nel mito, dopo l'intervento divino. Se dici: "Mi sono imbattuto in una Babele di lingue" non intendi certo che ve ne fosse una sola, bensì molteplici e, tendenzialmente, inintelligibili l'una all'altra.
Non volevo dire che fosse sbagliato, mi sono espresso male.
Intendevo dire che fors è un pò impreciso perchè la multiculturalità dovrebbe, se non erro, venire dopo Babele.
*A partire da* Babele. Il punto è che idealmente PRIMA di Babele si parlava la stessalingua in tutto il mondo, non solo a Babele. Proprio a Babale accadeil patatrac da cui le molteplici lingue.
Dunque allo 'scandalo' Babele si appunta il demerito umano che portò, nel mito, alla pluralità linguistica, da cui 'Babele' = metonimia generica per pluralità linguistica e conseguente discomunicazione.
Per citare Voltaire, quando i basso-bretoni parlano con l'urone trovano la sua lingua molto bella, salvo poi a convenire che tutto il mondo avrebbe di certo parlato basso-bretone "se non fosse stato per quel disguido di Babele..."